Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Nuoto | FINA 

Martedì 12 marzo 2019 – L’asso cinese Yang Sun nel mirino dell’Agenzia Mondiale Anti Doping

Il caso YANG SUN: la WADA si appella alla CAS per la decisione della FINA di non sanzionare l’asso cinese

Il presunto episodio di doping era stato rivelato a gennaio dal prestigioso giornale inglese The Sunday Times.

L'Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha presentato ricorso alla Corte d'arbitrato per lo sport (CAS) contro la decisione di non sanzionare il tre volte campione olimpico Yang Sun (in copertina) in seguito alle notizie secondo cui egli avrebbe aiutato a distruggere deliberatamente il proprio campione di sangue dopo una lite con gli inviati dell’ani doping incaricati di eseguire il test. Un portavoce WADA ha confermato che l'organizzazione aveva presentato ricorso al CAS nel caso controverso, rivelato da The Sunday Times a gennaio.
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Altro

Sport marcio. L’infinita piaga del doping

Rivelazioni sconvolgenti: in Cina doping sistematico negli anni ottanta e novanta

Lo ha affermato un ex medico della squadra olimpica cinese fuggito dalla Cina due anni fa e rifugiatosi in Germania: “10.000 gli atleti dopati”, appartenenti a tutte le discipline olimpiche.

Domenica 22 ottobre è stata diffusa la notizia che un ex medico della squadra olimpica cinese, la dottoressa Yinxian Xue, di 79 anni, ha affermato che tutte le medaglie vinte dagli atleti cinesi negli anni '80 e '90 sono state frutto di un programma di doping sistematico esistente in tutti gli sport.
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Montreal (Québéc, Canada) – Il rapporto della WADA

Sempre caldo il fronte del DOPING

L’Agenzia Mondiale Anti Doping (WADA) informa che, però, nel 2014 i casi di doping sono diminuiti del 10 per cento" nonostante un aumento nel numero di test eseguiti”.

Sul fronte sempre caldo del doping finalmente una buona notizia: nel 2014 il numero dei positivi è diminuito del 10 per cento nonostante un aumento dei test eseguiti. Lo ha detto la WADA, l’Agenzia Mondiale Anti Doping (https://www.wada-ama.org/ ), presentando le cifre.
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Nuoto

Il Mondiale di Kazan perde Kylie Palmer. Sospesa dopo la positività a un test antidoping del 2013

Kylie Palmer sospesa per positività al doping. Un caso riaperto dopo due anni

Una sospensione arrivata dopo due anni, un'archiviazione del fatto (per tracce minime di un diuretico) e una riapertura del caso voluta in febbraio dalla WADA (Agenzia Mondiale Antidoping). Al centro del caso c'è la forte stileliberista australiana Kylie Palmer, cardine della 4x200 aussie da sette anni a questa parte e una delle rivali più agguerrite di Federica Pellegrini sui 200 metri.

Una sospensione arrivata dopo due anni, un'archiviazione del fatto (per tracce minime di un diuretico) e una riapertura del caso voluta in febbraio dalla WADA (Agenzia Mondiale Antidoping). Al centro del caso c'è la forte stileliberista australiana Kylie Palmer, cardine della 4x200 aussie da sette anni a questa parte e una delle rivali più agguerrite di Federica Pellegrini sui 200 metri.
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Nuoto

Park Tae-Hwan positivo all'antidoping

Altra positività al doping “eccellente” dall’Asia: Park Tae-Hwan nei guai

Un'altra vittima illustre asiatica sotto i riflettori dell'antidoping. Stavolta si tratta del coreano Park Tae-Hwan. Il 25enne stileliberista coreano sarebbe risultato positivo a un controllo a sorpresa. Ancora da chiarire a quale sostanza, ma dal suo entourage parte un'accusa: "colpa di una contaminazione accidentale".

Un'altra vittima illustre asiatica sotto i riflettori dell'antidoping. Stavolta si tratta del coreano Park Tae-Hwan. Il 25enne stileliberista coreano sarebbe risultato positivo a un controllo a sorpresa. Ancora da chiarire a quale sostanza, ma dal suo entourage parte un'accusa: "colpa di una contaminazione accidentale".
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Nuoto

Clamoroso dalla Cina: Sun Yang positivo a un test antidoping di maggio. Notizia emerge solo oggi

Sun Yang-shock: positivo all’antidoping. Ma la squalifica è già stata scontata

L'olimpionico Sun Yang positivo alla trimetazidina: uno stimolante nella lista delle sostanze vietate dal gennaio 2014. Il fuoriclasse cinese non ha superato un test antidoping effettuato a maggio e la Federazione del suo Paese gli ha inflitto una mite squalifica di tre mesi e una multa di circa 800 dollari, motivando la buonafede dell'atleta. Ma la notizia è emersa soltanto oggi.

L'olimpionico Sun Yang positivo alla trimetazidina: uno stimolante nella lista delle sostanze vietate dal gennaio 2014. Il fuoriclasse cinese non ha superato un test antidoping effettuato a maggio e la Federazione del suo Paese gli ha inflitto una mite squalifica di tre mesi e una multa di circa 800 dollari, motivando la buonafede dell'atleta. Ma la notizia è emersa soltanto oggi.
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