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Milano, Mercoledì 10 Novembre 2021 – Summit 2021/Prima Giornata

IL SUMMIT 2021 ALLA IULM - Quando l’acqua fa cultura

L’evento ideato da Fabrizio Rampazzo e organizzato dalla sua agenzia Monterey ha visto alternarsi al microfono numerosi e prestigiosi esperti.

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SUMMIT 2021

Da alcuni anni l’ex campione di nuoto Fabrizio Rampazzo (foto sotto), organizza a Milano, tramite la sua agenzia di comunicazione e marketing Monterey con sede in Verona, un evento internazionale di grande successo, da lui stesso ideato, il Summit, quest’anno denominato “Summit 2021 - La cultura dell'acqua”.Il progetto è ambizioso perché riunisce le forze migliori che operano nell’universo piscine e fornisce agli attori una rara opportunità di ascolto delle esperienze altrui e di confronto con le proprie.

RAMPAZZO FABRIZIO

Non solo, e non tanto “bla-bla-bla”, ma idee e proposte concrete, fattibili per far sì che il mondo delle piscine, colpito gravemente dal Covid-19, possa sperare in un futuro migliore. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa che sintetizza gli interventi della prima giornata fra i quali spiccano nomi che i nostri lettori conoscono, come quelli di Novella Calligaris, Fabio Conti, Andrea Pieri, Marco Bonifazi, Stefano Arcobelli, Andrea Abodi (Presidente Istituto del Credito Sportivo), Pierpaolo Sileri (Sottosegretario Ministero della Salute), oltre a quello dello stesso Rampazzo.

SUMMIT-RAMPAZZO

“Ospitata nella prestigiosa sede dell’Università IULM di Milano, si è conclusa la prima delle due giornate del “Summit 2021 - La cultura dell'acqua”, l'evento internazionale che da anni riunisce il "mondo dell'acqua e delle piscine", prodotto da Monterey ADV, in collaborazione con Assopiscine, Associazione Gestiamo e Federlegno Arredo Confindustria.

Sul palco dell’auditorium della IULM i lavori sono stati aperti affrontando il tema principale di questa edizione: “La cultura dell’acqua”. Ed ecco allora un piccolo riassunto degli interventi dei relatori:

Angelo Miglietta (Prorettore Vicario e Rapporti con Imprese e Fund Raising IULM): «Per lo IULM questa è una occasione per avvicinarsi a questo tipo di cultura dell’acqua. Qui, dove cultura e comunicazione rappresentano due pilastri fondamentali per diventare imprenditori del domani».

Mario Abis (Docente in Scienze della Comunicazione IULM): «L’università è il luogo dove cogliere la trasversalità le trasformazioni necessarie affinché una società sia fluida. Il blu è un colore terapeutico e anche la terra ha bisogno di cure. Il blu è il colore del benessere fisico e psichico. E le piscine sono le infrastrutture che rappresentano il futuro della società, luoghi di raccordo avanzati, di inclusione sociale. Strutture comunitarie fondamentali alla società di oggi, diventata più fragile dopo la pandemia. Luoghi gravitazionali della società”.

Ferruccio Alessandria (Presidente Assopiscine): «L’acqua è una risorsa imprescindibile per l’uomo e la terra. Assopiscine, lavorando con l’acqua, ha una grande responsabilità in questo senso. Ci stiamo avvicinando a una nuova cultura più sostenibile dell’acqua ed è fondamentale insegnare a utilizzare le risorse in maniera più attenta».

Sebastiano Cerullo (Direttore Generale Federlegno Arredo): «La pandemia ha portato voglia di casa e la stabilizzazione degli ecobonus e il credito d’imposta alberghi ha permesso di sviluppare la piscina in ambito privato e commerciale. La piscina deve essere un prodotto competitivo grazie al suo tasso di sostenibilità: più è fatta in materiale riciclabile, più è competitiva».

Fabio Conti (Presidente Associazione Gestiamo): «Per gli imprenditori di oggi è fondamentale fare squadra. La pandemia ha portato una grande richiesta di strutture sportive, ma ci vuole il sostegno delle istituzioni per creare una situazione di uguaglianza. E anche su questo campo, le diverse associazioni è fondamentale lavorare da squadra».

Fabrizio Rampazzo (Fondatore Summit): «Abbiamo raggiunto decine di migliaia di persone, anche grazie ai social, per comunicare questo modo di vivere sostenibile». 

Tommaso Nastasi (Value Creation Service Leader Deloitte Italia): «Il settore piscine vale 25 miliardi e l’Italia è al terzo posto nel mercato dietro a Francia e Stati Uniti. E il Covid ha ampliato richieste di questo tipo di prodotto».

Giovanni Lonati (Direttore Generale Pool’s): «Il lockdown ha semplicemente accelerato lo sviluppo del mondo delle piscine private. La filiera è sempre più importante per poter crescere, unita al lavoro di associazioni e scuole di formazione per il settore per ovviare alla mancanza di materie prime e mano d’opera». 

Denis Monicero (Responsabile commerciale CPA Piscine): «La piscina è sempre più democratica, per un mercato in crescita nonostante manodopera e materia prima siano carenti».

Marco Palmolungo (Direttore Generale SCP Italy): «Accumunare diversi player tecnici e culturali per far crescere l’impulso espressivo del mondo natatorio. Opportunità di crescita per tutti legate a questo sviluppo che genererà posti di lavoro e scuole di formazione sempre più specifiche». 

Jean Pierre Pelliccia (General Manager Fluidra Italia): «E’ un mercato che continuerà ad aumentare perché la richiesta supera l’offerta».

Nella seconda sessione si è parlato di “Acqua sostenibile: come cambiano i progetti, i servizi per la produzione e la manutenzione degli impianti acquatici nell’era del Climate Change?”

Fabrizio Guidoni (Vicedirettore Wall Street Italia): «Trovare nuovi modi di comunicare e contenuti, avvicinando la finanza e gli enti locali».

Fabio Carminati (Senior Business Developement Manager Var Group): «Fondamentale sarà fornire elementi aggiuntivi di carattere tecnologico, soluzioni per migliorare la qualità degli impianti e del sistema produttivo».

Guido Kappler (Swimming Pool Director Culligan): «Riutilizzare l’acqua è fondamentale. Si tratta di un bene primario che costerà sempre di più e per questo va preservata. Il consumo è al 30% imputabile ai cittadini e il 70% alle aziende. Grazie alle nostre nuove tecnologie possiamo avviare un processo chiave come quello del trattamento meccanico delle impurità».

Giovanni Giacobone (Presidente Sportium): «La sostenibilità è da intendere sia dal punto di vista economica, e quindi gestire gli impianti in maniera performante, ma anche sia sociale, ovvero rendere accessibili a tutti gli impianti natatori».

Roberto Martino (Contractors & Real Estate Manager Gewiss) : «Lo sport nel mondo del real estate è il nuovo asset. La vita media è più lunga e la vecchiaia oggi comprende lo sport».

Andrea Menozzi (CEO Sportrick Zucchetti): «Quello del “climatariano”, ovvero chi vive a basso impatto climatico, è il target a cui guardiamo. Grazie ai dati e all’intelligenza artificiale la tecnologia ci permette di stabilire come riuscire a migliorare il servizio». 

Paola Montrucchio (Socio Pirola Corporate Finance): «Oltre al credito sportivo, per raccogliere fondi oggi ci sono le Equity Crowfunding e il Green bond per progetti sostenibili. Ci sono a disposizione grossi fondi, ma i progetti devono essere innovativi e intelligenti».

Stefano Rossi (Board Canottieri Milano): «Reinvestire sulla cultura dello sport, portare i giovani e fare sport e rendere possibile praticarlo anche a chi non ha le possibilità economiche».

Enrico Vizza (Segretario Generale Feneal UIL Lombardia): «A guidarci sono 3 punti cardine: lo sviluppo del paese, la tutela dei lavoratori, e la conservazione dell’acqua. La politica faccia il suo compito, ovvero facilitare la rigenerazione di molti impianti sportivi che lo necessitano in nome della rigenerazione urbana».

Per i gestori delle piscine pubbliche, nella prima sessione pomeridiana si sono analizzate le misure di contrasto al Covid19 negli impianti e il loro impatto sulle attività di gestione, fortemente penalizzate nel periodo della pandemia.

Marco Bonifazi (Professore Associato BIO/09 Università di Siena, Presidente Commissione Medica FIN): «Gli impianti sono molto in difficoltà: pochi iscritti, poco personale e il grande problema della sicurezza dell’acqua. Tutto ciò ha portato a una crisi generale delle piscine, nonostante in Italia si sia molto più attenti che in altri paesi europei».

Matteo Gattola (Founder & CEO Envision): «La pandemia ci ha cambiati, abbiamo nuove necessità di nuovi servizi. Il Covid ha accelerato la trasformazione dei territori urbani. Le strutture sportive diventano piccole città, dove c’è grande movimento ed è quindi fondamentale erogare nuovi servizi frutto di nuove tecnologie». 

Fabio Massimo Castaldo (Vicepresidente Parlamento Europeo): «C’è bisogno di messaggi positivi da parte di tutto l’indotto. Un sostegno trasversale per sanare tutti i provvedimenti restrittivi. Per noi gli spazi blu sono in crocevia dove si incontrano società, salute e gioventù». 

Fabio Conti (Presidente Associazione Gestiamo): «Il -60% di presenze nelle piscine negli impianti nonostante l’onda positiva dei successi degli atleti azzurri fa riflettere. Bisogna aiutare l’impiantistica con finanziamenti. Perché l’ecobonus 110% non va anche alle piscine? I costi sono sempre più alti ma non si possono alzare le rette».

Daniela Chieffo (Dirigente Sanitario Neuropsichiatria infantile Policlinico A. Gemelli IRCCS Roma): «La nostra è una visione olistica. L’acqua serve a curare sia traumi da incidenti, sia bambini sani che nell’acqua migliorano la percezione di loro stessi. Il progetto Pool4Children è andato in stallo e speriamo di concluderlo».

Giovanni Di Perri (Direttore Clinica Malattie Infettive Università di Torino): «Lo sport è fondamentale per la salute, di bambini e adulte. E mezzo di inclusione sociale. Le chiusure, come quella della scuola, hanno fatto pagare un conto».

Silvia Foggetti (European Expansion Country Manager David Llloyd Leisure): «Dopo il Covid c’è l’esigenza non solo di vivere all’esterno, ma anche di praticarvi sport e benessere».

Andrea Pieri (Vicepresidente FIN): «Bisogna pretendere più aiuto per le piscine perché grazie all’alto tasso di umidità è molto più difficile contrarre il virus». 

Marco Riva (Presidente CONI Lombardia): «Le associazioni sportive sono piccole imprese, ma senza riserve di cassa, senza produrre fatturato, non hanno avuto accesso ai sostegni del governo. E di qui le difficoltà per una gestione autonoma sono sempre maggiori».

Pierpaolo Sileri (Sottosegretario Ministero della Salute): «Fare rete e fare sistema. Grazie al Green Pass la quarta ondata si supererà, c’è ottimismo e fiducia ma sono fondamentali vaccini».

L’ultima sessione della prima giornata del Summit 2021 aveva come tema “Gli spazi blu: luoghi di costruzione della qualità della vita, elementi di benessere collettivo e di rigenerazione dei tessuti urbani”.

Mario Abis (Docente in Scienze della Comunicazione IULM): «Da sardo avevo un mito, era Gigi Riva, lo cito sempre nelle mie lezioni. E’ possibile trasferire i valori dello sport nella vita e costruire nuovi miti può essere una chiave importante».

Andrea Abodi (Presidente Istituto del Credito Sportivo): «Siamo consapevoli di non essere la soluzione al problema. Siamo presenti al Summit perché ciascuno nel proprio ruolo deve progettare uno sviluppo sostenibile nei fatti e nelle soluzioni da prospettare».  

Livia Amidani Aliberti (Imprenditrice e Consigliere d’amministrazione indipendente Cassa Depositi e Prestiti - Unicredit Bank Austria - Messaggerie Italiane): «C’è una convergenza di interessi che può permettere a progetti intelligenti e validi che riguardano sport, sociale e ambiente di trovare orecchie che ascoltano».

Stefano Arcobelli (Giornalista responsabile sport acquatici La Gazzetta dello Sport): «Una svolta blu per il mondo delle piscine fu il primo, storico oro di Domenico Fioravanti ai Giochi olimpici di Sydney 2000. Per me, fu il big bang del nuoto. La pandemia non ha fermato, ma condizionato il boom dei risultati. Ma il vero problema è l’incapacità della comunicazione di cambiare mentalità». 

Novella Calligaris (Prima medaglia olimpica italiana nella storia del nuoto): «Più che blu direi anche azzurro, a rievocare i successi dello sport italiano in questa stagione. Ed è sempre il colore dell’acqua e per me non potrebbe essere altrimenti».

Angela Airoldi (Responsabile Area Economia Territoriale Gruppo CLAS): «Strutture che ospitino sport ma che rispondano alle molte esigenze dei fruitori, che chiedono anche cura e salute»”.

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