Nuoto | BCN2013 Alle 18:43 di questa sera, al Palau St. Jordi sono previsti fuochi d'artificio. Nell'ultimo decennio è stata una delle gare che ha entusiasmato maggiormente gli appassionati. Il culmine è stato nel 2008, all'Olimpiade di Pechino, quando Michael Phelps bruciò per un unico centesimo il serbo Cavic, proseguendo così la sua striscia positiva verso gli storici otto ori a cinque cerchi. Ora che il Kid di Baltimora si è fatto da parte, non mancano i candidati illustri allo scettro dei 100 farfalla.
Il primo, almeno secondo il cronometro (51"48), è l'alligatore della Florida: Ryan Lochte. Nonostante la sessione serale di ieri prevedesse per lui anche due finali, tra l'altro entrambe concluse con l'oro (200 dorso e 4x200 stile libero), l'incredibile americano è riuscito comunque a timbrare il miglior tempo d'accesso alla finale odierna in 51"48. Una sfida inedita per Lochte, dato che mai prima di oggi è salito sul podio di un Mondiale in vasca lunga o di un'Olimpiade, ma che sicuramente farà parte del programma che porterà fino ai Giochi di Rio 2016.
Soltanto quattro centesimi più lento (51"52) nelle semifinali è stato Chad Le Clos. Argento olimpico in carica e pronto a firmare la doppietta 100-200, il ventunenne sudafricano ha la prima occasione di raccogliere un pezzetto dell'eredità di Phelps. «Non vedo l'ora di scendere in acqua, più il gioco si fa duro e più mi diverto: sono contento che anche Lochte abbia scelto di nuotare questa gara. Non sarà una battaglia a due o a tre, possono inserirsi anche l'ungherese Cseh o l'italiano Rivolta - ha spiegato il coloured sudafricano -. L'oro sui 200 mi ha dato molta fiducia e i 100 saranno come un bonus per me, anche se l'oro è ovviamente il chiodo fisso».

Quarto tempo per l'altro vice campione di Londra 2012, Evgeny Korotyshkin (51"60). «Ho spinto molto, ma in finale può succedere di tutto, siamo otto grandissimi atleti. Io comunque non la darò vinta facilmente, combatterò come sempre - ha commentato il russo, che si allena agli ordini del tecnico italiano Andrea Di Nino -. Nella mia vita ho sempre cercato di raggiungere Phelps, l'obiettivo sarebbe andare più forte del tempo con cui lui ha vinto l'oro (51"21, ndr) lo scorso anno a Londra. Penso che sarà divertente, sarà una finale davvero spettacolare. È la prima volta senza Michael per cui possiamo scrivere nuove pagine di storia».
E in questa battaglia fantascientifica, l'Italia può finalmente dire la sua con l'emergente Matteo Rivolta, qualificatosi sesto col nuovo record italiano (51"64). Il ventunenne milanese però non è soddisfatto, per cui è pronto ad alzare ancora l'asticella: «Ho fatto degli errori lampanti, soprattutto arrivando molto lungo in arrivo. soprattutto. So dove devo migliorare e vedrò di non ripetere gli stessi sbagli questa sera». Che sia arrivato anche per l'Italia il momento di sognare in una sfida così suggestiva?