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Nuoto

16esimi Campionati Mondiali di nuoto a Kazan (Russia) – Nuoto/Terza giornata - Batterie

Van der “boom”, record mondiale nei 50 rana: 26’’62! Pellegrini e Toniato in semifinale. Bene Paltrinieri

Il sudafricano Cameron van der Burgh apre alla grande la terza giornata di batterie ai Mondiali di Kazan col nuovo primato mondiale nei 50 rana: 26’’62. Tre azzurri avanzano, passando il turno. Due calibri pesanti, che guardano al podio, come Federica Pellegrini (sesto tempo tra le semifinaliste dei 200 stile libero) e Gregorio Paltrinieri (secondo crono e finalista negli 800 sl). Bene Andrea Toniato, in semifinale col 13esimo tempo nei 50 rana.

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La soddisfazione all'arrivo di Cameron van der Burgh: ha appena realizzato il nuovo record del mondo nei 50 rana

Dopo oltre quattro anni – l’ultima volta ci aveva pensato Sun Yang nei 1500 stile libero a Shanghai 2011 – cade un record del mondo maschile ai Campionati Mondiali di nuoto. Merito di Cameron van der Burgh, fenomenale e intramontabile ranista che rimette lui stesso il primato dei 50 rana dalla modalità “gomma” a quella “tessuto” dopo sei anni. L’esperto atleta di Pretoria passa dal 26’’67 del Foro Italico a 26’’62 di oggi, ottenuto alla Kazan Arena. Cade così il quarto record del mondo in questi Campionati. Dopo le imprese delle donne bioniche Katie Ledecky e la doppietta di ieri pomeriggio griffata Katinka Hosszu e Sarah Sjostrom, gli uomini provano a recuperare il gap.

Non c’è stato solo lo straordinario exploit di van der Burgh nella mattinata russa di batterie. Guardando all’Italia, infatti, c’era l’atteso esordio di Federica Pellegrini nei suoi 200 stile libero – sesto tempo e semifinale agguantata senza problemi –, e quello di Gregorio Paltrinieri. L’emiliano vola senza problemi nella finale degli 800 stile libero. Passa il primo turno di qualificazione anche Andrea Toniato (50 rana), che rivedremo in acqua nel pomeriggio, assieme alle due finaliste azzurre di giornata: Aurora Ponselè (1500 sl) e Arianna Castiglioni (100 rana).

Cameron van der Burgh (in copertina nella foto di Andrea Masini / Deepbluemedia / Insidefotoè velocissimo e perfetto nei particolari, così tanto da strappare la migliore prestazione mai nuotata. Il sudafricano olimpionico a Londra gioca il jolly sin dal mattino e si riprende il record mondiale dei 50 rana, certificando il passaggio da poliuretano a tessuto dopo sei lunghi anni. Il 27enne stampa un clamoroso – ricordando che è arrivato in batteria, non per il suo stato di forma – 26’’62, abbassando di 5 centesimi il limite mondiale ottenuto a Roma 2009. Van der Burgh, dopo il ko contro Adam Peaty nei 100, vuole chiaramente rifarsi sul giovane britannico. Quale segnale migliore poteva arrivare? Ma il rivale si ferma a un altrettanto mostruoso 26’’68: siamo certi che le semifinali del pomeriggio saranno a livelli altissimi nuovamente. Anche per via del 26’’70 di Damir Dugonjic, terzo miglior tempo. Ma non ci sono solo gli “alieni” internazionali. C’è anche il padovano Andrea Toniato, che se la vedrà contro questi mostri sacri in semifinale. Il 24enne azzurro, neo-primatista italiano sulla distanza dalle Universiadi in 27’’06, chiude la sua prova in 27’’47. E prosegue l’avventura con il 13esimo miglior crono tra i semifinalisti. Dovrà fare certamente di più per tentare l’assalto alla sua prima finale mondiale.

Ancora out – dopo il flop nei 100 - Christian Sprenger, 27’’54 e primo tra gli eliminati. L’australiano argento sulla distanza a Barcellona alza bandiera bianca per questi Mondiali, finendo estromesso addirittura nelle batterie.

Molto bene Gregorio Paltrinieri. Il 20enne carpigiano allenato da Stefano Morini dimostra personalità, condizione e la consueta leggerezza di nuotata all’esordio ufficiale ai Mondiali. Greg è secondo nell’ultima batteria di qualificazione per la finale degli 800 stile libero – distanza “antipasto” in attesa dei suoi 1500. Intanto però, vola dritto verso l’ultimo atto di mercoledì pomeriggio in 7’45’’15, quarto miglior crono personale di sempre. Guida il lotto dei finalisti lo statunitense Connor Jaeger (7’44’’77), poi Paltrinieri e il britannico Milne. Gli osservati speciali Mack Horton e Sun Yang sono rispettivamente quinto e sesto, si “nascondono”, ma per la finale cambieranno nettamente marcia. Fuori a sorpresa la medaglia di bronzo del 2013 Ryan Cochrane. Il canadese è il secondo degli esclusi per la finalissima e paga una condotta di gara troppo controllata nella sua batteria.

Gregorio Paltrinieri e Connor Jaeger, secondo e primo crono d'ingresso nella finale degli 800 sl

Da sinistra l'azzurro Gregorio Paltrinieri e l'americano Connor Jaeger, primo e secondo tempo d'ingresso nella finale degli 800 stile libero. Photo A.Masini/Deepbluemedia/Insidefoto


La “Divina” Federica Pellegrini ha iniziato oggi la sua rincorsa verso il sesto podio consecutivo nei 200 stile libero. La campionessa olimpica sulla distanza nel 2008 e quasi 27enne – compirà gli anni domani – avanza alle semifinali del pomeriggio con il sesto tempo d’ingresso. Buone le sensazioni per la campionessa di Spinea (foto sotto di Andrea Masini / Deepbluemedia / Insidefoto), che chiude la sua batteria in 1’57’’34, alle spalle della campionessa in carica Missy Franklin (1’56’’42). Guida la pattuglia, in 1’55’’82 lo spauracchio Katie Ledecky – che nel pomeriggio dovrà però prima affrontare la finalissima dei 1500 – davvero in condizione brillante, davanti a Katinka Hosszu (1’56’’32). Poi Franklin, la cinese Shen Duo, la russa Popova e l’azzurra. Solo nona la primatista stagionale Femke Heemskerk. Insomma, la concorrenza è altissima in questa gara. Peccato per Alice Mizzau, 22esima in 1’59’’68. La 22enne friulana campionessa d’Italia ai Primaverili è lontana un secondo esatto dall’ultimo tempo valido per la semifinale. Una prestazione alla sua portata, visto che quest’anno era scesa nettamente sotto l’1’58’’.

 

Federica Pellegrini

I 200 farfalla maschili sono guidati per ora da Laszlo Cseh. L’ungherese fresco della sua decima medaglia mondiale – ottenuta con sorpresa sui 50 metri – guida il gruppo dei 16 qualificati nel turno pomeridiano in 1’53’’71, primo crono mondiale dell’anno. Dietro di lui si piazzano Victor Bromer e Daiya Seto. Più indietro (1’56’’92) il campione in carica Chad Le Clos. Il sudafricano passa il turno con il 14esimo tempo utile, prendendosi qualche rischio di troppo in un primo turno. L’azzurro Francesco Pavone avrebbe potuto sopravanzarlo, ma si è fermato sull’1’57’’69. Per il ligure, neo laureato e neo primatista italiano in tessuto – 1’56’’18 – all’Universiade di Gwangju, c’è soltanto la delusione della 18esima piazza e di una semifinale sfuggita per 41 centesimi. Era oggettivamente alla sua portata.

Clicca qui per conoscere i risultati completi della terza giornata di batterie e il programma delle finali di oggi pomeriggio dalle 16:30 italiane.

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