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Salvamento

Campionati Mondiali Rescue di salvamento a Montpellier (Francia) - quinta e ultima giornata

Mondiali Rescue 2014: Daniele Sanna è bronzo “oceanico”. Gli Juniores chiudono con altri nove podi

I Mondiali Rescue di salvamento in Francia si chiudono con una gioia tanto attesa quanto meritata. Tra i Senior, infatti, Daniele Sanna ha conquistato il bronzo nel Frangente. Una medaglia storica colta nelle ostiche prove in mare, l'unica nei Rescue 2014 al di fuori della piscina, nonché la prima iridata vinta mai da un azzurro tra spiaggia e mare. L'Italia però è fuori dal podio generale. Bene la categoria Junior che aggiunge otto medaglie al bottino in piscina.

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L’edizione 2014 dei Mondiali Rescue di nuoto per salvamento si è chiusa nel pomeriggio. Montpellier, la Grande-Motte e la Francia salutano gli atleti che hanno dato vita a cinque giorni intensissimi e spettacolari di gare. E allo stesso tempo celebrano la Nuova Zelanda, squadra vincitrice della classifica generale. Alle sue spalle sono giunte l’Australia e i soddisfatti padroni di casa francesi. Ma tra i protagonisti di questi Campionati Mondiali Senior non si può non citare anche la brillante Nazionale italiana. Gli azzurri del c.t. Antonello Cano hanno concluso le prove meno congeniali, quelle oceaniche, con uno storico podio individuale di Daniele Sanna (a sinistra, nella foto di Giorgiana Emili). Una prestazione storica perché rappresenta la prima gioia da podio mondiale al maschile per l’Italia. Una grande soddisfazione per il sardo, terzo nel Frangente dopo una gara tutta di forza e carattere. Una medaglia, l’unica nelle prove in mare, che va ad aggiungersi alle undici ottenute nelle gare in piscina. Bene anche la Nazionale Juniores, che nell’ultima giornata si dimostra tra le leader nelle discipline in vasca e conquista altre nove medaglie: due ori, cinque argenti e due bronzi. Con Francesco Ippolito nuovamente grande protagonista della gioventù tricolore nel salvamento.

Cominciando dall’Italia “Senior”, però, c’è da considerare la conferma sul podio nella classifica generale in piscina, come da tradizione ormai consolidata nel salvamento. Gli azzurri giungono terzi “indoor” alle spalle di Francia e dell’Australia, grandi potenze di questo sport.

Attesissima è arrivata la prima e unica, ma preziosissima, medaglia nelle prove oceaniche per gli azzurri. E arriva nel Frangente maschile la gioia attesa da sabato, una gioia che splende di bronzo per il nuorese. Su 35 concorrenti in finale, l’Italia schierava Federico Gilardi e appunto Daniele Sanna. Gli oceanici Shannon Eckstein (iridato ad Adelaide) e Andy Mac Millan avevano i galloni dei favoriti, col padrone di casa Vilaceca vicecampione in carica nel 2012, tra gli outsiders per il titolo. I due atleti dell'emisfero australe, come previsto, vanno presto in fuga nella parte nuotata, con Eckstein in controllo. Ma dietro di loro, la lotta è apertissima e riguarda anche gli azzurri: lo testimonia il quarto posto italiano di Daniele Sanna, fino all’ultima boa. Il nuorese cambia marcia, sfida e supera i concorrenti neozelandese e giapponese. Il suo gran recupero arriva fino all’uscita dall’acqua nella corsa finale verso il traguardo, e “rischia” di portare anche all’argento quando Sanna fronteggia spalla a spalla Mac Millan. La spunterà il neozelandese per l’argento, con Daniele che conquista una magnifica medaglia di bronzo.

Anche in campo femminile la “Surf Race”, o gara nel Frangente, vedeva due azzurre, Chiara Pidello e Silvia Meschiari, all’ultimo atto. La gara volge ben presto in favore della campionessa in carica Miranda Bell (Australia), che si riconferma iridata dominando la gara. Seconda, unica che ha provato a contrastare la bicampionessa Bell, la francese Rousseau. Le azzurre sono finite lontane dal podio.

Altri italiani protagonisti nelle finali Senior in mare, sono state le due staffette Ocean. Le donne della staffetta Ocean Woman (Mazza, Meschiari, Leanza e Pidello) hanno chiuso nelle retrovie nella gara stravinta dall’Australia. Non meglio è andata al quartetto dell’Ocean Man dove Pinotti, Sanna, Procaccia e Bono non sono riusciti a battagliare per posizioni significative nella gara vinta all’ultimo respiro dalla Nuova Zelanda sui favoriti australiani.

A pochi chilometri di distanza dalla spiaggia dove si sfidavano i Senior, la Couchant de La Grande Motte, all’Antigone Pool di Montpellier si sono chiusi anche i Mondiali Rescue per la categoria Juniores (15-18 anni). E dopo l’inizio delle gare tra le corsie di ieri, bagnate da ben otto podi, gli azzurrini hanno saputo fare ancora meglio, centrando ben nove medaglie nell’ultimo giorno.

Festa “al quadrato” nei 100 trasporto manichino con pinne maschile che ha visto l’apoteosi azzurrina. Arriva una grandissima doppia soddisfazione, testimonianza del dominio italiano e in modo particolare piemontese, nella specialità. Vince nettamente Marco Ferrio (Centro Nuoto Nichelino) che non dà spazio a nessun altro per l’oro, completando la distanza in 47’’59. Secondo e argento per un altrettanto grande Davide Gallo (RN Cairo Acqui Terme). L’alessandrino, in piazza d’onore in 49’’16, precede di 17 centesimi Matthew Davis (Australia). Ed è così completa la doppietta italiana.

Doppio colpo Italia nei 100 trasporto manichino con pinne donne. Le azzurrine Valeria Cappelletti e Francesca Crivelli sono rispettivamente d’argento e di bronzo, dietro alla super australiana Gillett, prima in 58’’51. La comasca tesserata per l’Aqvasport Rane Rosse, e già iridata ieri, si ferma a 58’’91, mentre la Crivelli, portacolori del Swimming Club Alessandria, coglie il suo primo podio “singolo”nella manifestazione chiudendo la sua prova in 59’’24.

Francesco Ippolito si conferma grandissimo protagonista agguantando una medaglia d’argento nei 100 percorso misto. Il friulano (secondo all’arrivo in 1’04’’62) cede soltanto al forte australiano Matthew Davis che l’ha preceduto di poco più di un secondo.

Sfortunata Greta Pezziardi che si ferma al quarto posto dei 100 percorso misto femminili vinti da una delle grandi protagoniste del Mondiale Junior, l’australiana Chelsea Gillett (oro col crono di 1’13’’32). L’azzurrina (1’18’’93) arriva a soli quattro centesimi dal podio occupato dalla Heiniger e a 10 dalla seconda piazza. Più indietro l’altra italiana qualificatasi per la finale A, Alice Bacchella sesta in 1’19’’72.

I 50m trasporto manichino donne, hanno visto ancora una volta due azzurre in finale. Serena Nigris (38’’93) e Greta Pezziardi (39’’63) si piazzano rispettivamente quinta e settima. L’oro è andato all’australiana Davies Prue. Nella stessa gara, ma al maschile, Bruno Cerra, unico ragazzo qualificatosi per la finale, si classifica al sesto posto in 32’’83, ma a meno di un secondo dalla medaglia d’argento in una gara comunque equilibrata.

L’ultima gara valida per le medaglie individuali (i 200 Super Lifesaver) nel magico pomeriggio di Montpellier, ha come protagonisti gli scatenati italiani, con menzione particolare per uno di loro. Infatti, come per suggellare e sigillare dei Mondiali incredibili, si conferma uno dei migliori atleti Juniores, un super Francesco Ippolito. In che modo? Naturalmente vincendo per la seconda volta d’oro in una gara individuale. Letteralmente demoliti i rivali da parte del nuotatore friulano, vincitore in 2’12’’21. Il notevole crono di 2’34’’95 gli consente di avere una netta supremazia sui due australiani con lui sul podio, Matthew Davis e Joshua Brown, ma arrivati rispettivamente a 5 secondi netti e a 6,59 secondi dall’incredibile e inesauribile Ippolito. Molto bene anche la campana Alessandra Marra (tesserata per la Gymnasium Scafati) che nella stessa gara, ma al femminile, riesce a vincere il bronzo nei 200 Super Lifesaver. La sua prima gioia arriva proprio all’ultima possibilità per le gare singole.

Ma la festa non è certo finita così. Perché in chiusura sono arrivate ancora delle enormi soddisfazioni per le staffette. Nell’ultima gara in programma per l’intero Campionato Mondiale Juniores, si conferma la regola obbligatoria per i giovani di coach Anselmetti: ogni volta che scende in piscina un quartetto azzurro, arriva obbligatoriamente una medaglia. Così è stato anche per i ragazzi e le ragazze della staffette 4x50 mista. Entrambi hanno conquistato la medaglia d’argento, alle spalle dei formidabili australiani, veri e unici competitori all’Antigone Pool di Montpellier, rispetto allo squadrone azzurrino. Dunque, seconde e soddisfatte le ragazze (Alice Bacchella, Valeria Cappelletti, Greta Pezziardi e Francesca Crivelli), che hanno completato i 200 metri in 1’46’’05, lasciandosi dietro le neozelandesi. Le “aussie” hanno invece vinto in 1’43’’25.

Argento vivo anche per i maschi della 4x50 mista. Emilio Mazza, Francesco Ippolito, Davide Gallo e Luca Paolucci sono arrivati molto vicini ai vincitori australiani (1’33’’10 il tempo degli azzurrini, a 23 centesimi dal crono dei campioni). Ragazzi italiani che sono stati capaci anche di lasciarsi alle spalle i forti tedeschi (1’33’’26).

La spedizione Junior azzurra chiude le sue fatiche al quarto posto della classifica generale per nazioni. La vittoria è finita all’Australia (1065 punti) davanti a Nuova Zelanda (787) e Germania (600). Gli azzurrini invece, si sono fermati a quota 542 in una più che onorevole quarta piazza. Decisivo l’apporto arrivato dalle magnifiche prestazioni in piscina.

Per alcuni degli atleti impegnati in questi giorni, l'avventura francese proseguirà con i Mondiali Interclub riservati alle società. Per la maggior parte di loro, il prossimo appuntamento iridato è previsto nel 2016 in Olanda, dove si disputeranno i prossimi Mondiali Rescue: tra la piscina di Eindhoven e Noordwijk, località scelta per le prove in mare. 

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