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Nuoto

Mosca (Russia), Aprile 2023 - Il presidente della Federazione russa di nuoto si dimette

VLADIMIR SALNIKOV si è rotto e lascia la guida del nuoto russo

Con questo gesto lo “zar del nuoto” intende protestare contro l’esclusione dei suoi atleti ai Campionati mondiali di nuoto 2023.

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VLADIMIR SALNIKOV

World Aquatics aveva aperto uno spiraglio, la Federnuoto russa, presieduta da Vladimir Salnikov (in copertina), l’indimenticato vincitore di due medaglie d’oro nei 1500 metri stile libero alle Olimpiadi di Mosca 1980 e di Seul 1988 (avrebbe vinto anche a Los Angeles 1984 ma l’Unione Sovietica boicottò quella olimpiade in ritorsione per il boicottaggio degli Stati Uniti di Mosca 1980), ha chiuso la porta.

Il boicottaggio dello sport mondiale nei confronti degli atleti russi e bielorussi, solo in parte mitigato recentemente da alcune federazioni internazionali che hanno deciso di consentire la partecipazione individuale a titolo di atleti neutrali, sabato 8 aprile ha indotto Vladimir Salnikov, presidente della Federazione russa di nuoto, ad annunciare che “gli atleti russi non prenderanno comunque parte ai Campionati mondiali di nuoto di quest'anno, a Fukuoka, in Giappone”.

Questo stante l’ambiguo atteggiamento della federnuoto internazionale, World Aquatics. Il 62enne di San Pietroburgo, noto come lo "zar delle piscine", ha dichiarato all'agenzia di stampa statale russa TASS che “è improbabile che una sospensione dei nuotatori del paese venga revocata in tempo”.

"La Federazione Internazionale ha esteso le restrizioni imposte lo scorso anno alla partecipazione dei nostri atleti ai suoi eventi”, ha detto Salnikov.

World Aquatics ha attualmente mantenuto il divieto imposto agli atleti russi e bielorussi imposti in seguiti all’invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sebbene abbia annunciato, mercoledì 5 aprile, che stava creando una task force per esplorare il loro possibile ritorno come neutrali.

Il gruppo (la task force) avrebbe dovuto iniziare il suo lavoro "immediatamente" e concluderlo con una raccomandazione al World Aquatics Bureau, che probabilmente avrebbe offerto una soluzione per il ritorno alle gare dei nuotatori russi, con eccezione di quelli che avevano apertamente manifestato il loro sostegno all’invasione voluta da Vladimir Putin, come il campione olimpico dei

100 e 200 metri dorso, Evgeny Rylov (nella foto sotto, a destra).

STAFFETTA RUSSA A TOKIO 2020

Tuttavia, il Bureau di World Aquatics non ascolterà il rapporto della task force se non nella sua riunione di luglio, nell’imminenza dell’inizio dei Campionati Mondiali di Fukuoka, che si terranno tra il 14 e il 30 luglio.

Per gli atleti russi, argomenta Salnikov, non ci sarebbe tempo sufficiente per preparare i Mondiali.

Alle Olimpiadi del 2020, organizzate a Tokyo nel 2021, i nuotatori russi hanno vinto cinque medaglie, di cui due d'oro, quelle di Evgeny Rylov nei 100 e 200 metri dorso, due d’argento - Kliment Kolesnikov nei 100 dorso e nella 4x200 stile libero maschile (di cui faceva parte anche Rylov).

Di bronzo la quinta medaglia, sempre grazie a Kolesnikov che vinse il bronzo nei 100 metri stile libero.

Martedì 11 aprile il presidente della Federazione Russa ha rincarato la dose affermando che i criteri per la riammissione alle gare degli atleti russi sono una "perversione" dei principi del Movimento Olimpico.

Salnikov ha descritto la situazione come una "crisi" per il Movimento Olimpico.

"Tutto è scritto nella Carta Olimpica, si dice che tutti devono partecipare in nome della pace, e che qualsiasi discriminazione è inammissibile", ha detto Salnikov, come riportato dall'agenzia di stampa statale russa TASS.

Salnikov ha anche fatto eco ai commenti della presidente della Federazione russa di nuoto sincronizzato Olga Brusnikina, che ha accusato l'Ucraina di "ricattare l'intero movimento olimpico".

"Le decisioni politiche sono in prima linea, il ricatto è ora in atto da parte dei leader di molti paesi e governi", ha affermato Salnikov, che poi ha aggiunto:

"Ha senso riunire la comunità sportiva internazionale e chiedersi se lo sport rimane un fattore unificante o semplicemente scomparirà e ognuno farà qualcosa nella propria nicchia?".

Il mese scorso il Comitato Olimpico Internazionale ha pubblicato raccomandazioni alle Federazioni Internazionali secondo cui agli atleti russi e bielorussi dovrebbe essere consentito di tornare alle competizioni internazionali come atleti neutrali”.

Salnikov ha vinto quattro ori olimpici: nei 400 metri stile libero, 1500 metri stile libero e 4x200 stile libero a Mosca 1980, e un ulteriore oro nei 1500 metri stile libero a Seul 1988.

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