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La FINA compie un altro passo verso la fluidità di genere, chiamata dalla Federazione internazionale “uguaglianza di genere”. Il Congresso tecnico della FINA con quasi il 99% dei voti a favore (!) ha approvato delle modifiche alle regole del nuoto artistico tra il 2022 e il 2025. Una di queste è stata l'approvazione che le routine di squadra "devono essere composte da otto concorrenti, con al massimo uno riserva, e che il numero totale dei concorrenti può comprendere un massimo di due concorrenti maschi”.
In precedenza i nuotatori maschi potevano esibirsi solo in duetti misti, anche se ad agosto Giorgio Minisini (in copertina) è diventato il primo nuotatore artistico maschile a vincere un titolo individuale ai Campionati Europei di nuoto con la vittoria nella finale tecnica del solo maschile.
Parlando delle modifiche alle regole, il presidente della FINA Husain Al-Musallam (sotto) ha dichiarato che "la FINA si impegna per l'uguaglianza di genere e per creare maggiori opportunità per uomini e donne di competere negli sport acquatici”. Poi ha aggiunto: "Siamo entusiasti di vedere donne e uomini competere insieme nell'evento a squadre agli eventi FINA".
Le regole si applicheranno agli eventi FINA con effetto immediato.
Per le Olimpiadi di Parigi 2024 le modifiche devono essere approvate dal Comitato Olimpico Internazionale.
Tuttavia la presenza maschile non sarà considerata obbligatoria.
Chissà se questa “uguaglianza di genere” si verificherà anche in quei paesi, come quello da cui proviene Al-Musallam (Kuwait) dove per cultura e tradizione prevale un diverso sentimento nei confronti dello sport femminile, e misto.