Yuriko Koike, 67 anni, indipendente di centrodestra (in copertina), è stata rieletta per un secondo mandato come Governatore di Tokyo dopo aver ottenuto la vittoria nelle elezioni governative tenutesi domenica 5 luglio. La Lady di Ferro giapponese ha sbaragliato il campo prendendo oltre il 60 per cento dei voti. Nettamente sconfitti i candidati anti olimpiadi. I consensi alla Koike sono arrivati da tutti i partiti politici, con ovvia prevalenza dal centrodestra.

La signora Koike ha subito stretto un patto ferreo con il premier Shinzo Abe e sarà la responsabile politica principale dello svolgimento delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020 che, posticipate al prossimo anno, dovrebbero svolgersi tra luglio e settembre 2021.

Koike, prima donna governatrice della città e favorita delle vigilia, è riuscita a mantenere, e addirittura ad accrescere, i consensi ricevuti nel 2016, pur nel mezzo della crisi COVID-19.

La Koike ha sconfitto altri 21 candidati alla carica, aiutata anche dal Partito Democratico Liberale, di cui Abe è il leader, che non ha schierato un proprio candidato per le elezioni.

Il presidente di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, ha dichiarato di non vedere l'ora di lavorare "ancora più vicino" con il Governatore in vista dei Giochi del prossimo luglio, e ha aggiunto: "Dei numerosi candidati a queste elezioni, il Governatore Koike ha reso i Giochi di Tokyo 2020 un fulcro delle sue politiche. Non vedo l'ora di rafforzare ulteriormente il nostro partenariato”.

Tuttavia troppe incertezze incombono ancora sui Giochi Olimpici riprogrammati. La più grande è legata alla pandemia che sembra tutt’altro che sconfitta, a Tokyo come nel resto del Giappone e del mondo. Dal 2 al 5 luglio, la città ha registrato quattro giorni consecutivi di oltre 100 nuovi casi giornalieri con il picco il 4 luglio, con 131.

Quando la Koike annunciò la riapertura delle imprese, il 19 giugno, c'erano 35 casi al giorno.

Il CIO e Tokyo 2020 hanno ripetutamente affermato che i Giochi non saranno rinviati di nuovo se non possono aver luogo nel 2021.

La Koike ha garantito che si coordinerà con il Comitato Olimpico Internazionale per l'hosting di Tokyo 2020 il prossimo anno, e si è anche impegnata a rispondere "fermamente" a qualsiasi nuova ondata di COVID-19.

Il secondo motivo di preoccupazione è legato al decrescente consenso dei giapponesi nei confronti dello svolgimento dei Giochi Olimpici.

Un recente sondaggio, realizzato dall’importante agenzia Kyodo News e dal canale televisivo Tokyo MX, ha rivelato che oltre la metà dei residenti di Tokyo è contraria allo svolgimento delle Olimpiadi posticipate.

Un altro sondaggio ancora più recente condotto dalla Japan News Network, suggerisce che solo il 17% ritiene che i Giochi posticipati possano aver luogo nel 2021. In pratica quattro giapponesi su cinque – l’80 per cento -  oggi sono opposti ai Giochi.