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Martedì 5 maggio 2020 – Prosegue il duello legale del fuoriclasse cinese con la giustizia sportiva

Yang Sun non si arrende e vuole Tokyo 2020

Il multi campione olimpico e mondiale ha presentato ricorso al Tribunale Federale Svizzero contro il divieto di gareggiare di otto anni inflittogli per doping dal CAS/TAS.

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YANG SUN AL CAS -

Il fuoriclasse cinese Yang Sun (in copertina e in basso) ha fatto appello al Tribunale Federale Svizzero nel tentativo di fare annullare la sospensione di otto anni ricevuta dal CAS/TAS e potere così gareggiare a Tokyo 2020 l’anno prossimo. Secondo il quotidiano The Australian, gli avvocati del tre volte campione olimpico, caduto in disgrazia, hanno presentato ricorso contro la decisione della Court of Arbitration for Sport (CAS) un giorno prima della scadenza della settimana scorsa.

Al 28enne è stata inflitta dal CAS la massima durata della squalifica per doping poiché un membro del suo entourage aveva rotto la sua fiala di sangue con un martello a settembre 2018. A fine febbraio il CAS aveva accolto l’appello dell'Agenzia mondiale antidoping (WADA) contro una decisione del Doping Panel della FINA, che aveva inflitto a Sun una semplice ammonizione. La sentenza era stata emessa dopo che in novembre c'era stata un'audizione pubblica del caso, a Montreux. Subito dopo un membro del team legale di Sun aveva dichiarato che avrebbe presentato ricorso al Tribunale Federale Svizzero. Il Tribunale baserà il suo giudizio su potenziali questioni procedurali e sui diritti umani e non esprimerà alcun giudizio sull'interpretazione delle regole da parte del CAS.

L'11 volte campione del mondo ha negato di avere commesso un errore e ha affermato che i funzionari giungti a casa sua la notte non avevano le credenziali corrette. Ma il panel CAS ha concordato con la WADA che l'accreditamento del responsabile del controllo antidoping che ha portato alla rottura della fiala, era in linea con gli standard internazionali. Nel suo verdetto, il CAS aveva affermato che Sun "non era riuscito a dimostrare di avere una giustificazione convincente per distruggere i suoi contenitori per la raccolta dei campioni". La decisione esclude Sun dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, rinviati al 2021 a causa della pandemia di coronavirus, e il suo appello rappresenta il suo ultimo tentativo per cercare di partecipare all'evento.

Appena due settimane fa, giovedì 23 aprile, con una dichiarazione pubblicata sul proprio sito web la Chinese Swimming Association (federazione nuoto cinese) aveva negato che Sun si stesse allenando con la squadra nazionale mentre stava rispettando il divieto di otto anni - la sanzione massima per un secondo reato di doping (la prima volta fu squalificato per tre mesi nel 2014) – che, se confermata. lo terrà fuori dallo sport fino al 2028, decretando di fatto la fine della sua carriera.

La circostanza che il tre volte campione olimpico (sotto sul podio di Gwnagju, contestato da Mack Horton) fosse stato convocato dalla squadra nazionale cinese per un allenamento collegiale di tre mesi, dall’1 aprile a fine giugno, nello Zhejiang, assieme ad altri 16 nuotatori, era stata riferita dal Beijing Youth Daily, importante quotidiano in lingua inglese.

YANG SUN - MACK HORTON

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