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Nuoto | LEN 

Glasgow, Mercoledì 8 Agosto 2018 – 34i Campionati Europei (50m)/Sesta Giornata

EUROPEI/6: Tris d’argento con Paltrinieri (800), Scozzoli (50 rana) e Cusinato (200 misti). Bronzo prezioso per Matteo Restivo nei 200 dorso

Margherita Panziera realizza il miglior tempo nei 200 dorso. Andrea Vergani è strepitoso nei 50 stile libero con il secondo miglior tempo di ingresso in finale, nuovo primato italiano.

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LEN European Aquatics Championships 2018

Due medaglie d’argento per l’Italia nelle prime due finali maschili e una d’argento nell’ultima finale femminile nella sesta giornata dei 34i Campionati Europei di nuoto, al “Tollcross International Swimming Centre” di Glasgow.  Si aggiudicano il tris d’argento, con rabbia e orgoglio, Gregorio Paltrinieri negli 800m stile libero, Fabio Scozzoli nei 50m rana (in copertina) e Ilaria Cusinato nei 200m misti. Nel mezzo fra i primi due argenti il quinto posto di Federica Pellegrini nella finale dei 100m stile libero. Completa l’odierno bottino dell’Italia la medaglia di bronzo vinta a sorpresa da Matteo Restivo nei 200m dorso.

S’inizia con gli 800m stile libero maschili e Gregorio Paltrinieri, non ancora pienamente recuperato dall’indisposizione intestinale che l’ha afflitto negli ultimi giorni, lotta con coraggio e ce la mette tutta. Ma in queste condizioni vincere la medaglia d’oro è proibitiva, anche perché gli avversari hanno talento, stanno bene e sono in forma. Greg lotta da par suo, con coraggio. E’ davanti al maggior rivale, l’ucraino Mykhaylo Romanchuk fino ai 300 metri, tiene il suo passo o gli sta vicino fino ai 650 metri ma non regge all’accelerazione finale dell’ucraino, che proprio ieri ha compiuto 22 anni e va a regalarsi la medaglia d’oro col tempo di 7:42.96, primato personale per quasi 3 secondi (prec. 7:45.85), migliore prestazione mondiale dell’anno e decima mondiale all-time. Greg riesce a tenere a bada l’altro cliente pericoloso, il tedesco Florian Wellbrock (compirà 21 anni il 19 agosto) e a vincere la medaglia d’argento in 7:45.12, un crono niente male, comunque il terzo mondiale 2018 e il suo migliore sulla distanza quest’anno. Wellbrock, che aveva vinto l’oro nei 1500 metri, questa volta è medaglia di bronzo con 7:45.60, primato personale e quarto tempo 2018. Sul podio degli 800 metri (foto sotto), dunque, gli stessi protagonisti dei 1500 metri, con un rimescolamento delle rispettive posizioni. Al quarto posto il norvegese Henrik Christiansen, in 7:46.75. Bene anche Domenico Acerenza, sesto con 7:51.64, tempo che migliora il suo personale (era di 7:52.80). Da ricordare che Paltrinieri fu argento a Debrecen 2012 e campione a Berlino 2014 e Londra 2016.

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Per la finale dei 100m stile libero femminili entra in scena anche Federica Pellegrini, 30 anni festeggiati a Glasgow il 5 agosto. Qualificatasi con l’8° tempo, Pellegrini nuota ovviamente in ottava corsia. Avevamo visto giusto: le assenze di Ranomi Kromowidjojo e di Pernille Blume, due serie candidate al podio, avrebbero potuto aprire la strada delle medaglie anche a Federica, se fosse stata in grado di nuotare con un tempo analogo o vicino a quello del suo primato italiano (53.18, del 2016). Invece, complice la solita partenza non proprio da velocista, non riesce a far meglio di 54.04 (26.19/27.85) e chiude al quinto posto. Comunque una buona prova la sua, soprattutto di carattere. La vittoria, scontata, va alla svedese Sarah Sjostrom in 52.93, l’argento alla simpatica olandesona Femke Heemskerk con 53.23 e il bronzo alla francese Charlotte Bonnet, già vincitrice dei 200 metri, con 53.35. Meglio di Federica fa anche la britannica Freya Anderson con 53.61 mentre subito dopo, a 3 centesimi dall’italiana tocca la russa Maria Kameneeva, in 54.07.

Subito dopo è la volta della finale dei 50m rana maschili. Fabio Scozzoli, 30 anni anche lui (compiuti il 3 agosto) è un romagnolo coriaceo, e vince la medaglia d’argento in 26.79, un centesimo meglio del tempo realizzato in semifinale (a 6 centesimi dal proprio personale di 26.73). Fabio deve molto di questo suo ennesimo successo ad una subacquea di partenza fenomenale che lo porta ad emergere oltre mezzo metro davanti ad Adam Peaty, nonostante i due si siano staccati dal blocco contemporaneamente. Il britannico intasca la sua seconda medaglia d’oro, scontata come la prima, sui 100 metri, grazie al suo consueto, poderoso, rush al termine del quale tocca in 26.09, record dei campionati, a 14 centesimi dal proprio primato del mondo (25.95, realizzato ai Mondiali di Budapest il 25 luglio 2017); il suo crono vale 983 punti della Tabella FINA. La medaglia di bronzo va allo sloveno Peter John Stevens con 27.06.

Una medaglia tira l’altra. Per l’Italia la terza in questa penultima giornata dei campionati, arriva da un’altra finale maschile, i 200m dorso, ed è merito del baffuto Matteo Restivo (foto sotto, sul podio), che nuota in corsia 6. Il triestino che vive a Firenze lotta senzapaura e agguanta il podio con un bel primato personale, 1:56.29; una medaglia davvero inaspettata. Gli sono davanti soltanto il fuoriclasse russo, Evgeny Rylov , che vince in 1:53.36, migliorando il record europeo di 1:53.61 da lui realizzato in semifinale. La medaglia d’argento va al polacco Radoslaw Kawecki, campione uscente, con 1:56.29. In corsia 2 c’è anche Luca Mencarini che chiude al settimo posto in 1:57.71.

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Nell’ultima finale individuale della giornata, i 200m misti femminili, è di scena Ilaria Cusinato (foto sotto). L’allieva di Stefano Morini al Centro Federale di Ostia nuota in corsia 3, senza timori reverenziali. A metà gara è quarta ma con la frazione di rana si porta addirittura in testa e vira prima ai 150 metri in 1:38.37. Nel concitato finale Katinka Hosszu la sopravanza di pochissimo e riesce a difendere il suo titolo toccando in 2:10.17. Ilaria Cusinato è medaglia d’argento con 2:10.25, soltanto 8 centesimi dietro la magiara. Bronzo alla svizzera Maria Ugolkova che, con 2:10.83, lo soffia per 2 centesimi alla britannica Siobhan-Marie O’Connor, quarta in 2:10.83.

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Nella finale della staffetta 4x100 stile libero mixed c’è anche l’Italia, in corsia 6. Il quartetto azzurro nuota in questo ordine: Luca Dotto 49.23 (4°); Alessandro Miressi 47.38 (3°); Giada Galizi 54.69 (4a). Tocca a Federica Pellegrini che in ultima frazione cerca di agguantare il podio, un’incombenza che si rivela troppo difficile per la Fede odierna, che nuota la sua frazione in 53.64. Così l’Italia chiude al quarto posto con 3:24.94. Sul podio Francia, oro in 3:22.07, record dei campionati; Olanda, argento con 3:23.97;  Russia, bronzo in 3:24.50.

 

Semifinali

Stupenda Margherita Panziera. La nuotatrice veneta in forza all’Aniene, a Roma, mette in fila tutte nelle semifinali dei 200m dorso con un gran crono, 2:07.27 (1:02.62), a 11 centesimi dal proprio record italiano siglato al recente Sette Colli. Le migliori dopo di lei sono l’ ungherese Katalin Burian 2:07.65, la russa Daria Ustinova, 2:08.19, e la tedesca Jenny Mensing in 2:08.92. Un altro podio è in vista.

Nei 200m farfalla Piero Codia acciuffa la finale con l’ottavo tempo, 52.02. Soltanto sedicesimo Matteo Rivolta con 53.42 . Il miglior tempo è dell’ungherese Laszlo Cseh, 33 anni da compiere il 3 dicembre, che nuota in 51.65, e dice che c’è ancora.

Nei 50m rana femminili accedono alla finale entrambe le azzurre:  Arianna Castiglioni con il 4° tempo, 30.40; Martina Carraro con il settimo, 30.70. La solita Yuliya Efimova, vincitrice della seconda semifinale, è la più veloce di tutte con 29.66, un crono che consente alla russa di ipotecare la sua terza medaglia d’oro a Glasgow, cioè l’en plein in rana. Il secondo miglior tempo è della britannica Imogen Clark, 30.04; il terzo della lituana Ruta Meilutyte che vince la prima semifinale in 30.38.

Nei 50m stile libero maschili sorprende piacevolmente Andrea Vergani che vola in 21.32, secondo tempo d’ingresso in finale e record italiano. Il 21enne milanese, allievo di Gianluca Caspani alla Canottieri Vittorino da Feltre, migliora sensibilmente il crono di 21.64 siglato da Marco Orsi il 20 dicembre 2014 a Riccione (e il primato personale di 21.70 nuotato agli Assoluti di Riccione vincendo il titolo italiano. Il tempo più veloce è del britannico Benjamin Proud con 21.11, record dei campionati. Dietro a Vergani nomi importanti: quelli di Vladimir Morozov(RUS), 21.44, Kristian Gkolomeev (GRE) 21.52 e altri. Luca Dotto resta fuori dalla finale con il 10° crono, 22.06. Nello spareggio per l’ottavo posto in finale fra il lituano Simonas Bilis e l’ucraino Andryi Govorov la spunta il primo con 21.70 (21.74 per il rivale).

Nei 50m farfalla nulla da fare per le azzurre  Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi, eliminate rispettivamente con il 10° e il 12° tempo, 26.36 e 26.42. I tempi più veloci sono della solita Sarah Sjostrom, 25.51, e della francese Melanie Henique, 25.68: le uniche due capaci di scendere sotto i 26 secondi.

 

Foto Andrea Masini e Andrea Staccioli/ Deepbluemedia/Insidefoto

 

 

 

 

 

 

 

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