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Il 56° anniversario Tragedia di Brema

TRAGEDIA DI BREMA, morirono nove italiani

Gli sfortunati erano sette tra i migliori nuotatori italiani dell’epoca, l’allenatore federale e il telecronista Rai. Dovevano partecipare all’importante meeting internazionale “Città di Brema”.

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Come ogni anno la Federazione Italiana Nuoto ricorda la tragedia che a Brema stroncò le vite di sette nuotatori della nazionale, del loro tecnico e del telecronista inviato dalla Rai.

“Il 28 gennaio 1966 nel cielo di Brema si infrangevano per crudele destino le vite dei giovani nuotatori italiani Bruno Bianchi, Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Carmen Longo, Luciana Massenzi, Chiaffredo Rora, Daniela Samuele, dell'allenatore Paolo Costoli e del telecronista Nico Sapio mentre erano avviati ad una gioiosa competizione di sport. Il Comitato Olimpico Italiano e la Federazione Italiana Nuoto posero questa stele sul luogo del sacrificio per affidare il ricordo degli scomparsi alla fedele e fraterna amicizia degli sportivi di Germania”. 
Recita così la stele (in copertina) posta  nei pressi dell'aeroporto di Brema dove il 28 gennaio 1966 un aereo della Lufthansa partito da Francoforte - il Convair Metropolitan - precipitò in fase di atterraggio. Nessun superstite. Tra le 46 vittime vi era una selezione della Nazionale di Nuoto e il giornalista Nico Sapio - telecronista nato a Novara nel 1929, impiegato presso la sede RAI di Genova e voce del nuoto italiano nelle occasioni importanti - diretti al meeting di Brema, il più prestigioso appuntamento della stagione indoor che sarebbe stato trasmesso in eurovisione. La manifestazione si svolse comunque e nelle corsie che sarebbero dovute essere occupate dagli atleti italiani fu posto un drappo nero, sui blocchi un bouquet di fiori. Gli Azzurri periti nella Tragedia di Brema sono ricordati con una stele allo Stadio del Nuoto di Roma e al Tempio Sacrario degli sport acquatici e nautici eretto sulla via che porta a Brunate, cento metri sopra Como, in zona panoramica. Il Santuario è dedicato alla Madonna del Prodigio, una effigie bizantina, trovata in mare Adriatico il 12 settembre 1669 dai Conti Zancaropulo Berardo, mentre fuggivano da Candia, caduta in potere dei Turchi, e navigavano verso Venezia.

Alla memoria dei Caduti di Brema è dedicato il Campionato nazionale a squadre invernale di nuoto. Al link sotto il ricordo completo.

https://www.federnuoto.it/home/nuoto/news-nuoto/37737-tragedia-di-brema-55%C2%B0-anniversario-2.html

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