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Fondo

Budapest, 12/16 maggio - Campionati Europei Budapest

25 km Matteo Furlan argento, Barbara Pozzobon bronzo

Quarto posto per Alessio Occhipinti e sesto posto per Simone Ruffini. Per l'esordiente Veronica Santoni un buon nono posto. Oro per il francese Axel Reymond e bronzo per il russo Kirill Abrasimov. Oro per la tedesca Lea Boy e argento per la francese Lara Grangeon

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Matteo Furlan e Barbara Pozzobon

Nell'ultima giornata ai Campionati Europei di Budapest, in una giornata uggiosa con temperatura dell'acqua intorno ai 17.5 gradi, mentre dell'atmosfera a 13 gradi, quindici uomini e quindici donne  danno vita a una bellissima gara nella 25 km. Due bellissime medaglie italiane: Matteo Furlan conquista la medaglia d'argento  in
4h36'05"1, Barbara Pozzobon la medaglia di bronzo in 4h54'58"7 (in copertina).

podio 25 km

L'azzurro dà così seguito al bronzo di Glasgow 2018 e all'argento di Hoorn 2016. Vince il francese Axel Reymond, bicampione del mondo in carica e d'Europa a Berlino 2014 ed Hoorn 2016 e già di bronzo a Piombino 2012. Il transalpino copre la distanza in 4h35'59"8. Al terzo posto il russo Kirill Abrosimov in 4h36'06"2 tenendo dietro Alessio Occhipinti, quarto in 4h36'12"; sesto Simone Ruffini in 4h36'18"1.

A seguire clamorosa medaglia di bronzo di Barbara Pozzobon (sotto all'arrivo) in 4h54'58"7 alle spalle della tedesca Lea Boy, già d'argento qui nel team event e iridata nella stessa staffetta a Gwangju, che domina la prova in 4h53'57, e alla francese Lara Grangeon, bronzo iridato a Gwangju, seconda in 4h54'58"4. Nona Veronica Santoni in 5h00'27"4. Per il fondo italiano è la quarta doppietta uomo/donna sul podio della 25 chilometri consecutiva. Sono otto le medaglie europee della spedizione con tre ori due argenti e tre bronzi.

il pianto di Barbara Pozzobon

La squadra italiana vince la Len Trophy 

Team Italia

Il bilancio di Stefano Rubaudo (sotto con il trofeo), coordinatore tecnico del settore fondo che ha ritirato il premio per il Best Team: "Otto medaglie di cui tre d'oro sono un bottino difficile anche da sperare. Sapevamo che la squadra fosse forte, ma anche che alcuni atleti sono in piena preparazione per le Olimpiadi e quindi con uno stato di forma da verificare. Hanno stupito i giovani per capacità di adattamento e valore delle prestazioni; nella staffetta è stata decisiva la formazione con Paltrinieri in terza posizione che ha colto le altre formazioni impreparate. Siamo stati bravi e un po' fortunati. Per vincere otto medaglie si deve incastrare tutto. Questi risultati valgono tantissimo perché confermano la validità del progetto e della preparazione dei gruppi e dei singoli anche in vista delle Olimpiadi. Ai Giochi parteciperemo con Rachele Bruni che dovrà difendere l'argento di Rio de Janeiro e con gli esordienti Gregorio Paltrinieri e Mario Sanzullo. Si nuoterà in un bacino molto piccolo, simile a questo, con tanti punti di riferimento e ideale ideale anche per chi ha poca esperienza. Speriamo di arrivarci nel pieno delle nostre potenzialità e ci potremmo divertire".

Stefano Rebaudo





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