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Tokyo 2020 – Futuro incerto

OLIMPIADI nel 2021, tuttora complicate

Purtroppo la pandemia Covid-19 morde tuttora in tutto il mondo e cresce il timore che i prossimi Giochi possano essere cancellati.

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Il posticipo dei Giochi Olimpici sta avendo un effetto positive sulla maggior parte degli atleti d’élite. Per molti il rinvio è un vantaggio poiché considerano che il maggior tempo a disposizione per la preparazione possa influenzare in positivo le loro prestazioni alle Olimpiadi. Non solo, si sentono anche più a loro agio dal punto di vista psicologico, con la tensione diluita su un tempo più lungo. Ne beneficia anche la motivazione, lo testimoniano i buoni propositi dei nuotatori che i media – tradizionali o social – riportano fedelmente. In Italia, in Europa, negli Stati Uniti, in Australia, Cina e Giappone, in tutto il mondo insomma, lo shock del rinvio e del successivo lockdown sembra essere stato ben assorbito, e superato.

Insomma, dovremmo assistere a grandi Giochi Olimpici…se ci saranno.

Già, perché le incertezze che aleggiano attorno a Tokyo 2020 non accennano a dissiparsi. Purtroppo da qui a un anno – l’inizio dei Giochi è previsto per il 23 luglio 2021 – è impossibile fare previsioni sullo stato della pandemia, che è viva non solo in Giappone e che nel resto del mondo è tuttora in espansione.

Tutte le opzioni restano vive. Da quelle meno probabili – cancellazione definitiva di Tokyo 2020 o disputa delle gare a porte chiuse – a quelle possibili, come la (non facile) vaccinazione globale dell’intera popolazione olimpica o la definitiva remissione del Covid-19 fra un anno. Quest’ultima è l’ipotesi più rosea, ma anche quella meno probabile,  che segnerebbe il ritorno alla normalità, o quasi.

Di “business as usual” ormai non parla più nessuno. Se i Giochi si faranno – e CIO, Governo giapponese, Prefettura e Città di Tokyo e Comitato Organizzatore (in copertina il CEO Toshiro Muto) sono pienamente impegnati a realizzarli – saranno in scala ridotta, anche per contenere l’aumento dei costi, schizzati in alto a causa del rinvio. Sia parla addirittura di svolgere i Giochi nell’arco di 10 giorni anziché dei tradizionali 16 giorni, previsti anche questa volta.

 

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