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Nuoto

Pechino, Domenica 12 Novembre 2017 – Nuovo caso di Doping

Adolescente cinese dopata

E’ Zixuan Li, stile liberista adolescente che ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest come componente della staffetta 4x200 stile libero.

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Ancora una volta il nuoto cinese fa notizia per un caso di doping. Ad annunciarlo è l'Agenzia Anti-Doping cinese che informa che la nuotatrice Zixuan Liu (in copertina e, in basso, sul podio dei Mondiali a Budapest), stile liberista di 17 anni, medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest con la staffetta 4x200m stile libero (aveva nuotato la seconda frazione), il giorno 4 settembre, ai Giochi Nazionali Cinesi di Tianjin (in vasca lunga), è risultata positiva all’ idroclorotiazide, un diuretico proibito che può essere utilizzato come agente mascherante per nascondere la presenza di altre sostanze vietate.

La Liu era giunta seconda nei 200m stile libero, in 1:57.01, e aveva fatto parte del quartetto vincente della 4x200 stile libero. In attesa delle risultanze del campione “B” la nuotatrice è stata temporaneamente sospesa, e i suoi risultati annullati.

I Giochi Nazionali della Cina sono un grande evento quadriennale polisportivo, quest’anno tenutosi a Tianjin nel mese di agosto con la presenza del presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach. Nell’occasione furono eseguiti quasi 3.000 test anti doping.

Il nuoto cinese ha una storia tumultuosa di doping che inizia negli anni '90 quando sette nuotatrici risultarono positive ai Giochi Asiatici del 1994, a Hiroshima, dopo che le donne cinesi, emergendo dalla relativa oscurità, vinsero 12 medaglie d'oro su 16 in palio ai Campionati del Mondo di Roma nel 1994.

Quattro anni dopo, prima dei Campionati del Mondo 1998, a Perth, in Australia, quattro nuotatrici cinesi non riuscirono a superare il test anti doping.
Lo scandalo proseguì quando in seguito a un controllo di routine effettuato dalla polizia nella borsa di una nuotatrice al suo arrivo all'aeroporto di Sydney prima dell'evento a Perth venne scoperto un quantitativo di ormone della crescita umana sufficiente per l'intera squadra femminile e per tutta la durata dei campionati.
Anche il campione olimpico Yang Sun è incappato nelle maglie dell’antidoping: nel 2014 risultò positivo e gli furono inflitti tre mesi di squalifica: un provvedimento di cui si è saputo a posteriori, e giudicato blando dai più. A proposito Sun è stato il grande protagonista dei Giochi di Tianjin dove ha vinto 6 medaglie d’oro e una d’argento.

Più recentemente è stata squalificata, pure per assunzione di idroclorotiazide, la nuotatrice Xinyi Chen, due medaglie d’oro ai Giochi Asiatici, e quarta nei 100m stile libero, a 9 centesimi dalla medaglia di bronzo, alle Olimpiadi del Rio 2016.

Qualche mese una ex dottoressa della squadra olimpica cinese, Yinxian Xue, ha affermato che tutte le medaglie vinte da atleti del paese negli anni '80 e '90 sono state frutto di un programma di doping sistematico esistente in tutti gli sport.
Il mese scorso la WADA, l'Agenzia mondiale antidoping, ha lanciato un processo investigativo.

ZIXUAN LIU CHN

 

 

 

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