Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Altro | FINA 

FINA, Giovedì 27 Aprile 2017 – Depositate le candidature per il Congresso Elettivo

BARELLI sfiderà MAGLIONE per la presidenza della FINA

L’elezione avrà luogo a Budapest alla vigilia dei Campionati del Mondo.

  • Share
Paolo Barelli

Il dado è tratto. Paolo Barelli, presidente della FIN e della LEN e segretario onorario della FINA, ha depositato la sua candidatura a presidente della FINA  entro i termini previsti dallo statuto (sabato 22 aprile). Sembrava che l’uruguaiano Julio Maglione dovesse avviarsi alla rielezione incontrastato ma così non sarà.

Barelli, 62 anni, senatore, un ragguardevole passato da atleta  (due partecipazioni alle Olimpiadi, una medaglia di bronzo ai Mondiali) ha rotto gli indugi e ha deciso di sfidare il presidente in carica al fine di dare al governo del nuoto internazionale quella svolta da molti auspicata.

Fra le decisioni che l’attuale gestione della FINA ha preso, e che hanno fatto discutere, vi sono il cambiamento dello statuto per eliminare il limite di 80 anni e consentire a Maglione di candidarsi nuovamente e la creazione della posizione di “primo vice presidente”, poi attribuita a Husain Al Musallam, rappresentante del Kuwait - un paese sospeso dal CIO e anche dalla FINA – con l’apparente intenzione di crearne un potenziale delfino per la presidenza in caso di conclusione prematura del terzo mandato, ora non scontato, di Maglione .

Inoltre, Barelli non ha digerito le ingerenze dello stesso Al Mussallam e di un altro vicepresidente della FINA, l’americano Dale Neuburger, a favore dell’olandese Erik van Heijningen nelle elezioni per la presidenza della LEN dello scorso anno, che videro l’antagonista di Barelli soccombere pesantemente.

Per le ingerenze, contrarie allo statuto della FINA, Barelli aveva chiesto all’Esecutivo FINA, ma non ottenuto, che la questione fosse riferita all’ Ethic Panel della FINA stessa. Per questo successivamente, Barelli si è rivolto al CAS (Corte Arbitrale Sport) di Losanna, che dovrà pronunciarsi sulla vicenda.

Tutto questo mentre con l’introduzione di nuove regole si cerca di ridurre il peso della LEN, di gran lunga il continente che vanta il maggior numero di federazioni affiliate alla FINA, e circa il 50 per cento delle medaglie sia ai campionati mondiali sia alle olimpiadi.

Maglione, che ha compito 81 anni in novembre - uno in più del limite stabilito dal CIO per i propri membri effettivi (dall’anno scorso ne è membro onorario) - durante la sua lunghissima carriera di dirigente sportivo ha collezionato, con relativa facilità, una lunga serie di cariche, nazionali e internazionali.

In patria è stato non soltanto presidente della federazione nuoto ma anche ministro delle sport, presidente del Comitato olimpico nazionale e presidente della federazione calcio (in questa veste fu anche a capo della delegazione uruguaiana ai Mondiali di Italia ’90).

A livello internazionale, oltre a numerosi mandati come dirigente della FINA – gli ultimi due da presidente (nel 2009, a Roma, successe a Mustapha Larfaoui con l’impegno che avrebbe fatto il presidente per un solo mandato) –  e a un paio di mandati come presidente dell’UANA (ASUA), l’associazione delle federazioni nazionali nuoto americane (un’organizzazione analoga alla LEN) Maglione è stato membro del CIO, vice presidente dell’associazione mondiale dei comitati olimpici nazionali, presidente ad interim dell’associazione americana dei comitati olimpici nazionali (PASO) della quale, proprio in questi giorni, nella “sua” Punta del Este, è stato eletto presidente onorario.

Fonti giornalistiche riferiscono che alla notizia della candidatura di Paolo Barelli Maglione sarebbe diventato livido ma altre fonti narrano che egli avrebbe accolto con favore la sfida, affermando: “È perfetto, questa è la democrazia in azione. Barelli è un buon presidente della sua Federazione Nazionale. Per me è meglio non essere l’unico candidato”.

Il quotidiano internazionale on line insidethegames, nell’edizione odierna, scrive: “Il 62enne senatore di Roma sembra essere un candidato molto forte dopo aver battuto facilmente il presidente della Royal Dutch Swimming Federation (KNZB) Erik van Heijningen con un margine di 50 voti lo scorso anno quando è stato sfidato per la presidenza della LEN”.

 

 

 

Leggi anche...

Tuffiblog