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Nuoto

Rio de Janeiro, Venerdì 12 Agosto 2016 - XXXI Olimpiade/7a Giornata – Semifinali e Finali

Notte memorabile: ori a Ledecky (800SL, WR), Schooling (100F), Dirado (200D), Ervin (100SL)

Quinta medaglia per Michael Phelps, argento a pari merito con Le Clos e Cseh. Niente quarto oro per Katinka Hosszu battuta da Maya Dirado sull’ultima bracciata dei 200 dorso. Anthony Ervin vince il secondo oro olimpico nei 50 metri 16 anni dopo il primo.

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Rio2016 Olympic Games

Nella settima e penultima notte di finali di nuoto i pronostici sono stati sovvertiti in tre gare su quattro. Soltanto negli 800 metri ha vinto la grande favorita, Katie Ledecky (in copertina, commossa dopo la premiazione), e non avrebbe potuto essere altrimenti, il suo trionfo era scritto sulla pietra.

Due finali su quattro, i 200 dorso donne e i 50 stile libero uomini, sono state vinte da nuotatori americani sull'ultima bracciata, grazie alla loro particolare abilità negli arrivi, confermando quanto avevamo affermato in precedenza.

Un'abilità dimostrata ancora una volta anche da Michael Phelps quando si è aggiunto ai rivali Chad Le Clos e Laszlo Cseh per la medaglia d'argento.  

Report delle finali e semifinali della settima giornata

F - 200 DORSO femminili

Maya Dirado (USA) ha dato tutto quello che aveva negli ultimi 10 metri per prendere il titolo olimpico in 2: 05.99, battendo per 6 centesimi Katinka Hosszu (HUN), che aveva controllato la gara fino a prima dell’ultima bracciata. La star magiara ha ottenuto l'argento in 2: 06.05, mentre il bronzo è andato a Hilary Caldwell (CAN) in 2: 07.54 (sotto le tre nuotatrici sul podio). La Dirado aveva già vinto un oro a Rio, con la 4x200m stile libero, mentre la Hosszu cercava il suo quarto trionfo, dopo i titoli nei 200m e 400m misti e 100 metri dorso. Seguono Daria Ustinova  (RUS) in 2: 07.89, Belinda Hocking (AUS) con 2:08.02, e l’intramontabile Kirsty Coventry (ZIM) in 2: 08.80.

200D_Rio2016 Olympic Games

F – 100 FARFALLA maschili

Tra Michael Phelps, Chad Le Clos e Laszlo Cseh nessuno vuole cedere. Così i tre campioni riescono nell’impresa, inedita alle Olimpiadi, di arrivare a toccare simultaneamente, in 51.14. Tutti e tre mettono al collo la medaglia d’argento, e sono felici di farlo perché, a mettere d’accordo tutti, ci pensa Joseph Schooling, il più giovane di tutti. Il ventunenne nuotatore di Singapore vince in 50.39, record olimpico e terzo crono mondiale all-time – dopo il 49.82 di Phelps e il 49.95 di Milorad Cavic, entrambi realizzato ai Mondiali di Roma 2009 con i costumi Hi-Tech - ma migliore prestazione di sempre in tessuto.

Per Phelps noi abbiamo esaurito tutti gli aggettivi ma lui non ha esaurito le energie. Chissà da dove tira fuori la forza che negli ultimi metri lo sospinge a toccare simultaneamente ai suoi due più grandi rivali (in questa ), evitando l’onta di essere sconfitto da loro, anzi con l’orgoglio di avere portato a termine una missione impossibile, conquistando un’altra medaglia olimpica, 27 in tutto (22 d’oro). Dopo tre ori consecutivi alle precedenti olimpiadi, Phelps deve accontentarsi dell’argento, che però lo rende felice, probabilmente anche perché non è stato battuto dai suoi rivali ma da un suo ammiratore.

I tre “tenori” del nuoto salgono sul podio tenendosi per mano, per poi rispondere agli applausi sollevando le braccia tutti insieme. Bello, molto bello.

phelps-leclos-cseh_Rio2016 Olympic Games

Come detto, prende la medaglia d’oro Joseph Schooling (sotto) - la prima medaglia d’oro olimpica per Singapore, in qualsiasi sport - che ha il raro piacere, e l’onore, di battere il proprio idolo, Michael Phelps. Nel 2008, quando aveva 13 anni, ancora piccolo di statura, prima delle Olimpiadi di Pechino, Schooling chiese a Phelps un autografo. Una foto li ritrae assieme.

Joseph Schooling SIN-Rio2016 Olympic Games

Anche Schooling è di scuola americana. Ha frequentato la Bolles School a Jacksonville,  famosa officina per forgiare campioni. Ora Schooling sta studiando presso l'Università del Texas, a Austin, dove nuota per i Longhorns, la squadra di nuoto del Texas, che ha uno dei migliori programmi di nuoto di college ed è guidata da Eddie Reese, due volte capo allenatore della squadra americana olimpica maschile.

La gara offre un’altra grande prestazione, quella dello junior cinese Zhuhao Li che realizza il primato mondiale di categoria, con 51.26 (WRJ).

Completano l’ordine di arrivo Mehdy Metella (FRA) 51.58, Tom Shields (USA) 51.73 e Aleksandr Sadovnikov (RUS) 51.84.

 

F – 800 STILE LIBERO

“Wonder woman” Katie Ledecky.  Non si cura di nessuna, non può, occupata com’è non solo a vincere il suo quinto oro a Rio ma a farlo stabilendo il nuovo record del mondo. Con facilità sovrumana centra entrambi gli obbiettivi. Vince in 8:04.79, relegando la più vicina delle altre nuotatrici in vasca – definirle rivali o inseguitrici sarebbe inappropriato – ad un distacco di quasi mezza vasca. Una superiorità straripante, mai vista prima. Seconda è la britannica Jazmin Carlin, con 8:16.16, un crono non certo disprezzabile, nell’ordine del primato del mondo che Janet Evans detenne per 19 anni, dal 20 agosto1989 al 16 agosto 2008, con 8:16.22. Venti centesimi in più per l’ungherese Boglarka Kapas, medaglia di bronzo in 8:16.37. Con questo crono l’ungherese diventa la sesta performer all-time, proprio dopo la Evans (sotto il podio).

800SL_Rio2016 Olympic Games

La Ledecky demolisce il proprio precedente primato mondiale, di 8:06. 68, realizzato in gennaio ad Austin, e migliora  di quasi 8 secondi il proprio primato olimpico realizzato in batteria con 8:12.86. A Londra 2012, a 15 anni, vinse la medaglia d’oro in 8:14.63.

Per la Ledecky è la quinta medaglia qui a Rio, dopo gli ori nei 200m, 400m e 4x200m stile libero, e l’argento nella 4x100m stile libero.

Sale sul podio con modestia, con la semplicità che la connota. La commozione le fa scendere qualche lacrima. E’ l’anti diva per eccellenza.

 

F – 50 STILE LIBERO maschili

Incredibile. Il favoritissimo, lo strapotente Florent Manaudou fallisce per un centesimo la difesa del titolo vinto quattro anni prima, con 21.34. Chiude in 21.41, un tempo superiore di 9 centesimi rispetto al 21.32 con cui si era qualificato. Così il “vecchio”   - di anagrafe poiché ha 35 anni, un’età veneranda per un nuotatore, ma giovane biologicamente e nello spirito - Anthony Ervin, super tatuato, si prende il gusto di batterlo e vincere la medaglia d’oro in 21.40, per un centesimo. Soprattutto si prende il gusto, unico, di vincere la sua seconda medaglia d’oro olimpica sui 50 metri dopo sedici anni: allora, a Sydney, nel 2000, vinse in 21.98, ex aequo con il connazionale Gary Hall Junior. Per Ervin questo è il secondo oro a Rio, dopo quello vinto con la 4x100 stile libero. A Sydney salì sul podio anche in questa specialità, per l’argento.

Sul podio anche Nathan Adrian, in 21.49. Per l’americano è il secondo bronzo in  questa Olimpiade, dopo quello vinto nei 100 metri.

PODIO 50SL_Rio2016 Olympic Games

Ervin entrò a far parte della squadra olimpica di nuoto nel 2000. Ritiratosi dalle competizioni nel 2003, all'età di 22 anni, mise all'asta la sua medaglia d'oro olimpica su eBay per aiutare i sopravvissuti dello tsunami del 2004 che colpì il sud-est asiatico. Tornò ad allenarsi dopo 8 anni, nel 2011, e riuscì a qualificarsi per i Giochi olimpici di Londra del 2012, dove arrivò quinto nei 50m stile libero. La sua storia è incredibile.

 

SF – 50 STILE LIBERO femminili

Non gran che i tempi. Il più veloce, 24.28, è della danese Pernille Blume (più veloce anche nelle batterie, con 24.23). Poi Cate Campbell (AUS) in 24.32 (in aprile, ai Trials di Adelaide stabilì il miglior tempo dell’anno con 23.84), Ranomi Kromowidjojo (NED) in 24.39 (campionessa olimpica a Londra 2012 con 24.05 e campionessa europea a Londra 2016 in 24.07), Francesca Halsall (GBR) con 24.41 (argento agli Europei, in maggio, con 24.21; 24.26 in batteria qui a Rio), Bronte Campbell (AUS) in 24.43 (24.24 ad Adelaide in aprile), Simone Manuel (USA) 24.44 (24.33 ai Trials di Omaha), Etiene Medeiros (BRA) 24.45. Dalla terza all’ottava racchiuse in 6 centesimi. Finale senza pronostico.

Fotografie di GiorgioScala/Deepbluemedia/Insidefoto

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