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Nuoto

Gwangju (Corea del Sud), 4-10 Luglio 2015 – 28esima Universiade Nuoto/ Sesta giornata del nuoto (50m)

Universiade 2015: Codia e Toniato d’argento, De Memme raddoppia. Carraro nuovo record italiano

Tris di podi per l’Italia alle Universiadi di Gwangju. Arrivano due medaglie d’argento, con un grande Piero Codia nei 100 farfalla e da Andrea Toniato, più lento rispetto a batterie e semifinali, ma comunque sul podio nei 50 rana. Bravissima ancora Martina De Memme, terza nei 200 stile libero. Dalle semifinali arriva il ritocco consistente al suo record italiano per Martina Carraro. La genovese dà spettacolo in 30’’89. Domani la chiusura delle gare in piscina.

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Nell’intensissima sesta giornata di gare a Gwangju, le Universiadi estive continuano a dispensare ottime notizie – e nuove medaglie – per l’Italia del nuoto. Il giovedì sudcoreano regala infatti altre tre medaglie per i colori azzurri. Due podi d’argento al maschile, grazie ad un super Piero Codia nei 100 farfalla e ad Andrea Toniato nei 50 rana, distanza nella quale era giunto forte del record dei campionati e soprattutto italiano. Le emozioni da podio sono completate dalla seconda medaglia personale – sempre di bronzo – conquistata da Martina De Memme nei 200 stile libero. Mentre sono ancora i 50 rana – stavolta al femminile – a regalare un nuovo primato nazionale assoluto: merito di Martina Carraro, che in semifinale migliora il record ottenuto a giugno al Settecolli, nuotando in 30’’89. In totale, sono arrivati altri otto ingressi nelle finali in programma domani.

La finale dei 100 farfalla maschili va appannaggio del russo Evgeny Koptelov, già vittorioso sui 200 metri. Il vincitore trionfa con un crono – il terzo nel ranking stagionale mondiale - di primissimo piano: 51’’50 e fa svoltare la gara in suo favore grazie a una seconda vasca super da 27’’05. Ma dietro di lui si piazza una delle punte italiane della spedizione a Gwangju. Ovvero Piero Codia , (in copertina nella foto di Andrea Masini/ Deepbluemedia/ Insidefoto) ottimo secondo e conquista la prima medaglia d’argento in carriera – vantava due bronzi sempre sui 50 metri – nelle Universiadi. L’allievo di Alessandro D’Alessandro, tesserato per Centro Sportivo Esercito e Aniene, si migliora di sei centesimi rispetto alla semifinale di ieri e nuota in 51’’69, recuperando la posizione sul bielorusso Yahueni Tsurkin, terzo all’arrivo in 52’’12. Il triestino si conferma così a livelli mondiali (settimo crono stagionale) e sfiora il record italiano di Matteo Rivolta, distante soli 5 centesimi da quanto nuotato quest’oggi in Corea del Sud.

Paga forse un po’ di nervosismo da ultimo atto Andrea Toniato, accreditato del primo tempo d’ingresso per la finale dei 50 rana e neo primatista italiano da ieri grazie a un grande 27’’06 nuotato in batteria. Il 24enne padovano nonostante un ottimo start viene beffato nella parte nuotata dal serbo Caba Siladi, vincitore a sorpresa della medaglia d’oro in 27’’34. Il veneto allenato da Tamas Gyertyanffy a Verona si ferma a 27’’41, peggiorando il suo crono nuotato anche nella semifinale, ma trova comunque una bella medaglia d’argento (cos’ come nell’edizione 2013), forse con qualche piccolo rimpianto per quanto dimostrato nei giorni scorsi. A sei centesimi dall’azzurro si piazza il kazako Dmitriy Balandin.

Eccellente medaglia di bronzo per Martina De Memme, in quella che era forse una delle gare meno alla sua portata: i 200 stile libero. La livornese conferma il suo feeling con i Giochi Universitari e trova il terzo posto sulla distanza. Martina trova una magnifica progressione nelle ultime due vasche che la fa giungere fino al podio, complice anche il calo di alcune atlete partite troppo velocemente: su tutte la giapponese Miyamoto, terza fino ai 150 metri e crollata all’ultimo posto. L’azzurra nuota alla grande in 1’59’’14, suo ottimo tempo che va ad abbassare di 51 centesimi il suo primato personale datato 2013. La 22enne dell’Esercito raddoppia così dopo il bronzo colto nei 400 metri. Il titolo è andato alla statunitense Shannon Vreeland, prima in 1’58’’38, davanti alla cinese Wang Shijia, staccata dall’oro di 51 centesimi.

Velocissime le due raniste-sprint – entrambe liguri - della spedizione universitaria azzurra. Sui 50 metri sono molto velocissime sia la primatista nazionale Martina Carraro che l’ormai ritrovata Ilaria Scarcella. La prima vola in finale migliorando il suo primato italiano di 11 centesimi: la 23enne del Nuoto Club Azzurra 91 è una scheggia al via e abbatte la barriera dei 31 secondi – raggiunta meno di un mese fa nell’ultimo Trofeo Settecolli – toccando la piastra con l’eccezionale crono di 30’’89. Nessuna italiana è mai stata così veloce nella vasca a rana. Mentre la seconda nuota sotto il suo personale di 31’’22, risalente ai Mondiali di Roma, fermando il tempo a 31’’13. Domani le vedremo all’opera nella lotta per le medaglie con il quarto – Carraro – e sesto – Scarcella - tempo d’ingresso.

Christopher Ciccarese e Giorgio Gaetani rappresentavano l’Italia nell’unica finale del giovedì “a due punte” per la spedizione azzurra: i 200 dorso maschili. Una finalissima amara per i colori italiani, perché sfiorano soltanto un podio che era alla portata. Rammarico soprattutto per Ciccarese che parte forte seguendo il russo Shabasov e il favorito Pebley. La distanza rispetto ai due fuggitivi si fa rilevante ai 100 metri, ma la progressione del romano entra in azione immediatamente dopo. L’americano Jacob Pebley è imprendibile, mentre il russo cala d’intensità e rientra nel mirino dell’azzurro. Nel frattempo, però, l’ultima vasca del giapponese Keita Sunama è devastante (29’’54) e l’asiatico è il più veloce in vasca nell’ultima parte. Ciccarese, seppur in recupero, non può evitare di subirne il sorpasso, mentre anche Shabasov resiste davanti a lui. Sarà quarto posto per lui in 1’57’’83, leggermente più lento rispetto alla semifinale di ieri. Il russo trova il bronzo conservando 15 centesimi sull’italiano, mentre Sunama recupera fino all’argento. Pebley è d’oro in 1’56’’29 trovando la quarta prestazione stagionale al mondo. Sesto è Gaetani, che conclude in 2’00’’07.

Arianna Barbieri non va oltre il sesto posto nella finale dei 50 dorso femminili. La veneta entrata all’ultimo atto con il terzo miglior tempo, non riesce a migliorare quanto nuotato ieri – 28’’55 - in semifinale e conclude la sua prova in 28’’59. L’azzurra arriva a 55 centesimi dalla vincitrice, l’australiana Holly Barratt (28’’04 e nono crono mondiale stagionale) e a 21 dal bronzo della beniamina di casa Yu Hyounji. Quest’ultima fa esplodere il Nambu University Aquatics Center per la prima medaglia sudcoreana nel nuoto.

Matteo Furlan, impegnato nella finalissima dei 1500 stile libero maschili – la prima nel programma della sesta giornata del nuoto -, chiude al sesto posto. Il veneto medaglia d’oro nella 10 km della scorsa edizione, chiude la sua prova in 16’13’’76 (nuovo primato personale) dopo una gara senza grandi sussulti, ma gestita con passaggi regolari e competitivi tutti intorno ai 30,5 secondi durante le 30 vasche di gara. La vittoria è andata al giapponese Ayatsugu Hirai, campione in 14’56’’10. Argento all’ucraino Sergii Frolov, davanti all’altro nipponico Yamamoto.

Nell’ultima finale di giornata, si comporta bene la 4x200 stile libero maschile, anche se si ferma ai piedi del podio. Qualificatasi in finale con il sesto tempo (7’23’’51), il quartetto azzurro composto da Damiano Lestingi, Gianluca Maglia, Jonathan Boffa e Marco Belotti parte forte il primo frazionista azzurro, calando leggermente nel finale. Tuttavia Lestingi chiude l’ultima frazione in 1’48’’93, quarto più veloce in vasca. In seconda frazione è positivo anche Maglia, che riporta i compagni in zona medaglie, superando il Giappone. Davanti, a metà gara, gli Stati Uniti fanno gara in solitaria verso un oro annunciato, mentre gli azzurri lottano con nipponici, Australia e Russia per il podio. Boffa lancia Belotti al cambio in quarta posizione. Il bergamasco deve tentare di recuperare oltre due secondi su Giappone e Australia, ma il distacco – nonostante la buona frazione dell’atleta di Forestale e Aniene – è troppo ampio. L’Italia è quarta in 7’14’’38 a 1’’26 dal Giappone e a 1’’34 dall’argento australiano.

Nei 50 stile libero maschili, avanza prepotentemente il 20enne emergente Giuseppe Guttuso. Il sardo dapprima nuota in 22’’73 e poi 22’’38 nella semifinale vinta. Guttuso sfiora il suo primato personale, inferiore soltanto per un centesimo. E domani, nella finale della gara sprint per eccellenza, partirà con il quinto tempo più veloce. Il secondo azzurro al via, Mattia Dall’Aglio, era stato eliminato nelle batterie mattutine dopo aver nuotato in 23’’81, 40esimo crono complessivo.

Avanti con sicurezza Stefania Pirozzi, impegnata nei 200 farfalla. La beneventana allenata da Stefano Morini trova dapprima un 2’10’’22 in batteria e poi prosegue nel suo cammino con 2’09’’11 – primato personale stagionale - ottenuto in semifinale. Molto bene anche Alessia Polieri, primo crono italiano nella stagione, vola in finale grazie al 2’09’’26 ottenuto proprio dietro alla compagna di Nazionale. Domani, nella finale, potremmo così contare su due punte qualificatesi con il primo e il secondo crono d’accesso. La speranza di vedere un’azzurra scendere al di sotto del limite federale per Kazan 2015 – 2’08 netto – è forte.

Esordio sfortunato per Giada Galizi, l’altra velocista italiana impegnata nelle batterie dei 50 stile libero. La 21enne romana viene eliminata nella batteria dopo aver nuotato 26’’58 (26esimo tempo). Va brillantemente avanti la trevigiana Aglaia Pezzato, sempre tra le più veloci. Al mattino nuota in 25’’65, mentre al pomeriggio – in semifinale – si spinge fino a 25’’41, cancellando il suo primato personale prima di quest’oggi, fermo al 25’’46 nuotato ai Primaverili 2015. La 21enne trevigiana partirà dalla corsia numero uno riservata alle finaliste, forte del suo ottavo tempo d’ingresso.

Martina Caramignoli e Martina De Memme promettono di ergersi a super protagoniste nella finale degli 800 stile libero. La prima, già campionessa nei 1500 metri, trova la finale nuotando in 8’35’’54 la sua batteria. Abbattuto di otto secondi il suo miglior crono nuotato nel 2015. Alle sue spalle – secondo miglior crono valido per la finale – c’è l’inesauribile Martina De Memme. La toscana vince la sua batteria in 8’38’’39, primato stagionale. Appuntamento fissato per domani, alle ore 12:45 italiane, in quella che sarà l’ultima finale individuale del nuoto in vasca per l’edizione 2015.

 

Clicca qui, sul sito federale, per conoscere tutti i risultati degli italiani.

Sito ufficiale e risultati completi: http://www.gwangju2015.com/info/

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