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Nuoto | Doha 2014 

Doha (Qatar), 3-7 dicembre 2014 – 12i Campionati Mondiali (25m)/4a Giornata

Staffetta e velocità, mix da medaglia: la 4x50 sl uomini si prende il bronzo mondiale

Ancora una medaglia azzurra. E ancora una prova di squadra magistrale. La 4x50 sl maschile aggiorna il medagliere italiano nella quarta giornata dei Mondiali di Doha. Dotto, Orsi, Magnini e Belotti vincono il bronzo nell'inedita prova a squadre. E in attesa di domani (con Pellegrini e Paltrinieri in acqua) si assicurano una finale Bianchi, Ferraioli - con record italiano - e Scozzoli.

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La 4x50 maschile festeggia la medaglia di bronzo

Appariva in un contesto iridato per la prima volta, la staffetta 4x50 stile libero maschile e gli azzurri non si sono fatti pregare, confermando il binomio più che positivo che sta accompagnando la Nazionale di nuoto a Doha: quando velocità e squadra si uniscono, difficilmente non c’è gioia. Così è arrivata la quinta medaglia – la quarta in staffetta – per i colori italiani: un bronzo di altissimo livello. Senza tra l’altro Luca Leonardi – al palo per il virus gastrointestinale, che ha colpito anche l’altro azzurro Federico Turrini – e con due atleti che non hanno nei 50 metri il loro punto di forza, quali Filippo Magnini e Marco Belotti. Aggiungendo la prova regolare di un Luca Dotto non in forma smagliante, ma sempre presente, e quella di Marco Orsi in condizione strepitosa, il podio è servito.

Un vantaggio nell’inedita staffetta al Campionato Mondiale in corta. La Russia domina – da logica squadra favorita –la 4x50 veloce. In testa dalla prima all’ultima bracciata grazie agli specialisti estremi dello stile libero: Morozov, Sedov, Thikobaev e Fesikov, che portano il proprio team al record mondiale – già conquistato all’esordio dello scorso anno nel programma – in 1’22’’60. Più umani e tanto competitivi gli Stati Uniti d’argento, distanziati all’arrivo di 83 centesimi. Ma l’Italia non è da meno, viaggia sempre in zona podio sin dall’apertura con Luca Dotto (21’’45 anche se non troppo brillante), Marco Orsi (20’’43 eccellente e decisivo per recuperare il terzo posto), Filippo Magnini (21’’25) e chiude con Marco Belotti che in 21’’33 tiene la terza posizione dall’attacco del Belgio – bronzo continentale a Herning 2013 - per consegnare un ottimo terzo posto in 1’24’’56.

L’impresa del podio la sfiora, mancandola per un’inezia anche l’atra staffetta veloce di giornata: la 4x50 stile libero mixed. Italia qualificatasi con il quinto tempo in mattinata (con il dorsista Niccolò Bonacchi “prestato” in seconda frazione). In finale, Dotto, Orsi, Di Pietro e Ferraioli migliorano la posizione e arrivano a lambire il podio. Chiudono quarti ad appena 5 centesimi dal bronzo e brasiliano e a 9 dall’argento russo. Fanno la differenza essenziale i primi due staffettisti delle Nazionali, rispettivamente Cesar Cielo ed Evgeny Sedov (20’’59 e 20’’65 in apertura). Il 21’’61 di Dotto obbliga gli azzurri a rincorrere. Rimonta cominciata con Marco Orsi – altra perla in 20’’44 lanciato che lo eleverà a migliore in vasca –, che riavvicina l’Italia a Usa, Brasile e Russia in zona podio. Le ultime due frazioni sono affare di donne per tutte le nazionali. Quarta l’Italia dopo Silvia Di Pietro (23’’92)e chiusura di rincorsa – purtroppo vana – con Erika Ferraioli da 23’’25 (anche lei migliore donna in vasca ex aequo con l’americana Weitzeil). L’Italia chiude in 1’29’’22. Vicinissima a Brasile e Russia e lontana dall’inarrivabile staffetta statunitense – Schneider, Grevers, Kennedy e Weitzeil – che si “concede” di stabilire il record del mondo in 1’28’’57. Purtroppo, sarebbe bastata senz’altro una miglior frazione di appannato Luca Dotto – da sottolineare però la sua estrema disponibilità in staffetta – per arrivare a giocarsi addirittura un argento.

Notizie positive nella quarta giornata di gare. In totale ben 9 azzurri su 11 avevano raggiunto le semifinali nelle batterie del mattino. Tra questi, tre si sono qualificati per le finali di domani. E sono nuotatori affatto casuali: due sono gli unici ad aver vinto un titolo mondiale sui 25 metri. Ovvero Fabio Scozzoli e Ilaria Bianchi. Mentre la terza è forse la vera rivelazione dell’Italnuoto in questi quattro giorni di competizioni in Qatar: Erika Ferraioli.

Partendo dall’emiliana, c’è da dire che potrà essere in prima fila per difendere la leadership conquistata nel 2012 a Istanbul, nei 100 farfalla. La Bianchi si è qualificata con il quinto tempo d’ingresso complessivo. Il suo 26’’65 può darle quella fiducia che latitava da tempo sulle possibilità dell’atleta allenata da Fabrizio Bastelli. Davanti a lei ci sono atlete di calibro superiore, sì, ma un podio eventuale non sembra così lontano. Sjostrom, Ottesen e Dekker sembrano avere un’altra marcia. Anzi, la svedese sembra provenire da un altro pianeta, visto il suo incredibile crono di 55’’13 – a otto centesimi dal primato mondiale - ottenuto  proprio nella semifinale con l’azzurra. Eliminata invece Elena Di Liddo, tredicesima a mezzo secondo dall’ingresso in finale, nonostante il suo primato personale in 57’’45.

Una maiuscola Erika Ferraioli batte il record italiano di Cristina Chiuso - dopo che nessuna italiana era riuscita in tale impresa dal 2005 - per ben due volte in questo suo sabato di grazia. Comincia in batteria e prosegue in semifinale. Con una promessa evidente: potrebbe migliorarsi in finale, visto che sicuramente domani la vedremo tra le migliori otto sui 50 stile libero femminili. Dopo il primato di 24’’37 della Chiuso, arriva il 24’’12 in batteria della romana, vera sorpresa dell’anno, che a 28 anni sta trascinando la velocità “rosa” del Belpaese. Con Ranomi Kromowidjojo – nella sua stessa semifinale - realizza nel pomeriggio il nuovo record italiano, arrivando a 24’’10. Erika mostra intelligenza e una condizione esplosiva, non seguendo l’olandese al suo fianco (autrice di una partenza esplosiva e di un 23’’43 eccezionale) e trova poi un ritorno efficacissimo. L’accesso alla finale di domani con il sesto tempo complessivo in dote. Non passa le semifinali, la seconda azzurra impegnata sulla distanza, Silvia Di Pietro. Si ferma a 24’’37, centrando tuttavia il suo primato personale. Un altro ottimo segnale dalla 21enne, che chiude tredicesima.

 

Erika FERRAIOLI ITA Women's 100m Freestyle La 28enne romana Erika Ferraioli disputerà la finale dei 50 stile libero femminili. Il suo 24''10, d'ingresso rappresenta anche il nuovo record italiano. Photo Andrea Staccioli Deepbluemedia/Insidefoto

 

Nei 50 rana, italiani in ottima forma nelle semifinali. Bene Andrea Toniato che in 26’’52 seppellisce il suo primato personale precedente di 1,31 secondi. Non basterà per una finale che si preannuncia entusiasmante. Finale in cui l’Italia troverà Fabio Scozzoli autore di un ottimo 26’’36, ottavo tempo d’ingresso per potersi giocare una medaglia. Doppia visione per i due: la partenza premia Andrea Toniato, mentre l’ex iridato forlivese prende il ritmo giusto soltanto nell’ultima parte. Per quanto riguarda l’oro di domani, il vecchio campione Van der Burgh, primatista mondiale in carica, si candida per sfidare il “nuovo che avanza” chiamato Adam Peaty (25’’75 e record dei Campionati) e un altro “vecchio” tornato alla moda come Felipe França da Silva (25’’77). In tutto questo, Fabio Scozzoli potrebbe trovare degli stimoli e una condizione insperati. Le potenzialità sono, come ben si sa, in suo possesso.

Niente da fare per Arianna Barbieri nelle semifinali dei 50 dorso dominate da Emily Seebohm col record dei campionati in 25’’87. La padovana che vive e si allena a Bologna da diverse stagioni, cede molta acqua nella seconda parte di gara e chiude in 27’’01. Tredicesimo crono, lontano dal 26’’44 – che avrebbe significato record italiano - necessario per agguantare la finale

Niente finale dei 100 stile libero per Luca Dotto. Il veneto chiude in undicesima piazza in 47’’26, dopo il quinto posto nella sua semifinale, vinta dal brasiliano Joao De Lucca. Il 24enne padovano conferma quanto nuotato in precedenza, cercando però un passaggio a metà gara – 22’’56 - abbastanza veloce. Il ritorno, però, non lo aiuta e cede inesorabilmente terreno. Il brasiliano Cielo passa in finale con il primo tempo 46’’21 con Manaudou terzo “controllato”. Si prevede una sfida atomica tra i due.

Percorso quasi netto tra mattina e pomeriggio. Solo Alessia Polieri e Stefania Pirozzi – quest’ultima realizzando il personale in 2’10’’57 – non erano riuscite ad accedere al turno successivo – in questo caso, la finale - dei 200 misti.

Domani si chiuderanno le gare all’Hamad Aquatic Centre. E la Nazionale azzurra è pronta a calare i suoi due pesantissimi assi: Federica Pellegrini nei 200 stile libero e Gregorio Paltrinieri – con Gabriele Detti pronto a dire la sua - nei 1500. Obiettivo minimo auspicabile per loro, il podio. Poi, oltre ai tre finalisti citati in precedenza, le buone possibilità si concentreranno sulla 4x50 sl donne e sulle staffette 4x100 miste in chiusura. E sugli altri quattro italiani che tenteranno gli ingressi in finale individuale.

 

La foto di copertina è di Andrea Staccioli Deepbluemedia/Insidefoto

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