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Roma, 10 novembre 2014 – Vertenza CONI/FIN

Il CONI si oppone alla richiesta di archiviazione della Procura

La Federazione Italiana Nuoto imputa al Comitato Olimpico una “strategia persecutoria che condiziona l’operosità degli uffici federali e delle Squadre Nazionali”.

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Il comunicato stampa della FIN:

“In relazione alla rinnovata opposizione della CONI Servizi alla seconda richiesta di archiviazione della Procura di Roma "risultando confermata l' insussistenza, in fatto e in diritto, del reato denunciato" dal CONI il 30 Gennaio 2014, la Federazione Italiana Nuoto:

• esprime imbarazzo per le procedure adottate dal CONI che in futuro potrebbero investire altre federazioni, enti di promozione e organismi sportivi, e che - a prescindere dall'esito delle indagini eseguite già due volte dalla Procura di Roma - sembrano mirare ad un'imputazione coatta da parte del GIP (il giudice Gaspare Sturzo che durante il Governo Berlusconi 2005-2008 è stato consigliere giuridico della Presidenza del Consiglio di cui era sottosegretario Gianni Letta);

• malgrado la disponibilità dimostrata e dovuta, manifesta preoccupazione per la pervicacia assunta dalle attività di audit da parte degli organi preposti dal CONI, che tendono a superare i limiti regolamentati dell’incarico nell’ambito delle verifiche amministrative;
• ribadisce con apprensione che la strategia persecutoria del CONI continua a condizionare l’operosità degli uffici federali e delle Squadre Nazionali, che meriterebbero plausi per i risultati conseguiti e serenità e stabilità per affrontare il biennio verso le Olimpiadi di Rio de Janeiro;
• teme che le ripercussioni della vicenda - ancora in primo piano per l’evidente accanimento in corso - deteriorino l’immagine dello sport italiano e del CONI, già segnato dai recenti avvenimenti legati al doping e alla definizione dei contributi;
• nonché ritiene che, soprattutto in questo momento, gli echi internazionali negativi siano deleteri per il CONI e per il Governo impegnati a valutare la candidatura olimpica di Roma per il 2024 e a riformare il sistema sportivo, con particolare attenzione all’insegnamento nelle scuole che meriterebbero esempi di trasparenza e correttezza super partes”.

 

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