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Sport nella Scuola

L'esperienza di Carini e la proposta di Vittorioso

La seconda edizione della "Staffetta 4 per 100 misti".

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La “Staffetta 4 per 100 misti”. Seconda edizione. Non è una gara agonistica ma è molto di più. E’ l’iniziativa “Tutti in piscina per diventare buoni cittadini” rivolta agli alunni delle scuole elementari e medie nell’ambito della diffusione delle cultura dell’acqua, della salute e sicurezza, dello sport e alimentazione, dell’educazione civica.

Quest’anno sette istituti scolastici hanno aderito all’iniziativa del progetto avviato un anno fa dall’Istituto Comprensivo “Renato Guttuso” di Villagrazia di Carini (Palermo) e supportato dalla Federazione Italiana Nuoto e dalla Sezione Salvamento nell’organizzazione logistica della finale nazionale, prevista il 22 maggio al Centro Federale di Ostia.

I ragazzi, delle classi comprese tra la 4^ e 5^ elementare e 1^ e 2^ media, nell’ambito delle attività scolastiche, percorrono un progetto di formazione e informazione. Si aggiornano e discutono sulle abitudini alimentari, sulla salute fisica attraverso la pratica del nuoto, sulla sicurezza acquatica, con le prime pratiche di soccorso del pericolante, sul senso civico attraverso la cultura dell’integrazione e della solidarietà in ogni ambiente di studio, sport e lavoro. In questo caso il nuoto e il nuoto per salvamento (quest’ultimo più che mai disciplina al servizio della gente) aiutano a formare nel ragazzo un modello di educazione alla cittadinanza.

Gli alunni si mettono anche alla prova su quanto acquisito in classe e in piscina partecipando alle “gare di nuoto virtuali”, che non sono altro che un valido e moderno strumento didattico che permette loro di allenarsi insieme ai propri docenti e istruttori sui contenuti teorico-pratici ingaggiando sfide in corsie virtuali.

Tutto ciò collegandosi al sito www.educanuotando.it .

Il 22 maggio a Ostia, invece, ci sarà la manifestazione nazionale conclusiva (il programma nelle scuole è iniziato a gennaio) che prevede vere gare di nuoto e di salvamento in piscina e test didattici in aula.

Al fianco della FIN e dell’Istituto Guttuso di Carini, in questo progetto, sono impegnati il MIUR, il Gruppo Sportivo Polizia di Stato - Fiamme Oro e il Gruppo Sportivo Marina Militare e le società sportive che ospitano nelle loro strutture le lezioni in acqua, insieme con gli istruttori di nuoto territoriali.

La responsabile dell’iniziativa è il dirigente scolastico del Guttuso di Carini, Claudia Corselli mentre il referente federale è Roberto Aghilarre.

 

Aderiscono all'iniziativa:

Istituto Comprensivo Renato Guttuso di Villagrazia - Carini

Istituto Omnicomprensivo Statale Casacalenda - Molise

I.C. "Dante Aligheri" - Taranto

I.C. n. 1 "G. Mazzini-E. Fermi" - Avezzano

I.C. "A. De Filis" - Terni

I.C. "G. Puerari" - Cremona

I.C. n.3 "A. Vivenza - Giovanni XXIII"

 

“L’esperienza dell’Istituto Guttuso di Carini – afferma il Presidente della Sezione Salvamento della FIN, Vincenzo Vittorioso - è un esempio straordinario per la divulgazione delle attività sportive nell’ambito della scuola. L’Istituto siciliano è riuscito a coinvolgere il MIUR, gli enti locali e le società sportive della Federazione Italiana Nuoto nella promozione e divulgazione del nuoto e del salvamento come attività educative e formative.La Federazione e la sua Sezione Salvamento supportano questa iniziativa in modo entusiastico facilitando l’organizzazione della manifestazione conclusiva che si svolgerà il 22 maggio presso il Centro Federale – Polo Natatorio di Ostia”.

ENZO VITTORIOSO PRES. SALVAMENTO FIN

Il Dott. Enzo Vittorioso, presidente della Sezione Salvamento della FIN

 

Vittorioso prende spunto dall’iniziativa dell’Istituto Guttuso di Carini per lanciare una proposta a lui cara, sull’attività sportiva nelle scuole, indicando quelli che potrebbero essere gli obiettivi degli enti preposti.


Il CONI e le Federazioni Sportive, considerata la grave carenza di impianti sportivi presso gli istituti scolastici, potrebbero studiare la possibilità di mettere a disposizione della scuola gli impianti gestiti delle società sportive.

 

Gli impianti sportivi esistenti e censiti in Italia sono oltre 100 mila; basti pensare ai numerosissimi campetti di calcio distribuiti sul territorio che al mattino sono quasi sempre liberi da attività, potrebbero essere utilizzati dalle scuole limitrofe.

 

Le strutture periferiche del CONI costituirebbero il punto di incontro per realizzare la collaborazione necessaria tra società sportive e scuola.

 

I Comitati provinciali potrebbero essere ripristinati in una nuova dimensione e divenire gli attori dell’iniziativa sostenendo le società sportive e coinvolgendo gli enti locali e le realtà periferiche interessate.

 

Il MIUR potrebbe valorizzare maggiormente la figura dei professori di educazione fisica inserendoli nel processo educativo fin dalle scuole elementari, come avviene all’estero, vedi in Spagna, etc.

Tra l’altro si creerebbero interessanti nuove possibilità lavorative.

 

Le Facoltà di Scienze Motorie potrebbero elaborare idonei programmi di attività ludico-formativa-sportiva per ogni grado dell’apprendimento e far partecipare all’iniziativa i propri studenti, come attività necessaria di tirocinio.

 

I Centri Universitari Sportivi dovrebbero far parte del progetto ponendo a disposizione i propri impianti e tecnici.

 

 

 

I giochi scolastici andrebbero riconsiderati in una veste diversa, capace di coinvolgere tutti gli studenti in prima persona.

Ad esempio, nell’organizzazione di un torneo di pallavolo ciascuno ha un ruolo bene definito sulla base delle propri e attitudini.

 

Le partite vengono arbitrate, sotto la guida dei professori, dagli stessi studenti; altri si interessano della stesura e applicazione dei regolamenti; altri scrivono articoli che illustrano l’evento o realizzano riprese fotografiche e televisive attraverso i novi strumenti di comunicazione; altri ancora ricercano eventuali sponsor locali; etc.

Così facendo i giochi assumono un significato nuovo e potrebbero anche evidenziare le probabili capacità future degli stessi studenti che, comunque, farebbero un’esperienza organizzativa.

  

Non va trascurato il problema dell’alimentazione nell’età scolare. Il 37% della popolazione giovanile italiana rientra nella sfera dell’obesità. Nello sviluppo di una grande campagna di informazione per una corretta alimentazione è auspicabile l’intervento del MIUR e del CONI con il coinvolgimento dei vari enti nazionali dell’alimentazione, sollecitando anche forme di sponsorizzazione dell’iniziativa “Sport nella Scuola”.

   

“Queste idee – conclude Vittorioso – espresse in maniera sintetica vanno necessariamente approfondite e potrebbero costituire un punto di avvio per una effettiva collaborazione tra Ministero e CONI, utilizzando, coordinando e valorizzando le energie positive esistenti”.   

    

 

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