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Il Blog di Gianfranco Saini

Herning (Danimarca), 12-15 dicembre (25m) – 17i Campionati Europei LEN/Quarta giornata – Bilancio dell’Italia

L’oro di Federica (200sl) e altre tre medaglie

Argento con la staffetta 4x50 maschile, bronzi di Filippo Magnini (200sl) e Stefano Mauro Pizzamiglio (100 misti). Primati italiani di Piero Codia (50 farfalla) e Lisa Fissneider (100 rana). Italia seconda nella classifica per nazioni, dietro alla Russia ma davanti alla Germania.

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Quattro medaglie per l’Italia ad Herning, in Danimarca, anche nella giornata conclusiva della diciassettesima edizione dei Campionati Europei di nuoto in vasca corta.

L’oro di Federica PELLEGRINI nei 200 stile libero, l’argento della staffetta 4x50 stile libero maschile (Luca DOTTO, Federico BOCCHIA, Filippo MAGNINI, Marco ORSI), il bronzo di Stefano Mauro PIZZAMIGLIO nei 100 misti e quello di Filippo MAGNINI nei 200 stile libero portano il bottino dell’Italia ad un totale di 12 medaglie: una d'oro, 5 d'argento e 6 di bronzo. Cadono, per merito di Piero CODIA nei 50 farfalla e Lisa FISSNEIDER nei 100 rana, anche due record italiani assoluti: rispettivamente l’11° e il 12° della manifestazione.

L'Italia peraltro è seconda dietro alla Russia per numero di medaglie conquistate - 22 contro 12 -, con Ungheria e Germania appaiate al terzo posto con 10.

Soprattutto è seconda nel Championships Trophy, la classifica per nazioni che premia la migliore nazione dei Campionati. Vince la Russia, con un’ultima giornata devastante, che la porta oltre quota mille, a 1076 punti.

Gli azzurri, penalizzati nella giornata odierna da due squalifiche, terminano secondi con 891 punti, superando i 100 punti di vantaggio sullo squadrone tedesco, terzo con 790 punti.

Con il secondo posto odierno, gli azzurri salgono sul podio delle Classifica per Nazioni per il sesto anno consecutivo.

Nel medagliere in base al numero di ori l’Italia è decima, ma con un solo oro un più (e mancava SCOZZOLI, che ne avrebbe ottenuti tre!) questo piazzamento si sarebbe trasformato nel quarto posto. Una chiara dimostrazione di come il numero di ori vinti sia uno strumento poco affidabile per valutare il reciproco rapporto di forza tra i paesi.

Per altro in ben sette gare maschili - 50, 100, 200, 400 stile libero, 100 misti, 4x50 stile libero e 4x50 mista- gli azzurri sono stati battuti solo da nuotatori russi, ottenendo nulla dal punto di vista del numero di ori, pur marcando una nettissima superiorità su tutte le altre nazioni, non espressa nel medagliere per numero di ori.


Highlights azzurri nella quarta giornata

 

La medaglia nei 200 di Federica PELLEGRINI

Federica PELLEGRINI conquista il quarto oro europeo nei 200 stile libero in vasca corta in 1:52.80. La prima la vinse  a Trieste nel 2005, a pari merito con la svedese Josephine LILLHAGE; l’ultima quattro anni or sono ad Istanbul, a ritmo di primato del mondo, e fu dedicata ad Alberto CASTAGNETTI, allora scomparso da pochissimo tempo. Dominio schiacciante dell’azzurra, che lascia la compagnia dopo essere passata in quarta posizione ai 100 metri e si invola al traguardo finale, prima risalendo in seconda posizione a tre quarti di gara, poi percorrendo le due vasche conclusive in 28.11: una velocità addirittura superiore a quella  media della gara (!). Il tempo finale della veneta, 1:52.80, è il migliore sulla distanza a livello mondiale della stagione in vasca corta Alle sue spalle Charlotte BONNET (FRA) regola in 1:53.26 la russa Veronica POPOVA, che dopo aver lanciato la gara con un passaggio micidiale in 54.93, sopravvive al terzo posto in 1:53.62. Alice MIZZAU è ottava in 1:55.96, il suo secondo miglior tempo in carriera, dopo il personale di 1:55.75 realizzato in mattinata, che costituisce la seconda prestazione italiana di ogni epoca sulla distanza. PELLEGRINI dunque in linea con il progetto che le deve portare a RIO, passando per Berlino 2014 e Kazan 2015. Peccato che la sovrapposizione con i 200 stile libero non consenta di vedere l’azzurra in gara nei 200 dorso, dove nessun risultato le era precluso.

 

La progressione della PELLEGRINI (in parentesi il rank progressivo)

50

100

150

200

26.98 (7)

55.86 (4)

1:24.69 (2)

1:52.80 (1)

26.98

28.88

28.83

28.11

 

La medaglia d’argento della 4x50 stile libero maschile italiana

Nell’ultima gara maschile della giornata, la 4x40 stile libero maschile,  l’Italia conquista la dodicesima medaglia dei Campionati, la quarta di staffetta, a conferma della compattezza e qualità della squadra. Timbrano l’impresa, conquistando un altro argento, il quinto della manifestazione, Luca DOTTO 21.44; Federico BOCCHIA 21.17; Filippo MAGNINI 21.14 e  Marco ORSI 20.62. Gli azzurri, che non si dannano certo nei cambi, sono preceduti  solo dalla Russia, che vince in 1:23.36 e si vede gratificare del primato del mondo, il terzo di giornata sulla distanza, poiché  analogo onore era toccato in mattinata proprio all’Italia, vittoriosa nella prima batteria in 1:25.89 e poi al Belgio, autore di 1:25.52 nella seconda.

DOTTO Luca

0.64

21.44

21.44

BOCCHIA Federico

0.30

42.61

21.17

MAGNINI Filippo

0.23

1:03.75

21.14

ORSI Marco

0.20

1:24.37

20.62

 

Il “record del mondo” nelle batterie della 4x50 stile libero

Marco ORSI, Luca LEONARDI, Federico BOCCHIA e Federico TURRINI si impongono nella prima batteria della 4x50 stile libero maschile e il loro tempo è sufficiente, stante la curiosa decisione della FINA su come fissare i limiti per il riconoscimento del primato mondiale della distanza, per portare a casa il secondo primato del mondo della manifestazione. Molto interessante la prova degli azzurri, con buoni riscontri soprattutto per le due riserve Luca LEONARDI  e Federico TURRINI, il quale da specialista dei 400 misti sorprende tutti con un più che onesto 22.00.

ORSI Marco

0.60

21.28

21.28

LEONARDI Luca

0.30

42.69

21.41

BOCCHIA Federico

0.27

1:03.89

21.20

TURRINI Federico

0.13

1:25.89

22.00

 

La medaglia nei 200 di Filippo MAGNINI

Grande prova di MAGNINI, che non si lascia intimorire dai passaggi folli di Danila IZOTOV 1:42.54 e di Nikita LOBINTSEV 1:43.61 e mette nel mirino il terzo incomodo, l’ungherese Dominik KOZMA, profilatosi minaccioso fin dalle batterie con il secondo tempo assoluto di 1:43.35. L’azzurro risale con freddezza e determinazione, grazie al finale bruciante che gli è caratteristico, appaiando il magiaro ben prima dell’arrivo e termina sulla stessa linea del rivale, con un ottimo 1:43.34. IZOTOV si impone con uno stratosferico 1:41.70, dopo essere passato a metà gara in 49.12. LOBINTSEV è secondo in 1:42.33. Ancora un personale per Andrea Mitchell D’ARRIGO, che si piazza ottavo in 1:44.60 (24.82-51.47- 1:18.33), migliorando nuovamente  dall’1:44.83 del mattino.

La progressione di Magnini ( in parentesi il rank progressivo)

50

100

150

200

24.18 (3)

50.58 (4)

1:17.12 (4)

1:43.34 (3)

24.18

26.40

26.54

26.22

 

La medaglia di Stefano Mauro PIZZAMIGLIO nei 100 misti

Prima medaglia individuale Stefano Mauro PIZZAMIGLIO, stanziale da due anni a Bologna alla corte di Fabrizio Bastelli. Il milanese, che  nuota in 52.81, sulla stessa linea del personale di 52.77 delle semifinali, cede solo ai russi Vladimir MOROZOV 51.20 e Sergey FESIKOV 52.23, non senza aver venduto cara la pelle. Accoppiato all’ottimo risultato dei 50 dorso e alla sfortunata prova dei 200 misti (escluso dalla finale per squalifica), questo risultato testimonia di una crescita importante, che potrebbe tradursi in una notevole competitività internazionale anche nei 100 dorso. 

La gara

50

23.57

 

100

52.81

29.24

 

I  100 farfalla di Ilaria BIANCHI

Nel confronto con le campionesse del mondo di vasca lunga dei 100 farfalla Sarah SJOSTROM e dei 50 farfalla Jeanette OTTESEN, Ilaria BIANCHI, campionessa europea uscente in vasca corta, ritrova la voglia di combattere e dopo essere passata in sesta posizione in 26.83, risale fino alla terza all’ultima virata. Le mancano però le forze per concludere la sua rimonta e scivola di nuovo al sesto posto, sia pure per questione di centesimi in 57.19.

Il successo va alla  SJOSTROM in un ottimo 55.78 (26.21), mentre la OTTESEN, dopo l’abituale passaggio suicida in 25.67, deve lasciare l’argento alla britannica Jemma LOWE (56.32),  concludendo in terza posizione in 56.42.

 

Il record italiano di Lisa FISSNEIDER nella finale dei 100 rana

Lisa FISSNEIDER morde ancora. Nella finale dei 100 rana la bolzanina, pur non potendo intervenire ella battaglia tra Yuliya EFIMOVA e Ruta MEILUTYTE, attualmente le due migliori specialiste mondiali della specialità, e pur non potendo contrastare per il podio la danese Rykke MOELLER PEDERSEN, si migliora ulteriormente classificandosi sesta in 1:05.28, togliendo altri decimi al fresco primato nazionale portato in semifinale a 1:05.57. Per la FISSNEIDER  5°record italiano e 7° personale in otto gare, con un progresso di oltre un secondo rispetto al proprio precedente miglior crono di 1:06.45.

La gara:

50

30.89

 

100

34.39

1:05.28

 

Il record italiano di Piero CODIA

Nello spareggio per l’ingresso in finale dei 50 farfalla maschili Piero CODIA sigla il primato italiano in 23.15, migliorando il primato italiano di 23.12 di Marco BELOTTI, che risaliva al 21 dicembre 2009, in piena era dei costumi gommati.

 

Finalisti azzurri

Nella finale dei 100 dorso maschili, Niccolò BONACCHI centra il proprio personale per la terza volta, classificandosi ottavo in 51.69. In quella dei 50 stile libero femminili Erika FERRAIOLI è decima in 24.54, dopo aver realizzato la seconda miglior prestazione italiana di tutti i tempi in semifinale, con il tempo di 24.48. 

Claudio FOSSI conclude il suo buon campionato europeo con il 9° posto nei 200 rana in 2:07.31.

 

Primati personali

In mattinata personale nei 200 stile libero maschili anche per Luca DOTTO, che è escluso con il 9° tempo assoluto di 1:44.88, 12° tempo italiano di ogni epoca sulla distanza. Personali in corta anche per Giorgia BIONDANI nei 50 stile libero in 25.16 e Piero CODIA nei 50 farfalla con 23.37. 

 

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