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Governance dello Sport – Scandali e grane legali, una lunga sequela

CIO: lo Sceicco Ahmad si dimette (temporaneamente)

Imputato in Svizzera per presunta falsificazione di video il potente sceicco kuwaitiano si dimette in attesa dell'esito di un'audizione della commissione etica del CIO.

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SCEICCO AHMAD

Parliamo di un caso estraneo al nuoto ma il cui protagonista, il potente sceicco kuwaitiano Ahmad Al-Fahad Al-Sabah (in copertina), ha stretti legami con il governo mondiale del nuoto, la FINA, e con il suo presidente, l’ultraottuagenario Julio Cesar Maglione. Lo Sceicco Ahmad Al-Fahad Al-Sabah si è temporaneamente dimesso da membro del Comitato olimpico internazionale (CIO) e da presidente della Commissione di solidarietà olimpica in attesa dell'esito di un'audizione della Commissione etica del CIO sulla presunta falsificazione di video che sarebbero stati creati come parte di un complotto contro due esponenti del governo kuwaitiano.

Le dimissioni – meglio, l’autosospensione – avvengono alla vigilia dell’annuale Assemblea Generale dell'Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali (ANOC) che si svolgerà a Tokyo la settimana prossima, il 27 e il 28 novembre. La rielezione di Ahmad è certa poiché egli è l’unico candidato alla carica di presidente.

Lo Sceicco Ahmad, che è anche presidente del Consiglio Olimpico dell'Asia (OCA), ha fatto sapere che difenderà vigorosamente la sua "innocenza e integrità". L’azione legale in Svizzera  - per presunta falsificazione di video ai danni di ministri suoi connazionali  - è stata avviata contro di lui e altri quattro co-imputati all'inizio di questo mese.

Lo Sceicco Amhad, cinquantacinquenne, è considerato uno dei più influenti dirigenti dello sport internazionale, con ruoli importanti nella governance dello sport in molteplici organizzazioni.

Ahmad ha fatto sapere di avere piena fiducia nella giustizia svizzera e nel giudizio che sarà emesso dalla  Commissione per l'Etica del CIO.

Ahmad ha ricordato anche “di avere l'onore di essere membro del CIO da 26 anni e di avere l’ intenzione di continuare a servire nuovamente il CIO alla prima opportunità" . In effetti c’è chi lo considera un autorevole candidato alla successione di Thomas Bach, quando verrà il momento.

Secondo un pubblico ministero svizzero lo Sceicco Ahmad avrebbe pubblicamente affermato che nel 2012 due membri del governo del Kuwait – l’ex primo ministro e l’ex presidente - avevano riciclato denaro, utilizzato fondi pubblici e messo a punto un piano per rovesciare il governo. Ahmad avrebbe affermato che le sue prove erano basate su documenti computerizzati e registrazioni video. Dal 2012 a oggi il caso ha visto pronunciamenti non definitivi della giustizia sia kuwaitiana sia svizzera ma ora la conclusione della vicenda sembra vicina.

Il 17 agosto lo Sceicco Ahmad ha incassato a suo favore una pronuncia del Comitato etico dell’OCA che per il secondo anno consecutivo lo ha “assolto” dalle accuse di aver commesso illeciti.

La prima volta fu in riferimento a un procedimento del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che aveva accusato un funzionario dell’OCA, Richard Lai, di Guam, di avere ricevuto quasi  1 milione di dollari (875.000 euro) in tangenti collegate all'organo di governo del calcio, la FIFA. Per la stessa vicenda era stato accusato anche il direttore generale dell'OCA, nonché direttore dell'ufficio presidenziale dell'ANOC, Husain Al-Musallam, pure lui cittadino del Kuwait. Sia Ahmad sia Al-Musallam hanno ripetutamente negato qualsiasi illecito e affermato che Lai era stato pagato solo per il lavoro svolto come dipendente OCA. Un’affermazione che aveva lasciato perplessi, anche perché lo stesso Lai si era dichiarato colpevole di aver ricevuto quasi 1 milione di dollari in tangenti collegate alla FIFA (e poi, francamente, 1 milione di dollari per un funzionario di un’organizzazione sportiva sono tanti; se così fosse verrebbe da chiedersi se davvero, come amano ripetere tutti i dirigenti sportivi, gli atleti vengono prima di tutti?).

Comunque sia, dimessosi da ruoli calcistici, inclusa la sua appartenenza al Board della FIFA, lo Sceicco Ahmad venne sollevato da ogni responsabilità connessa con quei reati dall'Assemblea Generale dell’OCA del 2017, tenutasi ad Ashgabat, che tributò ai due dirigenti kuwaitiani una standing ovation.

Omaggio replicato ad entrambi dalla successiva  Assemblea Generale dell'ANOC, tenutasi a Praga, sollecitata dall'uruguaiano (in possesso anche di cittadinanza italiana) Julio Maglione (foto in basso fraa Bach e Ahmad) subito dopo essere stato annunciato come primo vicepresidente dell'ANOC in sostituzione dell'irlandese Patrick Hickey. Nel suo intervento Maglione aveva affermato di avere intrapreso "le azioni necessarie" per "dissipare ogni dubbio" sull'integrità dello sceicco Ahmad.

In seguito alle nuove e recenti accuse il caso è stato deferito alla Commissione per l'etica del CIO, che dovrà decidere e riferire pubblicamente.

Riferiamo di questa vicenda per gli stretti legami che i due dirigenti kuwaitiani hanno con la FINA e per il legame esistente fra il presidente della FINA Julio Maglione e lo Sceicco Ahmad. Ahmad è spesso ospite d’onore agli eventi più importanti della FINA, Maglione è il vice di Ahmad all’ANOC. L’anello di congiunzione fra i due, ancorché non necessario data l’evidenza del loro legame, è rappresentato da Al-Musallam, braccio destro di Ahmad all’OCA, per il quale alla FINA nel 2015, fu creata ex novo la posizione di Primo Vice Presidente con l’evidente scopo di favorirne la successione qualora Maglione dovesse lasciare la carica, per qualsiasi motivo (qui sotto lo Sceicco Amhad, Al-Musallam e Hickey all’Asssemblea ANOC 2017).

SCEICCO AHMAD-AL MUSALLAM-HICKEY

Da sottolineare che Maglione è diventato vice presidente dell’ANOC al posto di  Hickey, perché l’irlandese era caduto in disgrazia, e trattenuto in galera, per alcuni mesi a Rio de Janeiro, dopo le Olimpiadi, per una vicenda legata al traffico di biglietti olimpici.

Ci sembra questa l’occasione per  ricordare come, purtroppo, non passi giorno senza che non venga rivelato uno scandalo nelle governance delle istituzioni sportive - CIO, WADA, Federazioni sportive internazionali, Comitati Olimpici Nazionali, Comitati Organizzatori…

Per restare in ambito FINA ricordiamo che dopo le Olimpiadi di Rio, ben tre membri del Bureau sono stati arrestati dalle autorità dei rispettivi paesi e che la città che ospiterà i Mondiali del 2019, la coreana Gwangju, ottenne l’affidamento dell’organizzazione grazie ad una lettera di impegno sottoscritta, con firma falsa - poi sanata per salvare capra e cavoli - del sindaco di quella città.

Non parliamo, per ora, di doping, una materia dove la confusione regna sovrana e dove i conflitti di competenza minano la credibilità delle procedure e delle sanzioni, e dove, soprattutto, la certezza del diritto latita.

BACH-MAGLIONE.AHMAD

Sopra, da sinistra: il presidente del CIO Thomas Bach, il presidente della FINA Julio Maglione e il presidente dell’ANOC Sceicco Ahmad  lo scorso luglio mentre inaugurano la nuova prestigiosa sede della FINA a Losanna

 

 

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