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Camillo Cametti at Large

Praga (Repubblica Ceca), 31 Ottobre/3 Novembre 2017 – Assemblea ANOC

JULIO MAGLIONE “assolve” lo SCEICCO e sollecita per lui l’applauso dell’assemblea

Il presidente della FINA, anche vice presidente dell’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali presieduta dallo Sceicco Ahmad Al-Fahad Al-Sabah, gratificato con uno speciale premio alla carriera.

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JULIO MAGLIONE URU

Un tempo uno dei generi teatrali più in voga, in Italia e in altri paesi europei, era la Commedia dell’Arte. Da qualche anno il teatrino della politica sportiva ci ha abituati a una nuova forma artistica, l’Arte della Commedia (ma in certi casi sarebbe più appropriato dire l’Arte della Farsa). L’ultimo esempio viene da  Praga, dove si è conclusa l’annuale assemblea generale dell’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali (ANOC), presieduta dallo Sceicco con il codino Ahmad Al-Fahad Al-Sabah, cittadino del Kuwait, un paese non certo ai vertici dello sport mondiale.

All’Hotel Hilton della capitale della Repubblica Ceca attori protagonisti, comprimari e sodali si sono avvicendati nella recita di un copione che sembra nato dal caso ( ma non lo è), e che si è sviluppato in un caleidoscopico gioco delle parti per dare vita ad una commedia in più atti.

Lo Sceicco Ahmad Al-Fahad Al-Sabah,  presidente ANOC e membro del CIO, è anche al centro di un'indagine della Commissione Etica del CIO, dopo essere stato identificato, lo scorso aprile, in un documento del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in un caso di corruzione nell’ambito della FIFA, come “cospiratore n° 2”.  Al-Sabah era anche membro del Bureau della FIFA ma si è dimesso dopo che le accuse a suo carico sono state rese note.

Con riferimento a questo caso il 2 novembre l’assemblea dell’ANOC ha approvato una risoluzione di pieno appoggio allo Sceicco, “assolvendolo” da ogni accusa e sollevandolo da ogni sospetto.

L’ “assoluzione” è stata condivisa anche dal vice presidente dell’ANOC Robin Mitchell, che è pure membro della Commissione Etica del CIO (!?!?!).

In difesa dello Sceicco si è schierata anche Gunilla Lindberg, svedese, segretario generale dell’ANOC ma anche vice presidente del CIO (nella foto sotto assieme allo Sceicco).

L’ANOC è piena di gente che indossa cappelli differenti, a seconda delle occasioni, talvolta rivestendo ruoli in conflitto fra loro.

ANOC-GUNILLA LINDBERG SCEICCO

Ma la migliore difesa dello Sceicco è stata fatta con disinvoltura e consumata abilità dall’impareggiabile Julio Cesar Maglione, l’82enne uruguayano presidente della FINA ma anche Primo vice presidente dell’ANOC, dunque numero due dell’associazione (posizione che Maglione ricopre dalla scorsa primavera quando prese il posto lasciato vacante dall’irlandese Patrick Hickey, caduto in disgrazia dopo l’arresto a Rio a Janeiro durante le Olimpiadi 2016 con accuse di vendita illegale di biglietti olimpici, evasione fiscale e lavaggio del denaro).

Nel suo intervento Maglione ha detto che nel corso della riunione del Consiglio Esecutivo lo Sceicco Al-Sabah ha riferito di “alcune informazioni e commenti che cercano di coinvolgerlo in questioni che minano la sua immagine, la sua credibilità e il suo onore". Poi ha aggiunto: "Appena ho avuto conoscenza dei fatti ho preso tutte le misure necessarie per dissipare eventuali dubbi. Il consiglio esecutivo dell’ANOC ha preso nota dettagliata di tutti questi fatti e ha deciso all'unanimità di sostenere il nostro presidente, e di dargli la nostra piena fiducia; perciò chiedo di tributargli un forte applauso".

Va da se che con l’ “assoluzione dello Sceicco” Maglione ha implicitamente assolto anche il braccio destro dello Sceicco, Husain Al Musallam, anch’egli cittadino del Kuwait, anch’egli citato nelle carte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Al Musallam è direttore generale dell’ OCA (l’Associazione dei Comitati Olimpici dell’Asia, pure presieduta dallo Sceicco Al-Sabah) e direttore dell’Ufficio di Presidenza dell’ANOC, oltre che Primo vice presidente  della FINA.

Dopo la nutrita salva di applausi tributata dall’assemblea allo Sceicco su richiesta di Maglione, il presidente del CIO Thomas Bach (sotto) ha affrontato dal suo punto di vista il tema degli scandali e dei casi di corruzione, ormai un’autentica piaga del CIO e di numerose federazioni sportive internazionali. Ma Bach ha evitato di prendere una posizione chiara ed è rimasto nell’ambiguità di chi da un colpo alla botte e uno al cerchio. Infatti, se da un lato ha parlato a lungo della necessità di una buona governance per ripristinare la fiducia nelle istituzioni sportive, dall’altro ha colto l’occasione per rivolgere un duro rimprovero ai supposti oppositori del Movimento Olimpico.

THOMAS BACH_Czech Republic ANOC

Al punto che Gianni Merlo, presidente dell’AIPS, da Praga ha scritto: “Un parere comune di chi frequenta il Congresso è che la pressione dei media ha creato tanti problemi al mondo dello sport. Detto semplicemente, (noi giornalisti) siamo colpevoli perché parliamo di corruzione nello sport ... Molti fra loro ancora non capiscono che il buon esempio deve provenire da loro. È veramente difficile per lo sport trovare dirigenti onesti? Sarà difficile trovare una soluzione finché tanti dirigenti vorranno nascondere la realtà dei loro errori. Il presidente dell’ANOC, lo Sceicco Al-Sabah, ha dichiarato che una pressione inappropriata dei media ha portato anche ai terribili boicottaggi olimpici di Mosca 1980 e Los Angeles 1984 ... (ma lui) era troppo giovane a quel tempo e forse ha dimenticato che in quegli anni i media difesero l'indipendenza dello sport dalla politica e salvarono il CIO, che stava per morire. Il fatto che il CIO sia sopravvissuto per vedere un futuro più luminoso è stato anche grazie al sostegno dei media, che hanno sempre difeso i veri valori e che combatteranno sempre contro i criminali nello sport”.

In seguito al moltiplicarsi degli scandali e alle conseguenti critiche sollevate dal mondo esterno al circuito autoreferenziale,  anche l’ANOC , proprio a Praga, ha deliberato di dotarsi di una Commissione Etica. Etica è la parola oggi più in voga fra i dirigenti dello sport internazionale ma, come si è visto anche alla FINA, l’incidenza pratica di questi organismi è spesso pari a zero, anche perché i membri di dette commissioni vengono talvolta scelti all’interno del sistema di autoreferenzialità. Parafrasando verrebbe da dire, Quis custodiet ipsos custodes?.

A proposito: il sistema ha gratificato Julio Maglione con uno speciale premio alla carriera (Outstanding Lifetime Achievement Award), di cui è risultato “vincitore” !? (foto di copertina). Il prossimo 19 dicembre, a Roma, Maglione aggiungerà alla sua immensa collezione di premi anche il prestigioso Collare d’Oro del CONI (che gli verrà conferito in quanto “orgogliosamente italiano”).

Ma a Praga c’è stato anche altro, compresa la presentazione dei World Beach Games (Giochi Mondiali da Spiaggia). Ne parleremo.

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