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Adlington, dichiarazioni al pepe

Tornata dall’ Africa, ha criticato la Federazione britannica per non avere incluso atleti nella Commissione incaricata di indagare sulle cause del flop olimpico.

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David Sparkes

David Sparkes, direttore esecutivo di British Swimming

Si è ritirata dall’agonismo ma non dal nuoto. Rebecca “Becky” Adlington, 23 anni, due medaglie di bronzo a Londra 2012 dopo due medaglie d’oro a Pechino 2008 nei 400 e 800 metri stile libero ha dimostrato il suo temperamento qualche giorno fa, attaccando la federnuoto britannica sui giornali per non avere incluso alcun atleta nella commissione d’inchiesta incaricata di far luce sulle cause degli insuccessi dei nuotatori britannici nella scorsa olimpiade.

La mezzofondista inglese si era ritirata fra le lacrime ad appena 23 anni, giudicando insoddisfacente la difesa dei titoli vinti a Pechino. In ogni caso lei era stata l’unica donna britannica a salire sul podio a Londra mentre l’unico uomo era stato Michael Jamieson, argento nei 200m rana.

In settembre la Adlington era andata in Africa per sostenere un progetto umanitario con una lunga biciclettata.

Le critiche sono state raccolte da David Sparkes, direttore esecutivo del nuoto britannico. Egli le ha definite “salutari” ed ha aperto un canale di dialogo con la Adlington, promettendo di convocare presto una rappresentanza degli atleti d’élite per approfondire la discussione. Le conclusioni della commissione, tuttavia, non hanno infierito su British Swimming ed hanno stabilito che non erano necessari cambiamenti radicali nel management della federazione, e che non era stato individuato nessun singolo fattore come causa del fallimento olimpico. A farne le spese, invece, sono stati i responsabili tecnici del nuoto britannico. Per primo Michael Scott, direttore nazionale del nuoto di élite: australiano Scott ha fatto il pendolare fra la propria casa di Melbourne e il Regno Unito; all’invito della commissione di risiedere permanentemente in Inghilterra Scott ha risposto con le dimissioni. Criticato anche l’americano Denis Pursley, allenatore capo della Nazionale. Fiutata l’aria, Pursley si era dimesso ancora prima della pubblicazione del rapporto della commissione. Nell’attesa di reclutare un nuovo direttore tecnico e un nuovo head coach è stato nominato responsabile tecnico ad interim Mark Perry, sinora responsabile del nuoto in acque aperte e dei programmi di sviluppo. A sua volta Perry è stato sostituito da Graham Bassi. La commissione era presieduta da Craig Hunter, capo missione britannico alle Paralimpiadi. Ne facevano parte l’allenatore di Phelps Bob Bowman, il manager di una squadra di rugby Conor O’Shea e il nuotatore tedesco “open water” Thomas Lurz.

Ellen Gandy sceglie l’Australia

Medaglia d’argento ai Mondiali nei 200m farfalla con la Gran Bretagna Ellen Gandy ha deluso a Londra 2012 non riuscendo ad entrare nemmeno in semifinale nella sua specialità. Nata in Inghilterra la Gandy, ora 21enne, si era trasferita in Australia con la famiglia all’età di 16 anni. La nuotatrice ha indicato nei frequenti viaggi tra l’Australia (anche lei vice a Melbourne) e l’Inghilterra la causa maggiore del suo fallimento olimpico. Così ha deciso di mollare il suo paese d’origine e di puntare a disputare la prossima olimpiade come australiana. Questa scelta le costerà la partecipazione ai prossimi Mondiali di Barcellona 2013. Rientrerà nell’agone internazionale, come australiana, ai Giochi del Commonwealth, che si disputeranno a Glasgow nel 2014.

Ellen Gandy

Capralos, presidente HOC, verso le dimissioni?

Spyros Capralos, presidente del Comitato Olimpico Ellenico (HOC), potrebbe dimettersi dall’incarico in seguito allo scandalo della vendita irregolare dei biglietti, a prezzi esorbitanti, a Londra 2012. Lo scandalo era stato sollevato da un’inchiesta del Sunday Times nello scorso giugno, ed aveva colpito anche i presidenti dei comitati nazionali olimpici della Lituania e di Malta. Ma è stato Capralos ad essere criticato nel modo più aspro dalla Commissione Etica del CIO, “per avere danneggiato la reputazione del movimento olimpico”. Il CIO, comunque, non ha alcuna possibilità di influire sulle scelte di Capralos, che saranno, invece, condizionate dall’atteggiamento dei suoi colleghi in patria,  e dello stesso governo greco. Capralos ha respinto le accuse. Egli è ben noto anche nell’ambiente della pallanuoto italiana, avendo disputato le Olimpiadi del 1980 e 1984 con la Nazionale greca di pallanuoto, e parlando correttamente la nostra lingua.

Spyros Capralos e la Principessa Anna

In Zambia nuova piscina da 50m in 90 giorni

Lo Zambia c’insegna. In soli 90 giorni hanno costruito una piscina scoperta di dimensioni olimpiche (50 metri), certificata secondo le regole della FINA. Orgogliosi della realizzazione in tempi tanto brevi l’hanno chiamata la “Piscina dei 90 giorni” (“90 days legacy swimming pool”). Per quanto riguarda il nuoto, ha assicurato il ministro dello sport Chishimba Kambwili , sarà la sede dei prossimi All Africa Games.

La piscina "90 giorni" e il ministro dello sport di Zambia Chishimba Kambwili

Presidenti di lungo corso

Dimitrios Diathessopoulos, classe 1947, avvocato greco specializzato in legislazione sportiva, recentemente è stato rieletto per l’ennesima volta alla presidenza della federazione ellenica di nuoto (pallanuoto, tuffi, ecc.). Diathessopoulos, ex pallanuotista e autorevole esponente del partito socialista PASOK, è attualmente il secondo presidente di federazione sportiva più longevo d’Europa, essendo stato eletto per la prima volta nel 1984. Il più longevo è l’italiano Matteo Pellicone, da 32 anni alla guida della federazione italiana karate, lotta, arti marziali e pesistica. Proprio oggi Pellicone è stato rieletto presidente con oltre il 97 per cento dei voti. Rimarrà in sella per altri quattro anni (36 in tutto). Attualmente membro del Bureau della FINA, Diathessopoulos per 17 anni (dal 1987) è stato anche segretario generale del Comitato Olimpico Ellenico. Di lungo corso anche la presidenza di Francis Luyce, pure lui del 1947. Alla guida della federnuoto francese dal 1993, Luyce, reduce dai trionfi olimpici dei suoi nuotatori, recentemente è stato rieletto quasi all’unanimità per un altro mandato. Al loro cospetto Paolo Barelli sembra un novizio.

Dimitris Diathessopoulos

A Baku i primi Giochi Europei

Baku capitale dell’Azerbaijan, ospiterà la prima edizione dei Giochi Europei nel 2015. Lo ha deciso oggi a Roma l’Associazione dei Comitati Olimpici Europei. I Giochi si articoleranno su 15 sport, di cui 12 olimpici. Fra essi ci saranno tiro con l’arco, badminton, boxe, canoa, scherma, handball, rugby a 7, tiro, taekwondo, tennis da tavolo, triathlon e pallavolo. I Giochi si svolgeranno ogni quattro anni e avranno la durata di 14 giorni. Il costo previsto per la prima edizione è di 182 milioni di euro, con previsioni di entrata per 124 milioni di euro. La differenza sarà coperta dalla istituzioni (governo nazionale e cittadino). Francamente di questi Giochi non se ne sentiva la necessità. Evidentemente c’è chi pensa che “tanto sia meglio”. Un’ultima notazione: dal punto di vista geografico lo stato azero non è uno stato europeo, ma spesso viene compreso tra gli stati europei in ragione di considerazioni storiche e culturali. L'Azerbaigian è membro del Consiglio d'Europa.

A Kazan 9.500 atleti per l’Universiade 2013

Mercoledì il ministro dello sport russo Vitaly Mutko ha detto che l’ Universiade di Kazan del prossimo anno saranno partecipate da almeno 9.500 atleti e circa 2000 tra allenatori e tecnici specialisti. In palio 301 medaglie, soltanto una in meno rispetto all’Olimpiade di Londra. La 27esima Universiade estiva, un evento della FISU, si svolgerà dal 6 al 17 luglio 2013 e si articolerà su 27 sport. Nel 2015 Kazan ospiterà i Campionati Mondiali della FINA.

LOGO UNIVERSIADE KAZAN 2013

 

 

 

 

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