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Pallanuoto

Roma, Mercoledì 6 Maggio 2020 – La FIN decide di concludere la stagione 2019-2020

STOP AI CAMPIONATI di A1, A2 e B

Scudetti non assegnati, retrocessioni e promozioni bloccate

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SPORT M. - RECCO

Non essendo possibile garantire la ripresa in tempi brevi dello svolgimento regolare delle attività a causa dell’emergenza Covid-19, la Federazione Italiana Nuoto ha disposto la conclusione di tutti i campionati nazionali di pallanuoto 2019/2020 di Serie A1, A2 e B, sia maschili sia femminili. Conseguentemente la FIN ha stabilito di non assegnare il titolo di Campione d’Italia, di bloccare le retrocessioni alle serie inferiori e le promozioni alle serie superiori, prevedendo la ripartenza della prossima stagione secondo le formule dei campionati appena dichiarati conclusi: alle serie A1 edizione 2020/2021 parteciperanno 14 e 10 squadre rispettivamente per il settore maschile e femminile.

Inoltre, la FIN ha comunicato che la decisione riguardo la continuazione dei campionati giovanili verrà presa prossimamente. L'ipotesi è di attendere, per valutare un possibile slittamento delle fasi finali da svolgere anche con modalità alternative nel periodo estivo, così come per le attività giovanili degli altri settori.

ll presidente Paolo Barelli ha così commentato la decisione adottata dal Consiglio FederaleNelle condizioni attuali non è possibile avere certezza dei tempi di pieno utilizzo degli impianti natatori. Sono molto dispiaciuto per questo stop inevitabile. Mi auguro e spero che il prossimo campionato possa rappresentare il ritorno alla normalità e così onorare l’impegno degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti di società che hanno dovuto vivere, insieme con tutto il Paese, questo momento tragico della nostra storia, non solo sportiva”.

Le decisioni della FIN, a loro modo storiche – il titolo italiano non venne assegnato soltanto negli anni della prima e della seconda guerra mondiale (1915-1918 e 1943-1945) – non potevano non suscitare reazioni contrastanti. Vi sono società che le hanno accettate tranquillamente, altre che le hanno salutate con entusiasmo e altre ancora che si sono arrabbiate: in particolare quelle che erano in testa ai campionati delle serie minori e che probabilmente sarebbero state promosse se i campionati fossero giunti al termine.

 

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