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Fondo | LEN 

Glasgow, Domenica 12 Agosto 2018 – 34i Campionati Europei/Decima Giornata –4a Giornata Nuoto in Acque Aperte/ 25 km

EUROPEI/10 – FONDO/4: Chiusura trionfale per l’Italia, Arianna Bridi e Matteo Furlan oro e bronzo fantastici nella 25 km

L’eroico Matteo Furlan e, dulcis in fundo, la splendida Arianna Bridi consentono all’Italia di vincere anche il Trofeo LEN (Classifica per Nazioni). La nuotatrice trentina batte allo sprint l’olandese Sharaon van Rouwendaal, il nuotatore friulano è terzo dietro all’ungherese Kristof Rasovsky e al russo Kirill Belyaev ma davanti al francese Alex Reymond e a Simone Ruffini.

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Matteo Furlan - Arianna Bridi

E venne il giorno dell'oro. Nella 25 chilometri, avvolta dal grigiore e dalla foschia che aleggia su Loch Lomond e tormentata da freddo e pioggia, lo conquista Arianna Bridi in 5h19'34"6. Nella gara maschile Matteo Furlan si prende il bronzo in 4h57'55"8, preceduto dall'ungherese Kristof Rasovszky (4h57'53"5) e dal russo Kirill Belyaev (4h57'54"6). Una fantastica doppietta (in copertina Matteo Furlan e Arianna Bridi conle medaglie). L'azzurra, quarta nella 5 km e ottava nella 10 km, brucia allo sprint, per un decimo, con un'epica rimonta fino all'ultima bracciata, la campionessa olandese Sharon van Rouwendaal, già oro nella 5 e 10 km (foto sotto). Bronzo alla francese Lara Grangeon, staccata di 8"3 in 5h19'42"9.

LEN European Aquatics Championships 2018

Dal canto suo Furlan (sotto all'arrivo) si lascia dietro il francese Axel Reymond, campione europeo uscente e mondiale in carica, quarto in 4:58.03.4. Questi, a sua volta, precede di soli 9 decimi Simone Ruffini, anch’egli autore di una bella gara. Positiva la prova del 28enne pesarese, che chiude in 4:58:04.3. Anche Ruffini, campione mondiale della distanza a Kazan 2015, è allenato da Emanuele Sacchi all’Aniene.

LEN European Aquatics Championships 2018

Ho seguito la gara sul piccolo schermo del mio lap top grazie, alla LEN TV. Una scelta felice che mi ha permesso di apprezzare in pieno gli eroici sforzi di tutti i nuotatori in questa giornata inclemente che li ha costretti a gareggiare in condizioni particolarmente avverse per una gara di fondo sulla distanza più lunga di 25 chilometri. Particolarmente eroici gli sforzi dei nostri due alfieri che per salire sul podio hanno lottato disperatamente. Alla fine ce l’hanno fatta, addirittura vincendo l’oro la nuotatrice trentina, e il bronzo, prezioso come l’oro e dal sapore dolce, il nuotatore friulano. Quello dei due azzurri è stato un autentico trionfo della volontà.

Un trionfo personale quello di Bridi e Furlan che ha permesso all’Italia (in basso lo squadrone azzurro, atletie tecnici con il presidente FIN e LEN Paolo Barelli) di chiudere trionfalmente questi Europei di nuoto in acque aperte, vincendo anche il LEN Trophy (Classifica a punti per Nazioni), grazie pure alle due medaglie vinte nelle prime due giornate, e ai piazzamenti degli altri azzurri nelle varie gare.

Arianna Bridi commenta così la sua prova: "E' stata una gara durissima a causa delle onde e della muta che proprio non sopporto. Una gara davvero difficile. Sono stata brava a mantenere la calma", dichiara appena uscita dal lago la 22enne trentina, tesserata per Esercito e RN Trento ed allenata dal tecnico federale Fabrizio Antonelli. "La parte più difficile è stata quando ci hanno raggiunto i maschi. Lì abbiamo dovuto cambiare ritmo per cercare di restare in gruppo e sfruttare il più possibile la scia, ma soprattutto per non rischiare di restare troppo staccate . Lasciato il gruppo mi sono messa dietro ad un atleta che pensavo fosse la prima delle donne e invece era un uomo. Con la muta è sempre più difficile riconoscersi. Gli ultimi dieci metri sono stati estremamente concitati. Ci credevo e ho lottato  finché ho toccato il tabellone. Non sapevo se avessi toccato per prima ma avevo una bella sensazione. Sapevo però che Sharon durante la gara aveva commesso un errore di rotta e non sapevo se sarebbe stato punita con la squalifica. In quegli ultimi metri però non ci ho pensato, e ho fatto bene. Era importante conquistare una medaglia dopo le gare in settimana dove avevo sbagliato molto e non ci ho creduto abbastanza perché i podi erano alla mia portata. Dedico la medaglia alla mia famiglia e al mio allenatore". Arianna Bridi aggiunge questo oro al suo già prezioso palmarès.

Euforico il tecnico Fabrizio Antonelli"Visto quello che era successo nei giorni precedenti avevo consigliato ad Arianna di mantenere la calma, restare nel gruppo, ed evitare sforzi inutili. Volevo che nuotasse bene, che restasse serena e si adattasse il più possibile alle condizioni di gara. Prima dell'arrivo del gruppo maschile sarebbe stato improduttivo compiere sforzi inutili. Avevo osservato, insieme con Marco Bonifazi (Coordinatore tecnico delle squadre nazionali nonché responsabile della Commissione medico-scientifica della FIN) che Arianna anche con la muta nuotava molto bene a ritmi bassi. Pertanto l'ho invitata a rispettare quei ritmi e durante i rifornimenti le ho detto di non cambiare marce. Abbiamo provato più volte in allenamento con Rachele Bruni gli arrivi e le posizioni nell'imbuto. Tutto questo è servito per battere la numero uno al mondo. Questa medaglia vale tantissimo e trasmette ulteriore fiducia, determinazione e consapevolezza".
Soddisfatto anche Matteo Furlan: "Sono contento per il bronzo, ma è davvero difficile gareggiare in queste condizioni perché la muta è troppo limitante. Già a metà gara ho dovuto prendere antidolorifici per le spalle; non riuscivo a muovere le braccia con naturalezza. Normalmente in una 25 km ai 15000 metri comincia la selezione; oggi ai 20000 metri eravamo ancora tutti in gruppo. Viene limitato chi è più dotato - continua l'azzurro, vicecampione mondiale della distanza al Balaton, già bronzo iridato nel fiume Kazanka nel 2015, e argento uscente - Effettivamente le mute proteggono ma dovrebbero essere maggiormente performanti nei punti di maggiore mobilità. Il freddo non l'ho patito, negli ultimi giri ho avuto anche caldo. Sono contento per il risultato ma resto contrario all'utilizzo obbligatorio della muta”.

Così gli altri Azzurri. Nella prova maschile l'esordiente Alessio Occhipinti, 22enne romano del CC Aniene allenato da Sacchi, è 16° in 5h06'04"2. Nella prova femminile Aurora Ponselè è settima in 5h25'02"4 e Martina Grimaldi 12esima in 5h28'47"9.

Il Bilancio del Direttore Tecnico Massimo Giuliani. "Dopo un bronzo e un argento mancava un oro, era difficilissimo prenderlo ma alla fine è arrivato. Ci abbiamo sempre creduto. Purtroppo la muta ha penalizzato di più i nostri atleti piuttosto che gli olandesi e francesi. Bridi si è confermata molto preparata e matura, dopo le delusioni dei giorni scorsi: la sua condotta tattica è stata perfetta dal primo all'ultimo metro. Il bilancio di questi europei è estremamente positivo: gli esperti si sono confermati ai soliti livelli; abbiamo scoperto giovani molto interessanti come Guidi e Occhipinti che ha una nuotata che potenzialmente lo mette tra i primi dieci del mondo. Il settore gode quindi di ottima salute; abbiamo abbondanza di fondisti e dobbiamo essere bravi a farli crescere".   
LEN European Aquatics Championships 2018

I Podi della 25 km

Uomini
1. Kristof Rasovsky (Hun) 4h57'53''5
2. Kiril Belayev (Rus) 4h57'54''6
3. Matteo Furlan 4h57'55''8
5. Simone Ruffini 4h58'03''4
14. Alessio Occhipinti 5h06'04''2
Donne 

1. Arianna Bridi 5h19'34''6
2. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 5h19'34''7
3. Lara Grangeon (Fra) 5h19'42''9
9. Aurora Ponselè 5h25'02''4
12. Martina Grimaldi 5h28'47''9

 

Foto Giorgio Scala, Andrea Staccioli e Andrea Masini /Deepbluemedia.eu-Inside.com

 

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