Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Nuoto

16esimi Campionati Mondiali di nuoto a Kazan (Russia) – Nuoto/Sesta giornata - Batterie

Sei semifinalisti italiani all’opera nel pomeriggio. Dotto e 4x200 maschile, centesimi fatali

Alla Kazan Arena si è aperta la sesta giornata di gare. Nell'intensa mattinata – per numero d’italiani al via, ben nove nelle gare individuali più una staffetta – arrivano sei promozioni. Orsi (50 sl), Rivolta e Codia (100 farfalla) e le donne Gemo, Di Pietro (50 farfalla) e Panziera (200 dorso) si sono guadagnati le semifinali pomeridiane. Out Caramignoli e Musso (800 sl donne) e sconfitte cocenti per Luca Dotto e la 4x200 maschile, fuori dalla finale e, per ora, da Rio 2016.

  • Share

Sono arrivati sei passaggi di turno e quattro eliminazioni – due delle quali abbastanza cocenti - nella mattinata azzurra ai Mondiali di Kazan. Nel venerdì mattina di preliminari, arrivano delle prove convincenti soprattutto dai farfallisti Matteo Rivolta e Piero Codia, che puntano al bersaglio grosso della finale. Ambizioni legittime anche per Marco Orsi (in copertina, foto di Giorgio Scala / Deepbluemedia / Insidefoto), sesto velocista più veloce nei 50 stile libero, batterie che hanno visto finire out per un centesimo Luca Dotto. Avanzano anche tre donne: Margherita Panziera (200 dorso) ed Elena Gemo e Silvia Di Pietro (50 farfalla). Ma la notizia peggiore del mattino è senz’altro l’eliminazione della staffetta 4x200 stile libero maschile. Gli azzurri, 13esimi, non agguantano la finale e per 5 centesimi mancano la dodicesima piazza che li avrebbe qualificati per le Olimpiadi di Rio. Tra le prestazioni in assoluto più interessanti del mattino, si conferma in straordinaria condizione Laszlo Cseh. Il delfinista magiaro trova il primo crono dell’anno nei 100 farfalla, scendendo sotto i 52 secondi. Una menzione speciale la merita il 35enne Grant Hackett, campionissimo australiano al rientro in un Campionato Mondiale dopo otto anni ritiratosi nel 2008. E rientrato per cercare una medaglia mondiale e le Olimpiadi. In una parola: eterno.

I 50 stile libero maschili sono guidati dal favorito numero uno e attesissimo nella gara più veloce del programma. Ovvero Florent Manaudou, che prepara il secondo oro individuale – ha già vinto i 50 farfalla e nella 4x100 sl – comincia col primo tempo d’ingresso in semifinale: 21’’71 a 14 centesimi dal suo migliore nel 2015 che guida la classifica dei best performer al mondo. Alle sue spalle c’è un buon Nathan Adrian – deluso dalla finale dei 100 metri di ieri, dove ha chiuso fuori dal podio -, staccato di due centesimi. Marco Orsi avanza col sesto tempo complessivo. Il bolognese, già medaglia d’argento iridata in vasca corta, nuota con un incoraggiante 22’’03, suo settimo miglior crono all-time. La finalissima è alla sua portata, anche se servirà andare più veloce – sotto i 22 secondi quasi certamente - per garantirsi un posto sicuro tra gli uomini jet più forti del mondo. Più lento del previsto, con una buona dose di sfortuna il vicecampione mondiale del 2011, Luca Dotto. Il 25enne padovano si ferma a 22’’48, ad appena un centesimo dal passaggio del turno – ultimo semifinalista il greco Meladinis – ma conferma il suo Mondiale difficile o quantomeno contrastante: al magnifico bronzo in staffetta, Dotto ha aggiunto due eliminazioni – entrambe per pochissimi centesimi – nelle batterie dei 100 e dei 50 sl. Troppo poco per lui.

Bene Matteo Rivolta (51’’88) e Piero Codia (51’’94), entrambi qualificati per le semifinali dei 100 farfalla. Il milanese – settimo nella finale del 2013 col record italiano - è nono mentre il triestino si piazza in dodicesima posizione. I due azzurri hanno le ambizioni e le potenzialità necessarie per puntare alla qualificazione dal pomeriggio. Non sarà facile, anche perché si prospettano delle semifinali di alto livello. Lo s’intuisce dai primi: su tutti il campione dei 200 metri Laszlo Cseh, primo col miglior tempo dell’anno: 50’’91. Alle sue spalle si piazza il 24enne statunitense Tom Shields (51’’09). Dietro di loro il cinese classe 1999 Li Zhuhao, capace di abbassare di 98 il primato mondiale Juniores. Il baby delfinista d’Oriente nuota in 51’’54. Ottavo il campione in carica Chad Le Clos.

Doppio pass azzurro anche nei 50 farfalla femminili. Merito di Elena Gemo e Silvia Di Pietro. Le due portacolori della Nazionale avanzano rispettivamente col settimo – 26’’07 – e l’undicesimo – 26’’32 - tempo d’entrata nelle semifinali del pomeriggio. La veterana Gemo arriva a soli tre centesimi dal suo primato personale, mentre la primatista italiana Di Pietro trova il suo terzo miglior crono dell’anno. Ovviamente per entrambe servirà un ulteriore cambio di marcia per il turno successivo. Davanti a tutte c’è la svedese Sarah Sjostrom (25’’43 in controllo) che tenterà la doppietta 50-100 farfalla. Sembra più agguerrita sulla distanza più breve, la danese Jeanette Ottesen, sua probabile antagonista per l’oro, distante otto centesimi dalla capofila in batteria.

Bene anche l’esordiente Margherita Panziera che va avanti col 12esimo crono nei 200 dorso, sua gara prediletta dopo l’esordio nei 100 metri. Il suo 2’10’’39 la qualifica per il turno successivo. La 20enne allieva di Gianluca Belfiore all’Aniene è a 3,22 secondi dalla prima classificata, l’ungherese Katinka Hosszu. Quest’ultima (2’07’’17) cercherà di sfilare il titolo alla statunitense Missy Franklin (2’07’’84). Ma la sfida per il titolo potrebbe vedere altri inserimenti interessanti, su tutti la campionessa dei 100 Emily Seebohm.

Non arriva l’en plein di staffette italiane in finale. La 4x200 stile libero maschile non ce la fa nemmeno a centrare il target importantissimo della qualifica olimpica. Al quartetto azzurro serviva arrivare entro le prime 12 squadre dopo le batterie e gli azzurri sono tredicesimi a cinque centesimi dalla Danimarca, ultima nazionale qualificatasi già di diritto - l'Italia potrà ancroa puntare a uno dei quattro posti rimanenti, nei prossimi mesi - per Rio de Janeiro 2016. Gianluca Maglia (1’48’’64), Marco Belotti (1’49’’44), Damiano Lestingi (1’47’’91) e Filippo Magnini (1’47’’78) chiudono con un deludente 7’13’’77. L’obiettivo finale sembrava oggettivamente proibitivo per una staffetta che negli ultimi anni è apparsa in difficoltà – perlomeno in vasca lunga -, ma il 12esimo posto sfugge proprio nel confronto diretto contro la non irresistibile Danimarca: nell’ultima frazione Magnini non riesce a sopravanzare il danese Nielsen che di conseguenza regala agli scandinavi la qualifica olimpica. Gli azzurri pagano una frazione molto al di sotto delle sue possibilità di Marco Belotti. Gli altri componenti, pur non avendo toccato punte di eccellenza, hanno nuotato – a eccezione di Lestingi, che si è migliorato – attorno ai loro tempi. Guida per ora l’Australia di Grant Hackett (apre la staffetta con un buon 1’47’’83), tornato ufficialmente in gara dopo anni di abbandono dall’agonismo. Gli aussie (7’08’’40 in qualifica) sono i favoriti per l’oro assieme agli Stati Uniti (7’08’’55) e alla solidissima Gran Bretagna che nel pomeriggio schiererà il campione della gara individuale James Guy.

La mattinata si è chiusa con la doppia delusione italiana negli 800 stile libero femminile. Non vanno in finale le due azzurre Martina Caramignoli (8’38’’56) e la fresca medagliata della storica 4x200 sl Erica Musso (8’39’’55). Inserite nell’ultima, difficilissima, batteria di qualificazione con la campionessa in carica Katie Ledecky (primo tempo d’ingresso in 8’19’’42) e le medagliate sulla distanza a Barcellona 2013 Lotte Friis e Lauren Boyle, le due totalizzano rispettivamente il 16esimo e 19esimo crono complessivo. Dopo una prima metà di gara incoraggiante, soprattutto Martina cala dopo metà gara. Entrambe avrebbero dovuto nuotare entro l’8’26’’96 dell’ungherese Kapas, ultimo tempo utile per rientrare nelle otto che si giocheranno le medaglie nella finale di domani. Per l’oro sembra assolutamente scontata la conferma di Katie Ledecky che sembra lanciata verso il suo quarto titolo individuale a Kazan. Sarà interessante vedere il tempo della 18enne, poiché in batteria ha deciso di “controllare”, potrebbe chiudere con il botto da record del mondo nella sua ultima finale individuale. Lei può. Può fare ciò che vuole in vasca e lo ha dimostrato ampiamente.

Clicca qui per consultare i risultati completi della sesta giornata di batterie e il programma gare del pomeriggio (inizio ore 16:30 italiane).

Leggi anche...

Tuffiblog