Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Nuoto

La 4x200

La corsa delle Nazioni, il termometro di un movimento.

Un'attenta analisi della storia della staffetta 4x200 maschile, dagli albori ai giorni nostri.

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Men 4x200 Freestyle USA (Gold Medal)

Prologo

Londra, 31 luglio 2012. Si consuma il dramma, quello vero, per l'Italia del nuoto. Non si tratta di errore di preparazione (come nei casi dei velocisti MAGNINI, DOTTO e ORSI), non si tratta di gestione problematica dei rapporti con gli allenatori (come nel caso della PELLEGRINI) e neppure di tensione di fronte all'occasione della vita (come succede a SCOZZOLI). Qui si tratta di debolezza, di una mancanza di pedine da schierare. Sto parlando della 4x200SL maschile che, per la prima volta nell'era moderna (che io considero partire dal 1976), per ragioni "strutturali", non centra la finale.

Dal 1976 al 2011, l'Italia non è stata presente su quello che è il "podio morale" del nuoto a Los Angeles 1984 e Perth 1998, in entrambe le occasioni per squalifica. Ma gli uomini c'erano e in acqua si erano guadagnati l'accesso alle prime otto. In altre due occasioni abbiamo rischiato veramente grosso: a Barcellona 1992, ma per eccesso di leggerezza (da santificare Stefano BATTISTELLI che in ultima frazione brucia di pochi centesimi il Canada e ci fa guadagnare l'ottavo posto utile per esserci al pomeriggio), e a Madrid 1986 (dove possiamo contare sulla buona sorte, impersonata ancora da un sorprendente BATTISTELLI all'esordio in nazionale assoluta e dal suicidio per annegamento dei veterani britannici e svedesi).

Ma Londra è un'altra storia. Ci vorrebbe la miglior formazione già dal mattino. Ma MAGNINI non c'è e il quartetto si appoggia su due pedine esperte dai valori ben delineati (MAGLIA e BELOTTI - che peraltro non brillano, anzi...) e su due giovani il cui motore è l'entusiasmo ma che non hanno ancora lo spessore internazionale necessario per essere determinanti, neppure come staffettisti (MAESTRI e DI GIORGIO). L'esito è noto. Eppure sarebbe bastato poco, pochi decimi per la precisione, e l'obbiettivo di rientrare nel novero dei migliori sarebbe stato raggiunto.

 

L'Italia del nuoto, che non può vantare tradizioni eccelse, ha faticato parecchio per rientrare stabilmente nel club della "Corsa delle Nazioni". Ha faticato ma, a partire dal 1976, ha dimostrato di meritarsi quel posto.

 

Proviamo a ripercorrere questa lunga storia, ricordandoci perchè la 4x200SL è la Corsa delle Nazioni. Le squadre, in questa competizione, schierano da sempre gli atleti più forti, anche se non si sono guadagnati sul campo il posto. Sin dagli albori olimpici la nazione più forte ha dominato questa gara, schierando nel quartetto titolare i suoi uomini migliori, migliori in generale, non nello SL (o nei 200SL), ma i migliori in assoluto.

 

Gli albori (1908-1920)

La prima staffetta olimpica è la 4x50yard SL del 1904. Sul podio finiscono tre squadre statunitensi. Non ha pertanto molto senso parlarne...

 

L'esordio della 4x200SL avviene a Londra nel 1908. Dominano le nazioni più forti in campo: Gran Bretagna (con Henry TAYLOR, vincitore di 400 e 1500SL), Ungheria e USA. I frazionisti vanno a 2.40/2.50 di media.

 

LONDRA 1908

1.GRAN BRETAGNA 10.55,6

  DERBYSHIRE;RADMILOVIC;FOSTER;TAYLOR

2.UNGHERIA 10.59,0

  MUNK;ZACHAR;LAS-TORRES;HALMAY

3.STATI UNITI 11.02,8

  HEBNER;GODWIN;DANIELS;RICH

4.AUSTRALIA/NUOVA ZELANDA 11.14,0

 

Nel 1912 è l'Oceania a precedere gli USA del duca hawaiano dello stile libero KAHANAMOKU e del dorsista HEBNER, e la Gran Bretagna.

 

STOCCOLMA 1912

1.AUSTRALIA/NUOVA ZELANDA 10.11,6

  HEALY;CHAMPION;BOARDMAN;HARDWICK

2.STATI UNITI 10.20,2

  HUSZAGH;HEBNER;MCGILLIVRAY;KAHANAMOKU

3.GRAN BREATAGNA 10.28,6

  FOSTER;BATTERSBY;HATFIELD;TAYLOR

4.GERMANIA 11.37,0

 

Il dopoguerra marchiato USA(1920 - 1928)

 

Dopo la Grande Guerra, nel 1920, gli USA a trazione hawaiana dominano su Australia (condotta da BEAUREPAIRE, uomo e atleta che meriterebbe un capitolo a parte, e dal ranista STEDMAN) e Gran Bretagna. Qui l'Italia fa la sua prima apparizione con un onorevole quinto posto. 

 

ANVERSA 1920

1.STATI UNITI 10.04,4

  MCGILLIVRAY;KEALOHA;ROSS;KAHANAMOKU

2.AUSTRALIA 10.25,4

  HAY;HERALD;STEDMAN;BEAUREPAIRE

3.GRAN BRETAGNA 10.37,2

  SAVAGE;PETER;TAYLOR;ANNISON

4.SVEZIA 10.50,2

5.ITALIA

  MASSA;FRASSINETTI;QUARANTOTTO;BISAGNO

 

Il dominio USA durante gli anni '20 continua incontrastato, grazie a WEISSMULLER, Tarzan cinematografico e primo uomo al mondo sotto il minuto nei 100 SL. Ci sono altri due titoli (1924 e 1928). Alle loro spalle si vedono nomi nuovi: la Svezia di Arne BORG (uno dei più grandi di tutti i tempi nei 1500SL) e, soprattutto, il Giappone.

 

PARIGI 1924

1.STATI UNITI 9.53,7

  O'CONNOR;GLANCY;BREYER;WEISSMULLER

2.AUSTRALIA 10.02,2

  CHRISTIE;HENRY;BEAUREPAIRE;CHARLTON

3.SVEZIA 10.06,8

  WERNER;TROLLE;BORG;BORG

4.GIAPPONE 10.16,2

5.GRAN BRETAGNA 10.19,4

6.FRANCIA 10.39,4

7.ITALIA 11.00,4

  BACIGALUPO;FRASSINETTI;PATRIGNANI;POLLI

8.OLANDA 11.29,0

 

AMSTERDAM 1928

1.STATI UNITI 9.36,2

  CLAPP;LAUFER;KOJAC;WEISSMULLER

2.GIAPPONE 9.41,4

  YONEYAMA;ARAI;SADA;TAKAISHI

3.CANADA 9.47,8

  BOURNE;THOMPSON;AULT;SPENCE

4.UNGHERIA 9.57,0

5.SVEZIA 10.01,8

6.GRAN BRETAGNA 10.15,8

7.SPAGNA (11.50,6)

8.FRANCIA (10.31,4)

SQ.ITALIA

  PERENTIN;CONELLI;POLLI;COSTOLI

 

Il Sol Levante (1932 - 1936)

Il team nipponico prepara la squadra in maniera scientifica e con disciplina militaresca. I risultati non tardano ad arrivare. Dopo le ottime presenze degli anni venti (finale nel 1924 e argento nel 1928) arrivano le vittorie degli anni trenta (quella del 1932 in casa USA). Il dominio nipponico copre l'intero programma delle gare maschili olimpiche e il mondo si deve inchinare a nuove metodologie di allenamento e di supporto (una fra tutte, l'utilizzo di bombole di ossigeno nel pre-gara).

In tutto questo l'Italia racimola ancora un settimo posto nel 1924. 

Nel 1932 e 1936 sul podio torna una nazione dalle grandi tradizioni: l'Ungheria. Nel 1948 insidierà gli USA per l'oro.

Il dominio asiatico, che sarebbe durato fino alla fine degli anni 40, viene interrotto dalla guerra. I giapponesi non potranno partecipare alle olimpiadi del 1948 (come i tedeschi. Si salveranno gli italiani che a Londra verrano spesso fischiati. D'altra parte una tragedia come quella che ha avvolto il mondo dal 1939 al 1945 non si cancella in pochi anni...). La forza dei giapponesi in piscina sarà comunque evidente. Emblematici sono i 1500SL del 1952: vince KONNO (USA) su HASHIZUME (JPN) e OKAMOTO (BRA) ... ovvero tre nipponici, di cui due emigrati. 

 

LOS ANGELES 1932

1.GIAPPONE 8.58,4

  MIYAZAKI;YUSA;YOKOYAMA;TOYODA

2.STATI UNITI

  BOOTH;FISSIER;KALILI;KALILI

3.UNGHERIA 9.31,4

  WANIE;SZABADOS;SZEKELI;BARANY

4.CANADA 9.36,3

5.GRAN BRETAGNA 9.45,8

6.ARGENTINA 10.13,1

7.BRASILE 10.36,5

 

BERLINO 1936

1.GIAPPONE 8.51,5

  YUSA;SUGIURA;TAGUCHI;ARAI

2.STATI UNITI 9.03,0

  FLANAGAN;MACIONIS;WOLF;MEDICA

3.UNGHERIA 9.12,3

  LENGYEL;ABAY-NEMES;GROF;CSIK

4.FRANCIA 9.18,2

5.GERMANIA 9.19,0

6.GRAN BRETAGNA 9.21,5

7.CANADA 9.27,5

8.SVEZIA 9.37,5

 

Il dominio a stelle e strisce (1948 - 1984)

Gli USA, dopo le batoste degli anni 30, dominano la scena (non solo nella 4x200) fino alla fine degli anni 80, salvo poche eccezioni.

 

Si comincia con 1948 e 1952. I loro avversari sono prima l'Ungheria e poi ancora il Giappone. Sul podio in entrambe le occasioni c'è anche la Francia, grazie ai suoi stileliberisti JANY e BOITEUX e a una buona pattuglia di oriundi. L'asse portante della staffetta statunitense è dato essenzialmente dai mezzofondisti, quali sono MCLANE e KONNO.

 

LONDRA 1948

1.STATI UNITI 8.46,0

  RIS;MCLANE;WOLF;SMITH

2.UNGHERIA 8.48,4

  SZATHMARY;MITRO;NYEKY;KADAS

3.FRANCIA 9.08,0

  BERNARDO;CORNU;PADOU;JANY

4.SVEZIA 9.09,1

5.YUGOSLAVIA 9.14,0

6.ARGENTINA 9.19,2

7.MESSICO 9.20,2

8.BRASILE 9.31,0

 

Il Giappone del 1952, innovatore per natura, prova anche con tattiche fuorvianti, schierando i suoi due atleti migliori nelle prime due frazioni e andando a guadagnare quasi 3 secondi a metà gara. Ma non è sufficiente a contenere il ritorno americano. Nel 1952 l'Italia, condotta dal Bud SPENCER e dal mezzofondista ROMANI, gioca il ruolo di comparsa nelle batterie. Almeno ci siamo...

 

HELSINKI 1952

1.STATI UNITI 8.31,1

  MOORE 2.08,7; WOOLSEY 2.09,3;

  KONNO 2.06,9; MCLANE 2.06,2

2.GIAPPONE 8.33,5

  SUZUKI 2.07,0; HAMAGUCHI 2.08,1;

  GOTO 2.09,1; TANIKAWA 2.09,3

3.FRANCIA 8.45,9

  BERNARDO 2.14,0; EMINENTE 2.14,3;

  JANY 2.11,2; BOITEUX 2.06,4

4.SVEZIA 8.46,8

5.UNGHERIA 8.52,6

6.GRAN BRETAGNA 8.52,9

7.SUD AFRICA 8.55,1

8.ARGENTINA 8.56,9

13.ITALIA 9.17,9

   PEDERSOLI;MASSARIA;ROMANI;PALIAGA

 

Il 1956 è a completo appannaggio del riemergente nuoto "aussie". Vari fattori contribuiscono alla vittoria australe e alla debacle USA. Primo fra tutti la stagione prescelta per le competizioni. Siamo nell'emisfero australe e si gareggia tra novembre e dicembre, "fuori stagione" per le nazioni dell'emisfero opposto. Inoltre gli australiani preparano una vera macchina da guerra, essendo oltretutto il nuoto uno degli sport più in voga nel loro continente. I canguri dominano quasi ogni gara in vasca e la naturale ciliegina sulla torta è la vittoria della 4x200. La gara non ha storia, basti pensare che alla fine i 4 frazionisti aussie fanno registrare la prima, la seconda, la terza e la quinta prestazione della finale. In tutto ciò l'Italia è presente e in maniera onorevole. Guidata dal delfinista DENNERLEIN e dai mezzofondisti ROMANI e GALLETTI, fa un tempo che avrebbe garantito il quarto posto nel 1952. 

 

1.AUSTRALIA 8.23,6

  O'HALLORAN 2.06,8; DEVITT 2.06,4;

  ROSE 2.06,0; HENRICKS 2.04,4

2.STATI UNITI 8.31,5

  HANLEY 2.08,0; BREEN 2.07,7;

  WOOLSEY 2.07,0; KONNO 2.08,8

3.UNIONE SOVIETICA 8.34,7

  SOROKIN 2.07,5; STRUSHANOV 2.11,5;

  NIKOLAYEV 2.09,0; NIKITIN 2.06,7

4.GIAPPONE 8.36,6

5.GERMANIA FEDERALE 8.43,4

6.GRAN BRETAGNA 8.45,2

7.ITALIA 8.46,2

  DENNERLEIN 2.09,8; GALLETTI 2.13,4;

  ELMI 2.13,5; ROMANI 2.09,5

8.SUD AFRICA 8.49,5

 

Dal 1960 al 1984 il dominio USA è incontrastato. Le uniche "mancate vittorie" sono per squalifica e per boicottaggio. A Roma solo il redivivo Giappone e l'Australia tentano un timido approccio, racimolando però tre (e oltre) secondi di svantaggio. Il team USA in questo caso è un team di specialisti puri, che non lascia spazio. Gli orientali poggiano le loro speranze sul più veloce in vasca, YAMANAKA (che deterrà il WR sulla distanza fino all'avvento di SCHOLLANDER), gli australiani sui mezzofondisti ROSE e KONRADS. L'Italia invece fa solo presenza. La squadra ha la stessa ossatura, forse oramai logora, di quattro anni prima. I nomi non sono sufficienti per accedere alla finale.

 

ROMA 1960

1.STATI UNITI 8.10,2

  HARRISON 2.03,4; BLICK 2.01,9;

  TROY 2.02,9; FARRELL 2.02,0

2.GIAPPONE 8.13,2

  FUKUI 2.04,8; ISHLII 2.04,8;

  YAMANAKA 2.00,6; FUJIMOTO 2.03,0

3.AUSTRALIA 8.13,8

  DICKSON 2.06,6; DEVITT 2.03,2;

  ROSE 2.02,7; KONRADS 2.01,3

4.GRAN BRETAGNA 8.28,1

5.FINLANDIA 8.29,7

6.SVEZIA 8.31,0

7.GERMANIA FEDERALE 8.31,8

8.UNIONE SOVIETICA 8.32,2 

13.ITALIA 8.38,1

   DENNERLEIN;BIANCHI;ROMANI;GALLETTI

 

Il 1964 è l'anno di uno dei prescelti. Pochi atleti, prima e dopo di lui, saranno ricordati come simbolo di un'olimpiade. 18 anni, alto, biondo, allampanato, studente di HARVARD, parlo di Don SCHOLLANDER, capace di staccare di oltre due secondi il secondo frazionista in vasca, capace di vincere, oltre alla 4x200, anche la 4x100SL, i 100 e i 400SL. En plein? No, manca la 4x100 mista. Il perchè lo vediamo scorrendo i nomi dei suoi compagni di squadra e facendo una piccola virata "out of topic". Abbiamo il mistista SAARI, il velocista ILMAN e, soprattutto Stephen CLARK, il vincitore di tre staffette. Anche lui di HARVARD, ex-primatista mondiale nei 100SL (nel 1961), ha la sfortuna di avere seri problemi fisici durante i trials(è quarto nei 100SL in 54,4 e non partecipa ai 200SL) e la fortuna di eguagliare il WR dei 100SL in prima frazione di staffetta a Tokio (52,9). Questo gli regala il posto da titolare anche nella staffetta mista.

Torniamo alla nostra corsa. I primi avversari, la Germania Federale, arrivano dopo 7 secondi, un abisso. L'Italia è in finale, con una compagine dalle enormi potenzialità ma dalla sfortuna ancor maggiore. I tre componenti più forti sono DE GREGORIO, BIANCHI (che moriranno nella tragedia di Brema a inizio 1966) e BOSCAINI (scomparso durante un'immersione all'Isola di Montecristo nel 1973).

 

TOKIO 1964

1.STATI UNITI 7.52,1

  CLARK 2.00,0; SAARI 1.58,1;

  ILMAN 1.58,4; SCHOLLANDER 1.55,6

2.GERMANIA FEDERALE 7.59,3

  GREGOR 2.02,0; HETZ 2.01,8;

  WIEGAND 1.57,6; KLEIN 1.57,9

3.GIAPPONE 8.03,8

  FUKUI 2.00,5; IWASAKI 2.01,1;

  SHOJI 2.01,7; OKABE 2.00,5

4.AUSTRALIA 8.05,7

5.SVEZIA 8.08,0

6.FRANCIA 8.08,7

7.UNIONE SOVIETICA 8.15,1

8.ITALIA 8.18,1

  DE GREGORIO 2.03,8; BIANCHI 2.03,4;

  ORLANDO 2.06,4; BOSCAINI 2.05,0

 

A Città del Messico gli USA stellari tremano. Ci sono infatti i due atleti più forti al mondo, almeno fino all'avvento di PHELPS, ovverosia SCHOLLANDER e SPITZ. Entrambi vengono però sconfitti dalla sorpresa australiana Mike WENDEN (vincitore di 100 e 200SL). In finale il veterano Don tiene Mike a distanza, perdendo solo 3 decimi, e permettendo agli USA di primeggiare per 1.4 secondi. Sul podio fa la sua comparsa l'URSS, l'Italia non c'è.

 

CITTA' DEL MESSICO 1968

1.STATI UNITI 7.52,3

  NELSON 1.58,6; RERYCH 1.58,6;

  SPITZ 2.00,5; SCHOLLANDER 1.54,6

2.AUSTRALIA 7.53,7

  ROGERS 1.59,8; WHITE 1.59,9;

  WINDLE 1.59,7; WENDEN 1.54,3

3.UNIONE SOVIETICA 8.01,6

  BURE 2.02,3; BELITS-GEIMAN 2.01,2;

  KULIKOV 2.00,5; ILICHEV 1.57,6

4.CANADA 8.03,2

5.FRANCIA 8.03,7

6.GERMANIA FEDERALE 8.04,3

7.GERMANIA DEMOCRATICA 8.06,0

8.SVEZIA 8.12,1

 

Il 1972 è l'anno di mister "sette medaglie d'oro" Mark SPITZ. Tra queste c'è anche la passeggiata della 4x200SL. Passeggiata in oltre 1.54, dopo aver dominato la gara individuale in 1.52,78. Non serve forzare, l'FRG è a 6 secondi, l'URSS a oltre 10. L'Italia è ... decoubertiana, ultima a quasi 30 secondi. Nessuno dei componenti è in grado di scendere sotto i 2 minuti.

 

MONACO DI BAVIERA 1972

1.STATI UNITI 7.35,68

  KINSELLA 1.54,49; TYLER 1.54,32;

  GENTER 1.52,72; SPITZ 1.54,24

2.GERMANIA FEDERALE 7.41,69

  STEINBACH 1.54,62; LAMPE 1.53,49;

  VOSSELER 1.57,45; FASSNACHT 1.56,11

3.UNIONE SOVIETICA 7.45,78

  GRIVENNIKOV 1.56,24; MAZANOV 1.57,28;

  KULIKOV 1.56,92; BURE 1.55,30

4.SVEZIA 7.47,37

5.AUSTRALIA 7.48,66

6.GERMANIA DEMOCRATICA 7.49,11

7.CANADA 7.53,61

8.GRAN BRETAGNA 7.55,59

14.ITALIA 8.03,98

   PANGARO 2.00,31; CINQUETTI 2.01,39;

   MARUGO 2.01,81; TARGETTI 2.00,46

 

Con il 1973 iniziano gli appuntamenti con i campionati mondiali, ma la musica non cambia. A Belgrado il team USA, condotto dall'esordiente MONTGOMERY, stacca di oltre 10 secondi l'Australia del redivivo WENDEN (23 anni) e del fortissimo mezzofondista COOPER (primo a bucare la barriera dei 4 minuti nei 400SL) e l'FRG. L'Italia c'è, va sotto gli 8 minuti e sfiora la finale, conquistata dalla Francia.

 

BELGRADO 1973

1.STATI UNITI 7.33,22

  KRUMPHOLZ;BACKHAUS;KLATT;MONTGOMERY

2.AUSTRALIA 7.43,65

  KULASALU;BADGER;COOPER;WENDEN

3.GERMANIA FEDERALE 7.43,68

  STEINBACH;LAMPE;NOCKE;MEEUW

4.GERMANIA DEMOCRATICA 7.44,44

5.SVEZIA 7.45,58

6.UNIONE SOVIETICA 7.47,79

7.GRAN BRETAGNA 7.54,30

8.FRANCIA 8.04,45

BATT. ITALIA 7.58,51

 

A Cali la musica sarebbe la stessa, se non fosse per un cambio anticipato che esclude gli USA dall'ordine di arrivo, rompendo le uova nel paniere a SHAW, autore della storica tripletta 200-400-1500 SHAW. Vince l'FRG con una squadra di assoluti talenti: STEINBACH (capace di prendere medaglie mondiali ed europee in stile libero e dorso); LAMPE (ottimo duecentista) e NOCKE (bronzo nei 100SL olimpici l'anno successivo). Seguono a rispettosa distanza la Gran Bretagna di DOWNIE (da finale olimpica nei 200SL) e BRINKLEY (uomo da medaglia nei 200FA), e l'URSS, nella quale esordisce KRYLOV, una presenza costante fino al 1980.

 

CALI 1975

1.GERMANIA FEDERALE 7.39,44

  STEINBACH;LAMPE;GEISLER;NOCKE

2.GRAN BRETAGNA 7.42,55

  MC CLATCHEY;JAMESON;DOWNIE;BRINKLEY

3.UNIONE SOVIETICA 7.43,58

  SAMSONOV;RYBAKOV;ABOYMOV;KRYLOV

4.SVEZIA 7.47,05

5.GERMANIA DEMOCRATICA 7.52,24

6.CANADA 7.53,21

7.FRANCIA 7.57,61

DSQ.STATI UNITI

 

Il 1976 rappresenta l'apice del dominio USA. Non sarà più così fino all'arrivo di PHELPS. Gli USA si prendono le tre medaglie nei 200SL, 200DO, 100FA e 200FA, due su tre nei 100SL e 100DO. Le staffette non hanno storia. La 4x200 non è diversa anche se l'URSS è sorprendentemente più vicina di quanto si possa pensare. "Colpa" degli statunitensi, che possono viaggiare in tranquillità, avendo un margine di tutta sicurezza su tutto il resto del mondo ... anche se il resto del mondo schierasse i quattro migliori tutti assieme. Questi sono gli anni in cui i trials USA sono migliori dei giochi olimpici. Basti pensare che, ad esempio, nei 400SL, NABER arriva 4° in 3.53 ai trials, mentre per arrivare sul podio a Montreal ci vorrà 3.55,46. Ma non divaghiamo troppo. Gli USA presentano al via la loro "creme": BRUNER (oro nei 200FA), FURNISS (oro nei 200SL), NABER (oro nei 100, 200DO e 4x100MIX, argento nei 200SL) e MONTGOMERY (oro nei 100SL e nella 4x100MIX, bronzo nei 200SL), tutti detentori dei relativi WR. Lasciano fuori persino SHAW, l'autore del triplete dell'anno precedente. L'unica consegna è quella di non rischiare cambi anticipati.

Alle loro spalle l'URSS di KRYLOV (quarto nella gara individuale, sul podio quattro anni dopo), del futuro asso KOPLIAKOV, di RASKATOV e BOGDANOV, è a cinque secondi. Per il bronzo si scannano UK e FRG, con vittoria da parte dei primi grazie alla miracolosa frazione di BRINKLEY.

L'Italia c'è ed è ottava. Tra le sue fila presenta GUARDUCCI e REVELLI, future pietre miliari di questa staffetta (saranno assieme con alterne fortune fino al 1984) e il senatore BARELLI...

 

MONTREAL 1976

1.STATI UNITI 7.23,22

  BRUNER 1.52,35; FURNISS 1.49,56;

  NABER 1.51,20; MONTGOMERY 1.50,11

2.UNIONE SOVIETICA 7.27,97

  RASKATOV 1.52,69; BOGDANOV 1.51,69;

  KOPLIAKOV 1.52,54; KRYLOV 1.51,05

3.GRAN BRETAGNA 7.32,11

  MC CLATCHEY 1.54,09; DUNNE 1.54,67;

  DOWNIE 1.52,10; BRINKLEY 1.51,25

4.GERMANIA FEDERALE 7.32,27

5.GERMANIA DEMOCRATICA 7.38,92

6.OLANDA 7.42,56

7.SVEZIA 7.42,84

8.ITALIA 7.43,39

  GUARDUCCI 1.53,72; PANGARO 1.55,74;

  BARELLI 1.57,66; REVELLI 1.56,27

 

I mondiali del 1978 non sono diversi. cambiano gli attori ma non l'esito. Non si vedono ancora incrinature nello strapotere USA, che arriva alla stratosferica media di 1.50,2 per staffettista. Ci sono FURNISS (debilitato ai trials, quindi presente solo come staffettista), FORRESTER (tutto fare, delfinista e mezzofondista), HACKETT (uno dei protagonisti dei favolosi 1500SL di due anni prima) e l'astro nascente Ambrose Rowdy GAINES, che caratterizzerà la velocità mondiale per i successivi 6 anni. Alle loro spalle, a quasi otto secondi, l'URSS di KRYLOV, KOPLIAKOV e anche SALNIKOV (dominatore a Berlino di 400 e 1500). Per il bronzo la spunta di due decimi l'FRG sull'emergente Svezia. L'Italia è lì, quinta a 1,7 secondi dal terzo posto, con una compagine giovane e brillante da 1.53,7 di media, con un GUARDUCCI stratosferico e il buon esordio dei giovani FRANCESCHI e QUADRI.

 

BERLINO 1978

1.STATI UNITI 7.20,82

  FURNISS 1.51,18; FORRESTER 1.49,70;

  HACKETT 1.49,85; GAINES 1.50,09

2.UNIONE SOVIETICA 7.28,41

  RUSIN 1.53,72; KRYLOV 1.51,40;

  SALNIKOV 1.52,88; KOPLIAKOV 1.50,41

3.GERMANIA FEDERALE 7.33,29

  SCHMIDT 1.52,76; KNUST 1.54,11;

  LIPPMANN 1.54,91; WENNMANN 1.51,51

4.SVEZIA 7.33,48

5.ITALIA 7.34,89

  REVELLI 1.53,21; GUARDUCCI 1.51,46;

  FRANCESCHI R. 1.54,61; QUADRI 1.55,61

6.GERMANIA DEMOCRATICA 7.38,53

7.FRANCIA 7.39,87

8.AUSTRALIA 7.39,94

 

Scrivere di Mosca 1980 intristisce. Quelle olimpiadi fanno male, malissimo al nuoto. Anche a quello italiano ... seppur l'Italia sia presente. Il boicottaggio occidentale per l'invasione sovietica dell'Afghanistan azzoppa i parco partenti. Mancano gli USA, il Canada e l'FRG. Ma non finisce qui. L'Italia c'è ma non come nazione. E' il CONI a rappresentarla e gli atleti che stanno prestando servizio militare vengono lasciati a casa. Così si perde l'ossatura di una squadra che nella 4x200 si sarebbe potuta giocare il bronzo anche a parco partenti completo. Una formazione con a disposizione GUARDUCCI, QUADRI, RAMPAZZO, REVELLI e Raffaele FRANCESCHI, sarebbe stata da 7.25 in condizioni normali. Invece i primi 2 sono costretti a rimanere a casa...

Vince l'URSS dei soliti KOPLIAKOV (campione olimpico dei 200SL), SALNIKOV (campione olimpico dei 400 e 1500SL) e KRYLOV (argento nei 200SL), a mani basse (ma non all'altezza degli USA), seguita da una equilibratissima GDR e dal sorprendente Brasile, con i velocisti puri FERNANDEZ e DELGADO, il grandissimo MADRUGA (plurifinalista olimpico) e il delfinista MATTIOLI. Noi siamo ancora quinti, questa volta a un secondo. E quel secondo sappiamo benissimo dove sia rimasto: nella prestazione poco brillante di REVELLI (finalista individuale assieme al diciasettenne RAMPAZZO) e nell'inesperienza di un giovanissimo CECCARINI (sedici anni). A nulla valgono le frazioni fuori dalle righe di RAMPAZZO (sarebbe arrivato alla medaglia individuale) e FRANCESCHI.

 

MOSCA 1980

1.UNIONE SOVIETICA 7.23,50

  KOPLIAKOV 1.50,00; SALNIKOV 1.51,09;

  STUKOLKIN 1.52,04; KRYLOV 1.50,37

2.GERMANIA DEMOCRATICA 7.28,60

  PFUTZE 1.52,96; WOITHE 1.51,78;

  GRABS 1.52,24; STROHBACH 1.51,62

3.BRASILE 7.29,30

  FERNANDEZ 1.52,61; MATTIOLI 1.52,94;

  DELGADO 1.52,15; MADRUGA 1.51,40

4.SVEZIA 7.30,10

5.ITALIA 7.30,37

  REVELLI 1.53,14; FRANCESCHI R. 1.51,56;

  CECCARINI 1.54,91; RAMPAZZO 1.50,76

6.GRAN BRETAGNA 7.30,81

7.AUSTRALIA 7.30,82

8.FRANCIA 7.36,08

 

La notizia del 1982 è che gli USA non fanno il WR. E' il primo piccolo sintomo di un'incrinatura nel dominio statunitense che avrà episodi significativi negli anni 80 ma che risulterà strutturale nel corso degli anni 90. La crisi non è solo nella 4x200, è di tutto il movimento USA che perderà gradualmente posizioni fino all'avvento di PHELPS. 

Torniamo in Sudamerica. L'unico asso USA è GAINES. L'argento sovietico è figlio di un crono normale (media 1.51,2 - il migliore è SALNIKOV, consueto vincitore di 400 e 1500). Al terzo posto si affaccia l'FRG, che "pialla" l'Italia nell'ultima frazione (impari il confronto tra GROSS, campione del mondo, e GUARDUCCI ...). Ci miglioriamo come posizione, ma non come crono. L'anno prima era stato migliore di quasi due secondi.

 

GUAYAQUIL 1982

1.STATI UNITI 7.21,09

  SAEGER 1.50,53; FLOAT 1.50,22;

  MILLER 1.51,82; GAINES 1.48,52

2.UNIONE SOVIETICA 7.24,91

  SHEMETOV 1.52,20; STUKOLKIN 1.50,86;

  SALNIKOV 1.50,70; FILINOV 1.51,15

3.GERMANIA FEDERALE 7.25,46

  SCHMIDT 1.52,33; KORTHALS 1.52,52;

  HENKEL 1.52,14; GROSS 1.48,47

4.ITALIA 7.29,31

  REVELLI 1.52,99; RAMPAZZO 1.51,27

  FRANCESCHI R. 1.52,33; GUARDUCCI 1.52,72

5.SVEZIA 7.29,56

6.OLANDA 7.30,75

7.BRASILE 7.36,13

DSQ.CANADA

 

Siamo al 1984 e al secondo boicottaggio. L'unica vera perdita è la GDR di LODZIEWSKI, staffetta da medaglia certa, come avrebbe dimostrato in seguito. L'URSS è già affondata agli europei del 1983, occasione nella quale l'FRG di GROSS si è impadronita del WR. L'Albatross di Offenbach non ha concorrenza. Ai trials tedeschi distacca il mondo con uno stratosferico 1.47,55, trascinandosi KORTHALS e FAHRNER a livelli da medaglia olimpica. A Los Angeles fa ancora meglio: 1.47,44. Gli USA tremano, ma trovano anche una risposta al tedesco: Mike HEATH (1.47,92 ai trials). Lo scontro in vasca è epocale: gli atleti USA scappano (tutti fanno i primi 100 in 51 e spiccioli), i tedeschi devono solo tenere il distacco a un paio di secondi, tanto c'è l'anchor man più temuto dell'intera olimpiade. Il destino pare segnato: HAYES, piccolo finisseur proveiente dalle gare più lunghe, parte con soli 1,56 secondi di vantaggio. Non può bastare ... non potrebbe. GROSS agguanta l'avversario in meno di 100 metri e i due, il gatto e il topo, procedono assieme fino ai 170/180 metri. E poi? Succede l'imprevedibile, GROSS non riesce a scrollarsi di dosso quello che sarebbe dovuto essere il suo topo, che lo infila di soli 4 centesimi. A vedere i parziali non è GROSS che perde, ma HAYES che fa il miracolo della vita (per analogia, vale il 46,06 di LEZAK a Pechino).

Per l'Italia l'avventura finisce al mattino con una squalifica per cambio anticipato. E' l'ennesimo rimpianto di quella spedizione olimpica. Sulla carta ci saremmo potuti giocare il bronzo con britannici e australiani. 

 

LOS ANGELES 1984

1.STATI UNITI 7.15,69

  HEATH 1.48,67; LARSON 1.49,01;

  FLOAT 1.49,60; HAYES 1.48,41

2.GERMANIA FEDERALE 7.15,73

  FAHRNER 1.49,83; KORTHALS 1.49,75;

  SCHOWTKA 1.50,26; GROSS 1.46,89

3.GRAN BRETAGNA 7.24,78

  COCHRAN 1.52,08; EASTER 1.49,64;

  HOWE 1.51,63; ASTBURY 1.51,43

4.AUSTRALIA 7.25,63

5.CANADA 7.26,51

6.SVEZIA 7.26,53

7.OLANDA 7.26,72

8.FRANCIA 7.30,16

DSQ.ITALIA

    COLOMBO;GUARDUCCI;RAMPAZZO;DELL'UOMO

 

Interregno anarchico (1986 - 1996)

Con i mondiali 1986, inizia la fase anarchica. per una decina d'anni i vincitori e i favoriti si alternano. 

 

A Madrid parte in Pole Position l'FRG, seguita, ma solo sulla carta, dagli USA, in versione "one man band" (Matt BIONDI, capace di scendere a 1.47,89 nel 1985), e dalla solida ma poco credibile GDR. 

Sul campo scelte tattiche e strategiche saranno determinanti. L'FRG, dopo la scottatura olimpica, non schiera GROSS come quarto uomo, schiera HENKEL in prima frazione, appena dopo la galoppata vincente dei 400SL (passerà da 1.49 e spiccioli a 1.51). Gli USA scompaiono. BIONDI non basta se gli altri proprio non ci sono.  La GDR fa invece scelte decisive: rinuncia a DASSLER (argento nei 400SL, ma stanco), schiera il miglior LODZIEWSKI in ultima ed estrae dal cilindro il vecchio leone Dirk RICHTER (oro e argento nei 100DO mondiali 1982 e 1986). Il risultato sono 5 beffardi centesimi a favore dei cugini dell'est. Per l'Italia non ci sono speranze, ma le circostanze  mattutine - tante - ci aiutano. BATTISTELLI (1.52,58) e LAMBERTI (1.51,08) lanciati sono bravissimi. Nel contempo Svezia e Gran Bretagna fanno il bagnetto nella loro batteria ... troppa sicurezza (o stanchezza) da parte dei loro senatori. Nel pomeriggio siamo inguardabili. Due frazioni da 1.54 non sono da anni 80.

 

MADRID 1986

1.GERMANIA DEMOCRATICA 7.15,91

  HINNEBURG 1.50,87; FLEMMING 1.48,47;

  RICHTER 1.49,23; LODZIEWSKI 1.47,34

2.GERMANIA FEDERALE 7.15,96

  HENKEL 1.51,13; GROSS 1.46,73;

  SCHOWTKA 1.49,62; FAHRNER 1.48,48

3.STATI UNITI 7.18,29

  BOYER 1.51,26; HEATH 1.49,52;

  JORGENSEN 1.49,41; BIONDI 1.48,10

4.AUSTRALIA 7.22,57

5.UNIONE SOVIETICA 7.24,56

6.FRANCIA 7.31,45

7.OLANDA 7.33,15

8.ITALIA 7.33,44

  LAMBERTI 1.52,02; TREVISAN 1.54,67;

  FRANCESCHI G. 1.52,75; RAMPAZZO 1.54,00

 

Il 1988 è la miglior corsa di sempre. Finalmente, dopo 12 anni, ci sono tutti e i risultati si vedono: sei team sotto quota 1.50 di media. La gara rispetta le premesse ed è avvincente fino all'ultima frazione quando BIONDI recupera un secondo e ne rifila un altro all'anchor GDR Steffen ZESNER (il futuro "signor VAN ALMSICK"). La GDR punta sulla compattezza (tutti a 1.48, purtroppo manca il miglior LODZIEWSKI), l'FRG sui soliti FAHRNER e GROSS. Australia (88 centesimi) e Italia (1,65) sono vicinissime al podio. L'Italia anzi conduce al termine della seconda frazione con un LAMBERTI ben diverso rispetto all'inguardabile prestazione individuale (oltre quota 1.50). Ma è l'intero gruppo a essere compatto, compreso il sorprendente GIAMBALVO. Le note positive ci sono anche al mattino, dove registriamo il contributo del "vecchio" RAMPAZZO (25 anni - ancora capace di fare 1.51). Personalmente ritengo questa prestazione come la migliore di sempre dell'Italia. Il 7.16 rimarrà per parecchio tempo, fino al 2000, un tempo da podio se non da vittoria. Inoltre, viene ottenuto da una formazione giovane (meno di 20 anni di media) e dalle enormi potenzialità. Purtroppo i nostri quattro moschettieri incrociano, nel loro giorno migliore, la miglior 4x200 di sempre. Rimpianti? Si, due, fatti di se e di ma, quindi non spendibili: l'1.45,53 lanciato che Giorgio metterà in acqua a Bonn nel 1989 e l'1.48,37 di GLERIA, sempre del magico 1989. Anche l'Australia ha un rimpianto che si chiama GLERIA. Fino a inizio 87 Roberto è pedina fondamentale della nazionale aussie. E' considerato più talentuoso dello stesso ARMSTRONG (campione olimpico a Seul in 1.47,25) e sarebbe il classico tassello mancante per arrivare sul podio ... o qualcosa di più. Provate a togliere due/tre secondi al 7.15,23 e guardate un po' dove si va a finire.

 

SEUL 1988

1.STATI UNITI 7.12,51

  DALBEY 1.49,37; CETLINSKI 1.48,44;

  GJERTSEN 1.48,26; BIONDI 1.46,44

2.GERMANIA DEMOCRATICA 7.13,68

  DASSLER 1.48,26; LODZIEWSKI 1.48,92;

  FLEMMING 1.48,07; ZESNER 1.48,43

3.GERMANIA FEDERALE 7.14,35

  HOCHSTEIN 1.49,91; FAHRNER 1.47,75;

  HENKEL 1.49,42; GROSS 1.47,27

4.AUSTRALIA 7.15,23

5.ITALIA 7.16,00

  GLERIA 1.49,23; LAMBERTI 1.47,29;

  TREVISAN 1.49,66; GIAMBALVO 1.49,82

6.SVEZIA 7.19,10

7.FRANCIA 7.24,69

8.CANADA 7.24,91

 

Arriva finalmente il momento dell'Albatros. Dopo due argenti e due bronzi mondiali e l'incontrastato dominio europeo (oro 1983-1985-1987), la Germania, unita, vince. Gli avversari non ci sono. Gli USA sono inguardabili, solo lo staffettista di professione GJERTSEN si salva. L'Italia (campionessa europea in carica) le ha tutte (LAMBERTI con il mal di schiena, GLERIA fuori forma nella sua Australia, TREVISAN fermato dai medici), si appoggia alla solita generosità di BATTISTELLI e alla sorpresa IDINI e arriva a uno storico bronzo, infilando la Svezia di HOLMERTZ negli ultimi 100 metri.

 

PERTH 1991

1.GERMANIA FEDERALE 7.13,50

  SITT 1.49,41; ZESNER 1.48,18;

  PFEIFFER 1.49,05; GROSS 1.46,86

2.STATI UNITI 7.14,87

  DALBEY 1.48,69; STEWART 1.49,10;

  JORGENSEN 1.49,73; GJERTSEN 1.47,35

3.ITALIA 7.17,18

  IDINI 1.50,40; GLERIA 1.49,70;

  BATTISTELLI 1.50,22; LAMBERTI 1.46,86

4.SVEZIA 7.18,10

5.UNIONE SOVIETICA 7.20,64

6.AUSTRALIA 7.21,86

7.CANADA 7.22,74

8.POLONIA 7.27,18

 

A Barcellona è il momento di una meteora. Evgeny SADOVIY (vincitore di 200 e 400SL), accompagnato a un gruppo compatto, porta l'ex-URSS al titolo olimpico e al WR. Gli USA, ancor più inguardabili, sono terzi, scavalcati da una Svezia di cui diremo a breve. Per l'Italia ci sono solo rimpianti. Già prima di partire perdiamo LAMBERTI, irriconoscibile (1.51,5) rispetto al periodo 88-91. Nelle batterie del mattino ci salva il solito BATTISTELLI (1.50,54). Il pomeriggio siamo quinti, come quattro anni prima, ma questa volta c'è solo delusione. Siamo a meno di due secondi dal podio e Giorgio lanciato riesce a fare solo 1.49,80. Purtroppo la differenza è tutta lì ... sarebbe bastato mezzo LAMBERTI (a dir la verità anche un quarto di LAMBERTI e mezzo GLERIA per arrivare alla medaglia).

 

BARCELLONA 1992

1.CONSORZIO STATI INDIPENDENTI (EX-URSS) 7.11,95

  LEPIKOV 1.49,55; PYSHNENKO 1.46,58;

  TAJANOVICH 1.48,99; SADOVIY 1.46,83

2.SVEZIA 7.15,51

  WALLIN 1.49,69; HOLMERTZ 1.46,16;

  WERNER 1.49,35; FROELANDER 1.50,31

3.STATI UNITI 7.16,23

  HUDEPOHL 1.49,52; STEWART 1.48,41;

  OLSEN 1.49,19; GJERTSEN 1.49,11

4.GERMANIA FEDERALE 7.16,58

5.ITALIA 7.18,10

  GLERIA 1.49,29; LAMBERTI 1.49,80;

  TREVISAN 1.47,97; BATTISTELLI 1.51,04

6.GRAN BRETAGNA 7.22,57

7.BRASILE 7.24,03

DSQ.AUSTRALIA

 

Nel 1994 le sorprese sono parecchie. Gli USA sono fuori dal podio per la prima volta (e non per squalifica o boicottaggio). E' l'apice negativo della parabola di un'intera squadra in crisi nera. La Russia, orfana di SADOVIY, non vince. Vince invece la Svezia, costruita in maniera impeccabile per questo risultato. HOLMERTZ regola SHEGOLEV in ultima frazione. L'Italia c'è. Raggiunge il suo obbiettivo, la finale, con una squadra formata da un mix di giovani e veterani. In generale è il cronometro che piange. Il tempo degli svedesi avrebbe dato loro il bronzo nel 1986, ma niente altro.

 

ROMA 1994

1.SVEZIA 7.17,74

  WALLIN 1.51,34; WERNER 1.49,55;

  FROELANDER 1.49,72; HOLMERTZ 1.47,13

2.RUSSIA 7.18,13

  MUKHIN 1.51,08; PYSHNENKO 1.49,76;

  PANKRATOV 1.49,46; SHEGOLEV 1.47,83

3.GERMANIA FEDERALE 7.19,10

  SZIGAT 1.50,94; KELLER 1.50,00;

  LAMPE 1.49,34; ZESNER 1.48,82

4.STATI UNITI 7.19,54

5.AUSTRALIA 7.20,86

6.ITALIA 7.22,06

  SICILIANO 1.50,37; IDINI 1.50,93;

  TREVISAN 1.49,08; BERTI 1.51,68

7.NUOVA ZELANDA 7.25,35

8.FRANCIA 7.25,69

 

L'orgoglio USA, le olimpiadi di casa e la oramai decadenza cronica di alcune squadre, non sostituite degnamente da team emergenti, portano gli statunitensi alla vittoria. Lasciamo perdere il cronometro e diciamo che quel che conta è vincere. La staffetta USA vale 1.48,71 di media (quella di otto anni prima valeva 1.48,12). Alle loro spalle la solida Svezia del solito HOLMERTZ e la Germania. Australia, Gran Bretagna e Italia seguono con rimpianti...L'Italia è a 2,21 secondi dal podio. Il cronometro non perdona MERISI (sopra l'1.51), in parte ROSOLINO (1.48,50 nella finale individuale) e la scelta di non provarci schierando BREMBILLA (1.49,51 pochi giorni dopo, ai campionati italiani).

 

ATLANTA 1996

1.STATI UNITI 7.14,84

  DAVIS 1.48,19; HUDEPOHL 1.49,29;

  SCHUMACHER 1.48,89; BERUBE 1.48,47

2.SVEZIA 7.17,56

  WALLIN 1.50,47; HOLMERTZ 1.47,03;

  FROELANDER 1.48,98; LYRBRING 1.51,08

3.GERMANIA FEDERALE 7.17,71

  HEILMANN 1.49,31; KELLER 1.49,50;

  TROEGER 1.49,80; ZESNER 1.49,10

4.AUSTRALIA 7.18,47

5.GRAN BRETAGNA 7.18,74

6.ITALIA 7.19,92

  ROSOLINO 1.49,22; IDINI 1.50,36;

  MERISI 1.51,14; SICILIANO 1.49,20

7.OLANDA 7.21,96

8.FRANCIA 7.24,85

 

 

Piccola parentesi: come si pianifica una staffetta?

 

Risposta: attorno al più forte, facendo di necessità virtù, specialmente se non si ha un bacino stile USA dal quale pescare. Per le 4x200 ci sono due casi esemplificativi. 

Il primo è la Svezia. Attorno ad Anders HOLMERTZ, tra il 1987 e il 1996, vengono arruolati tutti i talenti nazionali, indipendentemente dalla specialità di provenienza. E' così che si vedono sfilare il veterano SODERLUND (classe 1962, finalista olimpico a dorso nel 1980, e buon duecentista anche a SL, con tanto di argento europeo nel 1981), il velocista WERNER (classe 1966, titolare dal 1984 al 1994, presenza fissa in finale dei 100SL dal 1988 al 1994, argento nel 1991, in 49,63), l'anonimo quattrocentista JANGWALL, il mediocre delfinista Chris WALLIN (assurto a pedina inamovibile, capace di 1.49,69 in prima frazione nel 1992), lo sconosciuto Anders LIBRYNG, fino al velocista e delfinista Lars FROELANDER (classe 1974, argento nei 100FA nel 1994, a medaglia fissa tra il 1998 e il 2001, con la doppietta olimpiade mondiale del 2000-2001, presente ancora con la 4x100SL a Londra 2012). Proprio FROELANDER è il simbolo di questa "dedizione alla causa". Lars non riesce, fino al 1998, a esprimersi compiutamente nelle sue gare di punta (100FA e 100SL), forse per una preparazione orientata ai 200SL e alla 4x200SL.

Il secondo caso è quello dell'Olanda 1998-2000. In particolare a Sidney, VDH (strepitoso sotto l'1.45 lanciato), viene supportato da KENHUIS (un velocista puro) e dal veterano WOUDA (28 anni, mistista - la rana sarebbe la sua forza - da medaglia mondiale).

Ma il caso più eclatante non si ha nella 4x200 bensì nella 4x100SL, ad Atene nel 2004. La sorpresa di quella gara sono i sudafricani che mettono assieme un quartetto improbabile: il ventiquatrenne velocista puro e specialista di vasche corte e yard Roland SCHOEMANN, il discreto delfinista Lyndon FERNS, il mediocre ventenne mistista Darian TOWNSEND e il veterano (27 anni) Ryk NEETHLING, specialista di 400 e 1500 (finalista olimpico nel 1996 e 2000, sempre indicato come possibile outsider negli scontri tra italiani e australiani). I quattro, schierati in questo rigoroso ordine, scavano un solco di oltre un secondo sull'Italia e di oltre due secondi sul resto del mondo con le prime due frazioni e poi resistono al ritorno (specialmente a quello della furia arancione VDH). 

 

L'era dei canguri (1998 - 2003)

A gennaio del 1998 inizia l'era di THORPE e dei canguri. E' il periodo d'oro dell'Australia che rivaleggia per il predominio nel medagliere con gli USA. 

A Perth una squadra giovanissima (THORPE 15 anni, KLIM 20, HACKETT 17, KOWALSKI 22) rischia di prendersi il WR. Dietro ci sono parecchie sorprese. Sul podio salgono l'emergente Olanda di VDH e la Gran Bretagna. Le deluse sono FRG e USA (questi ultimi a quasi 1.50 di media, come nel 1978), che non hanno neppure i numeri per lottare per il podio. Termina anche l'era della Svezia, solo ottava. L'Italia si fa squalificare al mattino. Peccato perchè visti i tempi, si sarebbe potuto fare un pensierino al podio.

 

PERTH 1998

1.AUSTRALIA 7.12,48

  KLIM 1.47,67; HACKETT 1.48,41;

  THORPE 1.47,67; KOWALSKI 1.48,73

2.OLANDA 7.16,77

  VD HOOGENBAND 1.48,36; VD ZIJDEN 1.50,60;

  ZUIJDWEG 1.49,75; WOUDA 1.48,06

3.GRAN BRETAGNA 7.17,33

  PALMER 1.49,72; MEADOWS 1.48,61;

  CLAYTON 1.50,38; SALTER 1.48,62

4.GERMANIA FEDERALE 7.19,70

5.STATI UNITI 7.19,97

6.DANIMARCA 7.26,07

7.RUSSIA 7.27,95

8.SVEZIA 7.31,71

DSQ.ITALIA

    BREMBILLA;CERCATO;GALLINA;ROSOLINO 

 

Col nuovo millennio si torna in Australia, per la sfida che i canguri lanciano al rinato nuoto USA. Sembra quasi che il periodo 1993-1999 sia passato tendendo un elastico e che questo venga mollato nel 2000. Le prestazioni piovono in ogni specialità, complici probabilmente i nuovi equipaggiamenti tecnici - i costumoni. La 4x200 non fa differenza. Il trend medio si abbassa di circa sei secondi (un'enormità in tempi moderni) e la lotta per il podio è bellissima. Non per l'oro: gli aussie sono inarrivabili. Persino privi di un HACKETT tentennante, dominano con quasi sei secondi di vantaggio. Le altre squadre, tra secondo e quinto posto, sono racchiuse in 34 centesimi. La spuntano i compatti USA di DAVIS e del finisseur KELLER (segnatevelo...) e gli olandesi dell'extraterrestre VDH (già vincitore con WR di 100 e 200SL). Ci lasciano le penne Italia e UK. Un'Italia grande ma non grandissima. Peccano di ragionevole inesperienza i miglioratissimi BECCARI e PELLICIARI (peggiorano di poco le prestazioni del mattino), delude BREMBILLA (1.48,9 lanciato - l'anno successivo farà 1.47,58 per il quarto posto mondiale e nel 2002 1.46,94 per il secondo posto europeo). C'è da dire che forse non è ancora del tutto a posto dopo l'incidente d'auto che l'ha debilitato due anni prima, ma quando si va male, nessuno se lo ricorda). A nulla vale un super-ROSOLINO, in formato LAMBERTI. VDH è il killer di questa olimpiade (chiedere a POPOV e THORPE per conferma) e nulla pare lo possa fermare.

 

SIDNEY 2000

1.AUSTRALIA 7.07,05

  THORPE 1.46,03; KLIM 1.46,40;

  PEARSON 1.47,36; KIRBY 1.47,26

2.STATI UNITI 7.12,64

  GOLDBLATT 1.49,66; DAVIS 1.46,49;

  RAUCH 1.48,74; KELLER 1.47,75

3.OLANDA 7.12,70

  ZUIJDWEG 1.49,89; KENHUIS 1.49,37;

  WOUDA 1.48,56; VD HOOGENBAND 1.44,88

4.ITALIA 7.12,91

  BECCARI 1.49,67; PELLICIARI 1.48,41;

  BREMBILLA 1.48,92; ROSOLINO 1.45,91

5.GRAN BRETAGNA 7.12,98 

6.GERMANIA FEDERALE 7.20,19

7.CANADA 7.21,92

8.RUSSIA 7.24,37

 

Il 2001 è l'anno migliore degli australiani. La staffetta è perfetta (media di 1.46,16), anche HACKETT è in palla. Dietro ai canguri c'è, a livello di classifica, la miglior Italia di sempre. Non c'è bisogno neppure che ROSOLINO vada ai ritmi di Sidney, è l'intera squadra che funziona. La media è 1.47,71. L'argento si accompagna a un altro fatto storico: è la prima e unica volta in cui una staffetta italiana precede una staffetta statunitense. Non era mai successo, neppure nel periodo nero USA degli anni 90 (sarebbe potuto succedere nel 1998). I tempi di PELLICIARI e BECCARI sono sorprendentemente competitivi. Anche BREMBILLA può stare sopra gli 1.48. Gli USA sono lontani, lontanissimi, a quasi 3 secondi.

Questa squadra dominerà l'Europa dal 2000 al 2008 (cinque titoli consecutivi). Sembra l'inizio di un ciclo da podio anche a livello mondiale...sembra. Purtroppo troveremo quasi sempre il modo di "farci del male" da soli. 

 

FUKUOKA 2001

1.AUSTRALIA 7.04,66

  HACKETT 1.46,11; KLIM 1.46,49;

  KIRBY 1.47,92; THORPE 1.44,14

2.ITALIA 7.10,86

  BREMBILLA 1.48,19; PELLICIARI 1.48,02;

  BECCARI 1.47,97; ROSOLINO 1.46,68

3.STATI UNITI 7.13,69

  GOLDBLATT 1.49,00; DUSING 1.48,78;

  CARVIN 1.48,41; KELLER 1.47,50

4.GRAN BRETAGNA 7.15,60

5.GERMANIA 7.17,29

6.CANADA 7.17,80

7.GIAPPONE 7.20,60

8.RUSSIA 7.22,44

 

Nel 2003 il dominio australiano è ancora netto. Ma i canguri cominciano a perdere i pezzi: KIRBY si ritira e KLIM rinuncia ai 200. L'esito è evidente, quattro secondi in più. E gli USA di KELLER (1.45,99 da anchor) e, soprattutto, di PHELPS si avvicinano. La differenza la fa THORPE nell'ultima frazione. Parte con 10 centesimi di vantaggio e arriva con 1,68. L'Italia è l'ombra di se stessa e riesce ad arrivare quarta. E' un'impresa se si guarda il cronometro. Si salva il solo CAPPELLAZZO. Il resto della squadra mette assieme quattro secondi in più rispetto al 2001. Ne approfitta un'onesta ma mediocre Germania che non vale neppure una delle due germanie degli anni 80.

 

BARCELLONA 2003

1.AUSTRALIA 7.08,58

  HACKETT 1.47,19; STEVENS 1.48,74;

  SPRENGER 1.48,24; THORPE 1.44,41

2.STATI UNITI 7.10,26

  PHELPS 1.46,60; DUSING 1.48,79;

  PEIRSOL 1.48,88; KELLER 1.45,99

3.GERMANIA FEDERALE 7.14,02

  OESTERLING 1.49,28; CONRAD 1.48,52;

  HERBST 1.48,19; KELLER 1.48,03

4.ITALIA 7.14,32

  PELLICIARI 1.49,39; BREMBILLA 1.48,50;

  CAPPELLAZZO 1.48,38; ROSOLINO 1.48,05

5.CANADA 7.17,38

6.GRAN BRETAGNA 7.18,99

7.GRECIA 7.20,60

8.CINA 7.27,96

 

Il ritorno delle stelle e delle strisce (2004 - 2012)

PHELPS, LOCHTE, VANDERKAAY, KELLER; uno oro olimpico e due ori mondiali. Penso basti questo per definire il periodo 2004 - 2007. Comincia infatti l'era - natatoriamente infinita - dell'asse PHELPS/LOCHTE (per loro conierei la definizione tecnica "non-ranisti naturali", inutile aggiungere altro...).

Nel primo periodo i loro alfieri sono VANDERKAAY e KELLER.

Le prime vittime, ad Atene, sono gli australiani, anche se in maniera rocambolesca. Gli statunitensi arrivano infatti all'ultimo cambio in vantaggio di oltre un secondo e la responsabilità è soprattutto di un deludente HACKETT (che solo a fine olimpiade confesserà di aver gareggiato con un solo polmone funzionante...incredibile). Gli sfidanti sono ancora KELLER e THORPE e sembra di essere tornati a vent'anni prima. THORPE (il gatto) recupera il distacco a KELLER (il potenziale topo) nei primi 100 metri e poi attende. Forse non ricorda quale terribile finisseur sia Klete. Questi infatti gli prende le misure e lo infila di 13 centesimi.

Per l'Italia invece è un momento storico, quello del bronzo, alle spalle di due team inarrivabili. Ma sono veramente "inarrivabili"? Lo so, è antipatico, ma non riesco a vedere positivamente questa staffetta, se non per la medaglia. Come mi ripeto spesso, non sono un tifoso, mi piace analizzare e capire e mi piace valutare non in base alle medaglie ma in base alle prestazioni. Da questo punto di vista il nuoto è uno degli sport più oggettivi che esistano. Ci si confronta con un cronometro e le condizioni ambientali influiscono in maniera minima sulla prestazione. Faccio allora alcune considerazioni:

- si va quasi peggio di quattro mesi prima nel gelo degli europei di Madrid;

- si va peggio che nel 2001, stagione post-olimpica;

- in pochi mesi si brucia tutto il materiale umano accumulato nelle cinque stagioni precedenti. Dove sono finiti BECCARI (sotto l'1.48 lanciato), CAPPELLAZZO (1.48 lanciato nel 2003 e a Madrid quattro mesi prima) e PELLICIARI (1.48 e spiccioli allo sparo, ancora 1.48 lanciato a Madrid), tanto da dover ricorrere a un'atleta di 29 anni, portato come riserva della 4x100SL? Dov'è finito l'1.46,9 di BREMBILLA che, come gli altri, non fa progressi da Madrid? CAPPELLAZZO e PELLICIARI non riescono a scendere sotto l'1.50 nelle batterie e mettono in apprensione l'intero ambiente. BECCARI, dopo l'1.54.00 (!!!) della gara individuale, non viene neppure preso in considerazione. In questa raffazzonata compagine il "salvatore della patria" è CERCATO...

Di quei quattro secondi che ci separano dagli "inarrivabili", tre puliti se ne andrebbero, prestazioni alla mano. Per il secondo restante, cosa avrebbe potuto fare MAGNINI non lo sappiamo, ma sarebbe stato là. Arrivare terzi in 7.08, anzichè minacciati dai più deboli britannici sarebbe stato un po' diverso.

 

ATENE 2004

1.STATI UNITI 7.07,33

  PHELPS 1.46,49; LOCHTE 1.47,52;

  VANDERKAAY 1.47,79; KELLER 1.45,53

2.AUSTRALIA 7.07,46

  HACKETT 1.47,50; KLIM 1.47,62;

  SPRENGER 1.48,16; THORPE 1.44,18

3.ITALIA 7.11,83

  BREMBILLA 1.48,16; ROSOLINO 1.46,24;

  CERCATO 1.49,85; MAGNINI 1.47,58

4.GRAN BRETAGNA 7.12,60

5.CANADA 7.13,33

6.GERMANIA FEDERALE 7.16,51

7.FRANCIA 7.17,43

8.GRECIA 7.23,02

 

Con il 2005 le cavalcate USA divengono trionfali. L'Australia perde THORPE e si trova a combattere con l'outsider Canada del cavallo pazzo HAYDEN (al perenne inseguimento di una medaglia olimpica, meritatamente giunta a Londra nei 100SL) e dell'esperto SAY. Inizia inoltre il quadrienno dei 200SL di PHELPS (due titoli mondiali e uno olimpico, due WR). La distanza dagli avversari è siderale: tre secondi. Non c'è mai lotta. Per l'italia inizia il periodo dei rimpianti. la sorpresa Canada e la scarsa vena dell'ossatura storica BREMBILLA-ROSOLINO ci condannano al quarto posto. Peccato, perchè un quarto uomo forte lo abbiamo, si tratta di BERBOTTO.

 

MONTREAL 2005

1.STATI UNITI 7.06,58

  PHELPS 1.45,51; LOCHTE 1.48,22;

  VANDERKAAY 1.46,52; KELLER 1.46,33

2.CANADA 7.09,73

  HAYDEN 1.47,10; RUSSELL 1.48,60;

  SAY 1.46,84; HURD 1.47,19

3.AUSTRALIA 7.10,59

  SPRENGER 1.47,94; MURPHY 1.49,04;

  MEWING 1.48,77; HACKETT 1.44,84

4.ITALIA 7.12,81

  BREMBILLA 1.48,94; BERBOTTO 1.48,57;

  ROSOLINO 1.48,07; MAGNINI 1.47,23

5.GIAPPONE 7.13,60

6.RUSSIA 7.17,09

7.GERMANIA FEDERALE 7.17,52

8.GRECIA 7.20,04

 

Nel 2007 il distacco "USA/resto del mondo" è umiliante: sono quasi sette i secondi sui padroni di casa, alla stratosferica media di 1.45,8. Si invertono Australia e Canada e l'Italia, mestamente, perde anche il quarto posto, oltre ad aver perso BREMBILLA. I rimpianti ci sono, abbiamo infatti due finalisti nella gara individuale e MAGNINI. Purtroppo veniamo traditi dall'emozione dell'esordiente BUSATO e la medaglia sfuma per 1,6 secondi.

 

MELBOURNE 2007

1.STATI UNITI 7.03,24

  PHELPS 1.45,36; LOCHTE 1.45,86;

  KELLER 1.46,31; VANDERKAAY 1.45,71

2.AUSTRALIA 7.10,05

  MURPHY 1.48,55; MEWING 1.47,52;

  BRITS 1.48,21; MONK 1.45,77

3.CANADA 7.10,70

  JOHNS 1.48,46; HAYDEN 1.46,59;

  SAY 1.47,59; HURD 1.48,06

4.GRAN BRETAGNA 7.11,28

5.ITALIA 7.12,31

  MAGNINI 1.47,66; BUSATO 1.50,21;

  CASSIO 1.47,87; ROSOLINO 1.46,57

6.RUSSIA 7.14,86

7.GIAPPONE 7.17,46

7.POLONIA 7.17,46

 

Nell'anno olimpico entrano in gioco i costumi placcati e gommati. Si tratta di un equipaggiamento tecnico che sembra falsare i risultati. Nella realtà gli equilibri relativi non cambiano di molto. Saranno pochi gli atleti a poter recriminare. Semmai una certa differenza la fa la scelta di fare le finali al mattino per motivi televisivi. Ma stiamo parlando di professionisti ... 

La 4x200 non fa differenza. Gli USA stellari perdono KELLER ma guadagnano BERENS e abbattono la barriera dei 7 minuti. La media è 1.44,6. Alle loro spalle prende il largo la Russia dei giovani outsider, guidata dal talento di IZOTOV e di SUKHORUKOV.

La lotteria per il bronzo dà ragione all'Australia su Italia, Canada e Gran Bretagna, tutte racchiuse in meno di un secondo. Per l'Italia è necessaria l'apertura dell'ennesima pratica dei rimpianti. Nelle batterie schieriamo la solita formazione che prevede BREMBILLA in prima frazione (la partenza lanciata non è il suo forte ... lo sanno tutti), seguito dall'esordiente BELOTTI che spara uno stratosferico 1.45,8. In finale, "inspiegabilmente", si invertono i due staffettisti. BELOTTI finisce nelle turbolenze di PHELPS (siamo in corsia 5), si fa trascinare in una condotta di gara non sua e peggiora pesantemente, BREMBILLA non guadagna nulla dal lancio e finisce nelle onde degli avversari. Risultato: al termine della seconda frazione siamo ottavi. ROSOLINO (ricordiamolo, 30 anni compiuti, titolare inamovibile per 14 stagioni consecutive) fa il suo, per quanto possibile, e MAGNINI, con il dente avvelenato per l'eliminazione nella semifinale dei 100SL e indossando (finalmente!!!) un gommone al posto di un placcato, fa meglio di tutti in vasca tranne che di PHELPS. Il podio però rimane a 37 centesimi.

 

PECHINO 2008

1.STATI UNITI 6.58,56

  PHELPS 1.43,31; LOCHTE 1.44,28;

  BERENS 1.46,29; VANDERKAAY 1.44,68

2.RUSSIA 7.03,70

  LOBINTSEV 1.46,64, LAGUNOV 1.46,56;

  IZOTOV 1.45,85; SUKHORUKOV 1.44,65

3.AUSTRALIA 7.04,98

  MURPHY 1.45,95; HACKETT 1.45,87;

  BRITS 1.47,13; FFROST 1.46,03

4.ITALIA 7.05,35

  BELOTTI 1.47,37; BREMBILLA 1.47,33;

  ROSOLINO 1.46,53; MAGNINI 1.44,12

5.CANADA 7.05,77

6.GRAN BRETAGNA 7.05,92

7.GIAPPONE 7.10,31

8.SUD AFRICA 7.13,02

 

A Roma gli USA si confermano. VANDERKAAY viene sostituito da WALTERS, BERENS migliora e LOCHTE e PHELPS non sono costretti a fare i fenomeni. Controllano la miglioratissima Russia, che arriva a soli sei decimi, grazie ai soliti IZOTOV e SUKHORUKOV. Il bronzo va ancora all'Australia. La gomma si fa sentire. Gli USA fanno lo stesso tempo dell'anno prima ma il podio si abbassa di quattro secondi.

Russia e Australia rinnovano le squadre (entrambe schierano parecchi giovani capaci di fare 1.44/1.45 lanciati) e sembrano pronte al sorpasso. Ma è solo un fuoco di paglia.

Per l'Italia i rimpianti ci sono ma non troppi. Al mattino perdiamo ROSOLINO. Le batterie confermano che per il nostro glorioso capitano siamo al capolinea. Lascia con 4 finali olimpiche (1 bronzo), 4 finali mondiali (1 argento) e 8 finali europee (5 ori, 1 bronzo). E parliamo solo di 4x200. In finale BREMBILLA fa il record italiano (cancella l'1.46,60 di ROSOLINO del 2000), MAGLIA e BELOTTI fanno il loro e MAGNINI ci prova con un passaggio suicida. Alla fine scoppia e siamo sesti. In realtà la medaglia è a soli 1,8 secondi (la differenza tra il MAGNINI 2009 e il MAGNINI 2008 ...). Non si può dire che la squadra azzurra non abbia fatto il suo massimo.

 

ROMA 2009

1.STATI UNITI 6.58,55

  PHELPS 1.44,49; BERENS 1.44,13;

  WALTERS 1.45,47; LOCHTE 1.44,46

2.RUSSIA 6.59,15

  LOBINTSEV 1.45,10; POLISHUK 1.45,42;

  IZOTOV 1.44,48; SUKHORUKOV 1.44,15

3.AUSTRALIA 7.01,65

  MONK 1.46,00; HURLEY 1.46,47;

  D'ORSOGNA 1.44,82; MURPHY 1.44,36

4.GIAPPONE 7.02,26

5.GERMANIA FEDERALE 7.03,19

6.ITALIA 7.03,48

  BREMBILLA 1.46,29; MAGLIA 1.45,85;

  BELOTTI 1.45,46; MAGNINI 1.45,88

7.GRAN BRETAGNA 7.05,67

8.SUD AFRICA 7.08,51

 

Nel 2011 non ci sono più gommoni ai quali aggrapparsi, ma la situazione non cambia. L'asse infinito PHELPS/LOCHTE (vincitore della gara individuale) continua a guidare il dominio USA. Ritorna anche VANDERKAAY (27 anni, come LOCHTE, uno in più di PHELPS). La media peggiora (1.45,7) e alle spalle le carte si mescolano. Gli avversari storici si fanno da parte, mentre avanza il nuovo rappresentato dalla Francia di AGNEL (futuro campione olimpico) e dalla Cina di SUN (l'extraterreste del mezzofondo, l'uomo che cancella HACKETT dalla tabella dei WR, senza indossare gommoni). La Francia, attorno ad AGNEL, raduna velocisti esperti (GILOT e MALLET) e l'outsider del dorso (STRAVIUS).

Per l'Italia non ci sono speranze. Ci salvano la decisione di MAGNINI di fare diligentemente la sua frazione e la sorpresa di PIZZETTI a 1.48 basso.

 

SHANGHAI 2011

1.STATI UNITI 7.02,67

  PHELPS 1.45,53; VANDERKAAY 1.46,07;

  BERENS 1.46,51; LOCHTE 1.44,56

2.FRANCIA 7.04,81

  AGNEL 1.45,25; MALLET 1.46,81;

  STRAVIUS 1.45,40; GILOT 1.47,35

3.CINA 7.05,67

  WANG 1.47,09; ZHANG 1.46,14;

  LI 1.47,30; SUN 1.45,14

4.GERMANIA FEDERALE 7.08,32

5.AUSTRALIA 7.08,48

6.GRAN BRETAGNA 7.10,84

7.GIAPPONE 7.10,92

8.ITALIA 7.12,26

  MAGLIA 1.48,57; MAGNINI 1.47,54;

  BELOTTI 1.47,97; PIZZETTI 1.48,18

 

Di Londra in parte abbiamo già detto. Il podio non cambia rispetto all'anno prima. D'altra parte le forze emergenti sono quelle e quelle si confermano. La Francia recupera persino LEVEAUX (27 anni, promettente duecentista a 20 anni, argento olimpico nei 50SL a Pechino, imperatore della velocità gommata, capace di scendere a 44 secondi nei 100SL in vasca corta nel 2009).

Gli USA progrediscono e mostrano che l'era della gomma è terminata. Come media, non sono lontani dal biennio 2008-2009 (1.44,9). Questa è anche l'ultima gara dell'asse LOCHTE/PHELPS (che si invertono i ruoli di anchor, per la prima volta). Il duo si lascia alle spalle 3 ori olimpici e 4 titoli mondiali, in 9 stagioni.

 

LONDRA 2012

1.STATI UNITI 6.59,70

  LOCHTE 1.45,15; DWYER 1.45,23;

  BERENS 1.45,27; PHELPS 1.44,05

2.FRANCIA 7.02,77

  LEVEAUX 1.46,70; MALLET 1.46,83;

  LEFERT 1.46,00; AGNEL 1.43,24

3.CINA 7.06,30

  HAO 1.47,12; LIN 1.46,46;

  JIANG 1.47,17; SUN 1.45,55

4.GERMANIA FEDERALE 7.06,59

5.AUSTRALIA 7.07,00

6.GRAN BRETAGNA 7.09,33

7.SUD AFRICA 7.09,65

8.UNGHERIA 7.13,66

11.ITALIA 7.12,69

   MAGLIA 1.48,39; DI GIORGIO 1.47,83;

   MAESTRI 1.47,94; BELOTTI 1.48,53

 

Conclusioni

Sarà finita? Il Kid si è ritirato. VANDERKAAY pure. Ryan ha preso la stagione con calma. BERENS fa fatica. Ma anche la Francia è in difficoltà: AGNEL ha sbagliato i crudeli trials transalpini e non parteciperà alla gara nella quale è campione olimpico. I cinesi non si sono ancora visti e SUN ha avuto un inverno travagliato per le "divergenze" con il suo allenatore. C'è la Russia, suicida in batteria a Londra, in gran spolvero. Al momento non si capisce chi abbia il pallino in mano. Vedremo a chi passerà lo scettro, se lo scettro passerà di mano.

Per l'Italia le aspettative non sono rosee. I giovani non hanno fatto salti di qualità e i veterani non si sono ancora esposti. Una cosa è certa: la decisione di non schierare questa staffetta sarebbe storica e dolorosa. Personalmente, penso sarebbe una decisione sbagliata. Questa è la gara che ci dice quanto valiamo nel mondo, è una necessità metterci alla prova e posizionarci in un ranking, anche  se questa decisione ci portasse ancora fuori dalla finale.  

 

La storia in dettaglio

 

LONDRA 1908

1.GRAN BRETAGNA 10.55,6

  DERBYSHIRE;RADMILOVIC;FOSTER;TAYLOR

2.UNGHERIA 10.59,0

  MUNK;ZACHAR;LAS-TORRES;HALMAY

3.STATI UNITI 11.02,8

  HEBNER;GODWIN;DANIELS;RICH

4.AUSTRALIA/NUOVA ZELANDA 11.14,0

 

STOCCOLMA 1912

1.AUSTRALIA/NUOVA ZELANDA 10.11,6

  HEALY;CHAMPION;BOARDMAN;HARDWICK

2.STATI UNITI 10.20,2

  HUSZAGH;HEBNER;MCGILLIVRAY;KAHANAMOKU

3.GRAN BREATAGNA 10.28,6

  FOSTER;BATTERSBY;HATFIELD;TAYLOR

4.GERMANIA 11.37,0

 

ANVERSA 1920

1.STATI UNITI 10.04,4

  MCGILLIVRAY;KEALOHA;ROSS;KAHANAMOKU

2.AUSTRALIA 10.25,4

  HAY;HERALD;STEDMAN;BEAUREPAIRE

3.GRAN BRETAGNA 10.37,2

  SAVAGE;PETER;TAYLOR;ANNISON

4.SVEZIA 10.50,2

5.ITALIA

  MASSA;FRASSINETTI;QUARANTOTTO;BISAGNO

 

PARIGI 1924

1.STATI UNITI 9.53,7

  O'CONNOR;GLANCY;BREYER;WEISSMULLER

2.AUSTRALIA 10.02,2

  CHRISTIE;HENRY;BEAUREPAIRE;CHARLTON

3.SVEZIA 10.06,8

  WERNER;TROLLE;BORG;BORG

4.GIAPPONE 10.16,2

5.GRAN BRETAGNA 10.19,4

6.FRANCIA 10.39,4

7.ITALIA 11.00,4

  BACIGALUPO;FRASSINETTI;PATRIGNANI;POLLI

8.OLANDA 11.29,0

 

AMSTERDAM 1928

1.STATI UNITI 9.36,2

  CLAPP;LAUFER;KOJAC;WEISSMULLER

2.GIAPPONE 9.41,4

  YONEYAMA;ARAI;SADA;TAKAISHI

3.CANADA 9.47,8

  BOURNE;THOMPSON;AULT;SPENCE

4.UNGHERIA 9.57,0

5.SVEZIA 10.01,8

6.GRAN BRETAGNA 10.15,8

7.SPAGNA (11.50,6)

8.FRANCIA (10.31,4)

SQ.ITALIA

  PERENTIN;CONELLI;POLLI;COSTOLI

 

LOS ANGELES 1932

1.GIAPPONE 8.58,4

  MIYAZAKI;YUSA;YOKOYAMA;TOYODA

2.STATI UNITI

  BOOTH;FISSIER;KALILI;KALILI

3.UNGHERIA 9.31,4

  WANIE;SZABADOS;SZEKELI;BARANY

4.CANADA 9.36,3

5.GRAN BRETAGNA 9.45,8

6.ARGENTINA 10.13,1

7.BRASILE 10.36,5

 

BERLINO 1936

1.GIAPPONE 8.51,5

  YUSA;SUGIURA;TAGUCHI;ARAI

2.STATI UNITI 9.03,0

  FLANAGAN;MACIONIS;WOLF;MEDICA

3.UNGHERIA 9.12,3

  LENGYEL;ABAY-NEMES;GROF;CSIK

4.FRANCIA 9.18,2

5.GERMANIA 9.19,0

6.GRAN BRETAGNA 9.21,5

7.CANADA 9.27,5

8.SVEZIA 9.37,5

 

LONDRA 1948

1.STATI UNITI 8.46,0

  RIS;MCLANE;WOLF;SMITH

2.UNGHERIA 8.48,4

  SZATHMARY;MITRO;NYEKY;KADAS

3.FRANCIA 9.08,0

  BERNARDO;CORNU;PADOU;JANY

4.SVEZIA 9.09,1

5.YUGOSLAVIA 9.14,0

6.ARGENTINA 9.19,2

7.MESSICO 9.20,2

8.BRASILE 9.31,0

 

HELSINKI 1952

1.STATI UNITI 8.31,1

  MOORE 2.08,7; WOOLSEY 2.09,3;

  KONNO 2.06,9; MCLANE 2.06,2

2.GIAPPONE 8.33,5

  SUZUKI 2.07,0; HAMAGUCHI 2.08,1;

  GOTO 2.09,1; TANIKAWA 2.09,3

3.FRANCIA 8.45,9

  BERNARDO 2.14,0; EMINENTE 2.14,3;

  JANY 2.11,2; BOITEUX 2.06,4

4.SVEZIA 8.46,8

5.UNGHERIA 8.52,6

6.GRAN BRETAGNA 8.52,9

7.SUD AFRICA 8.55,1

8.ARGENTINA 8.56,9

13.ITALIA 9.17,9

   PEDERSOLI;MASSARIA;ROMANI;PALIAGA

 

MELBOURNE 1956

1.AUSTRALIA 8.23,6

  O'HALLORAN 2.06,8; DEVITT 2.06,4;

  ROSE 2.06,0; HENRICKS 2.04,4

2.STATI UNITI 8.31,5

  HANLEY 2.08,0; BREEN 2.07,7;

  WOOLSEY 2.07,0; KONNO 2.08,8

3.UNIONE SOVIETICA 8.34,7

  SOROKIN 2.07,5; STRUSHANOV 2.11,5;

  NIKOLAYEV 2.09,0; NIKITIN 2.06,7

4.GIAPPONE 8.36,6

5.GERMANIA FEDERALE 8.43,4

6.GRAN BRETAGNA 8.45,2

7.ITALIA 8.46,2

  DENNERLEIN 2.09,8; GALLETTI 2.13,4;

  ELMI 2.13,5; ROMANI 2.09,5

8.SUD AFRICA 8.49,5

 

ROMA 1960

1.STATI UNI

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