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Olimpiadi di Rio 2016 – Le Previsioni di Swimnex per gli Eventi di Nuoto

RIO 2016: ecco i tempi necessari per vincere e per salire sul podio

La tabella fornisce anche i tempi “necessari” per accedere alle semifinali e alle finali. L’Italia annovera sette nuotatori da finali individuali, da due a quattro possono salire sul podio. Gregorio Paltrinieri (1.500 stile libero) e Federica Pellegrini (200 stile libero) punte di diamante.

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Dopo la tabella 2012, che aveva previsto la gara record del mondo di Cameron van der Burgh sui 100m rana con una differenza di 3/10 di secondo e di prevedere i tempi di tutte le fasi nei 50m stile libero femminile con un errore medio di appena 0,01%, Swimnex ™ (www.swimnex.com ) ha pubblicato il pronostico dei tempi per le Olimpiadi di Rio 2016.

Lo studio è stato effettuato da Joshua Neuloh, allenatore nello staff tecnico della nazionale britannica ai Mondiali di Roma 2009 e Shanghai 2011 (dal 2012 responsabile di un programma professionale di sviluppo del nuoto in Germania), e da un team di esperti che lo hanno coadiuvato nel gestire la complessa operazione di ricalcolo di oltre 40.000 gare individuali e oltre 1.600 staffette. Il lavoro, durato sei mesi, ha richiesto oltre 600.000 calcoli, e l’esame di 1.248 nuovi meeting dalle Olimpiadi di Londra.

Il risultato è espresso dalla Tabella Swimnex ™ (http://swimnex.com/wp-content/themes/swimnexTheme/download/Swimnex_table_Rio_Olympics_2016.pdf )  che, basata su un algoritmo matematico, è in grado di predire per ogni gara i tempi necessari per accedere alle semifinali, alle finali, e quelli per salire sul podio e per vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016.

La combinazione della scienza di avanguardia con le conoscenze pratiche del bordo vasca conferiscono credibilità alle previsioni di Swimnex ™.

La tabella Swimnex ™ è regolarmente aggiornata sulla base dei risultati passati e altre co-variabili  (ausili tecnici, ecc.), per cui le stime sono molto affidabili e prefigurative della realtà.

Solo nel caso di singole prestazioni eccezionali l'algoritmo si altera conseguenza. Nel complesso, determina il progresso delle prestazioni natatorie all'interno di un range di probabilità standard.

La tabella Swimnex ™ è a disposizione degli allenatori e dei loro nuotatori, dei direttori tecnici nazionali e di quanti vogliono conoscere quali eventi alle Olimpiadi di Rio 2016 saranno contraddistinti dal record del mondo.

Vediamo ora quali probabilità hanno le nostre punte di vincere medaglia a Rio.

Cominciamo dai 1500m stile libero dove culliamo la speranza di vincere addirittura due medaglie poiché i nostri – Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti (con il loro allenatore Stefano Morini sotto, nella foto di Giorgio Perrotino/Deepbluemedia.eu-Inside) - anche dopo i Trials USA, continuano a occupare il primo e il terzo posto del ranking mondiale 2016 rispettivamente con 14:34.04 (Europei di Londra) e 14:46.48 (Campionati Italiani di Riccione. Prima di Detti c’è l’australiano Mack Horton con 14:39.54 (Campionati Australiani) mentre dopo Detti si è installato l’americano Connor Jaeger col tempo di 14:47.61 con cui ha vinto i recenti Trials a Omaha.

Secondo la Tabella Swimnex ™ per salire sul podio occorrerà nuotare in 14:35.31, per vincere si prevede che il tempo richiesto sia di 14:32.40. Sappiamo che proprio questi (e anche meno) sono i tempi nel mirino dei due azzurri e nell’obiettivo del coach Stefano Morini.

LEN 2016 European Aquatics Elite Championships

Nella migliore delle ipotesi potremmo vedere Greg con la medaglia d’oro e Gab con quella di bronzo. Ma c’è l’incognita cinese: Yang Sun finora non ha gareggiato in questa specialità, pertanto non figura nel ranking mondiale stagionale; tuttavia, recentemente ha annunciato di volere difendere i titoli olimpici vinti a Londra 2012 – dunque anche quello dei 1.500 – e di essere convinto di riuscire a farcela. Vedremo.

Gabriele Detti, quinto performer mondiale 2016 nei 400m stile libero, ad appena 18 centesimi dal terzo, Connor Jaeger, può ragionevolmente cullare il sogno di salire sul podio anche in questa gara. La lotta per la medaglia d’oro (e d’argento) dovrebbe essere ristretta ai primi due al mondo nel 2016, Mack Horton (3:41.65) e Yang Sun (3:43.55); in lizza per il bronzo ci sono Jaeger (3:43.79), il britannico James Guy (3:43.84) e Detti (3:43.97 – Campionati Italiani di Riccione).

Secondo la tabella, però, tutti dovrebbero migliorarsi: infatti, prevede 3:41.25 per il podio e 3:39.92 per la medaglia d’oro (tempo al di sotto del record mondiale di 3:40.07 realizzato dal tedesco Paul Biedermann con costume integrale gommato ai Mondiali di Roma 2009).

Passiamo ora ai 200m stile libero femminiliQuest’anno soltanto quattro nuotatrici hanno nuotato in meno di 1:55 e presumibilmente saranno loro a contendersi le medaglie. Eccole:

Katie Ledecky (USA) 1:54.43  (il 16 gennaio ad Austin), Federica Pellegrini 1:54.55 (il 26 giugno, al Sette Colli), Emma McKeon (AUS) 1:54.83 (Campionati Australiani, 9 aprile), Sarah Sjostrom (SWE) 1:54.87.

Il tempo della Pellegrini (sotto mentre riceve la bandiera per le Olimpiadi dal Presidente della Repubblica - Foto Quirinale) è il migliore da lei nuotato con costume in tessuto mentre il suo record mondiale, realizzato con costume integrale gommato il 29 luglio 2009 ai Mondiali di Roma, è di 1:52.98. Secondo la tabella serve 1:54.75 per salire sul podio e 1:53.72 per la medaglia d’oro.

PELLEGRINI MATTARELLA

Se dovesse disputarli Federica Pellegrini avrebbe chance anche nei 100m stile libero: sicuramente di entrare in finale, migliorando ancora di salire sul podio. Il suo 53.18 del Sette Colli (record italiano) è il 6° tempo mondiale 2016 ma il 5° fra le partecipanti alle Olimpiadi; infatti, l’australiana Emma KcKeon ai Trials di Adelaide pur nuotando in 52.80, fu soltanto terza, dietro alle fenomenali sorelle Cate e Bronte Campbell, prima e seconda rispettivamente con 52.06 e 52.58. Le Campbell saliranno quasi certamente sul podio entrambe. Per le medaglie  lotteranno anche la svedese Sarah Sjostrom, 3° tempo 2016 con 52.78, e la campionessa olimpica uscente, l’olandese Ranomi Kromowidjojo che al “Sette Colli” ha vinto davanti alla Pellegrini con il quarto tempo stagionale, 53.14.

L’ultima gara che "vede" un Azzurro sul podio preolimpico virtuale sono i 100m stile libero maschili: Luca Dotto è terzo nel ranking 2016 con 47.96 (Campionati Italiani a  Riccione) alla pari con il cinese Zetao Ning, campione mondiale a Kazan 2015. Entrambi sono davanti ai francesi Jeremy Stravius, Florent Manaudou e Clement Mignon,  rispettivamente di 1, 4 e 5 centesimi (47.97, 48.00 e 48.01), all’australiano Kyle Chalmers di 7 centesimi (48.03), al russo Vladimir Morozov di 10 centesimi (48.06) e al canadese Santo Condorelli di 13 centesimi (48.09).

Ai primi due posti troviamo quelli che presumibilmente saranno i protagonisti del duello per la medaglia d’oro: l’australiano Cameron McEvoy con 47.04 (Trials AUS) e l’americano Nathan Adrian, campione olimpico uscente, con 47.72 (Trials USA). Tra i molti che possono aspirare al bronzo c'è anche anche Luca Dotto che però, secondo la tabella, dovrebbe migliorarsi sensibilmente: infatti, il podio è previsto a 47.35 mentre per vincere il titolo occorrerà scendere sotto i 47 secondi, a 46.94.

Dunque, ancora una volta, i 100 metri stile libero maschili, la gara più classica dell’intero programma, si preannunciano anche come la gara più incerta.

Nei 100 farfalla maschili si dovrebbe entrare in finale con 51.55, salire sul podio con 50.96 e vincere con 50.68. Lotteranno per l’oro i sempreverdi Laszlo Cseh, primo nel ranking stagionale con 50.86 (Europei Londra) e Michael Phelps, primo ai Trials USA con 51.00, che scenderà in vasca per difendere il titolo vinto a Londra 2012.

Con 51.42 (9° nel ranking 2016) Piero Codia potrebbe entrare in finale; migliorando un po’ potrebbe farcela anche Matteo Rivolta (11° con 51.54).

Possibile finalista anche Federico Turrini nei 400m misti. Il Livornese ha il 6° tempo stagionale, 4:11.95 (davanti a Ryan Lochte che ai Trials USA è arrivato terzo in 4:11.98, e non si è qualificato per Rio in questa gara).

Per il podio lotteranno  due giapponesi e i due americani primi classificati ai Trials: Kosuke Hagino, miglior tempo 2016 con 4:08.85, e Daiya Seto, 3° tempo con 4:10.53; Chase Kalisz, 2° tempo con 4:09.54 e Jay Litherland, 4° tempo con 4:11.02.

Davanti a Turrini anche l’australiano Thomas Fraser-Holmes, con 4:11.09. Per salire sul podio a Rio occorrerà andare molto più veloci, secondo la tabella almeno 4:06.58 pere una medaglia, 4:03.89 per quella d’oro. Si entrerà in finale con 4:11.57, un tempo alla portata di Turrini.

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