Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Camillo Cametti at Large

Herning (Danimarca), 12-15 dicembre (25m) – 17i Campionati Europei LEN/Quarta giornata – Ultima sessione (SF e Finali)

Vladimir Morozov uomo d’oro (7 titoli). Pellegrini regina dei 200 stile libero

Con il titolo europeo nella “sua” gara Federica ritrova piena fiducia nei propri mezzi. Medaglie di bronzo per Filippo Magnini (200sl) e Stefano Mauro Pizzamiglio (100 misti). L’Italia chiude con l’argento nella staffetta 4x50 stile libero maschile. La Russia vince il Trofeo del Campionati con 1076 punti. Seconda l’Italia (891) e terza la Germania (790).

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La Gara Clou

200 Freestyle women200 STILE LIBERO DONNE. Federica Pellegrini, sicura come non l’avevamo mai vista prima, vince alla grande, con una progressione irresistibile nella seconda metà gara, come è sua abitudine. Nei primi 100metri lascia sfogare l’arrembante russa Veronika Popova, che vira a metà gara con una lunghezza di vantaggio sulle avversarie, in 54.83. La Pellegrini è in quarta posizione, con 55.96. Poi la rimonta. Con l’ultima virata salta la Popova e la francese Charlotte Bonnet e va vincere in maniera regale, in 1:52.80, sesta prestazione mondiale stagionale (26.98, 28.88, 28.83, 28.11).

Non c’è bisogno di dire che gli ultimi 50 metri di Federica sono stati devastanti per le avversarie (esempio: per lei 28.11, per la Popova 29.37). Per l’Italia finalmente una medaglia d’oro che, assieme alle altre, la proietta nella parte alta del medagliere per nazioni. Così la Pellegrini: “Sono contenta del tempo e ovviamente della medaglia, vincere una gara di questo tipo mi ha dato grande fiducia per i prossimi impegni, in particolare per i Campionati Europei di Berlino la prossima estate”. In ottava corsia c’è anche Alice Mizzau: resta ottava con 1:55.96 (21 centesimi sopra il personale).

Le altre gare

50 Freestyle women50 STILE LIBERO DONNE/SF. Va in finale con l’ottavo tempo, 24.48, Erika Ferraioli. Silvia Di Pietro nuota in 24.84. La più veloce è  Ranomi Kromowidjojo, in 23.57, cui non dovrebbe sfuggire la medaglia d’oro. E infatti non sfugge. Ranomi vince la FINALE dall’alto della sua evidente superiorità, in 22.36. Come già il nostro Marco Orsi il giorno precedente anche l’olandese dedica questa medaglia alla madre, che oggi festeggia il suo compleanno. Medaglia d’argento a Sarah Sjostrom in 23.79 e bronzo alla bielorussa Aliaksandra Herasimenia (23.83). Quarta la britannica Francesca Halsall in23.91. La Ferraioli è decima in 24.54.

50 FARFALLA UOMINI/SF. Nella seconda semifinale Piero Codia nuota in 23.36, esattamente come il polacco Konrad Czerniak nella prima semifinale. E’ spareggio per l’ultimo posto (il 10°) che consente di accedere alla finale. Lo vince Czerniak in 22.93, Codia si ferma a 23.15. FINALE. Primi tre separati da 9 centesimi. L’ucraino Andriy Govorov (miglior tempo delle semifinali con 22.38), vince la in 22.36; l’argento è di Steffen Deibler (GER) in 22.41; si prende il bronzo il bielorusso Yauhen Tsurkin, con 22.45. Govorov che si allena in Italia con Andrea Di Nino, dirà: “Ho dovuto dare il 110 per cento per battere Deibler. In Italia abbiamo una grande squadra, l’ADN Project”.

400 MISTI DONNE. Scontato duello fra la primatista mondiale ed europea Katinka Hosszu e la spagnola Mireia Belmonte, che in questo momento sembra più in forma. Infatti nuota in testa per tutta la gara e aumenta vistosamente il suo vantaggio nell’ultima frazione a stile libero, fino a vincere con 10 metri di vantaggio in 4:21.23, record dei campionati a soli 38 centesimi dal record della Hosszu (è di 4:20.85). Con questa ennesima prestazione di altissimo livello a Belmonte è indiscutibilmente la numero uno dei Campionati. Dice: “Un altro oro ma è un peccato aver mancato di poco il record del mondo”. L’ungherese è seconda in 4:24.89. Bronzo alla britannica Aimée Wilmott che in 4:25.37 lo soffia alla più titolata connazionale Hannah Miley (4:28.56).

200 RANA UOMINI. Anche qui duello scontato ma stupendo tra il campione olimpico, l’ungherese Daniel Gyurta, e il britannico Michael Jamieson. Questi spinge a più non posso per tutta la gara ma nell’ultima vasca nulla può contro l’accelerazione prepotente e irresistibile del magiaro, perfetto nella nuotata e nella strategia di gara: vince in 2:00.72, a 5 centesimi dal proprio record del mondo, miglior prestazione dei campionati con 998 punti. Jamieson è secondo in 2:01.43; il tedesco Marco Koch terzo in 2:01.62. Claudio Fossi è nono in 2:07.31, distante dal proprio miglior tempo.

100 individual medley men100 MISTI UOMINI. Il russo Vladimir Morozov veste subito i panni dell’imprendibile lepre. E’ bello, in tutte le nuotate. Vince in 51.20, davanti al connazionale Sergey Fesikov (52.23) e al nostro bravo Stefano Mauro Pizzamiglio che, con 52.81 (4 centesimi in più del tempo di qualificazione e primato personale) indossa la medaglia di bronzo, felice per il suo primo podio internazionale. Per Morozov è la settima medaglia d’oro di questi campionati. Solo i grandi possono vincere tanto.

100 FARFALLA DONNE. Duello feroce fra Jeanette Ottesen, la beniamina del pubblico, in corsia 5, e la ventenne svedese Sarah Sjostrom, in corsia 4. La spunta quest’ultima, incredula, in 55.78. Nel concitato finale la Ottesen, 26 anni il 30 dicembre, è superata anche dalla britannica Jemma Lowe: 56.42 e 56.32 i loro rispettivi tempi. La danese è ovviamente delusa dall’esito della gara. Ilaria Bianchi, sfuocata, perde terreno in partenza e nelle virate: è sesta in 57.19 (un secondo e 4 centesimi oltre il personale).

200 STILE LIBERO UOMINI. La gara è dei russi. Danila Izotov nuota sempre davanti a tutti e vince nettamente, in 1:41.70 davanti al connazionale Nikita Lobintsev, 1:42.33. Izotov è un po’ insoddisfatto del proprio tempo (“Volevo andare sotto l’1:41”). Filippo Magnini nuota tutta la gara in quarta posizione. Sembra escluso dal podio ma la sua tempra agonistica lo soccorre; ce la mette tutta e nell’ultima vasca si porta a ridosso  dell’ungherese Dominik Kozma, che nuota verso il bronzo. Ma Pippo, astuto ed abile come sempre nel tocco finale, grazie alla sua ultima zampata rapace, conquista una meritatissima medaglia di bronzo, a pari merito con l’ungherese, in 1:43.34. Felicissimo, Pippo (che in chiusura di giornata vincerà anche una medaglia d’argento con la staffetta 4x500 stile libero) dichiara: “Molto, molto bene per un vecchio come me. E’ stata una grande gara e fintanto che sarò competitivo, continuerò a nuotare, magari fino a Rio 2016. Questa medaglia mi da una grande motivazione”. Andrea Mitchell D’Arrigo, che nuota alla corsia uno, è ottavo (come la Mizzau) in 1:44.60, primato personale per 23 centesimi.

100 RANA DONNE. Che gara! L’ennesimo duello fra le due fuoriclasse dell’Europa dell’Est, la lituana Ruta Meilutyte e la russa Yuliya Efimova è stupendo. Gare come questa si ricordano. Ruta è sempre leggermente in testa ma Yuliya rinviene forte nell’ultima vasca e toccano simultaneamente all’arrivo. Difficile dire chi è la vincitrice: può farlo solo il cronometraggio elettronico che assegna la vittoria alla lituana d’Inghilterra col tempo di 1:02.92, per soli 4 centesimi sulla russa d’America (1:02.96). Terza, staccata, la danese Rikke Moeller Pedersen in 1:04.39. Si migliora ancora, realizzando l’ennesimo record italiano, Lisa Fissneider: la bolzanina nuota in sesta corsia ed è sesta in 1:05.28 (30.89). Brava. Oneste le dichiarazioni delle medagliate. La Meilutyte ammete di avere provato “puro dolore” negli ultimi 25 metri. Riferendosi alla rivale dice: “La vedevo avanzare e sono felice che il tocco finale mi sia stato favorevole”. Tutto l’opposto la Efimova: “Non ho visto nulla per tutta la gara. Quattro centesimi sono un’inezia, e al tocco tutto può accadere: l’oro o l’argento ma sostanzialmente non c’è differenza”.

100 DORSO UOMINI. In nona corsia c’è Niccolò Bonacchi. E’ ottavo in 51.69, primato personale. Vince il francese Jérémy Stravius, in 49.74, sul russo Vitaly Melnikov (50.05) e sul connazionale Camille Lacourt (50.44). Quest’ultimo si allena in Australia dove, ha detto, “in questa stagione ci si focalizza più sulla vasca lunga”. Poi ha aggiunto: “Comunque questa medaglia dimostra che sono sulla buona strada”.

200 DORSO DONNE. Podio dell’Europa dell’Est. Vince l’ucraina Daryna Zevina in 2:02.20; seconda la ceca Simona Baumrtova, 2:03.06, e terza Katinka Hosszu (2:03.81). La magiara, che in questi campionati ha raccolto meno di quanto sperato (e da tutti pronosticato), ipotizza un errore di preparazione nella fase di tapering.

STAFFETTA 4X50 STILE LIBERO UOMINI. On 1:24.37 l’Italia si prende l’ultima medaglia di questi suoi ottimi Campionati Europei in vasca corta. E’argento. La conquistano Luca Dotto 21.44, Federico Bocchia 21.17, Filippo Magnini 21.14 e Marco Orsi 20.62. Vince la Russia in 1:23.36, con Vladimir Morozov, Sergey Fesikov, Evgeny Lagunov e Nikita Konovalov. Il tempo dei vincitori è annunciato come nuovo record del mondo, a fronte di un record europeo di 1:20.77, stabilito ai Campionati Europei in vasca corta di Rijeka il 14 dicembre 2008. E’ una farsa 4x50 freestyle men Russia RUS gold medal World Record 1:23.36ma, purtroppo, continua.

STAFFETTA 4X50 MISTA DONNE. La Russia si prende anche l’ultima gara della quattro giorni europea di Herning, in 1:44.67. Pure questo tempo è annunciato come nuovo primato mondiale ma anche in questo caso il primato europeo ufficiale è più veloce: 1:42.69, stabilito dall’Olanda, a Istanbul, agli Europei in corta del 2009. Continua la sagra del “farlocco”. Questo il quartetto russo: Daria Ustinova (15 anni) 27.57, Yuliya Efimova 28.30, Svetlana Chimrova 25.15 e Rozaliya Nasretdinova 23.65. La Danimarca, appena 14 centesimi dietro in 1:44.81, deve accontentarsi del secondo posto. Bronzo alla Svezia in 1:46.08. In batteria l’Italia era stata squalificata per partenza anticipata di Giorgia Biondani, ultima frazionista. L’infrazione è stata di un solo centesimo: infatti, la veronese era partita in anticipo di 4 centesimi a fronte di un margine di tolleranza di 3 centesimi.

 

 

 

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