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Addio al Nuoto

Niccolo' Beni: il delfino "extremo" non nuota più

Addio al nuoto per Niccolò Beni che ora ha due nuove conquiste da realizzare: una carriera da imprenditore sempre più di successo e il Nesc, il Nuoto Extremo Swim Camp per insegnare ai giovani questa passione chiamata nuoto.

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Niccolo Beni, Esercito

Tutto è iniziato nel 2000, alla piscina Sciorba di Genova in vasca lunga. Allora era un “pischello” (da pronunciarsi senza “c” e con molta “h” aspirata). Ora chiude invece la carriera al meeting Swim4Life  Memorial Marco Casale di Giugliano alle porte di Napoli e dedicato ai masters.

Nuoto Extremo, molto estremo e molto fuori gli schemi, alias Niccolò Beni lascia il nuoto da agonista ma non abbandona lo sport che l’ha incoronato  protagonista del delfino italiano, anche perché ogni giorno ci lavora, tra cuffie, costumi, nel suo negozio in centro a Firenze. Ed è proprio per questo suo impegno da imprenditore del settore che decide di finire la carriera da nuotatore: “Sono davvero tante le cose da fare in negozio che non ho più tempo da dedicare alla vasca”.

Forse non tutti sanno che NiccoBeni, classe 1986 di Bagno a Ripoli, ha iniziato come fondista e dorsista. La sua specialità erano i 1500 stile libero, ma anche i 400. Poi un giorno il suo allenatore Fabrizio Verniani ha deciso di provare a farlo nuotare a braccia pari e la cosa ha funzionato alla grande.

Che tipo di delfinista sei stato ?

“Un duecentista puro. Sono orgoglioso di essere stato il primo a scendere sotto il muro dell’ 1.57 (1.56.99 Record Italiano nel 2008 al SetteColli, ndr). Per me quella è stata la gara della vita, quella che mi ha permesso di andare alle Olimpiadi di Pechino”

Qual è la difficoltà più grande nella gara dei 200 delfino?

“L’ultima vasca. Gli ultimi 50 metri”

Niccolo Beni - ITA/EsercitoE la tua ultima vasca come l’hai sempre vissuta?

“Ho sempre puntato sulla subacquea. Soprattutto dopo che ho iniziato a guardare come impostavano la gara  i nuotatori stranieri. Così ho deciso anch’io di lavorare su quel dettaglio tecnico”

Qual è stata la tua più grossa delusione?

“Non aver partecipato ai Mondiali di Roma 2009. Ero il secondo delfinista, per 3 decimi dietro a Francesco Vespe. Pensavo di essere convocato perché avevo già fatto il collegiale con la nazionale, e invece non è stato così. Pensavo di smettere, poi ho tirato avanti ancora un po’”.

FIN Campionati italiani primaverili assoluti (50m)Perché hai deciso di dedicarti anche all’imprenditoria? Il tuo negozio di costumi e materiale tecnico per il nuoto Nuoto Extremo by Nicco funziona davvero alla grande…

“E’ stata una decisione che ho preso nel 2008. Non mi sentivo ancora completo e così ho deciso di tentare questa strada, anche per costruirmi un futuro dopo il nuoto. Ed eccomi qui ora, con tanto lavoro e ordini che arrivano da tutto il mondo, l’ultimo dall’Australia.”

Ma non solo lavoro, non solo negozio on line. Per Nicco Beni c’è un altro progetto che ha già preso vita e che si concretizzerà nei prossimi mesi: il Nuoto Extremo swim camp insieme a Mirco Di Tora dedicato ai giovanissimi che si affacciano al nuoto.

“Mirco ed io ci stiamo dedicando a questo progetto in cui crediamo tantissimo. Punteremo sulla tecnica, ma anche sull’approccio mentale al nuoto e sull’alimentazione. Una visione del nuoto a 360° gradi per insegnare a questi giovani ciò che noi abbiamo imparato tra le corsie”.

Perché alla fine di tutto è così. Ciò che hai imparato sulla tua pelle, ciò che ti scivola sul tuo costume e si realizza tra le corsie di una piscina, non puoi non condividerlo.   Questa è la soddisfazione più bella.

Niccolo' Beni - ITA/Esercito

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