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Pallanuoto

Podgorica (Montenegro), World League maschile

World League/ Croazia-Italia 6-8

L'Italia batte la Croazia e affronterà in semifinale il Montenegro.

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gonzalo echenique

Il Settebello avanza alla semifinale della fase europea di World League di Podgorica e avvicina il traguardo della qualificazione alla Super Final di Strasburgo grazie a un successo netto sulla Croazia, che solo nell’ultimo quarto riesce a interrompere il dominio azzurro sulla gara. Il c.t. Alessandro Campagna, che a fine incontro ribadirà di essere interessato più al gioco che al risultato in questo momento della stagione, può essere soddisfatto di una nazionale che gioca due quarti a ritmo altissimo e nel terzo, pur rallentando, gestisce con intelligenza la partita, portandosi a +5 su un avversario che, sebbene in fase di rifondazione, ha storicamente sempre fatto soffrire gli azzurri. Un buon Marco Del Lungo e tanta intensità in fase offensiva per l’Italia, che rompe la difesa croata con entrate a ripetizione e spesso con un secondo centroboa: tanti minuti per Matteo Iocchi Gratta a cui Campagna affida di frequente questo compito. Gonzalo Echenique (in copertina) capitalizza la prima superiorità, poi gli azzurri ne falliscono altre due per portarsi sul 2-0 e a fine parziale incassano l’1-1 di Ante Vukicevic, che pareggia lo score in più delle due squadre. Il primo tempo finisce con un’importante parata di Del Lungo su Vrlic, liberato da un controfallo fischiato mentre l’Italia è in ripartenza, poi nel secondo quarto il Settebello riprende a macinare gioco e stavolta su uomo in più è un’altra storia. Nei secondi 8’ l’Italia brilla con un 3/3 che aggiunto alla rete in entrata di Iocchi Gratta su splendido assist di Luca Damonte vale un parziale di 4-1: gli azzurri sono brillanti, i croati in affanno e arrivano sempre in ritardo sulle chiusure. Ma il segreto dell’allungo sta nella difesa del Settebello, reattiva a uomini pari e sempre molto alta con l’uomo in meno. Tanti i palloni stoppati o sporcati, poi c’è Del Lungo che con i suoi interventi va a intimidire i Barakuda, tenuti a 1/7 con l’uomo in più. Si arriva al terzo quarto sul 5-2, l’Italia abbassa lievemente il ritmo ma non paga dazio perché la Croazia resta lenta e imprecisa. Una palla persa da Giacomo Cannella si trasforma in un’occasione da rigore per i Barakuda, ma Ante Vukicevic spreca sparando alle stelle. Campagna prova anche la zona a M, ma il Settebello non trova controfughe. In compenso, arrivano due siluri dalla distanza firmati da Cannella ed Edoardo Di Somma che proiettano l’Italia addirittura sul 7-2 a 8’ dalla fine. Nell’ultimo quarto l’Italia bada soprattutto a non concedere controfughe quando attacca, ma paga dazio dall’altra parte della vasca, dove gli arbitri premiano il lavoro di Krapic e Vrlic ai 2 metri con espulsioni a palla lontana, sfruttate come detto in precedenza con battute veloci al limite del regolamento. A 3’ dalla fine Vrlic segna la rete del -2 che riapre inaspettatamente l’incontro, il Settebello non reagisce a 53’’ dalla sirena Benic, ancora in superiorità, mette i Barakuda sul -1. Campagna, che non ha ancora speso time-out, non richiama i suoi per il potenziale ultimo attacco e la sua fiducia negli azzurri viene premiata, perché contro la M di Tucak Echenique prende la mira e mette la palla nell’angolo lungo, chiudendo definitivamente l’incontro sull’8-6. L’Italia avanza in semifinale, più tardi sapremo se contro Francia o Montenegro, nazionali giovani e motivatissime.

TABELLINO:

CROAZIA-ITALIA 6-8 (1-1, 1-4, 0-2, 4-1) 

Croazia: Marcelic, K. Milakovic, L. Fatovic, Krapic 1, Zovic, L. Bukic 1, A. Vukicevic 1, Zuvela, R. Buric 1, J. Vrlic 1, Benic 1, Kharkov, Bijac. All. Tucak

Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 1, Damonte, Bruni, Fondelli, Cannella 2, Marziali, Echenique 2, N. Presciutti 1, E. Di Somma 1, Iocchi Gratta 1, Dolce, Pellegrini. All. Campagna

Arbitri: Kun (Hun) e D. Gomez (Esp)

Note: sup. num. Croazia 5/14, Italia 4/8. Rigori: Croazia 0/1. Usciti 3 f. N. Presciutti al 27’, E. Di Somma al 28’. In tribuna F. Lazic e Marinic-Kragic per la Croazia, S. Rossi e F. Condemi per l’Italia.

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