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Pallanuoto

LEN CHAMPIONS LEAGUE - 19-20 APRILE

Champions League/ Vince il Recco, pari per il Brescia

Il Recco vince a Bucarest e ipoteca il primo posto nel girone, il Brescia pareggia in Spagna con il Barceloneta ma è aritmeticamente primo nel girone.

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pietro figlioli

A Bucarest la Pro Recco, offre una prova assai più convincente rispetto all’ultima uscita contro la Stella Rossa e incassa senza soffrire la sua 12a vittoria in 13 gare di Champions League contro la SteauaUn risultato che, grazie al successo dello Jug sul Marsiglia, vale un’ipoteca sulla vittoria del girone B: il team di Sandro Sukno si presenterà allo scontro diretto con i francesi, in programma il 10 maggio, con 3 punti in più e un vantaggio di 7 reti nella gara di andata: salvo un clamoroso tracollo, dunque, i liguri hanno il primato in mano. Il primo quarto segna l’incontro, la squadra di Sukno difende con ordine contro il doppio centroboa ordinato da Aurelian Georgescu e quando riconquista palla accelera con decisione verso la porta di Tic. Ne viene fuori un parziale di 4-0 nei primi 4 minuti aperto da una saetta di Francesco Di Fulvio, autore poi anche di un bell’assist per il 3-0 di Alessandro Velotto. Ben Hallock arrotonda in superiorità e i liguri chiudono sul 5-0 i primi 8’, poi nel secondo quarto dimostrano di poter attaccare con facilità anche la difesa schierata della Steaua, che spesso opta per una zona a M troppo statica: Pietro Figlioli (in copertina) scalda il braccio, firma una doppietta e la Pro Recco allunga ancora fino all’8-2 con cui si arriva al 16’. Alla fuga biancoceleste contribuisce anche Marco Del Lungo, che sembra essersi gettato alle spalle la serataccia di Belgrado. Il portiere mette una pezza anche in un paio di passaggi a vuoto difensivi e permette ai biancocelesti di scavare un solco incolmabile per i rumeni, sotto 10-2 al 24’: le reti sono di Aaron Younger in controfuga e Luka Loncar, autore di una giocata da centroboa navigato ai 2 metri. La Pro Recco spreca qualche occasione di troppo, ma gli errori dei liguri sono tutt’altro che decisivi: la difesa biancoceleste continua a tenere sotto controllo i rumeni e la partita rimane saldamente in pugno. Nell’ultimo quarto spazio tra i pali ai 13esimi Tommaso Negri e Dragusin, entrambi si mettono in evidenza con alcune buone parate ma a prendersi gli applausi del pubblico di casa è Vancsik, centroboa che a 2’50’’ dalla sirena segna il terzo gol della Steaua: la Pro Recco, dunque, incassa gol dopo 15 minuti. Il terzo sigillo di Figlioli, top scorer dell’incontro, chiude la gara: la Pro Recco si avvia a chiudere il girone B al primo posto, per la certezza aritmetica bisognerà attendere il 10 maggio.

Ferencvaros, Novi Beograd, Barceloneta, Olympiacos: quattro top team europei tutti messi in riga dal Brescia, che con il pari ottenuto oggi in casa dei catalani è aritmeticamente sicuro del primo posto nel girone A di Champions League, con una giornata d’anticipo. Un risultato che è doveroso sottolineare: raramente la Champions ha avuto un raggruppamento così duro nella fase a gironi, il primato è dunque un traguardo prestigioso per la squadra di Alessandro Bovo, capace alla Sant Sebastià di raccogliere quel punto che ancora le mancava. In realtà i leoni avrebbero meritato anche di più, ma la rimonta finale del Barceloneta è completamente indolore: il 1° posto vale l’abbinamento nei quarti della Final Eight di Belgrado con la Waspo Hannover, sulla carta la formazione meno competitiva tra le 8 qualificate. Bovo ha ora tempo per lavorare su quello che non va ma anche per godersi il potenziale della sua squadra, che a Barcellona ha scritto un piccolo compendio di malizia e intelligenza pallanuotistica: palombe, assist no-look, tiri improvvisi, mezze finte, “furbate” d’esperienza. Un manuale di giocate sostenute, ovviamente, dalla qualità tecnica di Christian Presciutti e compagni. Che la partita sarà intensa e spettacolare lo si capisce sin dai primi secondi: pronti via ed è proprio il capitano bresciano a deliziare con una palomba a giro che bacia il palo prima di finire in gol. Il Brescia gioca con fluidità in attacco e non prende gol a uomini pari, ma in inferiorità si lascia scappare Bustos sul palo in un paio di occasioni. Dopo aver chiuso il primo quarto sul 4-3, i leoni incassano il pareggio di Pavillard in controfuga, ma poi restano produttivi con la palla in mano, tornando rapidamente sul +2: Vincenzo Renzuto fa 5-4 su rigore conquistato da Nicolas Constantin-Bicari, poi Presciutti e Djordje Lazic costruiscono il gol della giornata, con l’assist in no-look allo scadere dei 30’’ del capitano e la deviazione volante dai 2 metri del serbo. I leoni trovano la porta di Lopez Pinedo con una certa facilità, ma dietro soffrono di piccoli black-out, di cui il Barceloneta approfitta per segnare altre due reti a uomini pari: si arriva al 16’ col Brescia avanti 7-6. La sensazione è che al Brescia basterebbero pochi minuti di imbattibilità per prendere il largo, cosa che in avvio di terzo quarto, soprattutto per merito di Tesanovic. Dopo l’8-6 in più di Edoardo Di Somma, servito furbescamente da Lazic prima che i catalani si piazzino, il portiere montenegrino para un rigore di Granados e pone le basi per la fuga dei leoni, ancora a segno con una conclusione improvvisa di Presciutti che lascia di sasso Aguirre e poi con un siluro di Di Somma per il 10-6. Scavato il gap, il Brescia riesce anche a contenere il ritorno del Barceloneta, a segno con Pavillard e Fernandez: in mezzo i catalani sprecano anche un altro rigore con Perrone, reo di esecuzione irregolare.“Non prendiamo controfughe”, questo il diktat di Bovo nell’ultimo intervallo, peccato che il quarto parziale si apra con un altro rigore generoso per i catalani, stavolta firmato da Dervieux per un fallo di Jacopo Alesiani su Bustos: Larumbe trasforma, Barceloneta a -1. Messo nuovamente sotto pressione dai catalani, il Brescia ha il pregio di non perdere la calma e di trovare sempre la giocata giusta, con intelligenza e a volte furbizia, per rimettersi a distanza di sicurezza. Capita con l’11-9 di Luongo e, dopo l’11-10 di Pavillard dalla distanza, con il rigore del 12-10 di Renzuto, guadagnato da Presciutti facendo carambolare il pallone addosso all’espulso Famera, punito con l’interferenza. A 3’14’’ i leoni hanno l’uomo in più del +3, ma la sprecano con un passaggio corto: è il segnale di un lieve calo di lucidità dovuto alla fatica, il Barceloneta lo capisce e ne approfitta con due reti simili, entrambe da post 2 contro una difesa non sufficientemente aggressiva. Munarriz accorcia le distanze a 1’09’’, poi dopo un attacco dei leoni è ancora Pavillard a coronare la sua serata con il il gran diagonale del 12-12, a 17” dalla fine. La Sant Sebastià esplode, mentre il Brescia si accontenta. 

TABELLINO:

STEAUA-PRO RECCO 3-14 (0-5, 2-3, 0-2, 1-4)

Steaua: Tic, M.A. Gheorghe, Negrean, Fulea 1, Vancsik 2, Neamtu, A. Gheorghe, V.L. Georgescu, Mudrazija, Oanta, Iudean, Goanta, Dragusin. All. A. Georgescu

Pro Recco: Del Lungo, F. Di Fulvio 1, Zalanki 2, Figlioli 3, Younger 1, Bertoli 1, N. Presciutti, Cannella, A. Ivovic 1, Velotto 2, Loncar 2, Hallock 1, Negri. All. Sukno

Arbitri: Kun (Hun) e Haentschel (Ger)

Note: sup. num. Steaua 0/3, Pro Recco 2/6. Dragusin sostituisce Tic al 24’, Negri sostituisce Del Lungo

BARCELONETA-BRESCIA 12-12 (3-4, 3-3, 2-3, 4-2)

Barceloneta: Lopez Pinedo, Famera 1, Granados 1, Munarriz 1, De Toro, Larumbe 1 (rig.), Pavillard 4, F. Fernandez 1, Asensio, Perrone 1 (rig.), Biel, A. Bustos 2, U. Aguirre. All. E. Fatovic

Brescia: Tesanovic, Dolce 1, C. Presciutti 2, Constantin-Bicari, D. Lazic 1, Vapenski, Renzuto 3 (1 rig.), Balzarini, Alesiani 1, S. Luongo 2, E. Di Somma 2, N. Gitto, M. Gianazza. All. Bovo 

Arbitri: Peris (Cro) e Dervieux (Fra)

Note: sup. num. Barceloneta 3/7, Brescia 4/8. Rigori: Barceloneta 2/4, Brescia 2/2. Unai Aguirre sostituisce Lopez Pinedo al 16’. Uscito 3 f. Famera nel IV quarto

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