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Nuoto

Nuoto e Doping – L’allarme del campione olimpico dei 100 metri stile libero

L’australiano CHALMERS: nel nuoto c’è "un sacco di doping"

Solidarietà per Mac Horton e Duncan Scott che a Gwangju hanno contestato Yang Sun.

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CHALMERS AUS

Recentemente il campione olimpico dei 100 metri stile libero a Rio 2016, l’australiano Kyle Chalmers (in copertina), ha affermato di non potersi fidare della metà dei suoi avversari in quanto nel nuoto c’è ancora "molto doping". Chalmers è diventato uno dei più giovani vincitori di medaglia d'oro olimpica nel nuoto quando, appena un mese dopo aver compiuto 18 anni, ha vinto i 100 metri stile libero in Brasile battendo il record mondiale junior. Il più giovane australiano campione olimpico di nuoto fu Ian Thorpe che vinse l'oro a Sydney 2000 all'età di 17 anni. A Rio Chalmers ha vinto anche un paio di medaglie di bronzo con le staffette.

Secondo Chalmers il caso della nuotatrice australiano Shayna Jack - che ha interposto appello contro la squalifica di quattro anni inflittagli per doping dalla Corte Arbitrale per lo Sport - dimostra quanto seriamente l’Australia, che aveva escluso la nuotatrice dai Mondiali di Gwangju, intenda mantenere lo sport pulito.

Chalmers ha poi solidarizzato con il connazionale Mack Horton, che a Gwangju ha rifiutato di condividere il podio con il nuotatore cinese Yang Sun, definito un "imbroglione.

Sun, che aveva scontato una sospensione di doping di tre mesi nel 2014, è stato condannato per otto anni dal tribunale arbitrale per lo sport a fine febbraio, dopo che un membro del suo entourage aveva fracassato la sua fiala di sangue con un martello a settembre 2018.

"Per me Mack è stato d'ispirazione e l’ho supportato dietro le quinte, senza apparire nei media", ha detto Chalmers, che ha aggiunto: “Lui ha avuto molto coraggio e per lui è stato un periodo spaventoso ma ora anche i cinesi sostengono Mack e criticano Yang Sun per avere mentito”.

Tempo fa Horton e la sua famiglia avevano accusato i sostenitori di Sun "di averlo minacciato pesantemente”.

In vista di Tokyo 2020 Chalmers ha detto che non si farà condizionare dai sospetti di doping e di essere motivato a dare il meglio di se: "Voglio battere chiunque in quel dato giorno. Non mi interessa cosa hanno i miei concorrenti nel loro sistema, voglio ancora essere migliore di loro".

La FINA ha rese note sette violazioni delle norme anti doping nel 2020 (erano otto nel 2019).

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