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Quarto posto per Batki e Verzotto nel sincro misto

EUROPEI/6: Pellacani settima all'esordio da 3 metri

La quindicenne romana fa un'ottima impressione nella sua prima gara internazionale dal trampolino più alto, Bertocchi in difficoltà fisiche, doppietta britannica. Rimpianti per Batki e Verzotto, quarti nel sincro misto.

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Dopo la bella medaglia di bronzo conquistata dal trampolino più basso, Elena Bertocchi è salita sul trampolino da 3 metri a caccia di un’altra finale. Insieme a lei la giovanissima Chiara Pellacani, classe 2002 ma già al secondo Europeo, sebbene a Kyiv avesse gareggiato individualmente solo dal metro.

Due obiettivi simili, ma anche profondamente differenti; per la Pellacani il raggiungimento della finale e fare quanta più esperienza possibile accanto a tuffatrici europee di primissima fascia come la tedesca Tina Punzel, l’olandese Inge Jansen, le britanniche Grace Reid e Alicia Blagg, le russe Nadezhda Bazhina e Maria Poliakova, e le ucraine Anna Pysmenska e Viktoriya Kesar. Per la Bertocchi invece la ricerca dell’affermazione anche nella specialità olimpica dal trampolino, in vista del prossimo anno che vedrà le prime possibilità di qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Ventuno le atlete in gara per soli dodici posti, e non sono mancate le sorprese; l’eliminatoria si è fatta subito in salita per la Punzel e la nostra Bertocchi che sul doppio e mezzo indietro non sono state impeccabili. Col proseguire della gara anche altre atlete hanno commesso errori più o meno gravi, come la Jansen e la svizzera Favre nel doppio e mezzo rovesciato o la svedese Nero nel triplo e mezzo avanti e nel doppio e mezzo avanti raggruppato.

Ma mentre la Punzel è poi riuscita a rimettersi in carreggiata con un paio di tuffi ben eseguiti, la nostra azzurra ha continuato ad avere difficoltà, saltando in maniera imprecisa: probabilmente il problema al quadricipite destro dopo gli sforzi della gara da 1 metro si dev’essere acutizzato, impedendole di esprimersi al meglio. La qualificazione sembrava perduta, ma con l’ultimo tuffo, il doppio e mezzo ritornato raggruppato, Elena ha tirato fuori gli “8” e ha agguantato l’undicesima posizione con 253.90 punti!

Bene anche la quindicenne Chiara Pellacani che ha condotto una prova regolare, con due tuffi in particolar modo che le hanno permesso di scalare la classifica: il triplo e mezzo avanti carpiato e il doppio e mezzo avanti con un avvitamento. Per lei la seconda finale europea individuale e la prima da 3 metri: ha passato il turno con il settimo posto e 278.50 punti.

 

Il sesto e penultimo pomeriggio di gare si è aperto con la finale del sincro misto dalla piattaforma. In rappresentanza dell’Italia Noemi Batki e Maicol Verzotto, già medaglia di bronzo agli Europei dello scorso anno e chiamati, se non a migliorarsi, quantomeno alla conferma.

Solo cinque le coppie in gara nella specialità: favoriti ovviamente i padroni di casa Lois Toulson e Matthew Lee, campioni europei e vice-campioni mondiali in carica, con i russi Timoshinina-Shleikher e i tedeschi Wassen-Fandler a disputarsi con l’Italia i due posti restanti sul podio.

Le cose però dopo i primi due tuffi si sono complicate per gli azzurri: mentre prima la Gran Bretagna, poi la Russia sono “scappati via” con degli ottimi tuffi liberi, i nostri tuffatori sono andati via via calando nei voti. Buona la prova di Noemi Batki, che ha confermato lo stato mentale e fisico delle altre gare, e che in individuale ha ottenuto delle buone valutazioni, penalizzate però dalla poca sincronia delle esecuzioni; meno bene Maicol Verzotto, spesso abbondante nelle entrate e le cui votazioni individuali sono state invece poco sotto la sufficienza in tutti e tre i liberi.

275.40 i punti per gli azzurri, un punteggio che è un passo indietro rispetto ai quasi trecento dello scorso anno, ma che fino all’ultimo ci ha dato comunque qualche speranza di medaglia.

La coppia dell’Ucraina composta da Valeria Liulko e Oleg Serbin non è stata infatti mai in partita, e il testa a testa con Wassen-Fandler ha premiato la Germania per soli 3.24 punti, rendendo amaro il risultato finale.

Il testa a testa per l’oro ha invece premiato la Russia, che si prende la rivincita rispetto agli Europei di Kyiv 2017: 309.63 i punti per i russi, volati oltre quota 74 punti in due liberi su tre, mentre i britannici si sono fermati a 307.80, a meno di due punti dal primo posto.

 

Nella finale femminile dal trampolino di 3 metri abbiamo avuto la piacevole conferma delle qualitá di Chiara Pellacani che questo pomeriggio si é ritagliata un “posticino” accanto alle tuffatrici piú forti d’Europa. Con lei in finale Elena Bertocchi, ma oggi non é stata la giornata giusta per l’atleta milanese.

 

La Bertocchi infatti mostrava ancora i vistosi bendaggi sulla coscia sinistra, segno che la gamba aveva e probabilmente ha ancora problemi e le sue spinte ne hanno risentito; come questa mattina Elena ha fatto fatica a staccarsi dal trampolino: molto scarso il doppio e mezzo indietro, completamente sbilanciata nel doppio e mezzo avanti con un avvitamento finito lontano e scarso, l’azzurra ha rialzato la testa con il triplo e mezzo avanti carpiato ed il doppio e mezzo ritornato, ma ormai la gara era andata.

12ª, una posizione che non le appartiene, con 255.55 punti, ma lei dovrá tenere duro ancora 24 ore: domani l’ultimo appuntamento, il sincro da 3 metri con la Pellacani, dove possono fare molto bene.

La Pellacani ha concluso la gara con un bel sorriso e la 7ª posizione a 20 centesimi dal quinto posto: doppio e mezzo indietro a parte, il suo primo tuffo finito scarsissimo, ha eseguito dei bei tuffi che le hanno permesso di farsi strada nella classifica. Dopo il triplo e mezzo avanti carpiato ed il doppio e mezzo avanti con un avvitamento era quinta, con alle spalle atlete come la russa Nadehzda Bazhina piú volte medagliata agli europei, l’ucraina Anna Psysmenska, medaglia d’oro a Kyiv 2017e la svizzera Michelle Heimberg, medaglia d’argento sempre a Kyiv.

Un’ottima esperienza per la giovane atleta romana le cui fatiche non sono ancora terminate: si é infatti qualificata per le Olimpiadi Giovanili che si terranno a Buenos Aires a metá ottobre.

Per la lotta al titolo c’erano principalmente 5 tuffatrici: le russe Mariia Poliakova e Nadhezda Bazhina, le britanniche Alicia Blagg Grace Reid e poi la tedesca Tina Punzel. La Poliakova, giá oro da 1 metro, fino a metá gara guidava prepotentemente la classifica, con la Blagg molto vicina, la Punzel brava ma non impeccabile, l’imprecisione della Reid nel doppio e mezzo indietro, mentre diversi errori hanno fatto perdere terreno alla Bahzina.

Ma poi la Poliakova ha sbagliato il triplo e mezzo avanti, perdendo il vantaggio; aveva comunque ottime chance di vittoria, ma é andata completamente in tilt, sbagliando clamorosamente anche gli ultimi due tuffi! La Punzel si é ritrovata al comando, per poi essere passata dalla Blagg convintissima di avere la vittoria in pugno. La Reid infatti per superarla aveva bisogno di un doppio e mezzo avanti con un avvitamento eccezionale, da oltre 70 punti: cosí é stato, ne sono arrivati 73.50 la scozzese ha vinto la sua prima medaglia d’oro continentale in casa, nella sua piscina e davanti al suo pubblico!

Il podio: Reid 329.40, Blagg 327.70, Punzel 324.65.

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