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Medagliere dominato dalla Russia

EUROPEI JUNIORES/7: Legno Pellacani, piattaformisti nelle retrovie

I Campionati Europei giovanili 2018 si sono conclusi questo pomeriggio con le ultime due finali. Nessuna nuova medaglia per l'Italtuffi, che chiude al quinto posto con 4 medaglie.

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I Campionati Europei giovanili 2018 si sono conclusi questo pomeriggio con le ultime due finali. Alla prima in programma oggi, il trampolino 3 metri femminile categoria “A”, era qualificata una sola atleta azzurra, Chiara Pellacani; alta la competizione, con la medaglia d’argento europea assoluta 2017 Michelle Heimberg e talenti in forte crescita come la svedese Emma Gullstrand, la tedesca Lena Hentschel (anche lei in nazionale maggiore), e le temibili russe Uliana Kliueva e Vitaliia Koroleva.

La gara dell’azzurra è stata molto buona fino a prima dell’ultimo tuffo, e infatti era al secondo posto con un buon margine sulle avversarie, margine che però ha dilapidato molto in fretta con un doppio e mezzo rovesciato completamente sbagliato: parabola molto lunga e bassa, entrata in acqua tutt’altro che eccellente, e i punti ottenuti sono stati solo 28, non abbastanzaper resistere alla pressione di Heimberg e Gullstrand. L’oro è andato alla russa Kliueva con 434.25, seguita dalla Heimberg con 403.35 e dalla Gullstrand con 391.55, mentre la Pellacani si è fermata alla “medaglia di legno” a quota 391.55 punti, cinque punti e mezzo in meno di quelli necessari per salire sul podio.

Un vero rammarico per la Pellacani, campionessa giovanile d’Europa lo scorso anno proprio da 3 metri (nella categoria Ragazze), sebbene il piazzamento la qualifichi anche in questa specialità ai Mondiali giovanili di Kyiv.

 

 

Niente da fare invece per i due piattaformisti dell’Italtuffi giovanile, Loris Sembiante e Antonio Volpe, che non riescono a mantenere i punteggi espressi al mattino. Il cosentino in finale è rimasto sui livelli dell’eliminatoria, passata per un soffio all’ultimo tuffo, e sebbene il doppio e mezzo avanti con avvitamento e il triplo e mezzo avanti siano andati piuttosto bene, ha perso una decina di punti rispetto al mattino, guadagnando una posizione: per lui 404.20 punti e il nono posto. È andato tutto storto nella seconda parte di gara di Sembiante, che è precipitato dal sesto al decimo posto: l’errore più grave sul doppio e mezzo rovesciato, aperto decisamente troppo tardi e per questo abbondantissimo, ma anche il doppio e mezzo indietro e il triplo e mezzo ritornato sono stati imprecisi.

Un peccato per il romano, che avrebbe potuto aspirare a una posizione a ridosso del podio con i punti ottenuti in eliminatoria: l’oro è andato all’imprendibile russo Ruslan Ternovoi, con ben 563.20 punti – anche dei 10 per lui quest’oggi. Il britannico Lucas Thomson con 489.65 punti vince la medaglia d’argento, mentre lo spagnolo Hector Perez il bronzo con 460.95 punti.

 

 

La nazionale giovanile azzurra saluta dunque Helsinki con un bottino invariato rispetto a ieri: non si sono aggiunte nuove medaglie all’oro di Maia Biginelli dalla piattaforma, alle medaglie d’argento di Belotti, sempre dalla piattaforma, e ancora di Biginelli con Elettra Neroni nella piattaforma sincronizzata, e alla medaglia di bronzo di Antonio Volpe. Migliora invece il piazzamento nel medagliere, che ci vede salire dal settimo al quinto posto. Un bilancio positivoe in linea con quello degli ultimi anni (una medaglia d’oro, due d’argento e due di bronzo a Rijeka 2016, una medaglia d’oro e tre di bronzo a Bergen lo scorso anno) per un movimento juniores d’élite italiano che inizia a prescindere dalle individualità e va a segno con atleti diversi e ugualmente di vertice.

 

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