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Pallanuoto

Ruza, Mosca

Il Settebello gioca per l'oro

Battuta la Croazia in semifinale, ritrova la Serbia in finale. Appuntamento con la storia domenica 25 giugno alle ore 15 a Ruza, dove gli azzurri provano a vincere l'unico trofeo che manca nella bacheca. La finale per il bronzo è Croazia-USA

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Tutte ai rigori le semifinali della World League 2017. All'Aquatic Palace di Ruza vince chi ha più self control. L'Italia è un Settebellissimo, costringe la Croazia al 2 su 10 con l'uomo in più e quando attacca mostra tutta la sua potenza. La partita finisce 6-6 ma gli azzuri avrebbero meritato di chiuderla prima per la qualità del gioco espresso, per la forza e la velocità. Figlioli, Gallo e Di Fulvio a segno per il 9-7 finale. Sempre primi sulla palla e poche ingenuità, che però contro i vicecampioni olimpici di Rio, già oro a Londra 2012, sono costati qualche gol. Nell'altra semifinale anche la Serbia pigliatutto (oro a Rio 2016, Belgrado 2016 e Kazan 2015) soffre inaspettatamente con gli Stati Uniti e chiude i tempi regolamentari 8-8. Poi vince l'esperienza e la Serbia passa 13-11. Alessandro Campagna si gode il momento ma chiede ancora di più. "Soddisfatti di aver raggiunto la finale che andremo a giocarci con la Serbia, che come noi ha vinto ai rigori con gli Stati Uniti. Bene la difesa in inferiorità numerica, dove abbiamo concesso pochissimo, meno bene aver subito quattro gol ingenui a uomini pari e ciò non deve accadere. Giocare questo tipo di partite ci fa bene per crescere e verificare il nostro lavoro".
Man of the match Marco Del Lungo che, insieme alla sicurezza che trasmette alla squadra durante la partita, para tre rigori decisivi nella serie dai cinque metri. "Tutti abbiamo giocato bene. Queste sono le partite più belle, quelle dove c'è un alto livello di stress e stanchezza, dove c'è grande competitività e per vincere devi fare la differenza. Oggi siamo stati bravi a riuscirci. Ci sono stati due capovolgimenti e alla fine abbiamo portato a casa risultato e prestazione. I rigori? Tra di noi ci conosciamo, i so come tirano e loro sanno come paro. Studio i miei avversari in videoanalisi e come me anche gli altri portieri, ma per parare i rigori ci vuole anche un pizzico di fortuna".

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