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Pallanuoto

Ruza, Mosca

In semifinale c'è la Croazia

Battuta l'Australia 13-5 nei quarti di finale e ingresso in zona medaglie. Sabato pomeriggio la semifinale di World League con la Croazia, che mette di fronte le squadre che hanno conquistato l'argento e il bronzo olimpico a Rio 2016

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Settebello davvero. Continua la marcia verso l'unico trofeo che ancora manca nella bacheca della Nazionale di pallanuoto. Lavori in corso sulla strada per Budapest e un bel passo avanti. L'Italia concede poco agli avversari e li tiene a debita distanza per tutti i 32 minuti. Meritano gli applausi la rovesciata di Bodegas per il 4-1 di inizio secondo tempo, la girata di Aicardi su assist di Gitto per l'8-3 di inzio terzo, il gol di Renzuto Iodice da posizione di centro su imbeccata di Figlioli che vale il 9-4 e la controfuga di Bodegas per l'11-4 che chiude il terzo periodo e mette in ghiaccio la qualificazione alla semifinale, dove c'è la Croazia che strapazza il Kazakistan 19-3.     
Il cittì Alessandro Campagna è soddisfatto. "Stiamo crescendo con continuità sul piano del gioco; stanno migliorando i meccanismi difensivi e anche davanti gestiamo la palla con tranquillità e cerchiamo la soluzione. E' chiaro che ancora alcuni giocatori faticano a trovare delle soluzioni molto valide, però sono convinto che questa è una buona base di partenza. Adesso abbiamo due partite toste, una bella semifinale e poi vediamo che tipo di finale, dove in 48 ore ci saranno ulteriori occasioni di crescita". Sull'Australia aggiunge. "E' una squadra rinnovata rispetto all'ultima Olimpiade che è destinata a crescere. Gli elementi validi ci sono, tirano bene ma gli manca ancora un po' di esperienza. Queste partite servono anche a loro e sono sicuro che al mondiale troveremo una squadra diversa". Sulla Croazia afferma. "E' diversa rispetto al passato, meno fisica e piu dinamica, con i due mancini che hanno dato velocità sulla corsia di destra, così come dall'altra parte fanno i due ragazzi Fatovic e Vukicevic. Dobbiamo stare molto attenti".
Man of the match Pietro Figlioli. Il capitano azzurro, che nelle prime tre partite aveva segnato tre gol, con l'Australia ne realizza cinque. L'aria di "casa" gli fa bene (ed anche gli allenamenti duri ai quali lo sottopone Campagna) e contro i suoi ex connazionali funge da playmaker e finalizzatore insieme. "Sono contento dei miei gol ma è merito del lavoro di squadra. L'ho sempre detto, oggi segno io e domani un altro, l'importante è fare le cose giuste. Giocare sempre una partita controllata e concentrata, senza disunirsi come ci capita di tanto in tanto e andare in affanno. Oggi abbiamo fatto tutto bene e il risultato ci ripaga sul piano tecnico e fisico. Sono cotto. Stanco ma contento".

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