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Nei 100m stile libero di Indianapolis Federica Pellegrini ha toccato per terza, in 54.47 (873 punti FINA), dietro alla cinese Menghui Zhu, seconda in 53.93 (900) e all’americana Mallory Comerford vincitrice in 53.91, crono sulla soglia dell’eccellenza (901 punti) e primato personale (era di 54.14), grazie a una irresistibile seconda vasca. Dietro all’italiana si è piazzata la canadese Penny Oleksiak, campionessa olimpica a Rio, soltanto quarta in questa occasione, in 54.69.
La vincitrice (in copertina e sotto) viene dalla città di Kalamazoo, nel Michigan, ma nuota a Louisville, Kentucky, per l’omologo Swim Club e per la squadra della locale università (che frequenta per il secondo anno). La Comerford, che ha 19 anni (è nata il 6 settembre 1997), è accreditata di un ampio potenziale di crescita, ed è attualmente in fase di deciso progresso (“upswing”). La settimana scorsa in un campionato universitario aveva vinto le 200 yard stile libero col tempo record di 1:41.70 (prec. 1:42.51), relegando l’olimpionica Leah Smith a oltre un secondo.
Invece, la Oleksiak, in ombra anche ai Mondiali in corta di Windsor, pare che non si sia ancora ripresa dalla sbornia post olimpica; nel corso della stagione, in particolare ai prossimi Mondiali di Budapest, dovrà dimostrare che il suo successo a Rio, condiviso con l’afro-americana Manuel Simone, non era stato un episodio isolato ma aveva segnato l’inizio di una carriera che potrebbe essere folgorante.
Per la Pellegrini (sotto), reduce dal collegiale americano – prima in altura, a Flagstaff (Arizona), poi a livello del mare, a Fort Lauderdale (Florida) – , un debutto stagionale in vasca lunga tranquillo: Fede detiene il primato italiano, realizzato con 53.18 il 25 giugno 2016, a Roma, durante il Trofeo “Sette Colli”. Tuttavia, il suo debutto è parso promettente in prospettiva 200 metri, gara in cui la nuotatrice veneta punta a salire il podio mondiale per la settima volta consecutiva in luglio. Qualora ci riuscisse Federica stabilirebbe un record mondiale di longevità al vertice di una stessa gara.
La gara maschile è stata vinta da Nathan Adrian in 48.66. Il californiano, oro a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016 in questa gara, è stato l’unico a scendere sotto i 49 secondi. In finale, rispettivamente 5° e 6°, separati da un centesimo, anche Luca Dotto (49.79) e Filippo Magnini (49.80).
Nei 200m rana la britannica Chloe Tutton ha vinto la finale femminile con un buon 2:23.89 (903 punti), secondo crono mondiale di questo inizio di stagione; quella maschile è stata vinta dal californiano Josh Prenot con un notevole 2:09.93 (934 punti), 4° crono stagionale e migliore prestazione della prima giornata. Luca Pizzini si è piazzato sesto, in 2:13.91, davanti al britannico Andrew Willis, 2:15.84.
Notevole anche il crono con cui il cinese Zhuhao Li ha vinto i 100m farfalla, dominando la gara dall’inizio alla fine e toccando in 51.34 (913 punti), miglior crono dell’anno, davanti al giappponese Daiya Seto, secondo in 52.43.
Ha impressionato la vittoria dell’eclettica Hali Flickinger nei 400m stile libero: con 4:08.52 (882 punti), miglior crono 2017, ha preceduto la quotata britannica Jazmin Carlin, 4:10.81.
Nella gara maschile, vittima eccellente un altro britannico, James Guy, sconfitto da Zane Grothe: 3:48.14 e 3:48.52 i loro tempi, 3° e 4° 2017.