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Nuoto

Indianapolis (USA), 11-12 dicembre 2015 – 7^ edizione del “Duel in the Pool”

Duel in the Pool: Usa avanti 74-48 sull’Europa. Orsi e Mencarini quarti, Paltrinieri quinto nei 400 sl

Nella notte è iniziata la sfida del "Duel in the Pool", tradizionale appuntamento biennale in cui Stati Uniti e Europa si sfidano in una competizione a due team che premierà ila squadra più competitiva al termine di una due giorni mozzafiato di gare. Per ora guidano gli USA (74-48). A Indianapolis ci sono anche gli azzurri Orsi, Mencarini e Paltrinieri.

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Europa contro Stati Uniti, per una sfida che raccoglie buona parte delle star assolute del nuoto mondiale. Nella piscina di Indianapolis è cominciato ieri – nella nottata italiana – lo show assoluto dei nuotatori con cadenza biennale giunto alla sua settima edizione, la quarta in cui si sfidano Usa ed Europa (nelle precedenti c’erano gli australiani). Nella vasca da 25 metri 34 nuotatori europei e altrettanti statunitensi si sono dati battaglia in sfide con sei protagonisti – nella maggior parte delle distanze individuali – che assegneranno la vittoria al team con maggiori punti dopo un totale di 30 sfide tra venerdì 11 dicembre e sabato 12. Così la suddivisione dei punteggi: 5 punti per il primo classificato, 3 per il secondo e 1 per il terzo in ogni distanza individuale e 7 ai vincitori delle staffette. Dopo la prima sessione conduce la squadra statunitense per 74 a 48, in attesa delle ultime 16 gare del sabato.

Tre gli italiani in gara: lo stileliberista Marco Orsi, quarto sui 100 sl, il dorsista Luca Mencarini quarto nei 200 dorso e il mezzofondista Gregorio Paltrinieri, quarto col primato personale nei 400 stile libero. Nella notte italiana saranno in vasca, rispettivamente, nei 50 sl, 100 dorso e nei 1500 stile libero, in cui Greg sfiderà nuovamente l’americano Conor Jaeger battuto a Kazan nei Mondiali in vasca lunga di agosto.

La gara d’apertura del Duel in the Pool 2015, quella dei 100 stile libero maschili, è andata al campione olimpico Nathan Adrian. Il portacolori del roster degli Usa ha vinto in 46’’57 anticipando il connazionale Josh Schneider, secondo a 9 centesimi, e il russo Vladimir Morozov (46’’68). Quarto – ma senza portare punti alla causa della selezione europea – si è piazzato Marco Orsi, che ha festeggiato in vasca il suo 25esimo compleanno. Il campione d’Europa sulla distanza ai recenti Campionati di Netanya – oro in 46’’05 - ha chiuso in 46’’91 davanti a Chadwick e Dreesens.

Nella gara regina al femminile ha prevalso Simone Manuel (Stati Uniti) prendendosi un’ulteriore soddisfazione: il nuovo record americano in 51’’69. Cade di 19 centesimi il precedente primato del 2010 detenuto da Nathalie Coughlin dal 2010. Seconda giunge Lea Neal (Usa) in 52’’08 davanti alla fresca vicecampionessa d’Europa Ranomi Kromowidjojo (52’’28).

Tutto facile per il plurititolato Ryan Lochte nei “suoi” 400 misti. Il 33enne americano primatista mondiale sulla distanza vince, dominando la distanza in 4’02’’78. Secondo rappresentante del team europeo, il britannico Dan Wallace 4’04’’10, che precede il campione continentale David Verraszto (4’04’’63) e Tyler Clary.

Al femminile è tutto facile per l’Iron Lady Katinka Hosszu, che regala al team europeo i primi 5 punti riservati ai vincitori su una singola distanza. L’ungherese che 10 giorni fa aveva migliorato il record mondiale dei 400 misti, vince regalando emozioni forti in 4’21’’21. Seconde, ma ben distanziate, giungono le statunitensi Caitlin Leverenz (4’26’’74) e Sarah Henry (4’27’’63).

Nelle altre gare di giornata, Katinka Hosszu strabilia – nuotando per parte al ritmo dei parziali del suo record del mondo - gli spettatori realizzando 1’59’’75 per vincere i 200 dorso femminili. Alle sue spalle giungono le statunitensi Courtney Bartholomew (2’01’’33) e Missy Franklin (2’01’’53).

Nella stessa distanza – al maschile – è sceso in vasca Luca Mencarini, il secondo azzurro a gareggiare nel weekend di Indianapolis. Il giovane civitavecchiese ha sfidato Lochte, Clary e gli altri più forti interpreti del nuoto Made in USA. L’ha spuntata il bicampione olimpico sui 100 metri, Matt Grevers che si è aggiudicato la gara – e i 5 punti riservati al vincitore – in 1’48’’97, davanti al primatista europeo Arkady Vyatchanin (1’50’’87) e Lochte (1’52’’58). Quarto in 1’54’’42 è giunto l’azzurro che si prende la soddisfazione di anticipare il campione olimpico sulla distanza a Londra 2012, Tyler Clary.

I 100 rana femminili sono stati vinti dalla statunitense Melanie Margalis, prima sfoderando il suo personal best in 2’18’’35. Seconda a 2 decimi giunge la rappresentante del vecchio continente Yuliya Efimova. La russa recupera la star del Team Usa senza però riuscire a sopravanzarla. La belga Fanny Lecluyse è terza e regala un punto alla sua selezione.

Nuovo record americano nei 200 rana vinti dallo statunitense Cody Miller in 2’02’’33. Supera così il limite nazionale di Kevin Cordes stabilito poco meno di due anni fa nel “Duel In The Pool 2013” in 2’02’’38. Miller si prende il lusso di battere il campione de mondo, l’ungherese Daniel Gyurta (2’02’’36) e il britannico Andrew Willis (2’03’’60).

Jeanette Ottesen (Danimarca – Europa) vince in 55’’10 i 100 farfalla femminili, stabilendo il nuovo primato della manifestazione. La scandinava vince resistendo al ritorno della statunitense – mai così veloce fino al record americano in 55’’42 – Kelsi Worrell, distanziata di 32 centesimi. Al terzo posto, si piazza una delle altre due europee in gara, la britannica Siobhan-Marie O’Connor (55’’93).

Altro record americano nei 100 farfalla maschili. Ci pensa Tom Shields, a cancellare il precedente primato detenuto da lui stesso dal 2013: migliora di 17 centesimi, toccando per primo in 48’’63. Una gara dominata contro il campione d’Europa Laszlo Cseh, secondo in 49’’55 e il bielorusso Pavel Sankovich (51’’21).

Conferma il suo ottimo stato di forma l’azzurro Gregorio Paltrinieri, sceso in vasca nei 400 stile libero, distanza troppo breve per le sue caratteristiche fenomenali di mezzofondista. Il 21enne carpigiano non ha sfigurato dimostrando la sua condizione esplosiva, fino a migliorare nettamente il suo primato personale sulla distanza. Per la vittoria entusiasma il duello serrato tra Conor Dwyer (Usa) e James Guy (Europa) che si risolve in favore di quest’ultimo dopo l’attacco decisivo ai 250 metri. Lo statunitense non demorde e rende la vita difficile all’inglese, che riuscirà a vincere difendendosi con grande personalità fino al 3’37’’78 conclusivo. Il tutto dopo un’emozionante testa a testa con Dwyer – anticipato di 32 centesimi - e Conor Jaeger, risalito al terzo posto – a +58 centesimi dal vincitore - nella seconda metà di gara. Greg conclude al quinto posto in 3’42’’47 – primato personale precedente di 3'44"06 ottenuto sabato scorso nel passaggio ai 400 metri nella finale europea dei 1500 - e anticipa il campione europeo a Netanya 2015, l’ungherese Peter Bernek.

L’ultima vittoria europea era arrivata poco prima dai 400 stile libero femminili, conclusisi con il recupero ottimo della britannica Jazz Carlin dopo essere stata alle spalle della statunitense Hali Flickinger per oltre 300 metri di gara. L’inglese vince in 3’58’’06, primo tempo dell’anno al mondo. Seconda l’americana in 3’58’’26. 3’59’’15 per la terza classificata, la danese Lotte Friis.

Entusiasmanti le staffette 4x100 miste che regalavano in dote ben 7 punti alla selezione vincente. Gli Usa fanno l’en plein in entrambe le gare di squadra disputate a Indianapolis, riducendo le distanze dopo lo svantaggio accumulato durante le gare individuali. Nella 4x100 mista femminile, Katinka Hosszu lancia alla perfezione il team europeo a dorso in 55’’71 (contro il 56’’08 della Bartholomew), ma a rana Yuliya Efimova perde la posizione ai danni di un’iper-competitiva Katie Meili (1’02’’88). Nella seguente frazione a farfalla l’altalena delle emozioni non si sposta e Jeanette Ottesen perde ai danni di Kelsi Worrell – solo 2 centesimi le dividono al tocco per l’ultimo cambio –, il tutto si gioca così nell’ultima frazione a stile libero, con l’olandese Ranomi Kromowidjojo che si lascia anticipare sulla piastra da Simone Manuel, autrice di un ottimo 51’’23 lanciato. Vincono gli Usa al termine di una gara mozzafiato che regala loro il nuovo record mondiale in 3’45’’20 (precedente 3’45’’56 degli Stati Uniti nel 2011). Le europee

Gli Stati Uniti (Grevers, Cordes, Shields e Adrian) trionfano nella 4x100 uomini. Matt Grevers – 49’’25 e nuovo primato nazionale - stravince il confronto con il russo Arkady Vyatchanin. Poi Gyurta riduce il gap a rana su Kevin Cordes: il magiaro riesce nell’impresa superando il collega negli ultimi 10 metri. Poi i delfinisti Cseh e Shields si contendono il primato. La spunta lo statunitense con il magiaro nettamente staccato. Morozov non può più insidiare Nathan Adrian nei 100 metri crawl e l’americano chiude facilmente in (45’’56) per il 3’20’’91 definitivo per gli Stati Uniti contro 3’21’’87 europeo. Per il quartetto Usa si tratta anche del nuovo primato americano, migliorato di 8 centesimi.

Clicca qui per conoscere i risultati completi e per vedere il programma e le start list dell’ultima giornata di gare a Indianapolis.

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