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Pallanuoto

23-28 giugno 2015: Super Final 2015 della World League uomini a Bergamo – Semifinali

World League: il Settebello è spento. L’Ungheria lo punisce severamente 10-5

Un Settebello con le pile scariche sia a livello fisico che mentale, subisce la prima sconfitta senza possibilità di repliche nella Super Final di World League di Bergamo. Gli azzurri cedono 10-5 agli iridati in carica dell’Ungheria nella semifinale per decretare i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto. Domani l’ultimo match degli italiani sarà contro la Cina. Mentre per l’oro (e un posto alle Olimpiadi 2016) si sfideranno Serbia e Croazia.

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11 AICARDI Matteo ITA 2 TAN Feihu CHN

Dopo un torneo difficile ma giocato sempre al massimo e contro avversari di primissimo livello, arriva il primo brutto stop per il Settebello allenato da Alessandro Campagna. Gli azzurri si fermano contro i campioni del mondo in carica dell’Ungheria. Alla piscina Italcementi di Bergamo, nella gara valida per le semifinali dei piazzamenti dal quinto all’ottavo posto, l’Italia viene superata 10-5 dai forti magiari. Una gara-no che vale il terzo ko in cinque partite, che si aggiunge alle sconfitte maturate contro la Serbia – nel girone – e contro la Croazia – ieri, nei quarti di finale. Ora per gli azzurri ci sarà l’occasione di giocarsi il settimo posto nella finalina di consolazione contro la Cina. Dall’altra parte, invece, le corazzate Serbia e Croazia si contenderanno la World League 2015: la vincitrice staccherà il primo pass per i Giochi Olimpici del 2016.

Un match fondamentalmente a senso unico, che ha visto gli azzurri scarichi fisicamente e un po’ demotivati. Il resto, lo hanno fatto i colpi dei ragazzi allenati dall’ex conoscenza della pallanuoto italiana e della Pro Recco, Tibor Benedek.

Gara che si è aperta subito con il vantaggio ospite siglato da Denes Varga dopo 1’55’’ passato a reti inviolate. Il Settebello è impreciso davanti alla porta di Nagy e si evince anche dal rigore fallito – para il portierone ungherese – da Pietro Figlioli. Dal possibile 1-1, gli azzurri si ritrovano sotto 0-3 a meno di 5’ dal via. Vanno a bersaglio prima Angyal in controfuga e poi da una girata ai due metri di Harai. Lo “zero” è schiodato dalla conclusione di Valentino Gallo al minuto 7’55’’ del primo tempo. SI va al riposo sul 3-1 Ungheria e con tante opportunità fallite in superiorità da parte dell’Italia.

Nel secondo tempo il Settebello subisce meno, ma continua nell’imprecisione al tiro. Ci pensa ancora Denes Varga a bucare Stefano Tempesti. Risponde l’attaccante azzurro Fabio Baraldi, ma per far gonfiare la rete difesa da Viktor Nagy serve un colpo di classe puro da parte del 25enne della Canottieri Napoli. Passano appena 23 secondi e Hosnyanszky segna la prima rete in superiorità numerica di tutta la partita. La prima metà dell’incontro si chiude così sul 5-2 per i magiari.

Il capitano Daniel Varga apre le marcature nel terzo tempo, non fallendo il bersaglio dai 2 metri. L’Italia continua a non girare in attacco perché prosegue il digiuno in superiorità numerica (zero su sette fino a quel momento, che a fine partita un tre su quattordici). A segno con l’uomo in più ci va Andrea Fondelli a 4’ e mezzo dalla fine del terzo parziale e dopo quasi venti minuti di assalti vani. È la prima realizzazione in superiorità e il primo gol del 21enne Fondelli in tutto il torneo. È solo un episodio perché poi l’Ungheria riprende il controllo e va a bersaglio con Ferenc Salamon, che riporta le distanze per i suoi sul +4 (7-3). E infine Madaras punisce ancora la difesa azzurra non schierata bene e fulmina Tempesti sul suo angolo. Se l’attacco non funziona, c’è un Nagy è insuperabile, ma l’Italia sembra da un’altra parte, scarica. Perché manca di precisione e di fisicità nei momenti clou.

Nell’ultimo quarto arriva anche un cartellino rosso verso Pietro Figlioli per le proteste troppo vigorose nei confronti degli arbitri. Per il resto della gara, la partita cala d’intensità e le difese non reggono i confronti in inferiorità numerica. Così fissano il quarto parziale sul 2-2: nell’ordine muovono lo score ancora Baraldi – miglior marcatore italiano con due centri, così come Gallo -, Gor-Nagy, ancora Madaras e appunto Gallo. Finisce 10-5 per gli ungheresi, con qualche isolato accenno (ingeneroso) di contestazione agli azzurri dalle tribune che il c.t. Campagna non digerisce.

Questo il commento del tecnico italiano: “Abbiamo prima di oggi giocato quattro partite in quattro giorni con Australia, Serbia, Usa, Croazia e adesso con l’Ungheria. Sono tutte squadre forti fisicamente e ci voleva un grande dispendio energetico per affrontarle: oggi ne abbiamo risentito. Inoltre tutte le squadre di questa Final Eight hanno avuto un day off e oggi è capitato a noi. Ho chiesto ai ragazzi di tenere dal piano difensivo e con disciplina tattica. Ma si sa, quando sei affaticato la porta si rimpicciolisce. Già le forze sono quelle che sono e perdi fiducia in te stesso. La percentuale di realizzazione è stata, molto, molto bassa. Ma abbiamo fatto cose positive anche oggi. E si sono notati i momenti di blackout, sono ben chiari e saranno da perfezionare. Abbiamo un mese di tempo per trasmetterli al gruppo e correggerli”.

 

Photo G.Scala/Deepbluemedia

 

IL TABELLINO

ITALIA-UNGHERIA 5-10 (parziali: 1-3; 1-2; 1-3; 2-2)

ITALIA: Tempesti 0, Di Fulvio F. 0, Velotto 0, Figlioli 0, Giorgetti 0, Fondelli 1, Presciutti N. 0, Gallo 2, Gitto N. 0, Luongo 0, Aicardi 0, Baraldi 2, Del Lungo 0. Allenatore: Alessandro Campagna.

UNGHERIA: Nagy 0, Gor-nagy 1, Madaras 2, Erdelyi 0, Vamos 0, Hosnyanszky 1, Salamon 1, Angyal 1, Varga Dan. 1, Varga Den. 2, Nemet 0, Harai 1, Decker 0. Allenatore: Tibor Benedek.

Arbitri: Terpenka (Can), Piela (Usa).

Note: spettatori 500 circa. Nel primo tempo Nagy (H) para un rigore a Figlioli (I). Usciti per limite di falli: Hosnyanszky (H) nel terzo tempo; Varga Dan (H) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 3/14 + 1 rigore sbagliato e Ungheria 4/12.

 

Risultati Semifinali – 27 giugno

1°/4° posto
Brasile-Serbia 9-13
Croazia-Stati Uniti 11-6
5°/8° posto
Australia-Cina 13-3
Italia-Ungheria 5-10

 

Finali – Domenica 28 giugno

1° posto
Ore 20:00 Serbia-Croazia
3° posto
Ore 18:40 Brasile-Stati Uniti
5° posto
Ore 17:20 Australia-Ungheria
7° posto
Ore 16:00 Cina-Italia

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