Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Il Blog di Gianfranco Saini

30a Olimpiade –Analisi delle Gare Maschili

Yang Sun numero uno

Michael Phelps bella recita d’addio. Florent Manaudou la grande sorpresa.

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Riconferma del titolo Olimpico: soltanto Phelps (in due gare)

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I Giochi Olimpici di Londra hanno evidenziato quanto sia diventato difficile, anche per atleti di classe estrema, resistere al rinnovamento generazionale che si attua in un quadriennio e mantenersi al massimo livello. Il titolo olimpico è passato di mano da Pechino a Londra in tutte le gare individuali con la sola eccezione dei 100 farfalla e dei 200 misti, in cui Michael PHELPS ha confermato nelle ultime due giornate di gara l’oro conseguito nell’Olimpiade cinese. Nel 2008  erano stati cinque i titoli riconquistati da uno dei vincitori del 2004.

L’arretramento degli olimpionici del 2008 è stato sistematico ed a volte non è stato neppure contenuto al mantenimento di un posto sul podio o quanto meno all’ingresso in finale, ma è arrivato anche ai livelli più estremi del non superamento dei turni eliminatori o della esclusione dai Giochi stessi!. Presentiamo in merito una tabella indicativa. Come si può vedere, solo in sette delle sedici gare individuali il campione olimpico 2008 è riuscito a riconfermarsi sul podio. In tre gare il vincitore di Pechino non era presente, perché non qualificato nelle selezioni nazionali (Alain BERNARD nei 100 stile libero e Michael PHELPS nei 200 stile libero) o per fine carriera (Aaron PEIRSOL nei 100 dorso). In altre sei è scivolato ad un piazzamento tra il quarto e l’ottavo posto della finale. Spostando l’analisi ai Campionati del Mondo 2009 e 2011, per quanto riguarda il primo, sono tre i vincitori di Roma che hanno conquistato l’oro a Londra: Daniel GYURTA nei daniel Gyurta200 rana; Ryan LOCHTE nei 400 misti e Michael PHELPS nei 100 farfalla e nei 200 misti. Il campione del mondo di Roma non ha potuto lottare per l’oro olimpico in due casi: nei 100 dorso perché il giapponese Junia KOGA non si è qualificato nelle selezioni nazionali e nei 200 dorso perché lo statunitense Aaron PEIRSOL si è ormai ritirato. Il detentore del titolo mondiale 2009 non ha raggiunto la finale nei 400 stile libero (Paul BIEDERMANN); è arretrato sul podio in tre delle rimanenti sei gare: i 200 farfalla (PHELPS 2°), i 1500 stile libero (MELLOULI 2°) ed i 50 stile libero (CIELO 3°); è sceso dal podio piazzandosi tra il quinto e sesto posto nelle ultime tre: BIEDERMANN 5° nei 200 stile libero; CIELO 6° nei 100 stile libero; RICKARD 6° nei 100 rana.  Anche guardando al Mondiale 2011 sono ancora solo quattro le gare in cui il campione olimpico di Londra aveva vinto il titolo nel Mondiale 2011. Non sorprende che i nomi di questi quattro fuoriclasse siano quelli di Yang SUN Sun Yangnei 1500, di Daniel GYURTA nei 200 rana, di Michael PHELPS nei 100 farfalla e di Ryan LOCHTE nei 400 misti. A sottolineare la rivoluzione della seconda decade del 2000, si considerino questi dati. Tutti i campioni olimpici maschili di Atene 2004 avevano vinto nel quadriennio 2000-2004 il titolo olimpico o almeno un titolo mondiale. A Londra  ben sette nuotatori sono diventati campioni olimpici senza mai aver vinto in precedenza l’oro olimpico o mondiale. Essi sono Florent MANAUDOU nei 50 stile libero, Nathan ADRIAN nei 100 stile libero; Yannick AGNEL  nei 200 stile libero; Matt GREAVERS e Tyler CLARY  rispettivamente nei 100 e 200 dorso; Cameron VAN DER BURGH nei 100 rana e Chad LE CLOS nei 200 farfalla. Quattro tra costoro, MANAUDOU, ADRIAN, AGNEL e LE CLOS non erano mai neppure saliti su un podio olimpico o mondiale nella distanza in cui hanno vinto l’oro olimpico.

 

Gare maschili

Distanza e Stile

Olimpionico 2008

2012

Mondiali 2009

2012

Mondiali 2011

2012

50

stile libero

Cesar

CIELO

Cesar

CIELO

Cesar

CIELO

100

stile libero

Alain

BERNARD

--

Cesar

CIELO

James

MAGNUSSEN

200

stile libero

Michael

PHELPS

--

Paul

BIEDERMANN

Ryan

LOCHTE

400

stile libero

Tae Hwan

PARK

Paul

BIEDERMANN

--

Tae Hwan

PARK

1500

stile libero

Oussama

MELLOULI

Oussama

MELLOULI

Yang

SUN

100

dorso

Aaron

PEIRSOL

---

Yunia

KOGA

--

Camille

LACOURT

 

Jeremy

STRAVIUS

---

200

dorso

Ryan

LOCHTE

Aaron

PEIRSOL

--

Ryan

LOCHTE

100

rana

Kosuke

KITAJIMA

Brenton

RICKARD

Dale

OEN

--

200

rana

Kosuke

KITAJIMA

Daniel

GYURTA

Daniel

GYURTA

100

farfalla

Michael

PHELPS

Michael

PHELPS

Michael

PHELPS

200

farfalla

Michael

PHELPS

Michael

PHELPS

Michael

PHELPS

200

misti

Michael

PHELPS

Michael

PHELPS

Ryan

Lochte

400

misti

Michael

PHELPS

Ryan

Lochte

Ryan

Lochte

 

Tutti i podi individuali e i record mondiali, mondiali, olimpici e continentali

 

Gara

Oro

Argento

Bronzo

Nome

Cognome

Tempo

Rec.

Nome

Cognome

Tempo

Rec.

Nome

Cognome

Tempo

Rec.

50

sl

Florent

Manaudou

21.34

 

Cullen

Jones

21.54

 

Cesar

Cielo

21.59

 

100

sl

Nathan

Adrian

47.52

 

James

Magnussen

47.53

 

Brent

Hayden

47.80

 

200

sl

Yannick

Agnel

1:43.14

 

Yang

Sun

1:44.93

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tae Hwan

Park

1:44.93

 

 

 

 

 

400

sl

Yang

Sun

3:40.14

OR

Tae Hwan

Park

3:42.06

 

Peter

Vanderkay

3:44.69

 

1500

sl

Yang

Sun

14:31.02

WR

Ryan

Cochrane

14:39.63

AM

Oussama

Mellouli

14:40.31

 

100

do

Matt

Greavers

52.16

OR

Nick

Thoman

52.92

 

Ryosuke

Irie

52.97

 

200

do

Tyler

Clary

1:53.41

OR

Ryosuke

Irie

1.53.78

 

Ryan

Lochte

1:53.94

 

100

ra

Cameron

van der Burgh

58.46

WR

Chris

Sprenger

58.93

 

Brendan

Hansen

59.49

 

200

ra

Daniel

Gyurta

2:07.28

WR

Michael

Jamieson

2:07.43

 

Rio

Tateishi

2:08.29

 

100

fa

Michael

Phelps

51.21

 

Chad

Le Clos

51.44

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Evgeny

Korotyshkin

51.44

 

 

 

 

 

200

fa

Chad

Le Clos

1 :52.96

AF

Michael

Phelps

1:53.01

 

Takeshi

Matsuda

1:53.31

 

200

mi

Michael

Phelps

1.54.27

 

Ryan

Lochte

1:54.90

 

Laszlo

Cseh

1:56.22

 

400

mi

Ryan

Lochte

4:05.18

 

Thiago

Pereira

4:08.86

 

Kosuke

Hagino

4:08.94

AS

4x100

sl

FRA

Francia

3:09.93

 

USA

Stati Uniti

3:10.38

 

RUS

Russia

3.11.41

 

4x200

sl

USA

Stati Uniti

6:59.70

 

FRA

Francia

7:02.77

 

CHN

Cina

7:06.30

 

4x100

mi

USA

Stati Uniti

3.29.35

 

JPN

Giappone

3:31.26

 

AUS

Australia

3.31.58

 

 

Le sorprese in campo maschile: le sconfitte di Phelps, Cielo, Lochte e Magnussen

In sede di pronostico, il favorito di una gara olimpica viene normalmente ricercato tra il campione olimpico uscente, il campione del mondo in carica, il primatista del mondo e il leader mondiale stagionale. Spesso più di uno di questi “titoli di credito” coincide in uno stesso nuotatore, aumentandone le probabilità di successo. Quando tutti sono identificabili con uno stesso atleta, la sua sconfitta è da considerarsi nell’ambito della sorpresa più autentica. 201207231_GSCA_LO17748.jpgNel settore maschile Chad LE CLOS e Florent MANAUDOU  hanno fatto saltare il banco rispettivamente nei 200 farfalla e nei 50 stile libero, dove hanno sconfitto per l’appunto atleti nei quali coincidevano i quattro elementi che contribuiscono ad identificare il favorito perfetto. A rendere ancora tecnicamente più sconvolgente l’esito di queste due gare sta il fatto che il favorito in ognuna di esse era non solo il leader stagionale, ma anche un mostro sacro della rispettiva distanza di gara di gara e del nuoto mondiale. Nei 200 farfalla Michael PHELPS: campione olimpico e mondiale in carica, primatista del mondo, vittorioso nelle ultime due finali olimpiche e nelle cinque finali mondiali su cinque disputate; vincitore di cinque medaglie d’oro nelle cinque gare in cui è sceso in acqua a Pechino. Nei 50 stile libero Cesar FILHO CIELO: campione olimpico e mondiale in carica, primatista del mondo, vittorioso sulla distanza nelle Olimpiadi 2008 e nei due Campionati del Mondo 2009 e 2011 e quindi in procinto di realizzare, in caso di successo a Londra, il grande slam, cioè la conquista di tutti e quattro i titoli, due olimpici e due mondiali, del quadriennio. Anche riferendosi a considerazioni più squisitamente tecniche, questi due risultati risultano assolutamente non pronosticabili sulla base dei riscontri cronometrici del 2011, ma anche difficilmente prevedibili con riferimento a quelli del 2012. Florent MANAUDOU era 33° nelle graduatorie mondiali 2011 con un nuovo personale di 22.30, dopo un progresso di 39/100 e di trentadue posizioni dal 65° posto occupato con 22.69 nelle classifiche mondiali del 2010. Era peraltro preceduto nettamente dai connazionali BOUSQUETS, BERNARD e GILOT. Il suo ulteriore miglioramento nel 2012 di 96/100 di secondo in una gara di 50 metri, quarantadue dei quali dalle selezioni di marzo alla finale olimpica del 3 agosto è da considerare veramente sbalordivo. Una di quelle cose di cui i nostri padri dicevano ”nec visu; nec auditu”: mai visto, né sentito.

 

Chad LE CLOS non veniva da così lontano. Si era classificato quinto nei  200 farfalla Mondiali 2011 ed aveva concluso la stagione al settimo posto con il personale di 1:55.07, che migliorava di meno di un secondo e mezzo quello del 2010, 1:56.48, con cui aveva concluso al quindicesimo posto mondiale quella stagione. Aveva fatto nell’autunno una campagna di guerra nelle prove di Coppa del Mondo, emergendo come vincitore assoluto del Trofeo. Guardato con rispetto e simpatia, nessuno poteva pronosticarlo sul più alto gradino del podio  nella gara delle gare per Michael PHELPS, ma sinceramente neppure al secondo e terzo posto di fronte a fuoriclasse come Takeshi MATSUDA e Laszlo CSEH. È stato invece capace di migliorarsi di oltre due secondi e di spezzare una egemonia senza uguali di PHELPS, nella gara in cui questi ha fato ha soli quindici anni il proprio esordio olimpico, la sola nella quale ha raggiunto quattro finali olimpiche consecutive. Ha realizzato questa impresa anche lui aspettando il su momento. Ancora terzo ai 150 metri (1:23.76), ha cambiato passo nell’ultima vasca, nuotata in 29.20 ed è andato verso la gloria.

Tyler CLARY è il terzo nuotatore ad aver prodotto una sorpresa a dir poco clamorosa, sconfiggendo nei 200 dorso un terzo mostro sacro, Ryan LOCHTE. Benché nuotatore molto più noto e accreditato di MANAUDOU e LE CLOS, non era ritenuto, nonostante la sua classe, un potenziale protagonista, perché chiuso nelle sua gare migliori da LOCHTE in dorso, da PHELPS in farfalla e da entrambi nei misti. Così quando ad Omaha il ritorno di PHELPS ai 400 misti ha determinato la sua esclusione da questa gara, in cui aveva conquistato il podio mondiale nel 2009 e 2011, non sembravano possibili per lui altri orizzonti che un piazzamento nella finale nei 200 farfalla e al meglio il terzo gradino del podio nei 200 dorso, blindati da LOCHTE e dal fuoriclasse giapponese Ryosuke IRIE. Il primo si presentava alla finale come campione olimpico e mondiale in carica della distanza, oltre che come leader stagionale. Quale invitto dominatore dei Mondiali di Shanghai 2011 e già vincitore a Londra dei 400 misti, con il miglior tempo mai nuotato con costumi integralmente in tessuto, era universalmente considerato l’uomo destinato a raccogliere l’eredità olimpica di PHELPS o di limitarne la superiorità a Londra. Nel secondo erano riposte le più autentiche speranza di un oro dello squadrone giapponese, beninteso solo in caso di una défaillance di LOCHTE o di una sua prestazione in linea con i tempi stagionali finora da lui nuotati. Quando pur realizzando il suo miglior crono stagionale, lo statunitense non è stato in grado di mettere fuori gara i rivali, IRIE era pronto a cogliere l’occasione e saltarlo; ma CLARY ha messo il turbo e completato una progressione formidabile, che lo ha visto risalire dal quarto posto a i 50 (27.37), prima al terzo dei 100 (56.01), poi al secondo dei 150 (1:24.93) fino al primo dei 200 (1:53.41), impreziosito dal record  olimpico. Una sorpresa, ma nei limiti dell’umano.

Si può infine dire che anche nei 100 stile libero maschili i bookmaker hanno fatto affari d’oro, perché tra gli scommettitori, alla pari che fra i tecnici di tutto il mondo, James MAGNUSSEN, campione del mondo 2011 e leader stagionale 2012, godeva di una reputazione e di un credito assolutamente meritato ed indiscusso ed era considerato uno degli imbattibili. Se qualcuno poi voleva spingersi a un pronostico diverso, i nomi più gettonati erano quelli del suo connazionale James ROBERTS, dell’olimpionico e primatista del mondo Cesar CIELO, del solido canadese Brent HAYDEN, in sede mondiale oro nel 2007, quarto nel 2009 e ancora argento nel 2011. Al di fuori di questi uno dei francesi, sempre sul podio dal primo posto dell’Olimpiade 2008, passando per l’argento ed il bronzo del Mondiale 2009 e il bronzo di quello 2011, sempre con specialisti diversi. Forse proprio Yannick AGNEL, vincitore per k.o. a Londra dei 200 con un tempo straordinario. Quanto a Nathan ADRIAN, perché pensare a lui?. Le sue credenziali erano molto limitate: solo decimo nel mondiale 2009 e sesto in quello del 2011. Nel 2012 è quarto nelle graduatorie stagionali, ad un secondo esatto da MAGNUSSEN, preceduto sia da ROBERTS che da AGNEL, pur avendo disputato le selezioni nazionali alla fine di giugno, ultimo in ordine temporale e quindi con minori margini di progresso tra tutti i pretendenti al titolo, che avevano gareggiato in marzo e aprile. Ciò premesso, le sue chance per l’oro prima di Londra erano obiettivamente ristrette al 10% che va riconosciuto ai potenziali finalisti. Invece lo statunitense nelle finale olimpica è stato il primo dei sei nuotatori scesi sotto il muro di 48.0, precedendo di un centesimo di secondo MAGNUSSEN, con il tempo di 47.52 contro 47.53, in progresso di oltre mezzo secondo rispetto al miglior tempo del 201 (48.05). Qui però una forte componente va attribuita anche alla prestazione inferiore alle attese dei due australiani MAGNUSSEN e ROBERTS, il secondo addirittura fuori dalla finale, il primo il solo tra gli otto finalisti a non siglare il personale stagionale.

Il numero uno: fra gli Uomini è Yang Sun

Yang SUN  e Michael PHELPS hanno conquistato due ori e un argento a testa nelle gare individuali disputate . Lo statunitense vi ha aggiunto una quarta finale, quella dei 400 misti, piazzandosi quarto. La palma di numero uno spetta indubbiamente al fuoriclasse cinese, che ha impreziosito le sue imprese con il record mondiale dei 1500 e la seconda prestazione mondiale di ogni epoca nei 400. Egli ha inoltre messo a segno un’impresa senza precedenti nella storia dei Giochi Olimpici, diventando il primo nuotatore al mondo a salire sul podio nei 200, 400 e 1500 stile libero.

 

Protagonisti a livello individuale: il ranking de Il Mondo del Nuoto.

Impostiamo come al solito il nostro personale ranking tenendo conto esclusivamente delle prove individuali, salvo considerare le prestazioni in prima frazione di staffetta o quelle in frazione lanciate solo se mai realizzate prima a livello mondiale (1/4 punto). Nelle nostra valutazione assumeremo come riferimento un punteggio convenzionale di cinque punti per la conquista dell’oro, due per l’argento, uno per il bronzo; due per i primati del mondo realizzati in finale ed uno per quelli ottenuti in altri turni; 1 punto per il record olimpico, ½ per la seconda o terza prestazione mondiale di sempre; ¼ di punto per il quarto posto e 1/5 di punto per un piazzamento in finale dal quinto all’ottavo.

 

Undici nuotatori si sono spartiti a Londra i tredici titoli olimpici individuali del settore maschile, contro gli otto di Pechino 2008. Due titoli a testa per Yang SUN e per Michael PHELPS, rispettivamente nel mezzofondo dello stile libero (200 e 400) e nei 100 farfalla e 200 misti.  I vincitori delle altre tre gare dello stile libero, del dorso, della rana, della farfalla e dei misti sono tutti diversi tra loro.

La nostra classifica “Top Ten”

Primo Yang SUN: punti 16,5. Oro nei 400 (5) e nei 1500 stile libero (5), argento nei 200 stile libero (2), il primato del mondo nei 1500 (2), il record olimpico (1) e la seconda prestazione mondiale all time dei 400 (½). Un punto aggiuntivo per la triplice presenza sul podio olimpico in una stessa edizione dei Giochi  realizzata con la vittoria nei 400 e 1500 stile libero e il secondo posto nei 200, impresa mai riuscita ad alcun nuotatore in precedenza, anche se in sede di Campionato del Mondo, nel 1975 a Cali, il fuoriclasse americano Tim SHAW centrò addirittura la medaglia d’oro in tutte e tre le gare.

Secondo Michael PHELPS: punti: punti 15,0. Oro nei 100 farfalla (5) e nei 200 misti (5), argento nei 200 farfalla (2). Un punto e mezzo aggiuntivo per ciascuna delle strisce di tre vittorie olimpiche in tre edizioni consecutive dei Giochi messa a segno nei 200 misti e nei 100 farfalla (3). Non è la macchina irresistibile di Pechino. È battuto in effetti nei 200 farfalla: la gara del suo esordio olimpico con il quinto posto in finale a quindici anni nel 2000 ; la gara del suo primo oro mondiale, la gara in cui nessuno lo ha mai preceduto nelle due finali olimpiche e nelle cinque mondiali disputate  dal suo primo successo nel 2001 a Fukuoka. Consegna alla storia memorabili pagine di vittorie e di primati, alle quali a Londra aggiunge quella conclusiva, con altre quattro finali individuali (due primi, un secondo, un quarto posto) e altri due ori ed un argento in staffetta. È la sola manifestazione in cui non realizza  primati mondiali, neppure nelle prove di staffetta.  

Terzo Ryan LOCHTE: punti 11,5 . oro nei 400 misti (5); argento nei 200 stile libero (2); argento nei 200 misti (2); bronzo nei 200 dorso (1). Mezzo punto aggiuntivo per la seconda prestazione mondiale nei 400 misti (½). Un punto aggiuntivo per essere il solo a salire quattro volte sul podio a titolo individuale (1).

Quarto Chad LE CLOS: punti 8,5 . Oro nei 200 farfalla (5); argento nei 100 farfalla (2). Finalista nei 200 (¼) e 400 misti (¼) in cui sfiora il podio con il nuovo record africano. Un punto aggiuntivo per aver posto fine alla imbattibilità di PHELPS in sede olimpica nei 200 farfalla (1).

Quinto Daniel GYURTA: punti 8,25. Oro nei 200 farfalla (5), con il primato del mondo (2). Quarto nei 100 rana (¼).Un punto aggiuntivo per aver completato il piccolo slam dei titoli mondiali 2009 e 2011 ed olimpico 2012 (1).

Sesto Yannick AGNEL punti 6,50. Primo nei 200 stile libero (5) con la terza prestazione mondiale all-time (½); terzo nei 100 stile libero (1).

Sesto Cameron VAN DER BURGH: punti 6.5. Primo nei 100 rana (5).

 con il record del mondo (2). Mezzo punto in meno per l’infrazione commessa in partenza e confessata, ma non sanzionata dalla giuria, delfinando quattro colpi di gambe (-0,5).

Ottavo Matt GREAVERS: punti 6.0. Primo nei 100 dorso (5), con il record olimpico (1).

Ottavo Tyler CLARY: punti 6.0. Primo nei 200 dorso (5), con il record olimpico (1).

Decimo Florent MANAUDOU: punti 5,0. Primo nei 50 stile libero.

Decimo Nathan ADRIAN: punti 5,0. Primo nei 100 stile libero.

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