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Camillo Cametti at Large

Sorprese nelle batterie della prima giornata

Nei 400 sl cadono Park e Biedermann

Nei 400 misti Phelps salvo per il rotto della cuffia. Miglior tempo del giapponese Hagino davanti a Lochte. Marin si qualifica col sesto tempo. Suspense per la finale.

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Quello che non ti aspetti. Si pensava ad un facile ingresso in finale dei due titani, Phelps e Lochte. Ma se il secondo l’ha ottenuto nuotando in scioltezza un (per lui) modesto 4:12.35 –  preceduto in batteria dal combattivo sudafricano Le Clos (4:12.24) – il primo c’è la fatta per il rotto della cuffia, per soli 7 centesimi, toccando in un ancora più modesto 4:13.02. Scioccante l’eliminazione di Cseh, secondo in batteria, per un soffio dietro a Phelps (4:13.33). L’ungherese era apparso in gran forma agli Europei dello scorso maggio. Meglio di Phelps ha fatto anche il ritrovato Luca Marin, sesto tempo con 4:13.02 (4° in batteria). Meglio di tutti il giovane giapponese Kosuke Hagino, già tra i favoriti della vigilia per il podio, con 4:10.01, record asiatico.

Nei 400 stile libero maschili sono addirittura due gli eventi scioccanti: la squalifica del campione olimpico uscente Tae-Hwan Park per falsa partenza. Gli era già successo alle Olimpiadi del 2004, sempre nei 400 stile libero. Il coreano, che ha fatto ricorso (l’esito si saprà nel tardo pomeriggio ma, dato che la squalifica non ha convinto tutti, non è improbabile il suo accoglimento), aveva vinto la sua batteria in 3:46.68, davanti all’ungherese Gergo Kis. I più veloci Yang Sun (3:45.07) , autentico guerriero cinese, e il “fighter” americano Peter Vanderkay (3:45.80). Si contenderanno il titolo assieme a Park, campione olimpico uscente, se verrà riammesso.

Nei 100 farfalla donne domina l’americana Dana Vollmer con un gran tempo: 56.25, record olimpico. Secondo tempo per la cinese Ying Lu (57.17) e terzo per l’australiana Alicia Coutts (57.36). Sotto i 58 secondi anche la svedese Sarah Sjostroem (57.45). Ilaria Bianchi entra in semifinale con il 12° tempo (58.42).

Nei 400 misti donne fatica ad entrare in finale anche Stephanie Rice, l’avvenente australiana campionessa a Pechino 2008. Ottiene il 7° tempo, con 4:35.76. Miglior tempo per Elizabeth Beisel (4:31.68) che ha nuotato in maniera più che convincente e adesso è favorita per il titolo. Secondo tempo più veloce (4:31.73) per la piccola (160 cm, 45 kg) sedicenne cinese Shiwen Ye, campionessa del mondo dei 200 misti a Shanghai 2011). Poi l’ungherese Hosszu (4:33.77), l’altra piccola cinese Xuanxu Li (18 anni, 164 cm, 50 kg), e la spagnola Belmonte (4:34.70).

Nei 100 rana uomini Fabio Scozzoli segna 59.99; è soltanto 12° ma è buono per la semifinale . Miglior tempo per l’australiano Sprenger (59.62), più veloce per un solo centesimo del giapponese Kosuke Kitajima (59.63). L’<Imperatore> è in forma e non nasconde ‘ambizione di vincere il suo terzo titolo olimpico consecutivo in questa gara. Seguono, a pochi centesimi l’uno dall’altro, il lituano Titenis, l’ungherese Gyurta, il neo-zelandese Snyders (che ha preceduto Scozzoli in batteria, con 59.78), il sudafricano Van der Burgh. In definitiva il tempo di Scozzoli è appena 37 centesimi più lento di quello di Sprenger. Stasera nelle semifinali sarà battaglia. Notevole il risultato dell’americano Brendan Hansen tornato all’agonismo dopo qualche anno di pausa: entra in semifinale con il 10° tempo, 59.93.

L’Australia, con in quarta frazione Libby Lenton Trickett, anche lei rientrante dopo lunga pausa, ottiene il miglior tempo delle batterie nella 4x100 stile libero. Dietro alle “aussie” Stati Uniti, Olanda (campione uscente) e Cina. L’Italia, con la Pellegrini in seconda frazione, è dodicesima, con 3:39.74, record italiano.

Sorprese negative a parte, questa prima sessione ha detto che americani, australiani e cinesi sono in gran forma e che, di contrappunto, per gli Europei non sarà facile salire sul podio.

L’ultimo shock della mattinata riguarda il pubblico. Da tempo si sapeva che i biglietti per il nuoto erano tutti venduti (“sold out”), poi si scopre che le tribune sono vuote per metà. Misteri londinesi.

 

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