Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Nuoto

Intervista alla ex dorsista

Alessandra Cappa e la nuova carriera a bordo vasca

A distanza di dieci anni, la dorsista azzurra si racconta in veste di allenatore e ricordando la vita da atleta…

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È stata una tenace dorsista, che non si è mai arresa alla fatica e al sacrificio, anzi, nuotando col naso all’insù sotto le luci del cielo, è diventata una donna forte, una mamma dolce e sensibile e un’allenatrice preparata e capace di trasmettere ai suoi piccoli atleti tutta la passione che continua a spingerla ogni giorno a camminare sul bordo vasca della piscina di Peschiera per allenarli al meglio.

L’abbiamo incontrata ormai a dieci anni dall’aver appeso il costume al chiodo…

 

Ciao Alessandra di che cosa ti occupi in questo momento? Quando hai smesso di essere atleta professionista è stata una scelta dolorosa o avevi capito di aver raggiunto il tuo massimo possibile?

Sono allenatrice di nuoto ormai da cinque anni a Peschiera, dove abbiamo fondato dal nulla una squadra agonistica che va dalla categoria propaganda alla categoria ragazzi e che piano piano ci sta dando molte soddisfazioni e soprattutto sono mamma di Gloria!

Dopo aver smesso di nuotare, per un anno ho fatto quello che non potevo fare prima, come andare sullo snowboard o godermi la vita mondana, poi mi sono laureata in Scienze Motorie a Verona, ho conseguito i brevetti da allenatore di nuoto e mi sono ritrovata sul piano vasca con due cronometri in mano ad allenare i più piccoli.

La scelta di smettere di essere atleta professionista è maturata da una serie di fattori, fra cui la mia stanchezza più mentale che fisica, poi le nuove generazioni avanzavano molto competitive perciò ho deciso di ritirarmi da vincente piuttosto che da perdente, infatti il 2004 è stato il mio apice con il bronzo europeo e la partecipazione olimpica.

Il sacrificio, l’impegno e la costanza mi hanno portata ad arrivare ai miei risultati, facendo ciò che più mi piaceva, ed è questo che ogni giorno cerco di trasmettere ai miei ragazzi, perché ultimamente tali valori si sono persi, abbiamo tutto a portata di mano e alla prima difficoltà i giovani si scoraggiano e mollano la presa. Non si ottiene niente se non con la passione, la volontà e la tenacia, il “fare fatica” deve essere un ingrediente per rendere speciale ogni obiettivo della nostra vita.

Ho faticato a raggiungere tutto, ma sono contenta di averlo fatto!

 

Sei ancora nell’ambiente clorato allenando i ragazzini, che cosa ti trasmette il nuoto di cui non puoi fare a meno?

Il nuoto è sempre stata la mia vita, è quello che riesco a fare meglio, mi ha formato come persona perciò non riesco a stare lontano dal cloro e cerco di trasmettere a chi mi circonda tutta la mia passione.

 

Dieci anni fa vincesti il bronzo nei 50 dorso agli Europei di Madrid, come vedi la nostra nazionale per i prossimi Europei di Berlino?

La vedo bene! Il nuoto è cambiato tantissimo da quando lo praticavo io, le nuove leve esplodono presto, ma la nostra Federazione sta lavorando al meglio perché non si disperdano i talenti e si raggiungano i risultati senza fretta, in maniera graduale e duratura.

 

Sei ancora in contatto coi tuoi ex compagni di nazionale?

Sì con alcuni ci sentiamo spesso, come con Domenico Fioravanti, che fornisce la mia squadra dei suoi costumi, con le  mie grandi amiche Paola Cavallino, Sara Parise e Maria Pelaez, con cui mi allenavo al Centro Federale a Verona, con Beccari, Pelliciari e Brembilla ci incontriamo durante le gare in giro per l’Italia.

 


È più difficile allenare o essere allenati? 

Sicuramente allenare! Quando sei atleta esegui ciò che ti dicono, quando alleni devi pensare a 360° che cosa è meglio per i tuoi ragazzi dentro e fuori dall’acqua, capire le loro sensazioni, aiutarli a perseverare per un obiettivo, a crescere insieme, inoltre far comprendere loro il valore della fatica non è semplice.

 

L’emozione più grande da atleta quale è stata? 

La mia prima vittoria ai Campionati Italiani di Bari nel 1997 nei 100 dorso perché è stata del tutto inaspettata!

 

E quella più bella da mamma?

Tutti i giorni mi emoziono e mi commuovo perché Gloria è una emozione continua; dopo aver smesso di nuotare non ho più provato emozioni forti, sono dovuta diventare madre per sentirle ancora.

 

Il tuo prossimo sogno da realizzare….

È quello di continuare a lavorare bene qui a Peschiera, per far crescere i miei ragazzi nel modo migliore,  sia sportivamente che umanamente...

 

 

 

Alessandra Cappa (Verona, 19 maggio 1982) è stata una forte dorsista italiana,specializzata nei 50 e 100 metri; in carriera vanta 41 titoli italiani assoluti, il bronzo nei 50 dorso ai Campionati Europei di Madrid del 2004 e la partecipazione ai Giochi Olimpici di Atene nello stesso anno.

Ha partecipato agli Europei in vasca corta a Sheffield nel 1998, Istanbul nel 1999 e Valencia nel 2000, dove è riuscita ad entrare nelle finali dei 50 e 100 metri dorso e in quella della staffetta 4 × 100 m mista. Nel 2001 ha partecipato ai Mondiali di Fukuoka e agli Europei in vasca corta di Anversa, arrivando in questi ultimi alla finale dei 100 m dorso. Nel 2002 è stata convocata agli Europei di Berlino arrivando ancora in finale in tre gare, 50 e 100 m dorso e 4×100 m mista.

Ha partecipato anche ai Mondiali del 2003 di Barcellona e ha coronato la sua carriera agli Europei di Madrid vincendo la medaglia di bronzo nei 50 m dorso, arrivando quinta nei 100 m e quarta con Chiara BoggiattoFrancesca Segat e Federica Pellegrini nella staffetta 4×100 m mista.

Ha vestito la maglia azzurra per l’ultima volta partecipando ai Giochi Olimpici di Atene nel 2004.

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