
Tecnica del Nuoto.
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Ciao Lara! Raccontaci di te, cosa fai, dove vivi e come mai hai deciso di tornare a gareggiare con i master? Che cosa ti mancava del mondo clorato?
Ciao a tutti! Oggi sono una nuotatrice con i piedi sempre sulla sabbia! Gestisco due stabilimenti balneari all’Isola d’Elba insieme a mio marito, il Tropical a Marina di Campo e il Tahiti a Procchio e sono mamma di due splendide creature, Ambra Olimpia e Alessandro di 5 e 4 anni.
Vivo tutto l’anno a contatto con l’acqua, anche se in questo caso è salata e non clorata; solo nei mesi invernali ci trasferiamo a Livorno, per permettere ai bimbi di andare a scuola.
Quando ho smesso di nuotare nel 1995, dopo le Universiadi di Fukuoka, ho fatto tantissimi lavori differenti: da animatrice di villaggi ad assistente di volo, ho viaggiato e conosciuto persone che mi hanno arricchito interiormente. A 25 anni purtroppo ho perso mio padre in un incidente stradale e la stessa sorte è toccata anche al mio fidanzato un anno dopo.
Ero psicologicamente demolita: ho dovuto raccogliere tutti i miei pezzi e le poche energie che mi erano rimaste per rialzarmi in piedi. Ho conosciuto mio marito, con cui ho costruito una famiglia stupenda, ma lo scorso autunno il nostro rapporto è andato in crisi e per un periodo ci siamo allontanati.
Il nuoto è stato fondamentale per ritrovare me stessa.
Ributtarmi in acqua dopo tanto tempo mi ha regalato emozioni profonde, mi ha fatto ritrovare il sorriso accettando il dolore per la scomparsa dei miei cari, come tappa fondamentale di crescita e soprattutto mi ha permesso di capire cosa è veramente importante, la famiglia. Ho ricostruito il mio puzzle, sono tornata insieme a mio marito e ora siamo ancor più felici di prima!
In acqua mi sono sentita protetta e amata e per questo ho finalmente ritrovato la gioia di vivere.
Ora faccio parte del gruppo master Nuotopiù di Giovanni Franceschi, mi alleno tre volte a settimana in acqua mentre le sedute in palestra le faccio quotidianamente sulla sabbia piantando ombrelloni e spostando lettini!
Conciliare le mie tre "M", ovvero il ruolo di Mamma, Moglie e Master non è facile, ma quando indosso cuffia e occhialini sono concentratissima sul mio allenamento, è un momento tutto mio in cui do sempre il massimo. Ho già partecipato a qualche meeting con buoni risultati e questa estate penso di gareggiare a Trieste ai campionati italiani con le staffette della mia squadra.
Quali sono i ricordi più belli della tua carriera agonistica?
Sicuramente i legami, le amicizie, il rapporto col mio allenatore storico Morini, dato che vivevo con la sua famiglia, sono il frutto più bello della mia carriera agonistica.
Le Olimpiadi del ’92 a Barcellona sono state fantastiche! Mi hanno regalato tante emozioni e sono state proprio un sogno che si è avverato. Ero la più piccola della spedizione azzurra e sono stata catapultata dal mio piccolo paese in una grande città tutta vestita a festa per i Giochi.
Mi sembrava quasi di essere nel mondo delle favole, nel paese dei balocchi! Al Villaggio olimpico ero a contatto con grandi campioni come Jordan o Popov e io li guardavo con ammirazione e stupore, come se fossero finti!
Secondo te com’è cambiato il mondo del nuoto in questi anni?
Rispetto ai miei tempi, ora c’è molta più attenzione nei confronti degli atleti: negli primi anni ’90 non si curava la preparazione a secco, si stava solo tanto tempo in acqua. Inoltre non erano curati l’aspetto psicologico e nemmeno quello alimentare, i fisioterapisti erano un miraggio, oggi invece ogni aspetto della preparazione di un atleta professionista viene curato in maniera maniacale.
Insomma il nuoto che ho vissuto in prima persona sembra quasi un altro sport rispetto a quello che vediamo ai giorni nostri: forse in passato era tutto più semplice, più genuino, meno costruito, mentre oggi la ricerca dell’allenamento di qualità, lo studio e la cura dei particolari sono diventati la chiave per fare la differenza in una prestazione di alto livello.
Con chi sei rimasta in contatto dei tuoi compagni di allenamento?
Col mio allenatore Morini ogni tanto ci sentiamo, poi coi miei amici e compagni di cloro Gaia Malacalza, Cristina Chiuso, Luis Alberto Laera e con i social network ho ritrovato tantissimi altri amici nuotatori!
Con tutti i tuoi impegni riesci ancora a seguire il nuoto agonistico?
Certamente! Sono stata anche ai mondiali di Roma nel 2009 come spettatrice ed è stata un'esperienza indimenticabile.
Questa estate seguirò sicuramente i mondiali di Barcellona, in modo da poter rivivere le emozioni vissute nella stessa città nella "mia" Olimpiade!
Dicono che sei una bravissima surfista! È meglio il nuoto o la tavola da surf?
Adoro il surf, ma il nuoto resta il mio numero uno!
Lara ha gli occhi azzurri come l’acqua, il suo elemento naturale preferito e dato che gli occhi sono lo specchio dell’anima, non possiamo che augurarle un felice compleanno e di continuare a nuotare nel mare della vita con lo stesso entusiasmo con cui ci ha raccontato di sé.
Veronica Bigi