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Il Blog di Gianfranco Saini

Giochi della 30a Olimpiade - 28 Luglio – Giorno 1

Grandi sorprese e grandi imprese

Sensazionali emozioni a Londra nella prima giornata di gara dei Giochi Olimpici 2012.

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In batteria cadono teste di atleti celeberrimi come Paul BIEDERMANN, primatista mondiale dei 400, eliminato in questa distanza con un mediocre 12° tempo (3:48.50) e quella di Laszlo CSEH, nono nei 400 misti in 4:13.40, con il suo connazionale e vice campione europeo David VERRASZTO, ventiduesimo in 4:18.22. Per l’intera mattinata pubblico e tecnici sono indotti a credere che anche il campione olimpico e mondiale della gara, il coreano Tae-Hwan PARK, sia stato eliminato nei 400 stile libero, in seguito ad una squalifica per falsa partenza. Nelle prime ore del pomeriggio il coreano viene riammesso con un comunicato che lascia interdetti, perché il reintegro viene effettuato dalla Giuria di Appello che esamina il reclamo della Corea “accogliendo la raccomandazione della Commissione Tecnica delle FINA”, evento mai visto né udito in precedenza. Nel pomeriggio il crollo di PHELPS nei 400 misti sorprende a freddo pubblico e tecnici, che pensavano di vivere una sfida lunga una settimana tra il fuoriclasse di Baltimora e Ryan LOCHTE; poi esplode la Cina, che coglie con Yang SUN il primo oro olimpico maschile della sua storia e subito dopo porta al successo la straordinaria Shiwen YE nei 400 misti, con un record del mondo di 4:28.43 che fa tremare i polsi. Infine nell’ultima finale in programma la staffetta veloce femminile australiana anticipa i colleghi maschi e conquista il titolo olimpico interrompendo contro ogni pronostico l’egemonia quadriennale dell’Olanda. Nessuno dei Campioni di Pechino è stato in grado di confermarsi e per un giorno la Cina è in testa al medagliere!

 

400 MISTI UOMINI

La finale

Ryan LOCHTE trionfa nella finale dei 400 misti di Londra con una gara formidabile, conclusa in 4:05.18, la seconda prestazione mondiale di ogni epoca e per altro un tempo mai nuotato prima con costumi completamente tessili. Lo statunitense, alla sua quarta medaglia d’oro olimpica, nuota frazioni di 55.02-1:01.84-1:09.67-58.65, prendendo nettamente il largo con la frazione di rana. Michael PHELPS è il grande sconfitto di questa gara e chiude al quarto posto, dopo essere sopravvissuto a stento al taglio nelle batterie (8° in 4:13.33) ed aver coinvolto nel suo difficile cammino l’ungherese Laslo CSEH, che, nuotando nella sua stesa batteria e  contentandosi di terminare a ridosso del fuoriclasse otto volte campione olimpico a Pechino, ha subito la beffa di una dolorosa eliminazione in 4:13.40. È difficile ormai dubitare del fatto che sarà LOCHTE il LOCHTEsignore di questi Giochi perché data la sua straordinaria classe certamente non troverà altri avversari in grado di opporsi, dal momento che PHELPS è onestamente in condizioni assai precarie di forma. Nella gara cadono il record sudamericano, che uno straordinario Thiago PEREIRA fissa a 4:08.86, conquistando un argento del tutto impronosticabile e quello asiatico, che il diciottenne giapponese Hosuke HAGINO  fa progredire a 4:08.94, dopo aver nuotato il miglior tempo nelle batterie del mattino in 4:10.01. Nella finale sono rappresentati tutti i Continenti, in virtù del quinto posto del sudafricano Chad LE CLOS e del settimo dell’australiano Thomas FRASER HOLMES, mentre il solo rappresentante dell’Europa a centrare la finale è l’azzurro Luca MARIN. L’azzurro aggiunge un altro tassello alla sua magnifica carriera con la seconda finale olimpica raggiunta nuotando in batteria il sesto tempo  in 4:13.02, prima di concludere la finale all’ottavo posto in 4.14.58. L’altro rappresentante italiano Federico TURRINI è diciannovesimo in 4:17.22.

 

 

100 FARFALLA - DONNE

batterie

La campionessa del mondo 2011 Dana VOLLMER (USA)  si presenta con una grandissima prestazione fin dal turno eliminatorio, facendo crollare il record olimpico e mettendo a segno con il tempo di 56.25 (26.28) la quarta prestazione mondiale di ogni epoca, la migliore mai realizzata senza il supporto dei costumi in poliuretano. Per accedere al turno di semifinale occorre nuotare in 58.74  e l’obiettivo è centrato da Ilaria BIANCHI con un consistente 58.42, che le garantisce il dodicesimo posto. Sei nuotatrici scendono sotto i 58.00, con la cinese Ying LU che si posiziona alla spalle della VOLLMER con 57.17.

 

Semifinali

Ancora la VOLLMER  davanti a tutte in semifinale, sia pure con un tempo di 56.36 di poco superiore a quello realizzato al mattino, a causa forse di un passaggio troppo spinto (26.08). Alicia COUTTS (AUS) si dimostra la nuotatrice più attrezzata per il posto d’onore, mentre tra le pretendenti al terzo gradino del podio emerge al momento la danese Jeanette OTTESEN GRAY, che ottiene un grande personale con 57.25  e  precede di stretta misura Sara SJOSTROM (57.27). Restano escluse dalla finale le due rappresentanti della CinaA  ed a sorpresa anche Francesca HALSALL. Centra invece la finale una formidabile Ilaria BIANCHI, che porta a 57.79 il primato italiano, dopo essere transitata ai 50 in 26.82.  L’azzurra aveva stabilito il precedente primato, con il tempo di 58.12, nelle batterie dei Giochi Olimpici di Pechino, nel 2008, prima di infortunarsi in semifinale. Ultimo tempo utile per l’ingresso in finale proprio quello dell’italiana.

 

400 STILE LIBERO UOMINI

La finale

Eliminato in batteria il tedesco Paul BIEDERMANN, primatista e campione del mondo a Roma con 3:40.07, il coreano Tae-Hwuan PARK e il formidabile cinese Yang SUN, dopo Shanghai 2011 considerato a giusta ragione il miglior mezzofondista del mondo,  danno luogo ad un duello fantastico, che SUN risolve con il suo formidabile ultimo cento in 53.50. Il record del mondo si salva per pochi centesimi dalla furia dell’asiatico, che conclude in 3:40.14, record olimpico, con PARK secondo in 3:42.06. Sul terzo gradino del podio il veterano americano Peter VANDERKAAY (3:44.69), che impedisce il realizzarsi di uno storico podio completamente asiatico, confinando al quarto posto le ambizioni del diciassettenne cinese Yun HAO (3:46.02). Dalla finale è assente Samuel PIZZETTI, che non riesce mai ad entrare in gara nelle batterie.

 

400 MISTI DONNE

La finale

La grande favorita, l’americana Elisabeth BEISEL (4:31.74), campionessa del mondo in carica, non delude certamente, migliorandosi per due volte, prima in batteria con 4:13.68, poi in finale con 4:31.27. Tuttavia questo non basta, perché la sedicenne cinese Shiwen YE, YE.jpgdi cui avevamo segnalato il talento per la specialità, la sconfigge nettamente, mettendo a segno uno straordinario record del mondo, impreziosito da una frazione di stile libero nuotata nell’incredibile tempo di 58.68. Si pensi che nella corrispondente gara maschile un fuoriclasse come Ryan LOCHTE ha conquistato il titolo olimpico percorrendo la stessa frazione in un tempo migliore di soli tre centesimi di secondo. La nuova signora della specialità scandisce la sua impresa con passaggi di 1:02.19-1:09.54-1:18.02. Sul terzo gradino del podio ancora un’atleta cinese in grande progresso, la diciannovenne Xaunxu LU, che con 4:32.91 ha spento il tentativo di salire sul podio olimpico della ungherese Katinka HOSSZU, campionessa del Mondo di Roma 2009, quarta in 4:33.49. L’azzurra Stefania PIROZZI ha concluso la sua prova al 22° posto in 4:45.61. 

 

100 RANA UOMINI

Batterie e semifinali

Livello impressionante nel primo turno eliminatorio di questa gara, durante il quale ben dodici atleti, tra cui Fabio SCOZZOLI, scendono sotto il minuto, mentre l’ultimo tempo utile per passare al turno successivo è 1:00.57. Mattia PESCE non riesce a confermarsi ed è escluso dalle semifinali. Nelle semifinali esplode il talento del sudafricano Cameron VAN DER BURGH, che fissa il record olimpico a 58.83, quarta prestazione mondiale di ogni epoca, ancora una volta la migliore di sempre in costumi completamente tessili. Secondo è uno straordinario Fabio SCOZZOLI, che risale dal dodicesimo posto delle batterie fino a sfiorare per soli due centesimi di secondo il record italiano di 59.42, con cui ha vinto l’argento ai mondiali di Shanghai. Alle spalle del fuoriclasse italiano è terzo con 59.50 il primatista del mondo Brenton RICKARD, mentre mostra qualche difficoltà il superfavorito della vigilia, Kosuke KITAJIMA che nuota in 59.69.  L’ultimo tempo utile per entrare in finale è un incredibile 59.78. Subiscono il taglio due dei protagonisti più attesi, il secondo ed il quarto nelle liste mondiali stagionali, rispettivamente Ryo TATEISHI (JPN) e Felipe FRANCA SILVA (BRA). Dopo una batteria eccellente affondano in semifinale anche Glenn SNYDERS (NZL) e Scott DICKENS (CAN), che finiscono quindicesimo e sedicesimo dopo aver realizzato in batteria il quinto tempo (59.78) ed il settimo (59.85)

 

4x100 STILE LIBERO DONNE

La finale

Le ondine dei Paesi Bassi sono imbattute negli appuntamenti olimpici e mondiali a partire dal 2008 e quindi la sconfitta patita dal quartetto australiano risulta tanto più bruciante.  partono nuovamente da favorite, anche in virtù delle consistenti prestazioni delle loro migliori velociste, in particolare di Ranomi KROMOWIDJOJO, numero uno del ranking mondiale dei 100 con 52.75, è all’altezza delle attese e nuota in uno straordinario 51.93 la sua frazione lanciata, l’ultima, senza però poter colmare il gap subito dalle sue compagne nei confronti delle scatenate rappresentanti della super potenza dell’Oceania. Le australiane si impongono in 3:33.15, nuovo record olimpico, precedendo le rivali, cui va l’argento in 3:33.79, mentre al terzo pposto sono le americane che migliorano il primato nazionale e continentale con 3:34.79. Nei turni eliminatori era restata esclusa a sorpresa la GERMANIA, mentre l’ITALIA, che schierava Alice MIZZAU (55.17), Federica PELLEGRINI (54.28), Laura LETRARI (55.74) e Erica FERRAIOLI (54.55) concludeva al dodicesimo posto centrando il primato nazionale con il tempo di 3:39.74.

 

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