Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Camillo Cametti at Large

Tokyo 2020, Domenica 22 Agosto 2021 – L’eredità delle Olimpiadi di nuoto / I protagonisti principali

OLIMPIADI DI NUOTO – Personaggi e fatti da ricordare

Stati Uniti sempre padroni con i fenomeni Caeleb Dressel e Katie Ledeckye nuovi talenti (Robert Finke); Australia di nuovo d’oro con Ariarne Titmus, Emma McKeone Kaylee McKeown; la Gran Bretagna del leader Adam Peaty sugli scudi; gli ori sorprendenti di Tatiana Schoenmaker, Ahmed Hafnaoui e Yui Ohashi; i nuovi eventi (1500 metri femminili, 800 maschili e la staffetta mista).

  • Share

Nuoto femminile sugli scudi. Se negli ultimi tre Giochi Olimpici di nuoto Phelps era stato al centro della scena a Tokyo 2020 sono stati gli eventi femminili a fornire probabilmente le maggiori emozioni. In primis le performance di Ariarne Titmus (in copertina) e Katie Ledecky hanno avvinto gli amanti del nuoto di tutto il mondo, ma ci sono state molte altre esibizioni di rilievo. Poi le sette medaglie dell’australiana Emma Mckeon e le due medaglie d’oro della connazionale, quasi omonima, Kaylee McKeown che ha vinto 100 e 200 dorso battendo avversarie quotatissime come la canadese Kylie Masse nei 100 metri e sulla distanza doppia la detentrice del record mondiale dei 200 metri, l’americana Regan Smith. Straordinarie anche le due medaglie d’oro della sudafricana Tatjana Schoenmaker (foto sotto) nei 100 e 200 metri rana e stabilendo sulla distanza doppia  un nuovo incredibile record del mondo (2:18.95). Sorprendente doppietta anche per Yui Ohashi che ha regalato al Giappone due medaglie d’oro vincendo 200 e 400 misti sanzionando così l’eclisse dell’ungherese Katinka Hosszu, un tempo “Lady di Ferro”. Notevoli anche le due medaglie d’argento della nuotatrice di Hong Kong Siobhan Haughey nei 100 e 200 metri stile libero, un altro notevole segno di rinnovamento del settore. I 200 stile libero femminili hanno catturato l’attenzione anche per la sfida, vinta, di Federica Pellegrini che a Tokyo ha cercato e ottenuto la quinta finale olimpica consecutiva nella specialità di cui è regina e in cui detiene tuttora il primato del mondo.

 

L’Australia è tornata. Dopo alcuni anni di magra in piscina l'Australia è tornata a fare incetta di podi grazie, soprattutto, a un trio meraviglie: un super trio di donne formato da Emma McKeon, Kaylee McKeown e Ariarne Titmus, le quali hanno vinto complessivamente sei medaglie d’oro individuali.

Per l'Australia si è trattata di una delle edizioni più vincenti nelle vasche Olimpiche, terminata con 9 ori e 21 medaglie totali. La Titmus, assieme alla vincitrice di sette medaglie Emma McKeon e alla doppia trionfatrice nel dorso Kaylee McKeown, sono state la vera spina dorsale della fortissima squadra gialloverde.

La vittoria della Titmus sulla Ledecky nei 400 stile libero rimarrà memorabile, anche per i “pazzi” festeggiamenti dell'allenatore della Titmus, Dean Boxall, immortalati dalla immagini televisive.

Grande ammirazione anche per Emma McKeon che ha messo al collo ben sette medaglie ed è così diventata la donna più medagliata ai Giochi, non solo nel nuoto ma in qualsiasi sport individuale. La McKeon è anche la prima donna australiana a conquistare l'oro nei 50 metri stile libero e la prima campionessa olimpica di dorso per l’Australia.

Tra gli uomini, Zac Stubblety-Cook ha ottenuto la vittoria a sorpresa nei 200 m rana battendo il più quotato olandese Arno Kamminga, con il nuovo record Olimpico.

L’Australia ha fatto bene anche nelle staffette sia con gli uomini sia con le donne. La 4x100m stile libero e la staffetta 4x100m mista femminili hanno vinto l’oro, la prima con il record del mondo.

Le 21 medaglie complessive ottenute superano il bottino di 18 medaglie realizzato alle Olimpiadi casalinghe di Sydney nel 2000.

Per l’Australia un forte incentivo a proseguire sulla strada dei successi proviene dalla conferma di Brisbane come sede per le Olimpiadi del 2032.

Katie Ledecky imbattibile nel mezzofondo. Dopo aver perso le sue prime due finali contro la Titmus, nei 400m e 200m stile libero, la Ledecky, da fuoriclasse e da combattente qual è, si è ripresa conquistando la vittoria nella prima finale di sempre dei 1500 stile libero donne, prima di assicurarsi una facile vittoria sulla rivale australiana negli 800 stile libero.

In tal modo la Ledecky si è assicurata la sua sesta medaglia d'oro olimpica individuale (la settima in totale) per diventare la nuotatrice più premiata nella storia delle olimpiadi. Ottima anche la sua frazione nella staffetta 4x200m stile libero femminile dove, con una prestazione sontuosa, ha consentito agli Stati Uniti di agguantare un’insperata medaglia d’argento.

Ariarne Titmus, la nuova superstar. La Titmus è andata a Tokyo con una grande pressione addosso poiché molti si chiedevano se la sua vittoria sulla Ledecky ai Campionati del mondo 2019 fosse un episodio isolato o l’inizio di una folgorante carriera. A Tokyo la Titmus, 20 anni, ha avvalorato la seconda ipotesi, e con grande maturità, ha ottenuto due vittorie nei 2002 400 m stile libero contro la sua rivale.

Caeleb Dressel numero uno fra gli uomini. Sebbene sia stata un’olimpiade difficile per gli Stati Uniti lui ha comunque fatto bene. Dressel (foto sotto) ha confermato il suo temperamento vincente, già dimostrato quando vinse otto medaglie ai campionati del Mondo 2019, vincendo tutte e tre le sue gare individuali: i 50 m stile libero, sfiorando il record del mondo, i 100 m stile libero battendo il campione olimpico uscente, l’australiano Kyle Chalmers, e i 100 m farfalla stabilendo il nuovo record del mondo col tempo di 49.45. A questi successi il nuotatore della Florida ha aggiunto due ori con le staffette. Il paragone con Michael Phelps è difficile e scomodo ma Dressel è indubbiamente l’erede dell’asso di Baltimora, cui è succeduto nel ruolo di nuotatore numero uno al mondo.

 

Gran Bretagna con i fuochi d’artificio. La Gran Bretagna è stata la sorpresa di Tokyo 2020, con un record di otto medaglie. Ad aprire la strada all'oro è stato ovviamente Adam Peaty. Nei 100m rana è diventato il primo nuotatore britannico a conservare un titolo olimpico e a conquistare la prima medaglia d'oro di sempre nella staffetta mista mista, col nuovo record mondiale.

 

Nei 200 m stile libero Thomas Dean e Duncan Scott hanno ottenuto oro e argento, un’incredibile doppietta per la Gran Bretagna. Scott è diventato il primo nuotatore britannico ad aver vinto quattro medaglie olimpiche. Nessun britannico meglio di lui, in nessun sport.

L'oro a sorpresa di Ahmed Hafnaoui nei 400 m stile libero

A Tokyo 2020 l'obiettivo di Ahmed Hafnaoui (foto sotto) era quello di fare esperienza, con la speranza poi di puntare all'oro a Parigi 2024. La vittoria nella finale dei 400m stile libero, la maggiore sorpresa della vasca ai Giochi, ha di fatto sorpreso più di tutti proprio lo stesso giovanissimo tunisino. In corsia otto il ragazzo nordafricano ha chiuso con il tempo di 3:43.36, vincendo così la prima medaglia d'oro per il suo Paese in questa specialità e la quinta in assoluto per la Tunisia. “Ho messo la testa nell'acqua e non ho più pensato a nulla. Non riesco a crederci, per me è un sogno che si avvera,” ha dichiarato al termine dell'impresa.

Successo per la staffetta mista mista debuttante ai Giochi. Gli eventi misti hanno fatto il loro debutto in diversi sport a Tokyo 2020 con un successo clamoroso e per molti, noi compresi, inaspettato. Nel nuoto la staffetta mista mista è stata vinta dal quartetto britannico Kathleen DawsonAdam PeatyJames Guy e Anna Hopkin col nuovo record mondiale (foto sotto). La strategia è stata fondamentale in questo evento dove è stato necessario assicurarsi che i nuotatori non nuotassero nelle acque turbolente create da chi li ha preceduti. Successo anche per gli altri due eventi neo entrati nel programma olimpico, gli 800 stile libero maschili e i 1500 stile libero femminili. Entrambi americani i vincitori: Robert Finke, sorprendente vincitore anche dei 1500 stile libero (per lui un’imprevedibile doppietta), e Katie Ledecky. Per l’incremento degli ori a Tokyo gli Stati Uniti devono ringraziare anche a queste gare.

Prossima Olimpiade a Parigi (fra 3 anni). L'età media dei nuotatori e delle nuotatrici in gara a Tokyo è stata una delle più basse di sempre. Ciò significa che molte delle rivalità viste in Giappone probabilmente si ripeteranno anche tra tre anni a Parigi 2024. Ariarne Titmus ha appena 20 anni e a Parigi avrà la grande opportunità di difendere i suoi titoli Olimpici. Katie Ledecky ne avrà 27 e sin d’ora si propone di dimostrare di essere nuovamente la regina delle lunghe distanze. Da seguire la rivalità nel dorso tra le detentrici del record del mondo Kaylee McKeown (100 metri) e Regan King (200). Da seguire anche Siobhan Haughey (foto sotto), che dopo gli argenti nei 100m e 200m stile libero cercherà di regalare a Hong Kong due ori.
In campo maschile, Adam Peaty ha già dichiarato di voler nuovamente difendere il titolo dei 100m rana conquistato nelle ultime tre edizioni, mentre Caeleb Dressel si candida di nuovo ad essere il “most valuable player” anche a Parigi.

 

Leggi anche...