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Tokyo, Lunedì 26 Luglio 2021 - Giochi della XXXII Olimpiade /4a Giornata – 3a Nuoto / Finali e Semifinali 2a Giornata – Batterie 3a Giornata

TOKYO 2020/3 - Azzurri due medaglie straordinarie: argento per la 4x100 sl maschile, bronzo di Martinenghi nei 100 rana

Solo gli Stati Uniti davanti alla staffetta azzurra e solo gli imprendibili Peaty e Kamminga davanti a Martinenghi. Nei 400 stile libero femminili la Titmus sfiora il record mondiale e sconfigge la Ledecky. Degli azzurri semifinalisti vanno in finale Ceccon nei 100 dorso con il quarto tempo e la Carraro nei 100 rana con il settimo tempo.

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ARIARNE TITMUS AUS

Anche nella seconda sessione delle finali olimpiche a Tokyo 2020, che sorride agli azzurri, si alternano affermazioni scontate e clamorose sorprese. Pressoché scontati il podio dei 100 rana maschili con la vittoria certa dell’imprendibile britannico Adam Peaty in 57.37 - l’ennesimo crono sub 58 secondi, un territorio di sua esclusiva proprietà - e, dopo quanto si era visto nelle fasi precedenti, l’argento dell’olandese Arno Kamminga, in 58 netti, e il bronzo del gagliardo Nicolò Martinenghi, nettamente terzo con l’ottimo crono di 58.33. Giù dal podio Michael Andrew Michael (USA) 58.84, James Wilby (GBR) 58.96, Zibei Yan (CHN) 58.99. Non brilla il bielorusso Ilya Shymanovich, ottavo in 59.36.

Nei 100 farfalla femminili sorprendente vittoria della 21enne canadese, di origine cinese (è nata in Cina), Margaret MacNeil, in 55.59, record americano. Le favorite, l’australiana Emma McKeon e la cinese Yufei Zhang, si devono accontentare delle piazze d’onore: la Zhang è seconda in 55.64, la McKeon terza in 55.72, appena un centesimo meglio dell’adolescente americana Torri Huske, quarta in 55.73. La svedese Sarah Sjostrom, giunta a Tokyo con una preparazione imperfetta, conseguenza di un grave infortunio ad un gomito, ha toccato al settimo posto, in 56.91.

Nei 400 stile libero femminili, la gara del giorno, sorprende, ma fino a un certo punto, il successo dell’australiana Ariarne Titmus (in copertina – Foto di GiorgioScala/DBM) che sconfigge l’americana Katie Ledecky con un crono vicinissimo al record mondiale della rivale. Era già successo ai Mondiali di Gwangju nel 2019 ma allora la Ledecky gareggiò menomata a causa di una seria infezione. Questa volta, invece, la regina del mezzofondo è stata sconfitta senza potere accampare giustificazioni. Epico il duello fra le due fuoriclasse, di notevole intensità e bellezza. La Ledecky, sicura, avanti nella prima metà gara e l’australiana sempre più incalzante, fino ad avere la meglio: 3:56.69 e 3:57.36 i loro tempi. La cinese Bingjie Li conquista il bronzo, in 4:01.08, davanti alla 14enne canadese Summer McIntoch, quarta in 4:02.42.

Nella staffetta 4x100 stile libero maschile scontato successo degli Stati Uniti in 3:08.97 con questa formazione: Caeleb Dressel 47.26, Blake Pieroni 47.58, Browen Becker 47.44, Zach Apple 46.69. Sorprendente, invece, l’argento dell’Italia con il nuovo record italiano di 3:10.11. Per il quartetto azzurro era pronosticato il bronzo. Invece Alessandro Miressi 47.72, Thomas Ceccon 47.45, Lorenzo Zazzeri 47.31, Manuel Frigo 47.63 sono autori di una prestazione prodigiosa che gli consente di migliorare il fresco record italiano di 3:10.29, stabilito in batteria dal quartetto Miressi, Santo Condorelli, Zazzeri e Frigo. Arrivata con il miglior tempo delle semifinali l’Italia parte bene con Miressi, che vira ai 50 metri in terza posizione e dà il cambio appena dietro a Stati Uniti, Francia e Russia. Ceccon controlla e rimane in scia nella prima vasca, poi supera il secondo frazionista russo e tocca a soli 33 centesimi dal primo posto. Zazzeri si avvicina addirittura agli Stati Uniti, permettendo alla nostra staffetta di iniziare l’ultima frazione in seconda posizione. Mentre gli Stati Uniti prendono il largo Frigo resiste alla rimonta dell’Australia e difende una medaglia d’argento storica. Sul podio anche l’Australia per la medaglia di bronzo, con Matthew Temple 48.07, Zac Incerti 47.55, Alexander Graham 48.16 e Kyle Chalmers 46.44.

Semifinali

Nei 200 stile libero maschili il più veloce è il britannico, campione europeo,
Duncan Scott, in 1:44.60. Non passano il turno gli azzurri: Stefano Ballo è 10° con 1:45.84; Stefano Di Cola 14° in 1:47.19.

Nei 100 rana Martina Carraro accede alla finale con il settimo tempo, 1:06.50. Come nelle batterie il crono più veloce è della sudafricana Tatjana Schoenmaker con 1:05.07.
Nei 100 dorso Thomas Ceccon realizza il quarto tempo di qualificazione per la finale, 52.78 (52.49 in batteria). Il miglior crono, 52.24, è del campione olimpico uscente, l’americano Ryan Murphy, con 52.24. Il secondo miglior tempo, 5 centesimi in più, è del russo Kliment Kolesnikov in 52.29. Al terzo posto, 2 centesimi meglio di Ceccon, l’australiano Mitch Larkin con 52.76.
Nelle semifinali dei 100 dorso femminili Margherita Panziera, primatista italiana con 58.92, nuota in 59.75 e viene eliminata con l’undicesimo tempo.
La più veloce è l’americana Regan Smith che stabilisce il record olimpico con 57.86. Dietro di lei la canadese Kylie Masse Kylie con 58.09 e, con soli 2 centesimi in più, l’australiana Kaylee Mckeown Kaylee in 58.11.

Batterie della Terza Giornata

L’attenzione è tutta per Federica Pellegrini che punta a entrare nella sua quinta finale olimpica nei 200 stile libero. Le dichiarazioni della vigilia sue e del suo coach Matteo Giunta sono state tutte improntate all’ottimismo: preparazione complessa e accurata, nulla lasciato al caso. A 33 anni (li compirà il 5 agosto), con una lunghissima e folgorante carriera alle spalle Federica gode di due vantaggi extra rispetto alla concorrenza: non deve più dimostrare nulla e può far leva su un bagaglio di esperienza enorme e unico. Ci si aspetta un passaggio alle semifinali agevole con un tempo da lei fatto mille volte attorno all’1:56, poco sopra o poco sotto. Invece non tutto gira bene e Fede entra in semifinale con il 15° tempo, 1:57.33. Una prestazione che lascia perplessi ma che non sminuisce la fiducia nella sua capacità di centrare l’obiettivo finale. E’ successo tante volte, anche qui a Tokyo, che uno passi il turno per il rotto della cuffia e poi finisca per salire sul podio, addirittura al primo posto. Nessun tentennamento, invece, per Katie Ledecky, medaglia d’oro a Rio 2016, che realizza il miglior tempo con 1:55.28. La seguono la canadese Penny Oleksiak, 1:55.38, e, pressoché con lo stesso tempo, le australiane Madison Wilson, 1:55.87, e Ariarne Titmus, 1:55.88. La Pellegrini, che detiene tuttora il record mondiale (dai Mondiali di Roma 2009), ammette di avere faticato più del previsto e si propone di cambiare tattica per la semifinale di domani notte.  Nei 200 farfalla Federico Burdisso e Giacomo Carini entrano in semifinale rispettivamente con 1:55.14 e 1:55.33, il 7° e il 10° tempo europeo. In cima al ranking delle batterie c’è il fuoriclasse ungherese Kristof Milak, campione e primatista mondiale, con 1:53258. Lo seguono nelle posizioni alte il taiwanese Kuan Hung Wang con 1:54.44, il brasiliano Leonardo De Deus 1:54.83, e l’americano Zach Harting 1:54.92.

Nei 200 misti femminili accedono alle semifinali senza brillare Ilaria Cusinato, 13a in 2:11.41, e Sara Franceschi, 14a in 2:11.47. Il tempo più veloce è dell’americana Kate Douglass in 2:09.16, con l’ungherese Katinka Hosszu, olimpionica uscente, seconda in 2:09.70; poi, con lo stesso tempo di 2:09.94, la britannica Abbie Wood e l’americana Alex Walsh.

Simona Quadarella accede alla finale dei 1500 stile libero con il quarto tempo, 15:47.34. La nuotatrice romana trova un ostacolo imprevisto e agguerrito nell’americana Erica Sullivan che vince la batteria in 15:46.67, davanti a lei. Non brilla Martina Caramignoli, settima nella stessa batteria della compagna, in 16:02.43. Ovviamente la più veloce è l’infaticabile Katie Ledecky col record olimpico di 15:35.35; poi la cinese Jianjiahe Wang, con 15:41.49, e la Sullivan.

Risultati completi: https://olympics.com/tokyo-2020/olympic-games/en/results/swimming/olympic-schedule-and-results.htm

 

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