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Tokyo, Domenica 25 Luglio 2021 - Giochi della XXXII Olimpiade /3a Giornata – 2a Nuoto / Finali 1a Giornata – Batterie 2a Giornata

TOKYO 2020/2: Nelle prime finali gli Azzurri peggiorano e deludono

Nei 400 stile libero, vinti a sorpresa dal diciottenne tunisino Ayoub Hafnaoui, Gabriele Detti è soltanto sesto mentre nei 400 misti Alberto Razzetti e Ilaria Cusinato sono ottavi. Nella semifinale dei 100 rana Nicolò Martinenghi e Martina Carraro si migliorano e vanno in finale con il terzo tempo. Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi non passano il turno nei 100 farfalla. Record del mondo dell’Australia nella staffetta 4x100 stile libero femminile.

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La splendida vittoria dell'adolescente tunisino Ayoub Hafnaoui nei 400 stile libero, il successo della giapponese Yui Ohashi nei 400 misti e il record mondiale della staffetta 4x100 stile libero femminile dell’Australia illuminano la prima sessione delle finali olimpiche a Tokyo 2020. Deludono gli azzurri: nei 400 stile libero Gabriele Detti non riesce a difendere il bronzo di Rio ed è soltanto sesto mentre nei 400 misti Alberto Razzetti, che peggiora di un paio di secondi il tempo segnato in batteria, e Ilaria Cusinato sono ottavi. Nella semifinali dei 100 rana migliora Nicolo Martinenghi che si qualifica pe la finale con il terzo tempo. Podio in vista. Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi non passano il turno nei 100 farfalla.

Nei 400 stile libero il diciottenne Hafnaoui (foto sotto) che era arrivato quarto nella sua batteria ed era entrato in finale con l’ottavo tempo, ha prodotto una nuotata eccezionale dalla corsia otto e ha toccato per primo in 3:43.36. Nel 2018 era giunto ottavo in questa stessa gara alle Olimpiadi giovanile di Buenos Aires. Dotato di struttura fisica possente, e supportato da una favorevole genetica familiare – il padre è stato campione di basket – il tunisino, sconvolgendo tutte le previsioni, si è inserito nella scia del suo connazionale e idolo Oussama Mellouli vincendo l’oro con 16 centesimi di vantaggio sull'australiano Jack McLoughlin. Questi aveva condotto per gran parte della gara ma nulla ha potuto contro l’irresistibile finale del tunisino e si è dovuto accontentare dell'argento in 3:43.52. Il bronzo è andato allo statunitense Kieran Smith in 3:43.94. Gabriele Detti, pur avendo nuotato con la solita generosità, non è riuscito a confermare il bronzo di Rio 2016 e non è andato oltre il sesto posto, in 3:44.88, al termine di una gara non soddisfacente, soprattutto per lui. Il livornese conta di rifarsi negli 800 stile libero – batterie il 27 e finale il 29 luglio – ma anche in quella gara dovrà fare i conti anche con il nuovo arrivato, Hafnaoui, un cliente davvero difficile.

Tunisino

La giapponese Yui Ohashi, 26 anni (foto sotto) vince i 400 misti femminili grazie soprattutto alla sua frazione a rana in cui è stata una spanna sopra il resto del campo e che le ha permesso di proseguire sicura verso la vittoria in 4:32.08. Le americane hanno completato il podio con l'argento vinto da Emma Weyant, 20 anni, in 4:32.76 e il bronzo di Hali Flickinger, in 4:34.90. Quarta la spagnola Mireia Belmonte, in 4:35.13, e solo quinta l’olimpionica di Rio Katinka Hosszu, con 4:35.98. Ma la sedicente Lady di Ferro conta di rifarsi nei 200 metri misti. Ottava Ilaria Cusinato in 4:40.65, tempo più lento 3 secondi rispetto a quello registrato in batteria (4:37.37).

yui Ohashi JPN

Il trionfo dell'Australia nella staffetta 4x100m stile libero femminile ha concluso la serata con un record mondiale, di 3:29.69. Meg Harris ha guidato il suo paese nella frazione di apertura, poi, una fulminea Emma McKeon, 51.35, ha messo il risultato al di là di ogni dubbio. Le sorelle Bronte e Cate Campbell hanno finito il lavoro nelle ultime due frazioni. Il Canada - con Kayla Sanchez, Maggie MacNeil, Rebecca Smith e Penny Oleksiak - conquista l'argento in 3:32.78; gli Stati Uniti, che toccano appena 3 centesimi dopo, si devono accontentare del bronzo in 3:32.81, con questa formazione: Erika Brown, Abbey Weitzeil, Natalie Hinds e Simone Manuel. Per l’Australia è la terza vittoria olimpica consecutiva in questa gara. L’Olanda è quarta in 3:33.70, la Gran Bretagna quinta in 3:33.96.

Gli americani avevano aperto la sessione di finali con un 1-2 nei 400 misti maschili. Chase Kalisz ha trionfato in 4:09.42, anch’egli grazie a una superba frazione a rana. Jay Litherland ha segnato 4:10.28 per l'argento dietro al suo compagno di squadra mentre l’australiano Brendon Smith ha vinto il bronzo in 4:10.38. Kalisz ha aggiornato il suo argento da Rio 2016 dove, peraltro, aveva nuotato più velocemente. Ottavo Alberto Razzetti, 22enne genovese, in 4:11.32, peggiorato di quasi un secondo e mezzo dal 4:09.91 nuotato in batteria, tempo con cui avrebbe vinto la medaglia d’argento. Un grande rammarico.

 

Nelle semifinali dei 100 rana Nicolò Martinenghi migliora di un centesimo il proprio record italiano, con 58.28. Per il varesino, che aveva stabilito il precedente primato al Sette Colli, il 25 giugno, è il terzo tempo di accesso alla finale. Il miglior tempo è del britannico Adam Peaty, in 57.63 (26.65). Davanti a Martinenghi, che vede il podio, anche l’olandese Arno Kamminga, con 58.19. Si migliora anche Federico Poggio con 59.91, quindicesimo tempo. Nei 100 farfalla femminili azzurre fuori dalla finale. Elena Di Liddo è settima nella sua semifinale in 57.60, 13° tempo complessivo (57.19 è l’ultimo tempo utile per accedere alla finale). Per Ilaria Bianchi, alla sua quarta olimpiade, 15° tempo, in 58.07. Le più veloci sono la cinese Yufei Zhang, 55.89, la francese Marie Wattel, 56.16, l’australiana Emma McKeon 56.33, e la campionessa uscente, la svedese Sara Sjostrom, 56.40.

Batterie della Seconda Giornata

Nei 100 dorso femminili il record olimpico viene migliorato per tre volte: dall’australiana Kaylee McKeown, primatista mondiale con 57.45, che realizza il miglior tempo con 57.88; dall’americana Regan Smith, 57″96: e dalla canadese Kylie Masse, 58.17. Margherita Panziera entra in semifinale con l’ottavo tempo, 59.74 (quasi un secondo in più del personale di 58.92). Nei 200 stile libero entrambi gli azzurri vanno in semifinale: Stefano Ballo con il settimo tempo, 1:45.80, primato personale (prec. 1:46.76), a 13 centesimi dal record italiano di Filippo Megli; Stefano Di Cola, con il 16° tempo utile, 1:46.67. Miglior tempo per il diciottenne sudcoreano Hwang Sunwoo, con 1:44.62. Poi: il brasiliano Fernando Scheffer 1:45.06, il britannico Tom Dean 1:45.24; il romeno David Popovici, rivelazione degli Europei Juniores di Roma, 1:45.32, lo scozzese Duncan Scott 1:45.37, il russo Martin Malyutin 1:45.50.

Nei 100 rana Benedetta Pilato nuota malissimo e chiude in 1:07.36, 20° tempo delle batterie, ben oltre il proprio personale di 1:05.84. Per di più la sedicenne tarantina è squalificata per gambata irregolare. Un’eliminazione inaspettata la sua, dovuta forse a fattori emotivi e tecnici (assenza del suo tecnico Vito D’Onghia). Si qualifica, invece, Martina Carraro, bronzo mondiale, con un ottimo crono, 1:05.85. Il miglior tempo è della sudafricana Tatjana Schoenmaker con 1:04.82, record olimpico. Poi le americane Lydia Jacoby, 1:05.52 e Lilly King, 1:05.55, che in finale difenderà il titolo vinto a Rio 2016.

Con un notevole progresso Thomas Ceccon (in copertina – Foto di Giorgio Scala / DBM) riscrive il proprio record italiano dei 100 dorso portandolo da 52.84 a 52.49 (24.89/27.26), secondo tempo delle batterie, dietro al russo Kliment Kolesnikov che gli nuota accanto e chiude in 52.15. Terzo tempo per il cinese Jiaju Xu, in 52.70, quarto per l’australiano Mitch Larkin, 52.97, quinto per il veterano giapponese Riosuke Irie, 52.99. Soltanto il settimo tempo per il campione olimpico di Rio, l’americano Ryan Murphy, con 53.22. Sfortunato Simone Sabbioni che non passa il turno per soli 2 centesimi (53.79).

Con la strepitosa prima frazione di Alessandro Miressi, che vola in 47.46, a un centesimo dal proprio record italiano, la staffetta 4×100 stile libero dell’Italia migliora il record italiano con 3:10.29, un secondo e un decimo meglio del precedente record di 3:11.39 che valse il quarto posto ai Mondiali 2019. Hanno contribuito al record, che è anche il miglior tempo delle batterie, Santo Condorelli 47.90, Lorenzo Zazzeri 47.29 e Manuel Frigo 47.64. Secondo tempo per gli Stati Uniti in 3:11.33 (senza il fuoriclasse Caeleb Dressel che farà la finale); terzo crono per l’Australia, 3:11.89. Clamorosamente eliminata la Gran Bretagna.

Nei 400 stile libero femminili, il confronto a distanza fra l’americana Katie Ledecky e l’australiana Ariarne Titmus è vinto nettamente dall’olimpionica che si aggiudica la terza batteria in 4:00.45 contro il 4:01.66 con cui la campionessa mondiale si impone nella quarta e ultima batteria. Fra di loro, con il secondo tempo, la cinese Bingjie Li, 4:01.57; quarto tempo per l’altra australiana Erika Fairweather, 4:02.28.

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