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Camillo Cametti at Large

Santa Clara, 19 Giugno 2015 – Arena/USA Swim Pro Series/6a Tappa/2a Giornata (50m)

200sl donne: la Heemskerk svetta anche in America

Nella gara di Federica Pellegrini, a un mese e mezzo dal Mondiale, l’olandese “fa fuori” l’ungherese Katinka Hosszu e le americane Melissa Franklin e Allison Schmitt.

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200m stile libero femminili sono senza dubbio fra le gare più attese dei Campionati Mondiali di Kazan. I motivi? La notorietà delle contendenti, la loro forza attuale e la loro determinazione a salire sul podio, possibilmente per mettere al collo la medaglia più ambita, quella d’oro. Leader mondiale stagionale è l’olandese Femke Heemskerk (foto di copertina), con 1:54.68, tempo realizzato il 3 aprile alla Swim Cup di Eindhoven.

Ieri sera, nella seconda giornata del Meeting di Santa Clara - ultima tappa delle USA Pro Swim Series e test premondiale importante per molte stelle del firmamento natatorio americano e mondiale - che si disputa su quattro giornate (la prima, giovedì sera, era dedicata ai 1500m stile libero femminili - vinti dalla neozelandese Lauren Boyle in 16:03.73 - e agli 800m stile libero maschili, andati all'americano Michael McBroom con 7:54.21), nello stupendo George Haines International Swim Center, la non più giovane olandese (27 anni) ha ribadito la propria superiorità nei confronti di alcune avversarie dirette per la medaglia mondiale vincendo la gara in 1:55.68, tempo che è superiore di un secondo esatto al suo miglior stagionale ma sufficiente per mettere in fila l’ungherese Katinka Hosszu (1:56.88) e le americane Missy Franklin (1:57.02) e  Allison Schmitt (1:57.29). Anche la Hosszu è rimasta sopra il suo miglior stagionale, 1:55.89 (4° crono 2015), di un secondo meno un centesimo. In progresso, invece, la Franklin, campionessa mondiale uscente (a Barcellona 2013 vinse in 1:54.81) ma il suo 1:57.02 è soltanto il 12° tempo del ranking 2015, e la dice lunga sui progressi che la ventenne del Colorado deve compiere per ritrovare la forma mondiale. Ma, si sa, a volte gli americani sanno fare magie col tapering.  e la campionessa olimpica in carica. Diverso il discorso per la campionessa olimpica in carica Allison Schmitt che a Londra 2012 vinse il titolo con uno strepitoso 1:53.61. La 25enne del North Baltimore Swim Club ha un miglior stagionale di 1:57.24 (16° tempo 2015), che ieri ha peggiorato di 5 centesimi. Poco le importa perché, comunque, a Kazan lei non ci sarà, non essendo stata selezionata. A far compagnia alla Franklin, per rappresentare gli Stati Uniti nella gara clou del programma femminile, ci sarà, invece, la formidabile Katie Ledecky: ieri non ha gareggiato ma è sesta nel ranking mondiale stagionale, con 1:56.16, alla pari con la francese Charlotte Bonnet; questo crono è superiore di un decimo rispetto a quello fatto segnare da Federica Pellegrini (1:56.06, 5° mondiale stagionale- foto sotto, di Giorgio Scala) al recente Sette Colli. A Kazan la Ledecky disputerà anche 400, 800 e 1500 metri stile libero, tre gare in cui è l’incontrastata leader mondiale e che, presumibilmente, le frutteranno altrettante medaglie d’oro. Se vorrà puntare al poker (d’oro) dovrà, anche lei, migliorarsi di un paio di secondi: per vincere i 200m stile libero a Kazan sarà necessario nuotare almeno in 1.54 (basso).

52 Trofeo Settecolli Clear Internazionali d'Italia

Nel ranking mondiale stagionale, prima della Pellegrini, oltre alla coppia HH - le citate Heemskerk e Hosszu – ci sono la svedese Sarah Sjostrom (con 1:54.77, realizzato a Bergen il 30 maggio) e l’australiana Emma McKeon(con 1:55.88, realizzato in aprile ai Campionati australiani), entrambe ventunenni: dunque, di cinque anni più giovani rispetto a Federica. La Sjostrom ha ribadito la sua forza, e le sue ambizioni, vincendo la gara al Foro Italico nello scorso fine settimana. La McKeon, dopo aprile, ha nuotato altre volte vicinissima al suo personale stagionale; inoltre ha il “dovere” di far dimenticare la vicenda di doping in cui è implicata la sua compagna di squadra Kylie Palmer, recentemente autosospesasi dall’attività agonistica e dalla squadra australiana per i Mondiali.

Come si vede, sono almeno cinque le nuotatrici che aspirano ad un posto sul podio a Kazan, sei con la Pellegrini.

Sarà lotta dura, anzi durissima, ma a favore della nostra campionessa giocano alcuni fattori:

  • la storia: campionessa del mondo nel 2009 e nel 2011 e vice campionessa mondiale nel 2013; campionessa olimpica nel 2008; primatista del mondo (sia pure con costume in poliuretano);
  • l’essere nel bel mezzo di un percorso di crescita – il Sette Colli l’ha dimostrato - che dovrebbe portarla a Kazan in piena forma, e, dunque, in grado di nuotare sotto l’1:55;
  • l’essere determinata a salire sul podio a Kazan, anche come ulteriore contributo ad una carriera che la vede primeggiare nei 200m stile libero come nessun’altra nuotatrice ha mai fatto prima nella storia del nuoto.

Prima di chiudere il capitolo <200 stile libero femminili> segnaliamo che, tolta la Schmitt, al 16° posto del ranking mondiale stagionale c’è Alice Mizzau con il suo 1:57.37, realizzato ai Campionati Assoluti Primaverili, a Riccione, il 17 aprile: una buona base di partenza per puntare almeno alla semifinale.

Sempre nella prima serata, di rilievo I tempi dei vincitori dei 100m rana. Fra le donne ha prevalso con facilità la russa Yuliya Efimova che, con 1:06.13 (quest’anno ha un miglior tempo di 1:05.89), ha confermato la sua sfida alla lituana Ruta Meilutyte, apparsa, invece, in gran forma a Roma; fra gli uomini ha vinto l’americano Cody Miller, con un crono sotto il minuto: 59.51, terzo tempo mondiale stagionale.

Infine, da rilevare che la “vecchia guardia” Natalie Coughlin ha vinto i 50m dorso con il nuovo record americano di 27.51, terzo crono mondiale stagionale.

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